| Al formarsi di quell'ampio scudo, Hagrid si sentì improgionato, come in difficoltà contro quel male intenzionato, però la sua arma segreta oltrepassava tutte le barriere... Hagrid allora, trovatosi quell'immenso basilisco di fronte... non sa come agire, come comportarsi, il serpentese era una lingua che neppure poteva percepire, sebbene sapesse dell'esistenza di gente rettilofona... e che il signore oscuro avesse questo gran potere, dava ogni ordine al basilisco in quella strana lingua, Hagrid a malapena percepiva qualche sibilìo delle S... anche se gli avesse comandato di non ucciderlo, Hagrid si sentiva che era qualcosa di negativo, da quella brutta faccia cadaverica... e quell'espressione più che malvagia... quella luce verde negli occhi che sembrava un LED che emetteva il testo: AVADA KEDAVRA MAXIMA. Intanto gli occhi più lucenti che si trovava davanti erano quelli del Basilisco... e non si trattava di una creatura come le altre... Quelle che sentiva più comuni, quelle con cui aveva a che fare spesso, quelle sui conosceva molto, di cui aveva parlato ai suoi studenti. Ma in quel momento non poteva pensare ad altro che affrontarlo... l'unica cosa certa era che non avrebbe dovuto guardarlo negli occhi... e che no avrebbe potuto contare su una delle maledizioni senza perdono per incastrarlo per benino. Volendo avrebbe anche potuto sferrare un colpo micidiale, ma da leale e bonaccione quale era, non avrebbe mai ucciso una creatura, che alla fin fine gli piaceva anche. Bene, Hagrid alzò lo sguardo per un istante, timoroso che quella potesse essere l'ultima volta che lo avesse fatto, ma si fa coraggio e lo nota, riesce a vedere solo parte del fulgore dei suoi occhi, poi lo vede che si avvicina, e lo colpiscono molto i denti, canini, da buon carnefice. Il custode sapeva bene che in quei canini scorreva veleno, ma non un comune veleno, una sostanza corrosiva, che uccideva dall'interno... bruciando tutte le cellule... Hagrid era molto timoroso, ma ad un certo punto si fa coraggio, si avvicina alla creatura, pensando che se gli era vicino non lo avesse potuto guardare fisso, e il povero custode fissa un punto della bestia, una piccola squama, sulla zampa destra, che gli sembrava particolare. Guardando sempre in quel punto, Hagrid riece per un pò ad evitare lo sguardo della bestia. Quando la situazione si fece un po' troppo difficile, Hagrid capì che era il momento di evocare il suo Fierobecco... allora, dopo aver riflettuto un po' urla con tutta la forza e la voce che aveva in gola: ACCIO FIEROBECCO! La bestia, allora, immediatamente arriva lì... in aiuto del custode... capisce che la situazione non è affatto semplice. Hagrid allora dice a fierobecco, sperando che la creatura capisca e che ascolti: Ooh, Fierobecco... Eccoti... ora ci sei. benissimo.. chiudi gli occhi, chiudili, e chiudili... Oo... E gli mette le mani sugli ochi, a primo impatto la creatura sembra infastidita e becca il custode. Il povero Hagrid allora era disperato e si da per spacciato. Dopo qualche istante, inginocchiato di fronte all'ippogrifo, gli abbraccia il collo da rapace... e una lacrima gli scorre dal viso, Fierobecco era molto in sintonìa con ill povero Hagrid, e sentiva che stava soffrendo, allora alza lo sguardo molla la presa da Hagrid e si fionda contro il terribile rettile... volando in alto, Fierobecco riesce ad eludere lo sguardo del basilisco, e dopo un po' che ha riflettuto in volo, capisce che Hagrid era in serio pericolo, e si fionda velocemente al suolo, colfendo ferocemente la vista del Basillisco. Che riesce ancora a vedere, ma vede la realtà un po' appannata, avendo perso la prerogativa dello sguardo fatale. Ora Hagrid si sente un tantino risollevato, si asciuga le stupide lacrime da codardo e sale a cavallo di Fierobecco: AND THE BEST IS YET TO COME!
Edited by hagriddd - 18/6/2008, 18:34
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