Indaffarato, si... ma per i desideri più profondi... si trova sempre il tempo, Justin Alice

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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 21/6/2010, 21:52




Justin davvero non sapeva cosa dire, Alice si era
seduta davanti a lui sugli scalini, e aspettava che lui
parlasse. Il bello è che tutto ciò che voleva dire
era dentro di lui, e davvero non poteva esternarlo a parole.
- Alice, ti prego scusami. Guarda, te lo giuro, non è come sembra. -
Lo sguardo della giovane serpentella si fece ancor meno interessato,
come se quelle parole le avesse già sentite, ma chissa perchè.
- Io a te ci tengo. Io ho pensato a svolgere la mia missione, questo è
vero, ma non vedi che son subito corso a cercarti? Non vedi che per me
quello che di più importante che c'è sei tu? Io non...
-
Justin continuava a guardarla, ma lei non sembrava così toccata.
- Ascolta, io non penso a te solo quando ti vedo, lo capisci? -
Lei lo guardò e annuì, ma questo non sembrò stupirla.
- Quando tu sei con me, il solo fatto che respiriamo la stessa
aria, mi alletta. Io amo di te qualunque cosa. Non riesco a trovarne,
ma se tu avessi anche una sola imperfezione, io amerei anch'essa,
per il semplice fatto che è tua, e che lo è più di quanto io possa mai esserlo.
-
A questo punto, una lacrima dolce scese dal viso di Justin, che disperato
si giocò il suo tentativo. - Per me questa non è la "ultima possibilità",
per me questa è la possibilità, perchè senza di te non posso essere
lo stesso. Perchè tu sei... non lo so, non so elencarti i motivi per cui tu
sei qualcosa che non sarei senza, ma so che tu potresti capirlo, se una parte
di quello che provo, è passata dentro quello sguardo dorato.
-
Continuava a guardarla, senza muoversi, non si muoveva, la amava e basta.
 
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view post Posted on 21/6/2010, 22:05
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Le lacrime scesero senza che lei, potesse fermarle.
Lo guardò, sfuocato tra le lacrime.
-Io non c'ò la faccio più.- sussurrò di punto in bianco.
Alzò lo sguardo fieramente, anche se le lacrime continuavano a scendere.
Si alzò in piedi, arrabbiata.
-Sono mesi e mesi che vivo nel terrore, lo capisci? Sono mesi che spero che tu torni a casa! Da me!- disse Alice puntandosi un dito contro il petto. -Ogni giorno mi alzo con la paura di ricevere una terribile notizia, di una sparizione o morte! Vivo nel terrore che possa succederti qualcosa, per Dio! Io ti amo! Ti amo con tutta me stessa! Ti amo più di me stessa.
Io ti voglio! Ti voglio vicino a me! Ma tu non ci sei! E io sono da sola! ogni giorno rifiuto miriade di inviti di ragazzi perchè l'unico!, che voglio non c'è perchè è in missione e potrebbe non tornare più!
- urlò con tutta se stessa, mentre a metà discorso aveva incominciato a lanciare pugni sul petto di Justin, senza ovviamente fargli alcun male.
-E qualunque cosa mi spinga ad odiarti, sempre, sempre e sempre di più, mi porta solamente ad amarti di più! E' questo il punto!-
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 21/6/2010, 22:32




Nel momento in cui Alice dice di rifiutare miriade di inviti di ragazzi,
a Justin tra le lacrime, soggiunge un lieve sorrisetto. Poi si sedette
vicino a lei, le pose una mano dietro la schiena, la guardò in viso e
le disse: - Lo sai benissimo che non posso prometterti di non allontanarmi. -
Per la sua ambizione, Justin si stava tenendo lontano da lei. E lei
a sua volta ne soffriva. Tra le lacrime erano costretti a mostrarsi l'amore
che era l'unica cosa indubbia tra loro. Perchè alla fine il loro
era un semplice sentimento, ma anche la più forte e ancorata sensazione
che senza dell'uno, l'altro non aveva la stessa forza. E non era una lotta.
- Perchè ogni volta che dichiariamo di amarci, lo fiacciamo sempre tra le lacrime? -
Si chiedeva, tra sè e sè, ad alta voce. Lei lo fissava, lui le asciugava
le lacrime, e lei viceversa. si strinsero poi, fortemente in un
momento di puro sentimento. A loro sembrava che l'amore
fosse per la gente comune, non per quelli che come loro
vedevano nell'amore la complementarità delle anime.
 
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view post Posted on 22/6/2010, 10:44
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Sarebbe scoppiata. Era da mesi che non lo toccava, che non lo baciava e che non sentiva. Sarebbe andata in tilt se non lo avesse abbracciato subito.
Alice, tra le lacrime, si buttò, praticamente, tra le braccia di Justin, circondangli il collo con le esili braccia pallide.
Lo strinse a sè, disperatamente, come se da un momento all'altro il ragazzo davanti a lei,potesse sparire.
-Almeno sono lacrime, d'amore, non credi?- sussurrò all'orecchio del giovane, nascondendo il viso nel collo di Justin e sentendone il profumo. Le era mancato terribilmente.
-Ti prego, ti scongiuro. Rimani qui con me. Ti prego, non andare più via. Almeno per un po'.- bisbigliò la ragazza dagli occhi d'oro.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 27/6/2010, 13:51







Justin, quasi commosso, non rispose.
Si lasciò abbracciare, e la guardò in
viso per un po', mentre gli parlava.
Poi riflettè, e con occhi tristi le rispose:
- Saranno anche lacrime d'amore, ma amor
per cui si piange, è amore disperato.
-
Lei continuò a parlare, poi gli chiese
di promettergli di restarle al fianco
almeno per quel pò di tempo che aveva.
Lui annuì, pensò per un istatnte al suo
sogno da Auror, poi si ricordò di quello
che gli aveva detto il suo ormai padre Hagrid:
- Non bisogna mai vergognarsi di amare. -
E così, si fece travolgere da un - Si -
che affermava la sua promessa, accompagnato
da una stretta attorno alla vita della
piccola Malfoy, che con la sua scura
crine copriva le mani del piccolo Grifondoro.
I suoi occhi chiari ed i suoi capelli biondi
si fermarono sulla sua spalla, in un momento
particolarmente dolce.

Edited by ~kiss` - 28/6/2010, 22:48
 
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view post Posted on 27/6/2010, 22:00
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Alice sorrise sentendosi stringere dal giovane, davanti a lei.
-Ti amo, Justin.- alzò la testa per guardarlo negli occhi.
Gli occhi di Alice erano luminosi e pieni di amore.
-Ti amo, ti amo, ti amo.- ripete prima di baciarlo, portandogli le braccia la collo.
Il momento perfetto venne interotto da un movimento delle mani. Un applauso.
Alice si staccò da Justin, per vedere l'intruso e lì, sgranò gli occhi, e le mancò un battito.
William Kellinton, stava davanti a loro, con un ghignò cattivo.
-Guarda un po' chi si rivede. Pezzente Lovegood, come mai da queste parti? - disse avvicinandosi alla coppia, afferrò il braccio di Alice, tirandola su e spingendola verso il proprio corpo.
Alice si ritrovò tra le braccia di William. La stretta ai suoi fianchi era dolorosa per un normale essere umano, ringraziando Dio, lei era una vampira.
-Non lo sai che chi va a Roma, perde la poltrona?-
Il tono di voce era strafottente e pieno di sarcasmo.
Strinse di più Alice, menttendo la mano destra sul viso diafano della giovane.
-Non lo sai che ora, lei è mia?-
Ghignava il bastardo, ghignava di gusto.
Alice chiuse gli occhi, pronta a mandarlo da dove era venuto, am non fu così.

Edited by ~kiss` - 28/6/2010, 22:48
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 28/6/2010, 20:44







Justin, coinvolto dalla passione che provava per Alice,
Stava per biaciarla, quasi gli si posavano le labbra le une sulle altre.
Poi arrivò William, con quello sguardo malefico pieno di ingordigia.
Guardò per un istante Justin negli occhi, il quale a sua volta aguzzò
lo sguardo, fissando quello squallido sguardo ossessivo.
Il primo pensiero che gli balzò alla testa, fu:
- Tu non devi toccare Alice, neppure ne sei degno. -
Ma l'espressione della sua amata non era di sofferenza.
Allora si fermò a fissarlo, poi gli venne fuori una sola parola:
- Purosangue. - Poi una grassa risata, che
fermò di colpo, guardandolo dritto negli occhi.
Alice sembrava alquanto turbata, ma lo erano solo suoi occhi.
William afferrava la bacchetta, pronunciando un incantesimo .
- Stupeficium! - Justin continuava a guardarlo negli
occhi, accennando un lieve sorriso. Mentre il panico investiva
letteralmente il volto della piccola Malfoy, un cerchio di luce bianca
circondava Justin, che, concentrato, annientava così l'attacco.
Lo guardò ancora negli occhi, afferrò la bacchetta, poi, la estrasse.
William era agghiacciato dal terrore, ma mostrava sicurezza,
sebbene non poteva darlo a vedere, era pur sempre superiore lui.

Edited by ~kiss` - 28/6/2010, 22:48
 
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view post Posted on 28/6/2010, 21:15
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William, era agghiacchiato, Alice stretta ancora a lui, con violenza, poteva sentirlo.
La morsa sui suoi fianchi si fece ancora più stretta, mentre la mano che era sulla sua guancia, arrivò al mento.
Il giovane le fece alzare il viso, verso il proprio, fino a quando non sfioro le labbra di Alice con le sue. Alice cercava di dibattersi, ovviamente, non riuscendoci, anche essendo una vampira.
William ghignava, mentre le sue labbra si stavano di nuovo per posare su quelle di lei.
-Te l'ho già detto. Lei è mia.- disse prima di baciarla con violenza.
-Justin!- gemette la dolce vampira, prima che le parole le furono bloccate da un paio di labbra che non erano dolci e morbide come quelle di Justin.
Le cercava di dibattersi, lui la stringeva e la baciava con violenza.
Tutto sotto gli occhi di Justin.

Edited by ~kiss` - 28/6/2010, 22:49
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 28/6/2010, 21:37







Justin nel vedere quella squallida scena, ebbe un fremito di rigetto.
Vide il tremante viso di Alice attaccato a quello di William, con forza.
Non riuscì a trattenere la rabbia: respirava forte, i suoi capelli erano sempre più
chiari, gli occhi intensi fissavano William, e stringeva forte la bacchetta in mano.
Senza pronunciara alcuna parola, né agitare la bacchetta, Un vortice di luce
bianca, che dapprima circondava la bacchetta, poi Justin, poi si espandava, fino
a scaraventare con violenza William verso l'alto, ad una distanza notevole.
Alice, intanto, staccatasi da quelle potente presa, per effetto della luce bianca,
balzò tra le braccia di Justin. Egli, però la guardò in viso, la portò giù dalle braccia.
- Non doveva farlo. Proprio non doveva. - Disse, con un aria più rabbiosa che mai.
Poi si voltò, e si diresse verso di lui, con la bacchetta in pugno, e lo sguardo fisso
verso il corpo di un malvagio serpeverde che si atteggiava con la sua ragazza.
Appena giunse verso di lui, non si chinò per guardarlo, gli puntò la bacchetta,
mentre si rialzava e: - Non temo te solo perchè hai la presunzione di ritenerti forte. -
Lo sguardo di William era sempre più agguerrito, si sentiva offeso.
- Io sono un purosangue! Nella casata di Salazar, poi. Non sei... degno. -
Disse, mentre stringeva i pugni dalla rabbia.
Justin, ancora con la bacchetta puntata, gli fece l'inchino, come per invitarlo a duellare.
William, però, dopo aver lanciato un sectusempra che si dichiarò fallimentare, si voltò, raccogliendosi il mantello, come per dimostrare di avere classe.
Justin, riparatosi dal Sectusempra, grazie al potere della sua bacchetta impigionata nella
forgia di luce Auror, congiunse le mani, portò la bacchetta verso William, e ancora una volta
lo fissò, lanciandogli un incantesimo di luce bianca, che lo scaraventava giù per le scale dalle
quali era arrivato. Assicuratosi che non si fosse rialzato per un po', si voltò,
e tornò dalla sua amata Alice. - Cosa ti ha fatto quella Serpe squallida? -
Le chiese, guardandola negli occhi, prima di riabbracciarla.

Edited by ~kiss` - 28/6/2010, 22:49
 
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view post Posted on 28/6/2010, 21:47
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Alice aveva osservato tutta la scena nascosta nel buio.
Osservava il suo Justin, mettere k.o quel borioso e presuntuoso di William.
Appena William, venne sbattuto per terra privo di sensi, Alice si sentì presa tra le braccia di Justin e si rilasso completamente.
ALzò lo sguardo verso il suo Justin e sorrise, incantata.
-Mi hai difesa, protetta.- sussurrò, gli occhi d'oro luminosissimi.
poi lui le domandò che cosa quel verme le avesse fatto e lei, abbassò lo sguardo, diventando improvvisamente triste.
-Non credo saresti contento di sentirle.- disse mordendosi il labbro, mentre si stringeva ancora di più a lui.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 28/6/2010, 21:55







Justin, impavido almeno quanto incuriosito le disse dunque: - Parla. -
E guardava fisso alice negli occhi, mentre le stringeva le mani.
- Non deve permettersi, lui non può farlo.
E riflettendo mentre lei si decideva a parlare, gli venne fuori un:
- Questa esuberanza del purosangue non finisce qua. -
Mentre stringeva i pugni e guardava con gli occhi concentrati Alice.
Pensava al peggio, ma non era detto che non fosse giusto.
 
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view post Posted on 28/6/2010, 22:33
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Alice sospirò, sentendolo ordinare di parlare.
-tutto è incominciato quasi un anno fa...- incominciò titubante, mordendosi il labbro. -...più o meno quando te ne sei andato tu.-
Vide i lineamente fini di Justin indurirsi.
-Sapendo che tu non c'eri, credo che abbia pensato che tu fossi fuori gioco e così ha iniziato a corteggiarmi. All'inizio piano, qualche mazzo di rose. Insomma solo fiori.- Alice cercava le parole adatte per far si che il Griffyndor non desse di matto.
-Poi ha incominciato a diventare più insistente. Ha incomiciato a scrivermi lettere, a lasciarmi biglietti sui banchi prima delle lezioni insieme a un giglio. Ha scoperto che era il mio fiore preferito.-
Alice ora deglutì, dandolo decisamente a vedere. Lo sguardo di Justin era di fuoco, e era ancora all'inizio del racconto.
-Poi la cosa è diventata ancora più pressante. Mi ripeteva sempre che ormai tu ti eri dimenticato di me e che ora ri con un'altra bello, felice e appagato.-. La voce dela dolce vampira si ruppe.
Il solo pensiero di lui con un'atra la uccideva.
-Poi ha incominciato a seguirmi. Durante le lezioni, a pranzo., cena, durante le ore libere, alcune volte anche in camera mia.- Alice si stava spaventando davvero, vedendo Justin.
Era livido di rabbia.
-Una sera avevo fatto tardi in biblioteca per una ricerca particolarmente lunga per il tema di pozioni e mi sono ritrovata da sola. Era tardi, lo so, am era di estrema importanza che io finissi, da uno scaffale e apparso William e ha incominciato ad importunarmi. Mi ha bloccato contro lo scaffale, ha incominciato a baciarmi...- A Alice manava il coraggio di andare avanti.
-Poi le sue mani hanno incominciato a vagare sul mio corpo, io piangevo, chiedevo aiuto, cercavo di allontanarlo ma non riuscivo, all'orecchio mi sussurrò che aveva trovato il modo di bloccare la mia forza di vampira.
Piansi tanto, in preda al terrore.
Mi spoglio in meno di tre secondi, mentre la sua bocca e le sue mani erano su di me. Ero così spaventata!
- gemette la giovane.
Istintivamente si strinse a Justin, mentre le lacrime le scendevano sul viso candido.
-E poi ha cercato di violarmi, ringraziando il cielo è intervenuto Damon, togliendomelo di dosso,ma non fu abbastanza. Lui continua a perseguitarmi.- finì, stretta tra le braccia di Justin che fissava solamente William, mentre il giovane si riprendeva.
-Ahi, cazzo che botta! Lovegood! Questa me la paghi! E fidati, ti giuro che un giorno o l'altro Alice Haley Malfoy finirà nelle mie mani. e tu non potrai fare niente per impedirlo.-
Alice stremò tra le braccia di Justin.

Edited by ~kiss` - 30/6/2010, 12:07
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 29/6/2010, 10:59




Justin, immobile, ascoltava il discorso di Alice
Più che discorso, sembrerebbe una confessione, ma per il piccolo Gryffindor, c'era qualcosa
di più. Alice parlava tremante, ma lui volle sapere tutto quello che era accaduto.
Mentre lei parlava, fu pervaso da sgomento, nonchè da un lieve sentimento che si avvicinava
alla passione. Come faceva a sentire quelle cose, neppure lui lo sapeva, però restò immobile
per tutto il tempo ad ascoltare, senza fiatare, temendo che una sua reazione avesse
alterato la versione dei fatti. Osservava la giovane mentre gli parlava. Con occhi sgranati
si tratteneva dal risponderla per evitare che lei non gli raccontasse tutto.
Quando la storia stava per finire, poi, Alice gli si lanciò addosso, stringendolo.
- No, non è così che deve andare. E non finisce qui, altezzoso di uno Slytherin. -
Alice fece cadere la nota sul fatto che non riusciva neppure a pensare a lui con un altra.
Così, d'impatto Justin la strinse forte, poi le disse: - Tu lo sai che... -
La Malfoy deglutì, mentre lui le parlava. - ...Se non sto con te è perchè sono impegnato. -
Ma non era affatto il momento di parlare di quelle cose. E così Justin baciò finalmente Alice.
Mentre si consumava il loro gesto di amore e dolore provato allo stesso tempo, il Serpeverde
si rialzava, ancora determinato a scagliarsi contro Justin, che però non se lo aspettava.
William gli si avvicinò, gli lanciò uno schiantesimo, che lo abattè al suolo.
Intanto si riavvicinava alla piccola che tremava dal terrore di essere toccata.
A quel punto Justin non ci vide più, gli occhi gli si fecero rossi dall'ira, si rialzò,
strinse forte la bacchetta e - Expelliarmus! - che William schivò per
mezzo di un - Protego! - A quel punto Justin era terribilmente nervoso.
L'altezzoso giovane, gli fece stavolta l'inchino, per invitarlo al vero duello.
Justin, però, non corrispose il gesto, puntando ancora la bacchetta contro di lui.
- Cosa c'é? Siamo nervosetti eh... - Sghignazzava fiero di stare per attaccare.
- Il tuo amato paparino non ti ha abituato a chinarti prima di ogni duello? -
La sua grassa risata echeggiava ancora. - Non sei una persona degna! - esclamò
Justin, di colpo, senza pensar troppo a quello che stesse dicendo. Per William, questo, era
ancora correlato alla questione del purosangue che per lui era questione valida.
Justin teneva ancora puntata la bacchetta, ma non agiva. - Cosa aspetti? -
Esclamava lui. - E' il tuo turno, adesso... mago... - Purosangue dei miei stivali.
- Almeno qualcosa l'hai capita, a quanto pare. - Continuava a sghignazzare.
Justin si avvicinò sospirando verso di lui, la punta della sua bacchetta era già bianca.
- Sectusempra! - Justin con un colpo di bacchetta, dalla potente luce bianca,
assorbì il colpo, concentrando tutta la sua energia in un - Sec-tu-sem-pra! -
di luce bianca, che aveva assorbito il suo stesso colpo. Infallibile, il colpo, fu incassato
da William, che giaceva al suolo con il corpo lacerato e la sua camicia bianca insanguinata.
A quel punto, poi, afferrò la mano di Alice, e corse, all'impazzata, via da lì.
Mentre correva infilava la bacchetta nel taschino, ripensando ancora una volta a quel che
aveva appena fatto. - Ricordati chi sei, e combatti per chi vuoi essere. -
Appena furono fuori da lì, poi, si sedettero nel giardino di ingresso del castello,
- Parole sante, Padre. - Esclamò, destando la sorpresa di Alice,
con la quale si giustificava tramite un: - Niente, pensavo, a voce alta. -
 
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view post Posted on 30/6/2010, 10:57
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Assistette alla scena con gli occhi sgranati.
Lei non potea fare niente. Era assolutamente inerme, non avrebbe potuto fare niente. Era una questione tra Justin e William. Solo che era lei il premio.
Stava ancora ragionando quando si senti prendere la mano e senza rendersene conto, Justin la stava strascinando via. L'ultima cosa che vide fu una macchia rossa che si allargava sotto il corpo di William.
Poi corse, corse a perdifiato, diatro a Justin.
Arrivarono al giardino di ingresso, ancora per mano a Justin cercava di riprendere fiato.
-Andranno a salvarlo? E se gli chiederanno cosa è successo, e diranno il tuo nome, Justin?-
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 30/6/2010, 19:06




Justin prendeva fiato, stringendo Alice di tanto in tanto.
Poi gli fece pensare per un istante a cosa sarebbe potuto accadere.
Riflettè per un istante, senza parlare, con lo sguardo rabbioso,
battè il pugno sulla panchina. - Merita questo... ed altro. -
Si voltò, e da solo si incamminò fuori dal cortile, ma appena ne fu fuori,
si affacciò, e guardando il paesaggio, con le braccia conserte, rifletteva.
- Cosa vuoi che mi facciano? - Calciava una pietra con violenza.
Alice gli andò vicino e lo guardava con aspetto interrogativo.
- Non ho una vera famiglia, nessuno mi rimprovererà. -
Poggiò la testa contro una parete, poi, e continuava a riflettere.
- Cosa penserà Hagrid? - Gli dirò che ho fatto quello che dovevo. -
Si voltò, con le spalle rivolte verso il muro, al quale si appoggiava,
- Mi punirà? - Lui non può farlo, posso provare che non è nessuno per farlo. -
A quel punto gli balzò il flash: non è nessuno. Diede un pugno
contro un contenitore di legno che si trovava davanti.
- Lui non è nessuno dannazione, ma è tutto quello che ho. -
Poi, senza parlarne con Alice, le fece cenno con la mano, come per
farle capire di aspettarlo, che sarebbe tornato presto.
- Tanto solo lui sa quello che è successo. E lui non farà il mio nome. -
Camminava prima lentamente, poi si affrettò. Giunto sul luogo dell'accaduto,
angosciato per quello che aveva fatto, pronunciò: - Confundo! -
E non appena l'incantesimo colpì il Serpeverde torturato dalle ferite,
Justin corse in infermeria. Non conosceva nulla di quello che lo circondava,
ma si trovò a parlare con la portinaia che trovò davanti alle porte
dell'infermeria. - Presto! C'è un ragazzo che sta male! -
La signora titubante avrebbe voluto chiedergli tante cose, ma Justin
le fece capire che bisognava affrettarsi. Mentre lei afferrava la borsetta
del pronto soccorso, Justin: - E' molto grave, davvero. Neppure io lo credevo. -
E così la signora afferrò anche la sua bacchetta, e l'estratto di foglie di Erica.
Corsero di nuovo sotto la torre, dove si trovava William sanguinante..
- Oh mio Dio! - Esclamò la signora. - Ma è magia! -
Justin la pregò di agire in fretta. - Se finisce l'effetto del confundo va a finire male. -
- Signora non le so dire di cosa si tratta, ho visto che era grave e mi sono precipitato. -
- Dovremmo indagare sul'accaduto, ma se ancora è salvabile, poi non lo sarà più. -
Il grifondoro quasi tremante, ancora dava a vedere che era sicuro di quello che diceva.
Così, la signora si chinò vicino al ragazzo e provò a pronunciare qualche incantesimo.
- Emendo! - Dalla bacchetta veniva fuori una luce rosea.
Seppure fosse di aiuto, però, non sembrava essere l'incantesimo giusto.
Justin, intanto, aperta la cassetta del pronto soccorso, passò l'estratto di Erica alla signora.
Sembrava funzionare, ma comunque l'incantesimo continuava a torturarlo.
Dentro alla cassetta, Justin trovò un piccolo manuale di pronto soccorso.
Appena lo aprì, lesse nell'indice: - Controincantesimi e rimedi fisici alla magia. [pag 78] -
Lo sguardo della signora si fece molto profondo, ma Justin con lieta indifferenza, sfogliava il libro.

Incantesimo: Sectusempra L'incantesimo lacera la pelle facendo schizzare via il sangue, è quindi considerato come magia oscura avanzata e funziona poco contro esseri già morti, come gli Inferi, e quelli immateriali/evanescenti, come i Dissennatori.
Rimedio: Vulnera Sanentur
Vulnera Sanentur è un incantesimo usato per curare ferite che vanno dai piccoli tagli a squarci profondi. L'incantesimo, deve essere ripetuto per tre volte di fila per avere il massimo effetto. La prima volta che viene utilizzato, si facilita il flusso del sangue, la seconda aiuta le ferite più profonde, la terza volta rimuove lesioni più visibile quasi istantaneamente. La vittima potrebbe avere ancora bisogno di cure mediche, ma se viene applicato immediatamente, le cicatrici possono essere evitate.

80---

Agghiacciato, leggeva, ma non saeva come dirlo
alla signora che stava assistendo William.
Poggiò il libro aperto accanto alla signora, e corse
via, nascondendosi dietro il portone di ingresso.
Osservava la signora che raccoglieva il libro,
e che leggeva attentamente come rimediare.
Lo sguardo della signora era pietrificante,
non appena lo rivolgeva verso di lui, si schiantava
contro il muro, per non essere visto ad ogni costo.
Poi la signora iniziava a pronunciare ripetutamente.
- Vulnera Sanentur! - Si sentiva
sempre più in lontananza, ma volle aspettare
di sentirlo dire almeno altre due volte.
- Vulnera Sanentur! - Vulnera Sanentur! - così che
l'incantesimo avesse il massimo effetto.
Poi si riprecipitò da Alice, che preoccupata,
con le mani in viso dal terrore, aspettava che
arrivasse. - Magari starà pensando che chissà
cosa gli ho fatto, ma di certo è preoccupata, cosa le dico?
-
Appena la vide, corse a prenderla, si portarono ll'uscita dal castello,
e le prime parole affannate di Justin furono: - Ho risolto, non preoccuparti. -
Prima di sedersi, avvilito, su di un tronco di legno che si trovava
davanti al castello. Alice annuì, mentre Justin sembrava quasi pentito.
- Questa lezione non la scorderà, ma anche per me, vale da lezione. -
pensava, mentre indifferente, guardava Alice che voleva sapere tutto.

Edited by RubeusHagrid* - 1/7/2010, 00:44
 
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