| Justin, nel sentirsi dire le dolci parole, lo sguardo gli si illuminò. Vedendola distante, però, iniziò a preoccuparsi. Di colpo vide il suo viso voltarsi. Quella immagine, come un flash rimase impressa nella sua memoria. Si allontanava, velocemente. Istintivamente lanciò le braccia in avanti, come per aggrapparsi. Lei correva decisa, come se sapesse dove rifugiare la sua terribile ira amorosa. Senza tentennare a lungo, afferrò la tracolla, e iniziò a correre all'impazzata, destinazione? - Ignota. Non c'era bisogno di sapere dove andare, bastava capire dove poteva essere lei. Justin, come un folle per amore, correva senza sapere verso dove, mentre correva, gli tornavano in mente i flash del loro dolce incontro. Tra i tanti ricordi, balzò in mente uno particolare, con Hagrid, L'esatta scena riguardava un istante in cui il custode gli affidava la sua missione, e gli suggeriva di correre... guardandolo attentamente, premurosamente. -Corri, figlioletto, corri, e non pensare a quel che troverai alla fine della corsa, corrì più che puoi, è importante quello che senti mentre corri. Si faceva coraggio, stringeva i pugni, e si dirigeva verso il parco, a Londra. A questo punto ebbe un altro flash, si ricordava di un giorno in cui era triste, la aveva trovata lì, e sentiva che potesse ritrovarla ancora lì. Si guadava intorno, ma sebbene fosse vicino a lui, non la vedeva. Quello che capita quando le persone si fanno travolgere dalle emozioni.
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