In Disparte - Chiarimenti

Hagrid si spiegò come meglio potè con Justin, il quale sembrò molto toccato da questa scoperta.
Ora mi vedrà come l'assassino, colui che non gli ha permesso di essere felice, e con una famiglia comune.
Stella poi gli chiese di alzarsi, e prontamente, non appena Justin gliene diede il consenso, si avvicinò a Stella per ascoltare cosa avesse da dire.
Ascolta io non.. no, no, no, no... aspetta... tu mi stai chiedendo di venire da te?
Con aria allibita pensò alla assurda proposta di Stella, e la guardò indiscreto.
Non se ne parla neppure, non è il caso, affatto. Io... in casa... tua?
Scuotendo la testa, negò, non poteva permettersi neanche di immaginare ad uno sconcerto tale. Non poteva accadere.
Tutto questo è assurdo. Io vorrei solo che Justin non si ostinasse contro di me, per il resto...
solo Justin, solo Justin, solo... Justin... Bhe potrei chiederlo a lui.
Non parlò a Stella di quello che aveva pensato, così rifiutò assolutamente la proposta che le aveva fatto, e aggiunse
E poi, siamo sicuri che sia solo per... lui?
voltandosi guardò Justin, con degli occhi pieni di paterno affetto.
Bhe, non sembrava che ce la tenessi tanto con me, quando mi venivi a trovare, giusto prima della morte di Marck...
Negando ancora, guardava Justin, pensando che gli avrebbe proposto di trasferirsi da lui per qualche tempo.

Justin vide Hagrid parlare con sua madre, sembrava che si intendessero molto bene.
Hagrid... perchè lo ha fatto. Era in estremo pericolo, ok... ma... mio padre!
Era mio padre, e io sono cresciuto tutti questi anni senza sapere neppure chi fosse.
Hagrid è tanto premuroso con me, ma non vorrà farlo solo perchè mi vede indossare
la divisa Grifondoro? Oppure perchè sono riuscito a superare quella dannata sfida per...
aspetta com'era... per "dilettanti auror"... mi dispiace per lui, ma quel che ha fatto
non è una cosa da poco. E' una cosa che bisogna considerazione. E io me ne ricorderò sempre.
Justin sembrò molto arrabbiato con Hagrid, si era sentito ferito dalla morte di suo padre.
Non lo trovava giusto, lui era cresciuto senza padre, per merito di uno sconosciuto che
conosceva ben poco, e che se lo voleva tenere vicino solo perchè era incline ai suoi bisogni.
Hagrid... non te lo perdonerò mai.
Gli scappò dalla bocca questo pensiero, ma forse aveva veramente esagerato.
E io che mi ci ero quasi affezionato. Pensavo che lui potesse farmi sentire uomo,
potesse istruirmi e farmi crescere, e darmi quell'affetto che il vuoto e la stravaganza della mia famiglia...
di certo non potrà darmi. Io gli volevo bene, ma conoscendo quel che è, non quel che è stato.

Hagrid aveva parlato con Stella, era alquanto perplesso, perchè lei non si era dimostrata particolarmente aperta.
Non poteva stare in casa Stella, non poteva proprio, a parte il disagio... cosa avrebbero pensato di lui?
Stella si scansò e precisò di non sentirsi la causa di nulla, perchè era successo tutto così affrettatamente.
Bene, benissimo... ora cosa le chiedo? Aspetta...
Stella, ascolta. Io non posso vivere con voi, non posso proprio, non è per me.
Stella scuoteva la testa, forse pensava che il custode era solo una testa dura che non capiva nulla.
Non è che non voglio venire, è che.... non...
Stella si voltò, guardò Justin, poi Hagrid guardò Justin ancora una volta, era dolcissimo.
Li aspettava immobile e con aria innocente, non poteva succedere niente. Hagrid era intenerito nel guardarlo,
perchè deisderava tanto fargli capire che non era colpa sua, che lui si era ostinato a condannarlo.
Stella lo guardava con aria sempre più sconcertata e nervosa, lui dispiaciuto non sapeva come agire.
Stella si avvicinò a Justin, sembrava decisa ad andare via, Hagrid le prese il polso e le disse:
Mi è dispiaciuto per quello che è successo, ma tu non mi hai mai parlato di una figlia.
Tu mai sei venuta a chiedermi aiuto, io sentii tempo fa una ragazzina dire che era mia figlia, ma...
innanzitutto era incredibile, perchè se non ricordo male era una serpeverde, e poi... i suoi modi di fare
così distaccati ed impersonali... non poteva essere mia figlia. Se magari sua madre fosse stata più
responsabile e mi avesse confessato che da una follìa fosse nata una vita, beh tutto sarebbe stato diverso.
Ad ogni modo, non è né il momento, né il luogo giusto per litigare e discutere. Se vuoi andare, vai pure.
Ora come ora non sono pronto a vivere con voi, se dovessi cambiare idea, bhe te ne parlerò.
Dopo aver parlato velocemente, tirò un sospiro, si fece forza, poi pensò:
Oddio, ho parlato io? Ho detto tutto questo?
Intanto Stella si avvicinò di nuovo a Justin, molto velocemente, sembrava che volesse andar via arrabbiata
e nervosa. Hagrid capiva, ma scettico fece finta di nulla, per non ledere la morale di Justin.

Justin con aria orgogliosa si fece prendere da sua madre, voltò le spalle ad Hagrid, il quale impiedi e ferito si fermò a guardarlo.
Strinse con l'altra mano il polso di sua madre, e si incamminò a testa bassa insieme a lei.
Mamma, non doveva essere così triste...
Sua madre lo guardò con il sopracciglio alzato, come per stupore...
La festa intendevo!
Sua madre annuì e chiuse gli occhi. Era rattristita, magari pensava di non aver più rincontrato Hagrid come prima.
Mamma, ma tu hai le tue amiche, la tua vita... Cosa vuoi che...
Stella lo zittì, e continuò a camminare, poi quando fu più vicina alle sue amiche, Justin muoveva il polso,
come per farsi liberare, insomma, ere un po' Imbarazzante...
Stella iniziò a parlare con le sue amiche... era un po' giù, ne parlò con le sue amiche.
Justin la osservò mentre parlava, sembrava molto delusa dal comportamento di Hagrid.
Ma perchè la mamma c'è rimasta così? Insomma... bhe non lo so... Però, aspetta... Elizabeth
nomina spesso il custode... dice di essere addirittura sua figlia. A parte che è impossibile, qualcosa
deve pur centrare! Penso che ne parlerò a Liz. Intanto cosa posso fare? Nulla...
Pensando e ripensando, poi, sentì le sue amiche che addirittura le facevano coraggio.
Beh, per mamma evidentemente è una cosa seria. Hagrid, l'hai fatta grossa!
Sua madre si voltò per un attimo e lo guardò, lui istintivamente si voltò, pensava che sua madre
stesse guardando qualcuno dietro di lui, ma forse non guardava così a fondo da vedere il custode ancora lì.
Ebbene sì, era ancora lì, ad aspettare, o a pensare, a fare qualcosa... Justin non capì.
Istintivamente lo guardò, passò qualche istante, Hagrid si accorse che lo stava guardando.
Lo invitò ad avvicinarsi, e senza pensarci troppo, lo fece. Quando fu abbastanza vicino, poi, il custode lo invitò a sedersi per parlare ancora.
Era insicuro, non capiva cosa stesse accadendo, ma si fece prendere, perchè non poteva far altro.
Sua madre era lì con le sue amiche, lui parlava con il custode, non sapeva come comportarsi.

Hagrid dispiaciuto restò immobile, Stella se l'era presa, non ne poteva più.
Justin, povero ragazzo si era fatto prendere la mano e un po' per il dolore, un po' per sua madre,
ce l'aveva con il custode. Non riusciva proprio a tollerare che aveva ucciso suo padre.
Aspetta... Aspetta...
provò a farsi aspettare da Stella, ma niente... lei si prese suo figlio e se ne andò.
Per la barba di Merlino! E ora come faccio? Mi ero proposto di... chiedere a Justin di venire da... me!
Guardò rattristito Justin seguire sua madre, né una sola volta si gisò per guardarlo,
però sentiva che doveva restare lì, perchè se ci avesse ripensato, sapeva dove trovarlo.
E così si fermò, lo osservò, Stella era tra le sue amiche, e Justin guardava verso dietro, dov'era Hagrid.
Hagrid se ne accorse poco dopo, e subito gli fece cenno con la testa, per farsi raggiungere.
Doveva parlargli, non se lo sarebbe mai perdonato...
E così, Justin si incamminò verso Hagrid, con aria esterefatta.

Justin, con il broncio, si avvicinò al custode, gli aveva chiesto espressamente di raggiungerlo!
Hagrid si era seduto, e lo aveva invitato a sedersi a sua volta. Justin si sedette, ma con distanza.
Ascolta, ho già capito... non è proprio il caso.
Hagrid lo guardò esterefatto, incredulo, perchè non poteva aver capito.
Sentiamo un po', cos'hai da dire?
Il custode lo paragonò a sua madre per il modo in cui aveva risposto.
Oddio, stasera non c'è proprio intesa... benissimo. Vediamo cos'ha da dire, forse è meglio.
Pensò Justin, e così lo lasciò parlare... curioso di sapere cosa gli voleva chiedere,
perchè doveva essere qualcosa di importante, data l'espressione di Hagrid.

Hagrid gli si avvicinò, lo guardò con gli occhi di chi sa cosa provi, e gli disse:
Ascolta, io so quello che provi. Capisco, lo so perfettamente. So che ora...
Oddio, sembra che lo voglia mortificare ancor di più... povero ragazzo, dai Hagrid PARLA!
...ti sembrerà strano, perchè, tu mi devi aver sempre visto come quello che ti aiuta,
come quello che in ogni caso è sempre disponibile, aperto, volenteroso.
Ebbene, lo sarò pure, ma nel tuo caso non è andata proprio così. Brutto doverlo dire.
Si avvicinò ancora, gli mise la mano sul ginocchio, e continuò:
Ma tu non sai perchè l'ho fatto. Dovresti conoscermi, capire quello che faccio, e perchè lo faccio.
Capire se sono in grado di fare alcune cose o meno. Ed è per questo che volevo farti una proposta.
Siccome mi ha toccato molto la tua reazione, vorrei che tu mi conoscessi meglio.
Che tu venissi da me per un po' di tempo, magari a farmi visita, o perchè no...
se hai difficoltà a casa tua, potresti venire addirittura a vivere da me.
Tu devi conoscermi, devi sapere cosa ne è della mia vita. Voglio che tu lo faccia.

Justin al sentire di quelle parole restò perplesso. Non poteva pensare ad una proposta simile, lo ammetteva.
Dio Santo, è giusto che lo conosca, prima di giudicare, perchè è una questione seria, questo si... però...
Ascolta, magari ti verrò a trovare, magari... non lo so.
Poi guardò in faccia Hagrid con una espressione implorevole.
No, non posso, davvero. Capirò da solo quello che sei, perchè per quel po' che ne ho capito...
Lui vuole solo che mi allei a loro, che gli sia amico, e che non mi stacchi per un istante da loro.
Ma dovrebbe conoscere meglio la mia famiglia, per capire che non son proprio il tipo. A proposito...
E poi, cosa direi a mia madre? Cosa ne penserebbe di me? Lei, e mia sorella Elizabeth?
Guardandolo con gli occhi semichiusi dalla rabbia, si alzò.
Basta, buona serata e... divertiti. Fai finta di nulla.
Justin aveva appena rifiutato la proposta di Hagrid di andare a vivere con lui, per conoscerlo meglio.
Hagrid ci era rimasto molto male, ma poi ne parlò alla sua amica Kinny, e la serata continuò...