| Hagrid aveva appena mosso il passo,
quando si accorse di essere circondato dal vuoto.
Afferrò il braccio di Kinny, le disse: Non può succedere nulla,
finchè restiamo fermi. Per cui trattieni il panico in ogni circostanza.
Così detto, si fermò e vide oscurare tutto ciò che lo circondava.
Immagini sfocate, sagome non definite, strani rumori.
Latrati, urla di disperazione, atmosfera triste
e inquietante, presto potè vedere l'esercito di anime
che li accerchiava, proseguendo senza tregua.
Abbassò per un attimo lo sguardo, gli cadde sulle scarpe di Kinny.
Alzò lo sguardo lungo il profilo della sua sostenitrice.
-Siamo pronti a tutto, si... fatevi avanti forze oscure. Siamo qui per combattervi.
Con sguardo penetrante, fissava poi quelle creature,
cercando di capirne la natura... sembravano davvero astratte.
Strinse forte la bacchetta, poi si accorse che però
erano solo una illusione, fumo nero, per intimorirli.
Non appena il fumo si dissolse, guardò in alto.
L'unico punto della caverna che non aveva esplorato
giaceva esattamente in alto su di loro.
Vi erano delle alte colonne in roccia massiccia,
forse addirittura composte in metallo, ma veramente alte.
Di colpo si sentì un rumore profondo.
Hagrid stava osservando la cima di quelle alture.
La cima sembrava abbasarsi, ma al Capo Auror
era parso invece, che fosse il suolo che lo sosteneva,
ad essersi sollevato... lentamente.
Poi una serie di strane visioni:
Una figura cangiante gli si voleva rivelare, ma non riuscirono
ad interpretarla, né arte, né parte...
finché gli si avvicinò per presentarsi di persona.
I suoi alleati avevano un aspetto alquanto inquietante,
maschere paccate, visi coperti, autentici mangiamorte.
Bertrand però sembrava molto aperto al dialogo,
e sincero. Lui non aveva affatto paura.
Confessò addirittura di aver dato al rogo il ministero.
-Questo non era previsto, ma anche agli imprevisti si trova una soluzione...
Disse stringendo la bacchetta, e mentre la alzava,
Bertrand gli tese la mano.
Per non sembrare scortese, finse di nulla,
Ripose la bacchetta nel taschino interno della giacca,
e gli strinse la mano. Con un sorriso dei suoi più persuasivi disse:
Molto lieto, sono Hagrid. Penso che abbia sentito parlare di me.
Kinny era molto perplessa, e per la sua incolumità, il custode preferì non presentarla.
Anche io sono stato al ministero, nella stessa sera...
Strinse le labbra e pensò un attimo prima di continuare...
In cui è arrivato lei, ma... forse ero in ritardo, sa com'è... bisogna sapere dove inconrarsi.
Per sorgerlo, aggiunse un altro sorriso persuasivo, con tanto di sguardo attento.
Doveva stare davvero attento a quel che faceva, ma era abbastanza deciso.
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