I minuti passavano così, scandito dal ritmo irregolare del suo respiro affannoso.
Dopo un po' dalla porta dell'infermieria entrarono le persone che amava di più.
Sua madre, Hermione, sempre bellissima e così premurosa.
Suo padre, Harry, sempre con i capelli spettinati e l'aria attenta e misteriosa.
E, infine, il suo padre adottivo, Ronald, che stranamente non aveva la solita aria sbadata.
Sentì il tocco caldo di Chanel lasciargli la mano mentre sua madre lo abbracciava.
So sentiva una bambola mentre sua madre l'abbracciava e si disperava.
Non voleva che stava così male.
Mamma...mormorò stringendola con tutte le sue forze che erano quasi pari a zero.
Era come se in quel preciso momento lei aveva bisogno di rassicurazioni.
Che qualcuno le dicesse che non era successo niente di male.
Vicino al letto, dietro sua madre, i due uomini avevano il volto contratto dalla preoccupazione e dall'ansia.
Sirius, come ti senti?Chiese suo padre, avvinandosi.
Come si sentiva?
Facile la risposta.
Una schiefezza. Sisi. SI sentiva proprio una schifezza.
Debole... Rispose in un sussurro.
La sua voce e il suo timbro ne erano la prova perfetta.