Justin Mark Lovegood |
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| Justin Mark Lovegood ~ Grifondoro; 7 Anno.Justin proprio non riscuva a spiegarsi più nulla, succedeva tutto così velocemente, e non riusciva a controllare le proprie emozioni. Il suo cuore adolescente era ancora troppo fragile per prendere delle decisioni nette. E poi era pur sempre un maschio; finchè riusciva ad avere le ciliegie più il cestino, cercava di reggere. - E invece no. Io amo Alice, ma non riesco a dire di no a Sonia, perchè infondo anche per lei provo attrazione. - continuava a pensare, sbronzo di illusioni e pentimento. Non riusciva a fissare Alice troppo a lungo, era troppo imbarazzato per quello che era appena successo con Sonia. - Alice, tu... ti amo. - Non lo aveva ancora affermato così nettamente, perchè come sempre avrebbe dovuto prima sentirlo, affermarlo a se stesso, e non avere più dubbi. - Non pensare che abbia già detto cose del genere, ad altre. E' la prima volta che le mie labbra formano quelle parole, di fronte ad una persona. - Ancor più imbarazzato, ora, si sedette vicino a lei, con la testa appoggiata alla sedia, e un pensiero che lo torturava: - Finalmente l'ho detto. Però non riesco ancora a lasciar stare Sonia. Perchè le parole son così facili a dire? - E ancora una volta guardava il camino, ormai spento, era una notte d'estate in cui succedevano tante cose, ma il protagonista quella notte era lui: il Grifondoro con la divisa rossa e i capelli dorati. Solo una caratteristica si andava sbiadendo: il costante sorriso e l'intraprendenza di un aspirante Auror. «Non stai mentendo se ti fanno mentire; Se la sola realtà che accettano è la loro. Quel ragazzino dolcissimo e cocciuto in qualche modo ha fatto breccia nella tua armatura.»
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