Eccolo di nuovo li, un altra volta ad insegnare. In quei giorni la sua presenza era indispensabile a scuola. Voldemort stava diventando sempre piu potente e lui non poteva permettersi neanche un errore. Poteva solo sperare in se stesso ma soprattutto nei professori che lo avrebbero aiutato. La sola cosa che lo distraeva dal suo compito di preside era l'insegnamento. Ma neanche quel giono lui ci riusciva. Aspettò in classe finche tutti gli studenti non fossero arrivati. Guai a chi quel giorno veniva in ritardo. Aspettò che tutti presero posto per iniziare a spiegare.
Salve ragazze e ragazzi, benvenuti. Oggi vi farò una breve lezione su quello che pensano i babbani della divinazione... Siccome loro non sanno niente della magia -la credono una favola o perdippiu schiocchezza- credonoche il concetto di divinazione stia per impossibile. E' assurdamente complicato pensare che un babbano sia un divinatore...Casomai si spaccerà per quello ma non lo sarà mai. Neanche i migliori maghi riescono a padroneggiare quest'arte perche non posseggono il dono. Fece un lungo respiro... Vide che tutti lo stavano gardando. Lui pensò che c'era anche qualcuno in quella classe che sicuramente non possedeva quel dono, benche non mostrava il minimo rispetto ed interesse verso quella materia. Alzò la bacchetta e diede un leggero colpo ad un gesso incantato che subito iniziò a scrivere sulla lavagna la lezione del giorno.
Contestazione della Divinazione
La divinazione è sempre stata scartata dagli scettici come mera superstizione: nel II secolo d.C., Luciano di Samosata dedicò un arguto saggio alla carriera di un ciarlatano, Alessandro il falso profeta, addestrato da "uno di quelli che pubblicizzano incantesimi, miracoli, amuleti per gli affari di cuore, catastrofi per i vostri nemici, scoperte di tesori sepolti..., anche se molti romani credevano nei sogni e negli incantesimi. I sostenitori dicono che esistono abbondanti prove aneddotiche dell'efficacia della divinazione, ma finora non è stata trovata alcuna prova sperimentale in condizioni di controllo scientifico.
Un'altra voce contrastante è sicuramente quella di Cicerone che, nel suo De Divinatione, un'operetta in 2 libri facente parte delle opere filosofiche che completa il De natura deorum, opera maggiore in 3 libri, parla della divinazione come un'arte impossibile e persino inutile. Secondo l'oratore latino non sarebbe né possibile prevedere il futuro, sostenendo quindi la fallacità delle arti divinatorie, né, anche ammesso fosse possibile, di una qualche utilità.
Aspettò che tutti gli studenti finirono di ricoppire sui loro fogli di pergamena. Un altro colpo di bacchetta e alla lavagna comparserò icompiti per la lezione della settimana prossima.
Ognuno di voi mi deve portare quaranta centimetri di rotolo di pergamena con una proposta di cosa si potrebbe fare la prossima volta. L'argomento piu interessante sarà premiato con venti punti verso la propria casa. Con questo disse tutto e quando la campanella suonò gli fece uscire.