• Ice age coming •, Asher e Marlène

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liliac wine;
view post Posted on 22/7/2010, 23:07




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Marlène entrò nella sala comune degli Slytherin che ormai si era fatto buio. Man mano che si addentrava nelle oscurità dei sotterranei, si sentiva sempre più soffocare, passo dopo passo. L'incontro che aveva avuto quella mattina, in giro per Diagon Alley, non era stato dei migliori. Il ricordo di Duchessa, quella strana Grifondoro dall'indole così perfida e simile alla sua, la tormentava senza tregua. Sentiva che c'era qualcosa di nascosto in lei, di più profondo, che oltrepassava le barriere superficiali dell'apparenza: la sua stessa apperenza dolce e gentile, quella di una Grifondoro fiera ed altruista, era solo una maschera. Una fottuta MASCHERA. Ne era certa. E sapeva anche che non avrebbe mai dato così tanto peso alla cosa, se non ne fosse rimasta tanto colpita. Sia dalla ragazza, che dai suoi atteggiamenti, per altro.
Quando si trovò dinanzi all'ingresso segreto dei Serpeverde, non se ne rese neppure immediatamente conto. Dovette strabuzzare gli occhi due o tre volte, perchè la sua vista si ambientasse alla cecità di quel buio notturno.
La sua mano si mosse, in direzione della parete, e con la punta delle sue esili dita andò a sfiorarne i grandi mattoni in pietra grezza che la componevano, uno sull'altro.
Poggiò la fronte sul muro e rimase così, per un po'. Ricordò sè stessa e Louis, ancora una volta, Louis. Scrollò la testa: una delle poche cose giuste che la Grifondoro le aveva fatto notare in precedenza era proprio il suo attaccamento morboso ad un ricordo che tra l'altro andava via via svanendo.
Un mare di tristezza la sommerse, lasciando dietro di sè solo una scia di deriti aguzzi e taglienti.
Marlène si addentrò quindi nella sala comune, anch'essa semibuia come la stanza antistante. Lumus bisbigliò quand'ebbe estratto la bacchetta dello stivale: il lampo di luce che ne fuoriuscì fu abbastanza intenso da illuminare i pochi oggetti che la circondavano.
Senza riscontrare difficoltà neò passaggio, dunque, si lasciò cadere su una poltrona dove rimase rannicchiata per un po', con le gambe ritratte e il mento poggiato sulle ginocchia.

 
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view post Posted on 22/7/2010, 23:24
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«Ve lo dico io, dovreste sognare ad occhi aperti più spesso!E' sufficiente inclinare la testa a sinistra e lasciare che la mente voli libera come un ucceeeello!»
:ash:

Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
Quella piccola vipera di Duchessa. Non solo mi doveva rovinare l'infanzia, fregandomi il posto di principino in casa. No! Doveva anche venrimi a scaramellare i coglioni ad Hohgwarts! Ringraziando il cielo era in un'altra casata e anche in un altro anno. Qualcuno lassù mi vuole decisamente molt bene. Odiavo Hogwarts. L'avevo sempre odiata, fin da quando ci avevo messo il primo stramaletto paio di scarpe. Era tutta così, così...allegra. Abh, io non riuscvo a comprendere. Sarà che ho dovuto sopportare per anni quella vipera di mia sorella. Ah, quella donna. Quella maledetta donna! Con una parola mi fa uscire di senno! Non mi accorsi del quadro del barone sanguinario fino a quando non lo sentì sbraitare.-Ragazzo, per tutte le spade dell'inghilterra! Cosa diamine ci fai a quest'ora in giro.-. Lo ignorai dicendo la parola d'ordine. -Purosangue.- Il vecchio barone aprì il fottuto quadro facendomi entrare. La sala era buia, ma non ci feci caso, andavo e tornavo in quella sala anche a ore più tarde. Odiavo rimanere nel letto dopo aver fatto sesso con una di cui manco ricordavo il nome, così prendevo baracca e burattini e me la filavo. Bella la vita, eh? Camminando silenzioso mi avviai verso il mini-bar, facendomi un bel bicchierino di Whisky. A Dio, l'alcool dopo il sesso era meraviglioso!

SPOILER (click to view)
E' la prima volta che lo uso, AmowaH si clemente!



Edited by ~alice` - 23/7/2010, 00:37
 
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liliac wine;
view post Posted on 22/7/2010, 23:36




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
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Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
La bella Slytherin dagli occhi incantatori, assopitasi dapprima in un leggero sonno totalmente VUOTO (come il suo cuore in quel preciso momento della sua esistenza, d'altronde), sobbalzò sentendo tutto quel rumore attorno a sè. Dapprima confusa per il buio e la poca luce, pezzo per pezzo ricostruì tutto ciò che aveva svolto per arvviare lì, su quel divano. Si portò una mano alla testa che le pulsava ininterrottamente. In seguito, lanciò un'occhiata furtiva alla luna fuori dalla finestra che, ridottasi ad uno spicchio, sembrava quasi le sorridesse.
La cosa avrebbe potuto avere del ridicolo.
Rinvenendo a poco a poco dal suo stato di trance, di colpo ricordò del frastuono che l'aveva svegliata e di cui aveva tralasciato l'importanza per qualche attimo eterno.
Si voltò con le cigli aggrottate e l'espressione cagnesca e subito riuscì a scorgere l'ombra di un ragazzo, suo compagno, che stava immobile accanto al buco di passaggio.
A grandi falcate, si avviò proprio in quella direzione e solo quando gli fu abbastanza vicina da poter incollare i suoi occhi felini a quelli del ragazzo, si decise a fermarsi e a parlare. Bonjour, la prossima volta potrebbe fare un po' più di chiasso? Il vecchio orco che se ne sta nella capanna ai margini della foresta, non ha seguito bene i suoi sbadati movimenti. Sibilò a mezza voce, facendo della sua solita tagliente ironia.


SPOILER (click to view)
a parte che tu sei bravissima u.ù,
ma poi figuratio anche io non uso Marlène da molto.
piuttosto, me ne vado a nanna perchè non mi reggo piu in piedi.
ti mando un bacio e la buonanotte e...
ps: PREVEDO SCINTILLE, QUI! muahahah.
 
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view post Posted on 23/7/2010, 08:16
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Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
Il whisky mi bruciò la gola, dandomi una sensazione di benessere puro. Amavo il sapore forte dell'alcool nella mia bocca e nelle mie vene. Finì il bicchiere e quando mi girai per metterlo sul rupiano notai una ragazza davanti a me. Sembrava arrabbiata, o forse infastidita. Non lo capi, esinceramente non me ne poteva fregar di meno della ragazzetta davanti a me. Poi sentendo le parole che disse un ghigno deformò il mio viso. -Tu dici?- dissi con aria civettuola e sbattendo gli occhi. Mi misi, melodraticamente una mano sul cuore. -Così ferisci i miei fragili sentimenti, mia cara. E io che speravo che si sentisse fino a Londra.- Girai sui tacchi e mi andai a sedere su una delle tante poltrone della sala.


SPOILER (click to view)
Bravissima?!? O.o Ahhaha,che bella barzelletta! xD
Anche io prevedo scintille! *-*
 
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liliac wine;
view post Posted on 23/7/2010, 08:31




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Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Marlène incrociò le braccia sul petto. Il ragazzo aveva tra le mani un bicchiere di whisky incendiario, vuoto. Diede una rapida occhiata all'orologio e decise che sì, non sarebbe passata sopra quel piccolo incidente perchè no, non era una ragazza tollerante nè tantomeno affabile.
Scrollò le spalle mentre premeditava una possibile vendetta, che tuttavia non avrebbe attuato quella stessa notte, essendo stanca ed in balia del malumore ormai da qualche ora.
Qualche idiota aveva scheggiato il vetro dellagrande finestra che dava sulle scale dei dormitori, facendo sì che la sala comune divenisse più un ghiacciaio tetro e ostico, che un luogo d'accoglienza e adatto alla riflessione.
Marlène sospirò un'ennesima volta, prima di formulare l'incantesimo di riparazione ed avvicinarsi al caminetto della sala. Sempre con un colpo di bacchetta, fece sì che un grande fuoco caldo si accendesse da sè e riscaldasse la sala, almeno per un po'.
Vi si sedette di fronte, a gambe incrociate, ignorando totalmente il ragazzo entrato poco prima: non aveva nè la voglia, nè le forze per socializzare. Illuminata così, dalla fioca luce del focolare, la sua immagine diveniva di una bellezza eterea e particolarissima. I tratti francesi del suo viso erano accentuati, le labbra più rosse, la pelle perlacea, gli occhi brillavano come fari smeraldini nel buio.

 
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view post Posted on 23/7/2010, 09:00
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Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
Gli miei occhi erano chiusi, in modo che non si vedesse niente, anche se fosse tuto buio nella sala. Almeno era tutto buio, finche la ragazza si era messa a gambe incrociate davanti al fuoco,accedendolo, facendo illuminare il suo viso di mille riflessi. L'unico occhio aperto che avevo l'osservo per un po' poi si richiuse totalmente indifferente. Mi distesi melgio sulla poltrona mettendomi comoda. Un rumore di un cellulare ruppe il silenzio e la quiete. Presi il cellulare, leggendone il messaggio. Uno sbuffo proruppe dalla mia gola, mentre riponevo il cellulare senza neache rispondere al messaggio.
 
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liliac wine;
view post Posted on 23/7/2010, 09:11




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Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
La giovane Slytherin lo osservò con aria cincuriosita: ormai aveva interrotto il suo sonno e sarebbe stato impossibile per lei tornare a riposarsi. Aveva troppa paura, questa era la verità. Paura di sè stessa, dei suoi incubi, del suo non saper più come affrontarli. Erano ormai quattro mesi che non aveva notizie di suo fratello e cominciava a preoccuparsi. Inoltre, erano ormai quattro mesi che non riusciva più a farsi apprezzare con nessuno. L'ultimo scambio di voci, voci alterate per l'esattezza, l'aveva avuto proprio quel giorno con Duchessa. E poi più nulla.
Disciolse le lunghe gambe dal loro incrocio, distendendole davanti a sè e così fece a poco a poco anche con tutti gli altri muscoli, rilassandoli più che potè. Se non piteva dormire, almeno avrebbe provato a non pensare.
E proprio mentre pareva riuscirci, venne interrotta nuovamente dallo squillo di un cellulare che la fece sobbalzare. Si voltò lentamente verso il ragazzo: non si era nemmeno preso la briga di rispondere. Ottimo, sembra proprio della stessa stoffa di Duchessa, non c'è che dire del resto, era l'unico paragone che le veniva in mente.
Alzando un sopracciglio e richiudendo gli occhi per evitare di guardarlo, si rivolse a lui con tono pacato Forse dovresti leggere e rispondere. Chissà, magari è qualche ragazzina cotta marcia di te che hai lasciato in mezzo alla strada a patire l'inferno... dovresti proprio risponderle, sai? Le ragazzine innamorate sono più pericolose dei mangiamorte ghignò a quell'ultima parola, con una punta di soddisfazione sulla lingua.
 
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view post Posted on 23/7/2010, 09:20
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Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
Apri gli occhi color ghiaccio puntandoli addosso la ragazza ancora a gambe incrociate davanti al camino. Il suo viso era per metà in prenombra e metà illuminto dalla luce del fuoco del camino. Il contrasto era micidiale. Le dava un'aria quasi spettrale. I lunghi riccoli neri le incorniaciavo il viso, rendendolo etereo. La pelle bianca con il camino che la illuminava sembrava abbronzata, dandole un aria da bambolina. Capì subito che quella ragazza era puro contrasto. La cosa che mi colpì di più furono i suoi occhi. verdi, smeraldini. Illuminanti, ma allo stesso tempo, spenti. -Non ricordo di averti chiesto un parere, se rispondere o no a una puttenella qualunque. - risposi indifferente.
 
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liliac wine;
view post Posted on 23/7/2010, 18:06




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Marlène Edith Toluse
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La giovane Slytherin lo guardò, questa volta alzando entrambe lo sopracciglia ed inarcando leggermente le sue labbra rosee e sporgenti verso l'alto. Tale espressione le conferiva un'aria tra il divertito e lo sconcertato. Si portò una mano al petto con fare drammatico e dando la stessa intonazione corrispondente alla propria voce notoriamente melodica, cominciò a canzonarlo Oh mon dieu! "puttanella" addirittura? Ora si che mi hai spiazzata, mio tenebroso strafottente. Scosse la testa sorridendo, in senso arrendevole. Già, del resto, che le importava? Nulla, assolutamente nulla. Eppure quel cellulare con la suoneria così alta l'aveva ancora una volta disturbata nella sua bolla di silenzio fittizio. Figuriamoci se mi interesso alle bambine con i riccioli d'oro e gli occhietti belli che stanno a sentire un maleducato come te. Specie se poi lo inseguono, innamorandosene o andandoci a letto insieme. Sta tranquillo: sono una che ama farsi i fatti propri schioccò le dita cogliendo al volo quell'occasione Anzi, proprio per questo motivo è meglio che tu te ne vada, ,agari nella stessa maniera in cui sei venuto: così possiamo stare entrambi in santa pace. Detto ciò, aggrottò la fronte e si massaggiò le tempie, che già da un po' le martellavano la testa a ritmo frenetico. Accidenti, ho fatto di tutto e non vuole proprio passare... Meglio andarsi a stendere. Con l'intento di riposarsi, quantomeno, data l'impossibilità di dormire, si alzò per dirigersi verso il dormitorio. E ci sarebbe anche arrivata sana e salva, se il frastuono delle sue preoccupazioni non avesse superato quello delle azioni: il connubio di ciò che si teneva chiuso nella testa e nel cuore e della stanchezza dovuta all'insonnia, fu deletereo. Le bastò un movimento, per cadere senza riuscire a reggersi in piedi. Le gambe le tremavano, la testa girava e gli occhi tuttavia non ne volevano sapere di chiudersi, come fari nella notte che devono rimanere sempre accesi. Per evitare di battere la testa contro qualcosa, si aggrappò al bordo della poltrona.
 
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view post Posted on 25/7/2010, 17:35
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Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
La vidi cadere per terra con la coda dell'occhio. Vidi le sue espressioni, la sua incredulità per essere caduta come un sacco di patate. Vidi le sue gambe tremare e cedere sotto il peso del suo corpo. Vidi la sua mano, curata e perfetta come lei, aggrapparsi come un ancora di salvezza verso il bracciolo della poltrona. Vidi, la sofferenza negli occhi della giovane ragazza che mi stava davanti. Ok, ammettiamo non mi stava mlto simpatica e credo che neanche io a lei piecavo, però sempre pur sempre un gentiluomo ,no? Mi alzai con grazia e fludità, raggiungendola in due passi. Senza sentire ne lamentele e ne qualunque tipo di insulto, le passai un braccio sotto le ginocchia, l'altro dietro la schiena e in poco più di tre secondi, la tenevo in braccio. Era leggerissima, come una piuma. Non fu per niente difficile trasportarl fino al divano e lì, stenderla delicatamente. Mi chiesi se per essere così leggera mangiasse o facesse dieta come molte ragazze stupide della scuola, per sembrare più zoccole di quello che già erano ed entrare in quei mini abitini, che si compravano. L'osservai e mi risposi da solo. No, lei non era come lei altre, lei era assolutamente diversa. Mi andai a sedere sulla poltrona davanti al divano, senza proferire parola. Presi il pacchetto della sigarette e mi me ne fumai una. Il fumo usci dalla mia bocca in piccole dosi.
 
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liliac wine;
view post Posted on 26/7/2010, 08:54




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'more ruoli da DIOOOO *.*
e il fatto delle zoccole... oddeooo xDDD


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Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Per qualche istante, che le sembrò durare millenni, non vide più nulla. O forse, erano i suoi occhi a rifiutarsi di vedere: questo non lo sapeva. Solamente dinanzi a lei scorgeva solo a malapena le ombre degli oggetti collocati nella stanza. Si ripiegò piano piano su sè stessa, senza riuscire a dire una parola nè a pensare nulla. Ad un tratto avvertì uno spostamento d'aria nella direzione opposta alla sua e prima che se ne rendesse conto, si ritrovava in balia di un paio di forti braccia che la tenevano stretta. Cercando di mettere a fuoco la situazione, chiuse e riaprì gli occhi un paio di volte, facendo danzare le sue ciglia lunghissime e fiolte. E lo vide: Asher era lì, su di lei, che la reggeva con forza, salvandola dalla disperazione di quel momento. Non provò neppure a divincolarsi: non ne aveva le energie nè l'intenzione. Lasciò che le cose scivolassero senza attriti, poggiando delicatamente la testa sul suo petto e facendo sì che il battito del cuore di lui sovrastasse qualsiasi altro rumore intorno: qualsiasi altro silenzio. Il silenzio, non lo poteva più sopportare. Era troppo, anche per lei. Come una bambina, venne poggiata e distesa sul divano lì di fianco.
Il distacco dal calore di quel corpo fu terribile: necessitava solo di umanità in quel momento. Come risposta istantanea a tale situazione, rabbrividì e cominciò a tremare come una foglia. E più tremava, più le veniva da piangere.
Si voltò verso lo schienale del divano, dando le spalle al Serpeverde che ora stava seduto di fronte a lei, per non farsi vedere.
 
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view post Posted on 26/7/2010, 13:44
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Mai quanto te! Tu ruoli da Dio, TesoroH!


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Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
Il tempo sembrò passare troppo velocemente. La sigaretta nelle mia mano sinistra sembrava consumarsi da sola. Ero troppo impegnato ad osservare la giovane donna che dal divano, girata di schiena per non farsi vedeva tremava. Oh si, vedevo che tremava. Non mi era sfuggito il fatto che quando avesse poggiato la testa sul mio petto, il suo corpo si era rilassato completamente, lasciandosi trasportare da me fino al divano, dove quando l'avevo lasciata aveva iniziato a tremare. Non ero mai stato molto propenso a delle dimostrazioni di affetto, o di cortesia, ma stranamente il mio corpo di mosse da solo, mentre la sigaretta mi cadde dalla mano ormai spenta e consumata. Mi avvicinai al divano, davanti a lei, mentre sempre girata cercava di non farsi vedere. Doveva essere difficile per lei farsi vedere così. Sospirai al buio della sala comune, mentre mi sedevo sul morbido cuscino del divano e mi prendevo la leggera e fragile ragazza, tra le braccia, senza guardarla mai negli occhi. Sapevo si provava in questa situazione. Non volevo che si sentisse compatita. Non era una persona che provava pietà per le persone, io. La strinsi a me, mentre sentivo che il tremone piano piano diminuiva.
 
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liliac wine;
view post Posted on 26/7/2010, 15:10




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Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Il tremore si stava impadronendo del suo corpo, così come della sua mente la paura, e del suo cuore - cuore di ghiaccio - un infinito senso di abbandono. Aveva freddo e si sentiva sola: questo era innegabile. Pian piano si faceva sempre più piccola, rannicchiandosi nel suo angolo di divano, con il tessuto ruvido dello schienale che le graffiava la pelle di per sè delicata.
Con un gemito cercò di trattenere un singhiozzo più forte degli altri. Il nodo alla gola si faceva sempre più insostenibile.
Ancora una volta fu un istante: un fruscio, un petto ampio e scolpito, due braccia larghe ed avvolgenti. In quello che le parve una frazione di secondo, si ritrovò nuovamente avvinghiata al ragazzo, con la testa che affondava sulla sua spalla e gli occhi ben chiusi, per non scprgere quellìespressione di godimento che certamente doveva aver assunto lo Slytherin approfittando della sua debolezza. Fece per alzare il capo lievemente e si ritrovò con la punta del suo nasino francese a sfiorare il collo di Asher. Si inebriò del suo odore, senza volerlo. Una vampata di calore prese possesso di lei, senza che ne comprendesse il motivo.
Sentiva solo l'urgenza di sciogliere quel maledetto abbraccio, prima di rovinare sèstessa più di quanto non avesse già fatto.
I-io... probabilmente ho avuto un calo di pressione o un colpo di stanchezza. Aggrottò le sopracciglia imbarazzata t-ti... ringrazio. M-ma non credere che io sia quel tipo di ragazza... o una "puttanella" disse a mezza voce, riprendendo il discorso che il ragazzo le aveva fatto in precedenza. Nel mentre aveva anche cercato di divincolarsi da lui, eppure le sue stesse braccia opponevano resistenza.
 
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view post Posted on 26/7/2010, 15:21
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Asher Lucas Spingles
. ~Serpeverde; 7° anno
-Rilassa il tuo fragile corpo, sconosciuta. Non ho mai detto o pensato che tu sia una di quelle ragazze. E gradirei anche, se riesci, che smettessi di divincolarti,il tuo gonito destro mi sta sfondando un'anca. - le dissi indifferente, mentre la stringevo. Non sapevo cosa stesse pensando, purtroppo non avevo il potere di mia sorella. Abbassai gli occhi sulla giovane donna tra le mie braccia e le vidi gli occhi. -Non c'è bisogno che di piangere.- le sussurai, mentre con la mtelecinesi mi feci arrivare due bicchieri. Uno con l'acqua e l'altro con del Bailey. -Ecco tieni, bevi. - le diss mente le mettevo davanti il bicchiere fluttuante.


 
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liliac wine;
view post Posted on 26/7/2010, 15:41




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Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Per tutti i maghi, che parte da fottutissima IDIOTA! Non è possibile, che io sia così dannatamente stupida. Non è proprio possibile... Scuotendo leggermente la testa, smise di divincolarsi, come sia il ragazzo sia il suo corpo le stavano consigliando da un po'. E con grande forza e coscienza di sè, smise tuttavia anche di piangere. I suoi occhi smeraldini brillarono dei riflessi che le piccole gocce salate avevano catturato dalle sorgenti di luce sparse nell'ambiente. Il viso si rilassò, lasciando posto ad una serenità quasi innaturale, che la rendeva ancora più eterea. La pelle rosea, le labbra rosse e... quegli occhi. Occhi felini, occhi di cui non ci si doveva fidare. Occhi che forse avevano abbassato la guardia troppo a lungo. Eppure in quel momento non riusciva ad immaginarsi altrove, non voleva pensare a nulla. Rimase nella medesima posizione di qualche miuto prima, questa volta però per qua scelta.
Nel frattempo Asher le porgeva con un fare troppo gentile per l'apparenza che dava di sè, un bicchiere d'acqua. Marlène senza dire nulla lo prese tra le mani e, poggiandovi delicatamente le sue labbra sul bordo, bevve a piccoli sorsi. La sensazione di frescura del liquido che combatteva il bruciore della sua gola, era assai piacevole.
Quando ebbe finito, due piccole gocce ancora sostavano sul bordo della sua bocca, esitando ad abbandonare quella tutto sommato docile arma di seduzione.
Con un cenno della testa, ringraziò Asher per il gesto. Quindi, tenne il capo siospeso a mezz'aria, fissando il serpeverde negli occhi, in silenzio.
 
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