Sesto anno..dracoherm!, FANFICTION

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•°o.OGiññ¥O.o°•
view post Posted on 27/10/2008, 19:15




Capitolo 5 -Tutti ma non lui, Hermione!-

Hermione, Harry, Ron e gli altri Grifondoro cominciarono a salire lentamente le scale per andare in Sala Comune.
Hermione continuava a pensare a Malfoy, un momento con crescente stupore e il momento dopo con rabbia impotente. Perchè una persona così, che le aveva sempre voluto male, poteva con un solo, piccolo gesto stravolgerla in quel modo? Perchè non riusciva a superare l’episodio e a tornare a odiare Malfoy come aveva sempre fatto?
Saliva i gradini con aria assente, e spesso inciampava nei suoi piedi. Harry e Ron la osservavano in silenzio, un’espressione indecifrabile sui loro volti. A metà scalone Hermione si dimenticò di saltare il solito gradino mancante, e ci finì immersa fino al ginocchio. Mentre il resto dei Grifondoro li superava gettando ai tre sguardi incuriositi, Harry e Ron liberarono la ragazza, che si sedette qualche scalino più su massaggiandosi la gamba.
‘ Che idiota!’ pensò lei afflitta. Alzò lo sguardo verso i suoi due amici e trasalì, a disagio. Entrambi la fissavano con un’espressione corrucciata. “ Cosa c’è ragazzi?” domandò.
“ Hermione...si può sapere che diavolo hai?” le chiese subito Ron, dopo aver scambiato un’occhiata con Harry. “ N-niente...cosa dovrei avere?” gli chiese di rimando la ragazza. “ Hermione,” le rispose Harry. “ ti conosciamo da più di cinque anni, lo capiamo quando non sei sincera. Hai un’aria assente da quando abbiamo lasciato il parco...da quando Malfoy” e qui il volto del ragazzo si contrasse in una smorfia “ ti ha...fatto un favore”.
A Hermione si strinse lo stomaco. “ Stavo...stavo pensando a lui, è vero. Non avete notato quanto è cambiato in questi ultimi tempi?”. Harry si lasciò cadere di fianco a lei con un sospiro, e mentre Ron faceva altrettanto le disse: “ Hermione, chi se ne frega se è cambiato! E’ un MALFOY! Ti pare possibile che un MALFOY tutt’a un tratto diventi amico dei figli di babbani e lo faccia senza uno scopo preciso?”. “ Ma Harry, è una persona anche lui, tutti possono cambiare!” rispose lei. “ Hermione, lui non è una persona qualsiasi, è Draco Malfoy, uno la cui famiglia appartiene al Lato Oscuro ed è vicinissima a Tu-sai-Chi! Suo padre è un Mangiamorte, te lo devo ricordare?” le disse Ron alzando la voce. “ So benissimo chi è e di chi è figlio, grazie. Sto solo dicendo che visto che si tratta di lui, credo che ognuno di noi dovrebbe essere...se non felice, quantomeno colpito positivamente da questo cambiamento, piuttosto che diffidente. E perchè dite che è impossibile? Guardate Piton! Lui era un Mangiamorte e si è pentito! Guardate quant’era diverso dalla sua famiglia Sir...” Hermione si interruppe bruscamente e guardò Harry, nervosa. L’amico si era incupito appena, ma alzò subito la testa e le disse: “ Hermione, potresti anche aver ragione. Ma si tratta di Malfoy, e questo è un elemento determinante. Non offenderti, ma secondo me dovresti considerare la cosa da un punto di vista più oggettivo, senza pensare ai suoi...occhi o alla sua...” Harry deglutì “ ...carezza”.
Hermione aprì la bocca per ribattere, ma si bloccò e distolse lo sguardo fissandosi le scarpe. Come aveva fatto Harry a capire esattamente cos’era ciò che la spingeva a voler credere con sincerità al cambiamento di Malfoy? Era vero, era il ricordo di quel tocco così tenero e di quello sguardo così intenso che le impediva di pensare a Malfoy con la dovuta diffidenza. Ma allora Harry e Ron la credevano così debole? La credevano una qualsiasi femminuccia pronta ad invaghirsi di un ragazzo solo per uno sguardo o un gesto carino? Sentì la rabbia montare di nuovo; rabbia contro il biondo Serpeverde che la confondeva, rabbia contro Harry e Ron che la credevano una debole, rabbia contro se stessa per il suo colpevole desiderio di credere a Malfoy. Furiosa, scattò: “ Cosa stai insinuando Harry, che solo perchè mi ha guardata e mi ha sfiorato la faccia io mi sia presa una cotta per lui? Io sono solo...”. “ Hermione!” la interruppe Ron. “ Harry non intendeva questo. Siamo solo preoccupati per te. Sappiamo che hai il cuore tenero e che tendi a valorizzare al massimo ogni più piccolo segno di gentilezza da parte di chiunque...ma non potremmo mai accettare che Malfoy ti distolga da noi o ti faccia cambiare opinione su di lui...non potremmo mai accettarlo. Non Malfoy”.
Ron tacque, guardando Harry e poi fissando Hermione. Lei guardava per terra. Aveva appena capito...aveva capito il perchè di questa predica. Harry e Ron temevano semplicemente che Malfoy potesse allontanarla rovinando la loro amicizia. Improvvisamente si era resa conto di come anche solo una opinione positiva su Draco Malfoy avrebbe potuto distruggere il rapporto perfetto che c’era sempre stato tra lei e i suoi due migliori amici. Solo ora si era resa conto del pericolo. Non poteva rischiare di perderli, quei due avevano ragione. Forse Malfoy stava solo tentando di ingraziarsi gli amici di Harry per arrivare a lui. Cercando di togliersi dalla mente gli occhi d’argento del suo nemico di sempre, annuì e sorrise ai due ragazzi, che la scrutavano preoccupati. “ Beh, credo che abbiate ragione. Quella sua strana gentilezza mi ha un po’...traviata...ora basta, si ricomincia come prima. Malfoy è un viscido e tutto ciò che fa...lo fa per avvicinarsi a Harry. D’accordo, ora saliamo, forza!”.
Hermione si alzò con un salto, prese a braccetto Harry e Ron, e con loro si avviò barcollando verso la Torre di Grifondoro.

Una volta entrati, i due ragazzi andarono a cambiarsi per l’allenamento di Quidditch, mentre Hermione si diresse al dormitorio femminile. Trovata la sua stanza miracolosamente vuota, si buttò supina sul letto, si portò una mano sugli occhi e cominciò a riflettere.
Inconsciamente sentiva di dispiacersi per non poter credere a Malfoy...ma il pensiero di Harry e Ron e la paura di perderli mutarono in poco tempo la sua già vacillante opinione. Draco Malfoy e la sua strana gentilezza dovevano essere dimenticati. Non poteva perdere due delle persone più care che aveva al mondo per un affascinante idiota i cui insulti l’avevano accompagnata per cinque lunghi anni. Si alzò decisa dal letto, tranquillizzando la sua mente ancora turbata con una risata gioiosa, e corse a prepararsi per la cena.

 
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Sasigranger
view post Posted on 28/10/2008, 14:37




*me incacchiata nera bestemmia Harry e Ronnuccio in tutte le lingue del mondo*

Ma perchè devono sempre fare il lavaggio del cervello alla Herm?? E' una cosa a dir poco.. insopportabile!! Eh che cavolo! Spero che tutto si risolverà per il meglio..
E con meglio intendo Draco ed Herm insieme!! XD XD
 
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•°o.OGiññ¥O.o°•
view post Posted on 28/10/2008, 18:47




Hihi..brava Sasi..!!
ecco l'altro capitolo..^^

Capitolo 6 -L’ultima goccia-
Purtroppo Hermione, nonostante i suoi buoni propositi, non riuscì a dimenticare Malfoy tanto presto e con tanta facilità. La notizia di ciò che era successo quel pomeriggio nel parco fece il giro del castello a velocità incredibile: sembrava che in una sola ora tutti si fossero accorti dello straordinario cambiamento di Draco Malfoy nei confronti di Hermione Granger, la Grifondoro di origini babbane amica di Harry Potter che lui aveva sempre detestato e insultato. Hermione arrivò a cena più tardi del solito, perchè si era fermata in biblioteca dove aveva cercato (e trovato) alcuni volumi sugli Incantesimi di Segnalazione. Per quel motivo arrivò quando la Sala Grande era praticamente al completo, e il suo ingresso non potè non essere notato. Il livello del volume si abbassò bruscamente, lei si sentì addosso lo sguardo di ogni singolo studente ed ebbe la sgradevole sensazione che non la stessero fissando tutti perchè era arrivata in ritardo, carica di libri, e sola. Mentre prendeva posto allo stranamente silenzioso tavolo dei Grifondoro, evitando accuratamente di guardare dalla parte dei Serpeverde (dove un pallido e taciturno Draco Malfoy, seduto un po’ in disparte dai suoi compagni, alzò lo sguardo per osservarla), un paio di scintillanti occhi azzurri attrasse la sua attenzione: Silente la scrutava sorridendo tra sè. “ Magnifico!” pensò con sarcasmo. “ Lo sguardo di Silente conferma che tutta la scuola sa cos’ha fatto Malfoy. Dannazione, ora ne parleranno per settimane! Facile dimenticarlo, in queste condizioni!”. Le occhiatine e i sussurri la tormentarono per tutta la durata della cena, e lei per la prima volta pensò con invidia a Harry, Ron e Ginny che si trovavano là fuori al gelo ad allenarsi a Quidditch, lontani da tutta quella gente subdola e maliziosa. Finito di mangiare, Hermione pensò con sollievo alla relativa tranquillità che avrebbe trovato nella sua camera da letto (sempre se fosse riuscita a evitare Calì e Lavanda), così si avviò svelta verso la sua Sala Comune. Entrò silenziosamente, sperando di passare inosservata. C’erano gruppetti di ragazzi sparsi ovunque, ma nessuna traccia di ragazze, e tantomeno di Calì o Lavanda. Con uno strano presentimento, Hermione si avviò verso la sua stanza, senza incontrare anima viva; raggiunse la porta, entrò di spalle per assicurarsi di essere sola e la chiuse, tirando un sospiro di sollievo. Si girò e fece un salto dallo spavento! TUTTA la componente femminile della casa di Grifondoro era stipata in quel piccolo spazio, e la fissava avidamente. Ovunque Hermione si girasse c’erano ragazze che la guardavano senza batter ciglio e trattenendo il respiro, come aspettandosi qualcosa da lei. Improvvisamente sentì due mani artigliarle ciascun braccio, e qualche secondo dopo venne trascinata praticamente di peso sul suo letto da Calì e Lavanda, che incominciarono a tempestarla di domande: “ Allora Herm, è vero quello che si dice?”. “ Tutta la scuola ne parla!”. “ Tu come ti senti? Strana? Felice? Arrabbiata? Soddisfatta?”. “ E Harry e Ron? Loro che hanno detto? Sono ancora tuoi amici? Non avete litigato?”. “ E i Serpeverde? Sei loro amica adesso? Che hanno detto loro?”. Stordita da tanta loquacità, Hermione non fece in tempo ad aprire la bocca per rispondere che partirono i commenti delle ragazze del settimo anno: “ Accidenti, e io che credevo che un’unione tra Grifondoro e Serpeverde non sarebbe mai stata possibile!”. “ Hai intenzione di continuare questa storia Herm? In effetti sarebbe un’occasione unica per la comunità magica: un purosangue come lui con una mezzosangue come te! Wow!”. “ Hai già parlato con qualche professore? Magari Piton? Che ha detto Piton?”. “ Non so, Hermione, io al tuo posto non saprei come sentirmi...però lui è veramente un bel ragazzo!”. Sempre più confusa (e in parte anche irritata), Hermione si girò verso un gruppo di ragazzine del primo e del secondo anno, che alle parole ‘bel ragazzo’ avevano emesso strilletti deliziati e avevano cominciato a parlare tutte insieme. Hermione, la testa che turbinava, comprese solo qualche spezzone di frase, sufficiente però a farle salire una rabbia mai provata prima: “ Biondo”, “ Rosse e cesellate”, “ Occhi d’argento”, “ Alto e muscoloso”, “ Candida” e “ Che fortuna, Herm!”. Questa fu l’ultima goccia. Hermione balzò in piedi ed esplose: “ PIANTATELA! DI CHE DIAVOLO STATE PARLANDO, SI PUO’ SAPERE?”. Un silenzio attonito calò nella stanza. Lavanda, la voce appena incrinata, rispose: “ Ma Hermione, tutta la scuola ne parla...tu e Malfoy...insomma...vi piacete!”. Hermione vacillò. Cominciò a tremare impercettibilmente, mentre la vista le si oscurava. Respirando profondamente per non perdere il controllo, disse con voce spezzata: “ Non...dite...mai più...una cosa del genere...io non...Malfoy è solo...uno stupido...viscido...idiota...non...” la voce le si spense. Sentì le lacrime salirle agli occhi e un nodo in gola soffocarla, così si girò e corse via, sbattendo la porta. Uscita dal buco del ritratto si allontanò a grandi passi dalla torre, pensando con indignazione: “ Ma come hanno potuto? COME HANNO POTUTO INSINUARE UNA COSA DEL GENERE? Cosa ne sanno di questa storia quelle stupide oche? Come fanno a credermi fortunata? Fortunata per essere sulla bocca di tutti? Fortunata perchè un ragazzo spregevole si è comportato civilmente con me per una volta? Purosangue e mezzosangue insieme! Hai intenzione di continuare! MA SONO TUTTI IMPAZZITI?? Io lo detesto, lo odio!”. Si mise a correre mentre abbondanti lacrime di rabbia le offuscavano la vista. Corse e corse finchè non andò a sbattere contro qualcuno. I libri di Incantesimi che ancora teneva in mano le caddero, e senza nemmeno scusarsi o guardare chi avesse urtato, si chinò a raccoglierli. Una mano candida apparve sotto i suoi occhi, e prima che Hermione potesse alzare lo sguardo, vi cadde sopra una lacrima.“ Hermione...” disse la voce di un ragazzo. Lei alzò la testa e vide Draco Malfoy davanti a sè. Restò paralizzata. I suoi occhi si incatenarono ancora una volta a quelli di lui, e rimase senza respiro. Ancora una volta una mano bianca salì esitante verso il suo viso e le sfiorò una guancia, tergendo via una lacrima. Al tocco di Draco Hermione si riscosse, si alzò di colpo in piedi e affannosamente disse: “ Stammi lontano...non osare mai più toccarmi!”. Draco si alzò lentamente a sua volta. “ Hermione...” cominciò, incerto. Ma Hermione ne aveva abbastanza. Tutta la rabbia e l’odio che aveva provato in tanti anni verso di lui esplosero, e prima di potersi fermare si ritrovò ad urlargli contro tutto il suo disprezzo: “SMETTILA!NON...NON OSARE MAI PIU’ CHIAMARMI PER NOME! TU MI HAI SEMPRE INSULTATA, PENSI CHE IO CREDA CHE TU VOGLIA FARTI PERDONARE? LO SO BENE CHE IL TUO UNICO SCOPO E’ NEUTRALIZZARE HARRY! SEI DISGUSTOSO, GIOCARE COSI’ COI SENTIMENTI DEGLI ALTRI! IO TI ODIO!”. E corse via, singhiozzando forte, le lacrime che le inondavano il viso. Draco rimase impietrito, lo sguardo fisso verso il punto in cui era sparita Hermione.


 
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view post Posted on 28/10/2008, 20:33

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nuuuuu tristissimo!!!!! :cry:
 
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Sasigranger
view post Posted on 29/10/2008, 21:45




NooOoOoOoOoOoooo.. Risolvi tuttooooooooo!!

*me piange e si dispera*
 
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view post Posted on 31/10/2008, 18:07




Scusate l'attesa..ma ho avuto un pò da fare con la scuola..comunque eccco pronto per voi il settimo capitolo!!

Capitolo 7 -Il potere del sentimento-

Mentre Hermione attraversava correndo un lungo corridoio, e con la mano si strofinava gli occhi pieni di lacrime, il suo unico pensiero era quello di mettere più distanza possibile tra lei e Malfoy. Di colpo rallentò, ansante. Mentre la rabbia calava, subentravano in lei altri sentimenti: imbarazzo...e malinconia. Ripensando alla scena di poco prima, la ragazza arrossì. Alla fine non aveva resistito. Era esplosa, aveva urlato contro Malfoy...e aveva anche pianto davanti a lui, mostrandogli la sua debolezza. Perchè quel ragazzo doveva essere così...terribilmente esasperante e...terribilmente affascinante? Le labbra di Hermione si curvarono in un sorriso triste. Arrivata in fondo al corridoio svoltò l’angolo, e si trovò la strada sbarrata da Pansy Parkinson.
La Serpeverde si fece avanti ghignando sinistramente, uno scintillio maligno nei piccoli occhi scuri. “ Allora” disse, col veleno nella voce. “ Vogliamo smetterla di ronzare intorno a Draco, piccola insignificante Mezzosangue?”. Hermione sbarrò gli occhi. Non poteva crederci! Se perfino quell’illusa della Parkinson pensava che fossero vere le voci nate su lei e Malfoy, allora la cosa era davvero grave! Sentì la rabbia montare di nuovo, a ondate violente. “ Io NON gli ronzo attorno! Togliti di mezzo e lasciami passare!” le rispose infuriata, estraendo la bacchetta come avvertimento. “ Oh, non crederai di svignartela così in fretta, signorina sotutto! EXPELLIARMUS!”. Pansy urlò l’ Incantesimo di Disarmo così in fretta che Hermione fu colta di sorpresa, e la sua bacchetta prese il volo. Intimorita indietreggiò, e quando vide che Pansy puntava la bacchetta verso il suo petto urlò: “ Che cosa fai? Che cosa credi di fare?”. L’altra sorrise perfidamente. “ Una piccola lezioncina...un piccolo black-out non può farti che bene...DELETA MENS!”. Un lampo di luce azzurra investì Hermione, che crollò a terra di schianto. Sentì la mente annebbiarsi, ma prima di perdere conoscenza vide i piedi di Pansy allontanarsi rapidamente, e credette di udire qualcuno gridare il suo nome.

Quando Hermione si risvegliò, si ritrovò in infermeria. Sembrava notte fonda.
La testa le girava lievemente, ma si alzò comunque sui gomiti per guardarsi attorno. Il suo letto era separato dagli altri da fitte tende bianche; poco distante da lei c’era una sedia, con un mantello verde bordato d’argento abbandonato sullo schienale. Ma ciò che catturò maggiormente la sua attenzione fu un vaso sul comodino, pieno di splendide rose bianche che irradiavano una pallida luce lunare. Mentre ancora fissava attonita quei fiori meravigliosi, Madama Chips scostò le tende e venne verso di lei, un’espressione sollevata sul viso. “ Oh, Hermione, finalmente ti sei svegliata! Sei rimasta incosciente per quasi due giorni, sai? Ora bevi questo, per favore, e molto lentamente”. Le porse un calice pieno di un cremoso liquido rosa che sapeva di cannella; dopo averlo svuotato Hermione parlò: “ Chi mi manda quelle rose?”. “ Oh, sono da parte del signor Malfoy! Ha ottimo gusto, devo dire!” esclamò l’infermiera. Hermione si lasciò cadere sul cuscino, come fulminata. Madama Chips non se ne accorse, e continuò a chiacchierare mentre si affaccendava intorno al letto. “ E’ stato lui a portarti qui! Ha raccontato a me e al preside di averti sentita urlare in un corridoio, di essere corso dov’eri e di averti trovata accasciata a terra! Non immagini lo spavento che mi sono presa quando l’ho visto arrivare con te in braccio...era agitatissimo, poi ho dovuto dargli una Pozione Rilassante. Non si è mosso dal tuo letto un istante, nè ieri notte nè oggi, ha saltato le lezioni. Oh, ha dimenticato qui il mantello. Stanotte l’ho spedito a letto, si vedeva che era distrutto. Sono venuti a trovarti anche il signor Potter e il signor Weasley, ma tu eri in condizioni molto critiche, e mi è sembrato giusto lasciare con te solo un visitatore...così ho tirato le tende e ho impedito loro di vederti...anche perchè, te lo devo dire, avevo paura che si mettessero a litigare col signor Malfoy, e una rissa era l’ultima cosa di cui tu avessi bisogno. Comunque mia cara, adesso come ti senti?”. “ Stanca” rispose Hermione, che ancora non credeva alle sue orecchie. “ Ma la testa non mi gira più”. Sbadigliò, e Madama Chips le rimboccò le coperte e le augurò la buonanotte. Con un’ultima occhiata alle rose luminose, Hermione chiuse gli occhi e si addormentò.
 
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Sasigranger
view post Posted on 31/10/2008, 18:42




che carinooooo!!
Pansy al rogooooOOooOO!! No skerzo xò.. cacchiOlO..
aggiOrna prestO!
 
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view post Posted on 31/10/2008, 21:05

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Che dulse Draco...bellissimo!"!!
 
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view post Posted on 14/11/2008, 19:59




Capitolo 8
SPOILER (click to view)
scsate se vi ho ftt aspettare tnt!!


Qualche ora dopo, verso le cinque del mattino, Hermione si svegliò di nuovo. I confusi frammenti di un sogno le affollarono per un istante la mente, prima di dissolversi del tutto. Le era sembrato di aver sognato il volto di un bambino di circa quattro anni, con occhi argentei, labbra e guance rosse e lisci capelli castani; e per un momento aveva avuto la certezza di averlo sempre conosciuto. Che strano. Hermione sbadigliò, e si sistemò il cuscino sotto la testa, un gesto consueto che la aiutava a riflettere. Ripensò alle parole di Madama Chips. Possibile che dovesse così tanto alla persona che detestava...o credeva di detestare di più al mondo? Possibile che dopo le sua sfuriata lui la avesse aiutata? Era incredibile...Draco Malfoy che non la insultava, Draco Malfoy che le accarezzava una guancia, Draco Malfoy che incatenava lo sguardo al suo, Draco Malfoy che l’aveva trovata e salvata...Draco Malfoy che era rimasto tanto tempo di fianco a lei. No, non lo odiava, certo che no. Provava per lui gratitudine, tanta gratitudine...forse anche qualcosa di più, ma non ne era sicura. Non sapeva (o non voleva) dare un nome a quella cosa per cui il suo cuore batteva all’impazzata anche al solo pensare a lui. Non sapeva se credere o no che tutto il suo essere fremesse dal desiderio di vederlo, di guardarlo negli occhi, di ringraziarlo...non poteva fare a meno di temere che fosse arrabbiato per la scenata che gli aveva fatto, per le cose che gli aveva detto. Mescolando ai sospiri qualche lacrima, Hermione si girò su un fianco e chiuse gli occhi; non sapeva che fare: per la prima volta nella sua vita, dubitava di se stessa.

Hermione sonnecchiava davanti al fuoco nella sala comune di Grifondoro. Si sentiva avvolta da un dolce tepore e teneva in braccio Grattastinchi, poteva avvertire il suo pelo soffice sfiorarle le dita...aprì gli occhi di colpo.
Era ancora in infermeria...il tepore che sentiva sul viso era quello di un solitario, tenue raggio di sole invernale che filtrava da una finestra, e il pelo del gatto era...i capelli di Draco Malfoy?! Sembrava mattina inoltrata: Draco era seduto sulla sedia accanto al letto; sopraffatto dalla stanchezza aveva posato il capo sulla coperta, e dormiva con una mano di Hermione fra le sue, i lisci capelli biondi che la ricoprivano. Hermione sorrise, spostò con delicatezza la mano e sfiorò leggermente la guancia del ragazzo. Lui si svegliò all’istante, i suoi occhi d’argento incontrarono quelli nocciola di lei, e subito un largo sorriso gli illuminò il volto. “ Hermione, finalmente!” esclamò chinandosi su di lei. La ragazza trasalì. Mai aveva visto Malfoy comportarsi così genuinamente, mai lo aveva visto sorridere in quel modo, così libero, così incondizionato. Era bellissimo. Hermione sentì sciogliersi qualcosa dentro, e il suo cuore dare un guizzo. Sorrise di nuovo e allungò una mano, sfiorandogli le labbra. Poi sollevò la testa, chiuse gli occhi e gli diede un bacio, un piccolo bacio dolcissimo.
Dopo un istante che entrambi avrebbero voluto poter prolungare all’infinito, si separarono. Draco guardava Hermione stupefatto, senza sapere cosa fare. Fece per parlare, ma Hermione gli posò di nuovo le dita sulla bocca e cominciò: “ Draco...” si interruppe e arrossì: era la prima volta che lo chiamava per nome, e la cosa le faceva uno strano effetto. “ Grazie per...avermi trovata e portata qui. Se non fosse stato per te sarei morta. E grazie anche per essere... rimasto con me tutto il tempo. E anche per le rose. Sono meravigliose”. “ Come te, Hermione” disse il ragazzo guardandola serio. Lei arrossì copiosamente e chinò il capo, poi lo alzò e riprese: “ Non credo di meritarmi un paragone del genere...ti devo delle scuse. Tutte quelle cose che ti ho detto...”. “ Shhh” la zittì lui con dolcezza. “ Se c’è qualcuno che si deve scusare, quello sono io. Tu sei meravigliosa...anche solo per il fatto che pensi di dovere delle scuse a me”. Hermione lo guardava con gli occhi scintillanti. Non trovava le parole. Draco le prese il volto fra le mani e la baciò impetuosamente, catapultando se stesso e lei in una realtà senza tempo.
 
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ÃñGïØLêt¯|¯Õ ¬.¬ RïßëLl€
view post Posted on 14/11/2008, 20:06




bellaaaaaaa *_*
 
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view post Posted on 14/11/2008, 20:09




Grz lys..^^
 
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view post Posted on 21/11/2008, 12:35




Prologo:

Hermione con Draco
Harry con Ginny
Ron con Luna
Pansy con Zacarias Smith
Spero vi sia piaciuta!! Bacii!!!
 
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26 replies since 24/10/2008, 11:41   231 views
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