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| Capitolo 7
Hermione e Ginny guardavano senza dire una parola l’enorme castello. Dopo qualche minuto, una figura vestita di nero uscì dal portone di ingresso e si avvicinò alle due ragazze.
-Buon giorno a voi signorine, io sono Marcus, il maggiordomo del castello. Se volete seguirmi, vi condurrò dalla signorina Lysiann!- l’uomo era alto, muscoloso, moro con dei bellissimi occhi azzurri.
Le due Grifondoro lo seguirono in silenzio, attraversarono l’enorme cortile seguendo i vari sentierini di ghiaia bianca come la neve e giunsero al portone.
Marcus lo spinse dolcemente e quello si aprì rivelando un salone d’ingresso immenso, con due scale che portavano al piano di sopra, una a destra e una a sinistra. Sul soffitto un lampadario di cristallo illuminava la sala.
-Ci avete messo poco ad arrivare, brave!- una voce cristallina spezzò il silenzio.
Lysiann era in cima alla scala di sinistra, un abito viola lungo fino ai piedi, i capelli mossi sulle spalle e un diadema in oro e ametista intrecciato sulla fronte, insomma, come al solito stupenda.
La ragazza scese velocemente le scale, dopo poco si sentì una voce severa:
-Signorina Lysiann, quante volte vi ho detto che non è educato scendere le scale di corsa?-
- Ma Madame Elisabeth, non si possono sempre scendere come se fossimo ad un matrimonio...avevo semplicemente voglia di vedere le mie amiche!- rispose l’altra sorridendo.
Poi fece un cenno ad Hermione e a Ginny, che la seguirono in una stanza più piccola e accogliente.
Si accomodarono su un divano e sulle poltrone.
-Volete qualcosa da bere?- chiese alle sue ospiti.
-No grazie io sono a posto così, grazie!- disse Hermione.
-Lo stesso per me, ma ti ringrazio.- Ginny si guardava intorno incantata –e così questa è casa tua?-
Lys sorrise e annuì.
-Si, ma solo quando sono a Hogwarts e non sono spesso qui.- spiegò la mora sedendosi – vi sono piaciuti i regali?-
-Moltissimo, ma non dovevi, insomma sono una cosa esagerata...- disse Hermione estraendo il portagioie dalla borsa.
-Non così esagerata, vi spettano di diritto, è giusto che li abbiate!-
-In che senso ci spettano?- Ginny era troppo curiosa di vedere il castello.
-Ginny ti piacerebbe visitare il castello?- chiese alla fine Lysiann ridacchiando. La rossa stava curiosando dappertutto.
-Oh, sarebbe magnifico!! Ma non vorrei disturbare...- rispose l’altra sottovoce.
-Nessun disturbo...Marcus!- il maggiordomo apparve dopo qualche istante.
- Marcus, la prego, può accompagnare la signorina a visitare il castello?-
-Ovviamente Madame, è un piacere, signorina Ginny se volete seguirmi vi mostrerò ogni parte del maniero!-
-Eccomi!-
-Aspetta Ginny, prima mettiti questo- Lys le porse un abito rosso scuro bordato d’oro, lungo fino ai piedi –non vorrei che ti cacciassero fuori...le domestiche sono piuttosto rigide al riguardo!-
-D’accordo, adesso me lo infilo...- un colpo di bacchetta, e Ginny sembrò una principessa delle favole, il vestito le stava a pennello, i capelli erano raccolti in un’ elegante coda e uno dei diademi era andato a posizionarsi sulla sua fronte.
-Sei bellissima tesoro- esclamò Hermione.
-Si, davvero stupenda, ma ora andate, altrimenti non riuscirete a terminare il giro- concluse Lys, poi Marcus e la rossa scomparvero.
-Mi devo cambiare anche io?- chiese alla fine Hermione guardando l’amica negli occhi.
-Solo se lo desideri...vedi tu, sarebbe meglio, ma non costringo nessuno- rispose la mora guardandola a sua volta.
-Nessun problema, se l’abito è simile al tuo o a quello di Ginny, sono stupendi!- disse la riccia sorridendo.
-Ti ringrazio, allora questo è il tuo vestito- un abito verde smeraldo era arrivata nella sala, e ora si librava davanti ad Hermione.
Quella si alzò e lo sfiorò con un dito.
Seta pura, lucente, con ricami argento. Lo infilò con un colpo di bacchetta, i suoi capelli erano raccolti in uno chignon (non so come si scrive XD nda) da cui spuntavano alcune ciocche ribelli. Anche per lei uno dei diademi andò a posarsi sulla fronte.
L’unica nota leggermente negativa erano i piedi nudi.
-Sei bellissima, complimenti!- esclamò Lysiann alzandosi a sua volta in piedi.
-Ma perché i piedi nudi?- chiese Hermione alzando leggermente la gonna e osservandosi i piedi.
L’altra fece lo stesso, e da sotto la gonna spuntò un piedino candido.
-Oh, beh, non so se l’hai notato, ma qui nessuno poggia i piedi per terra, siamo sollevati di circa 5 cm dal pavimento. I piedi nudi servono per l’andatura e il portamento. O almeno così dice Madame Elisabeth, se vuoi vado a prenderti un paio di scarpe- rispose la mora sorridendo colpevole.
-Nono, nessun problema...tranquilla!- Hermione parlò con voce squillante, era radiosa.
In quel momento si sentì il portone che si richiudeva con un tonfo sordo ed una voce che entrambe riconobbero:
-Buon giorno Madame Elisabeth, sto cercando la Principessa, è qui?-
-Si è nella Sala del Camino. Accomodatevi pure, ma ricordatevi di bussare!- la voce severa della donna giunse alle orecchie di un’ Hermione pietrificata.
Lysiann le fece cenno di sedersi sulla poltrona che dava le spalle alla porta della Sala. Lei ubbidì e la mora le si sedette di fronte.
Qualcuno bussò alla porta.
-Principessa posso entrare?-
[NON CHIAMARMI PRINCIPESSA!] un urlo incredibile, peccato che fosse mentale e che solo il diretto interessato potesse sentirlo, il quale ebbe una potente fitta alla testa.
-Vieni pure...- rispose poi la voce cristallina di Lys.
La porta si aprì ed ecco spuntare lui, il Principe delle Serpi, destinato a diventare Re.
Draco si accorse dopo qualche istante della figura seduta sulla poltrona, così si rivolse all’amica:
-Tesoro, sei maleducata, potresti presentarmi la tua amica!- ghignò e si avvicinò alle due.
-Oh, giusto...- la mora sorrise all’amica, che si alzò in piedi continuando però a dare le spalle al biondo –lei è la mia amica, Hermione Granger!-
Draco ebbe un mancamento, e si dovette appoggiare alla poltrona, ma neanche quella resse, e lui crollò sul pavimento.
-O santo cielo!- Hermione era inginocchiata a fianco del Principe, preoccupatissima. Non riusciva a spiegarsi le sensazioni che provava, non provava più odio verso il ragazzo che le stava davanti, svenuto, ma affetto, se non...no, non poteva provare Amore.
-Lysiann, fa qualcosa!-
La mora sorrise e disse
-Dagli una sberla, vedrai che si sveglia-
La riccia la guardò come un mostro, ma poi seguì il consiglio e la mano candida andò a sbattere violentemente contro la guancia di Draco.
Come aveva detto Lys il biondo si svegliò, piuttosto confuso e turbato.
-Non so chi sia stata fra le due, ma la pagherà...- vide Hermione accanto a sé, fasciata in quell’abito verde e argento che le stava da dio, negli occhi una preoccupazione immensa -...cara!- concluse la frase con un filo di voce.
Draco si alzò lentamente, poi porse una mano alla riccia, che dopo averla afferrata, gli si gettò al collo piangente.
Il biondo era sbalordito, ma dopo un attimo di esitazione le circondò la vita con le braccia e la strinse a sé.
-Hermione stai bene?- le chiese dopo circa un minuto che la ragazza gli piangeva fra le braccia.
-Nou!- un sussurro- Mi hai spaventata a morte, stupidissimo Serpeverde- un’ altra frase sussurrata, altre lacrime.
Il biondo la allontanò leggermente e le prese il viso con una mano.
-Dio, che bella che sei...- le disse piano accarezzandole il viso, poi le labbra, lei chiuse gli occhi e sentì le labbra bollenti di lui sulle sue.
Draco non voleva forzarla, ma lei aprì la bocca e lui ci si infilò veloce. Si baciarono lenti, con passione.
Quando si separarono lei sorrideva con gli occhi pieni di stelle, lui aveva un sorriso sincero sulle labbra.
Lysiann era seduta sul divano, sorrideva tranquilla.
-Hermione come hai potuto!!- un urlo, dei passi, un abito rosso che scompariva dietro l’angolo mentre la proprietaria correva via, sentendosi tradita dalla sua migliore amica.
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