Harry Potter e la Forza dell'Amore, FANFICTION

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°°°EmoGirl'91°°°
view post Posted on 23/7/2008, 12:53




Questa ff la scrissi dopo aver letto il 6° libro...vabbè alla fine ho deciso di metterla.
Questo è il 1° capitolo, poi posto gli altri.
Capitolo 1
Ritorno a Privet Drive


Il sole stava tramontando, mentre Harry, Ron e Hermione percorrevano Privet Drive fino al numero 4, dove abitavano gli zii Babbani di Harry. Il giovane era costretto a tornare al numero 4 ancora una volta prima di compiere diciassette anni, in modo che l’incantesimo eseguito da Silente in persona sedici anni prima perdurasse, come gli aveva spiegato lo stesso Preside quando, l’anno prima, era venuto a prenderlo a Privet Drive. A Harry non piaceva l’idea di tornare dai Dursley ma non voleva nemmeno morire per mano di Voldemort prima che fosse riuscito a distruggere tutti i suoi Horcrux, e tornare dai Dursley era il minore dei due mali, in quel momento.
I ragazzi si fermarono sul vialetto del numero 4, con gli animali stretti fra le braccia dei padroni e i bauli che levitavano lì accanto grazie all’incantesimo di Hermione. Harry inspirò profondamente per farsi coraggio prima di bussare; si avvicinò alla porta e batté il pugno sul legno. Dovettero aspettare pochi secondi prima che Dudley Dursley, il cugino di Harry, andasse ad aprire la porta, costretto, come sempre,dal padre, Vernon Dursley.
Dudley aprì la porta, sbatté le palpebre sugli ottusi occhi porcini prima di rendersi conto che Harry era arrivato con un po’ di giorni di anticipo scortato da due maghi armati di bacchetta.
Dudley lancio un urlo alla vista delle bacchette che Ron e Hermione avevano estratto per difendere il loro amico in caso di eventuali attacchi da parte dei Mangiamorte.
Petunia Dursley, sorella della madre di Harry, accorse sentendo l’urlo di terrore del suo adorato Didino e urlò a sua volta alla vista di Edvige, Leotordo, rispettivamente i gufi di Harry e Ron, e Grattastinchi, il gatto di Hermione. Accorse infine anche zio Vernon che, invece di urlare di terrore, sbraitò contro Harry: “Che ci fai qui? Non dovresti essere in quella tua stramba scuola a prendere ordini da quel pazzo scatenato che è venuto a prenderti l’estate scorsa?”
Alle parole di zio Vernon, anche Harry tirò fuori la bacchetta e disse: “Sectum…”
“No, Harry!”esclamò qualcuno alle sue spalle. Il ragazzo non riconobbe la voce, non era né quella di Ron né quella di Hermione. I tre maghi si voltarono lentamente per fronteggiare due ragazzi di Grifondoro, che Harry riconobbe per due del settimo anno. I due ragazzi portavano entrambi la divisa nera di Hogwarts con il colletto rosso che rappresentava Grifondoro. La ragazza era alta quanto Hermione e aveva due grandi occhi verdi, incorniciati dai riccioli castani. Proprio sotto la spalla aveva il distintivo del Caposcuola di Grifondoro, mentre all’indice della mano destra portava un anello con uno stemma che ad Harry sembrava vagamente famigliare.
Il suo amico era più alto di lei di venti centimetri buoni e anche lui aveva un distintivo ma era uguale a quelli di Ron e Hermione: era un Prefetto. Aveva gli occhi di un bel marrone scuro e i suoi corti capelli erano neri.
Quando Ron e Hermione videro i due ragazzi esclamarono all’unisono: “Lory Black e Michael Stevins! Cosa ci fate qui?”
Prima che i nuovi arrivati potessero rispondere, Harry esclamò: “Black!?Non sarai mica una parente di Sirius Black?”
“Certo che lo sono” rispose Lory, indignata per quella domanda. “Sono sua figlia.”
Harry rimase letteralmente a bocca aperta per qualche secondo, prima che potesse ritrovare la voce e mormorare: “Ma perché non me l’ha mai detto che aveva una figlia?”
“Non lo so. Credo non lo sappia nessuno perché non ti rivelò di avere una figlia. Avrà avuto i suoi motivi, immagino. Ora per rispondere alla vostra domanda”aggiunse Lory prima di venire interrotta da Harry, che mostrava l’intenzione di protestare “sappiate che ci ha mandati la McGranitt per tenerti d’occhio, Harry”
“Oh, non vi preoccupate, signori Dursley”aggiunse Michael, perché gli zii di Harry avevano strabuzzato gli occhi all’idea di aver due maghi maggiorenni in giro per casa, pronti a sparare incantesimi a raffica se avessero detto qualcosa su Harry che non andava bene. “Non vi accorgerete nemmeno che siamo in casa”
“Oh, non è giusto!” sbottò Hermione rivolta alla nuova venuta. “Perché non ve ne andate e ci pensiamo io e Ron a Harry?”
“Non ti rivolgere a me in quel modo, Granger. Guarda caso, io sono Caposcuola e tu solo un Prefetto.”esclamò Lory di rimando.
“Guarda caso, tu e Michael avete finito la scuola. Questo significa che non sei più Caposcuola.”
“Sono sempre più grande di te!” disse Lory estraendo la bacchetta dalla tasca del mantello e puntandola contro Hermione.
“Basta!” esclamarono Ron e Michael, frapponendosi fra le ragazze.
“Andiamo Michael. A quanto pare, qui non c’è bisogno della nostra presenza” sussurrò Lory incamminandosi lungo Privet Drive.
“Aspetta” esclamò Hermione. “Lory, mi dispiace per quello che ho detto.”
“Non ti preoccupare, Hermione. E’ tutto apposto.”
Le due ragazze si abbracciarono, chiaro segno della loro amicizia. Ron, a disagio, distolse lo sguardo. Harry, conoscendolo molto bene,capì il perché: aveva paura di perdere Hermione per via delle nuove amicizie della ragazza.
“Ehm, bene, Harry non ci inviti ad entrare?” chiese Ron.
“Cos…?Ah, si venite dentro.” rispose l’amico.
“Ah, no ragazzo!” esclamò zio Vernon, impedendo l’entrata dei ragazzi con la sua mole. “Tu non porti questa gente in casa mia!”
“Ne sei proprio sicuro, zio?” chiese Harry mentre gli altri quattro estraevano le bacchette
Zio Vernon guaì di paura e lasciò passare il quintetto con i bauli che ancora volavano alle loro spalle.
Harry condusse gli amici di sopra, mentre Dudley si schiacciava contro la parete e zia Petunia raccoglieva disgustata le piume di Edvige e Leotordo e i peli persi dal gatto di Hermione.
Giunsero in camera di Harry e Michael esclamò: “E’ un po’ piccola, ma con l’incantesimo giusto ci sarà il posto più che abbondante per tutti e cinque.”
“Aspetta Michael” esclamò Ron. “Harry non è ancora maggiorenne. Non puoi fare incantesimi in casa sua, verrà incriminato un'altra volta…”
“Non ti preoccupare, Ron” disse Lory scogliendosi il mantello.“La McGranitt ha avvertito il Ministero che ci sarebbero stati maghi maggiorenni in casa di Harry, anche se prevedeva che fossero solo due.”
Michael alzò la bacchetta, compì un ampio gesto a mezz’aria e la stanza comincio ad allargarsi, anche se esternamente la casa non ne risentì.
Lory evocò dal nulla quattro letti e Hermione adagio sul pavimento i bauli, uno in fondo ad ogni letto.
Poco dopo si sentì tintinnare il campanello e il rumore dei passi pesanti di zio Vernon che andava ad aprire. Dopo qualche secondo si sentì la voce dello zio, proveniente dall’ingresso, lanciare un urlo: “POTTER!”
Harry si lanciò di sotto, seguito da Lory, Michael, Ron e Hermione pensando che si trattasse di un Mangiamorte.
Invece sulla porta si trovavano tre ragazzi: Ginny, la sorellina di Ron, Neville, un loro compagno di Grifondoro, e Luna, una studentessa di Corvonero, amica di Ginny.
Harry, sbalordito dalla loro presenza, esclamò: “Non ditemi che la McGranitt ha mandato anche voi perché non ci credo.”
“No Harry” sussurrò Ginny, abbracciandolo. “Siamo venuti di nostra spontanea volontà”
“Credo che servirà qualche altro letto, Lory.”disse Harry sogliendosi a malincuore dall’abbraccio.
“No problem”rispose lei “Neville, Ginny, Luna, mi date i vostri bauli?”
Lory risalì le scale con i nuovi bauli che le fluttuavano dietro. Poco dopo tornò e disse, rivolta a zia Petunia: “Vuole preparare la cena a questi poveri ragazzi?”
“Io…non…va bene”balbettò la donna alla vista della bacchetta di Lory.
La cena fu pronta in pochi minuti e tutti si sedettero al tavolo dei Dursley, magicamente ingrandito.
Per una decina di minuti gli unici rumori che si sentivano erano quelli delle posate contro i piatti; poi, ad un certo punto, Lory disse, rivolta ad Harry: “Come è morto mio padre?”
Harry si sentì un po’ a disagio per quella domanda, ma rispose raccontando le loro avventure dell’anno prima al Ministero della Magia. Alla fine del racconto Lory aveva gli occhi lucidi per le lacrime e non disse niente per tutta la cena.
Finito il pasto i giovani maghi si ritirarono tutti nella stanza di Harry, dove il ragazzo,dispiaciuto, dovette infrangere la promessa fatta a Silente mesi prima:erano infatti troppo insistenti le domande dei suoi ospiti che raccontò loro tutto. Alla fine del racconto, Lory chiese: “Posso vedere il medaglione?”
Harry annuì, lo recuperò dalla divisa che aveva gettato nel baule prima della cena e lo porse a Lory.
La ragazza prese il medaglione per la catena e lo osservò. Dopo qualche minuto di silenzio assoluto, Lory aprì il medaglione, estrasse il foglietto accartocciato, che Harry aveva rimesso a posto dopo il funerale di Silente, lo aprì e ne lesse il contenuto con crescente meraviglia; una volta finito, lo ripiegò con cura e disse: “Avete scoperto chi è R.A.B?”
Harry, Ron e Hermione fecero di no con la testa e Lory sospirò di sollievo: “Uh...meno male! Mi avreste tolto il gusto della ricerca, altrimenti.”
“Sapete, Lory adora fare ricerche” disse Michael. “Credo sia il suo scopo…”
“Il mio scopo è diventare un Auror, Michael” disse l’ultima Black all’amico. “Credevo che ormai l’avessi capito…”lascio la frase in sospeso e si distese sul letto per rovistare nel baule, estraendo un mucchio di libri antichi: tutti i libri avevano inciso sulla copertina un nome. Il nome della famiglia, pensò Harry.
I ragazzi videro che i nomi iniziavano tutti per “b” e Hermione disse: “Lory, ho gia cercato tutti i maghi il cui nome iniziasse per R.A.B, ma non ho trovato niente”
“Questo perché hai cercato nel modo sbagliato.” Lory sembrava indecisa se tirare fuori un ultimo libro; alla fine decise di iniziare da quello. Dal suo volto sembrava che avesse già scoperto l’identità del misterioso mago.
Prima che lei aprisse il libro, Harry riuscì a leggere il nome della famiglia: Black. Rimase sbigottito nel vedere che Lory voleva iniziare dalla sua famiglia.
“Dovevi restringere la ricerca alle famiglie che hanno avuto almeno un Mangiamorte nella discendenza, o ascendenza, mia cara Hermione. Hai ancora molto da imparare” disse Lory guardando i nomi in cima alle pagine prima di girarle. Quando si fermò, piegò l’angolo della pagina ma non fece vedere loro il nome. Dopo quelle che parvero ore, Lory sospirò soddisfatta: “Harry, R.A.B. è Regulus Alphard Black, mio zio.”
“Tuo zio?!” esclamarono gli altri.
“Sì, mio zio. E molto probabilmente il vero medaglione si trova dove si rifugiò dopo aver tradito il suo padrone”
“Ovvero?” chiese Harry, anche se conosceva la risposta.
“A casa Black, ovviamente.” rispose Lory, sogghignando “Lì, sotto le sottane della sua adorata mammina, al sicuro.”
“Cosa vuoi fare Harry? Partiremo per Grimmauld Place?” chiese Ginny, posandogli una mano sulla gamba.
“Ovvio che partiremo” rispose Harry, cingendole le spalle. “Anche subito.”
“No, partiremo domattina presto” disse Lory, rimettendo a posto i libri. “Abbiamo bisogno di riposo, dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni.”
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Il mattino seguente la sveglia di Harry suonò molto presto e i ragazzi si alzarono a fatica. In cucina trovato Lory, che stava preparando la colazione.
“Buongiorno, ragazzi!” li salutò lei. “Allora, siete pronti per partire?”
Gli altri annuirono: erano tutti ancora troppi intontiti per parlare. Quando ebbero finito, Lory agitò appena la bacchetta e fece sparire i piatti. “Che ne dite se ci muoviamo?” disse Ron.
“Proposta intelligente, Ron! Mi stupisci!” disse Hermione prendendo il suo baule e Grattastinchi. “Ci Smaterializziamo, Harry, sei d’accordo?”
“Si.” rispose lui con la voce impastata dal sonno. Uscirono nel vialetto e Hermione prese sottobraccio Harry e Ron, poiché non erano capaci di Smaterializzarsi. La familiare sensazione di oppressione attanagliò Harry, dopo che Hermione fece una giravolta, scomparendo nel nulla. Poco dopo, però, l’aria tornò a riempire i polmoni di tutti quando arrivarono a Grimmauld Place. Il gruppetto avanzò decise fra i numeri 11 e 13, mentre la porta del numero 12 appariva lentamente seguita da tutta la casa. Neville e Luna rimasero a bocca aperta vedendo arrivare così dal nulla una casa intera e vedendo che i Babbani non si erano accorti di niente.
Harry tirò fuori la bacchetta e la battè sulla porta, che si aprì. Il gruppetto entrò silenziosamente, mentre Lory diceva a Neville e Luna: “Non parlate a voce alta!”
Harry diresse il gruppo verso la cucina, dove potevano parlare liberamente. “Dov’è Kreacher?” chiese Lory.
“Non lo so!” rispose Harry, senza chiedersi come lo conoscesse. Poi esclamò a voce alta e sicura:”Kreacher!”
Un elfo si Materializzò nella cucina e si inchinò di fronte a Harry, dicendo: “Cosa desidera, padrone?”
Poi aggiunse sottovoce, ma perfettamente udibile: “ Il padrone è tornato portando con se dei luridi Mezzosangue e Maghinò. Oh, se la mia padrona sapesse che gente frequenta la sua casa, oh chissà cosa direbbe…”
“Kreacher, piantala di mormorare!” ordinò Harry. “Piuttosto dimmi qualcosa di Regulus!”
“Il ragazzo conosce il Padron Regulus?” chiese Kreacher stupito.
“Sì, lo conosciamo!” disse Lory. “E tu, ti ricordi di me?”
“Oh, la figlia adottiva di quella feccia del figlio della mia padrone. Ma tanto lui è morto, ormai non infesterà più la casa con il suo fetido odore, oh no, no, no!” mormorò Kreacher.
“Piantala di parlare di Sirius, Kreacher, e parlaci di Regulus piuttosto!” esclamo Michael con voce autoritaria. “Per caso un giorno è tornato a casa con un medaglione?”
Sembrava che Kreacher fosse costretto ad obbedire all’ordine di Michael, cosa che fece: “Si, un giorno è tornato con un medaglione e una faccia strana. Si rinchiuso per non so quanto tempo in camera sua. Non voleva vedere nessuno. La notte gridava cose insensate, Kreacher le ha sentite. La mia povera padrona era disperata. Poi una notte Kreacher non ha più sentito le urla di Padron Regulus e allora è andato a vedere. Ha aperto la porta con la sua magia e ha trovato Padron Regulus sdraiato sul suo letto, morto. La padrona non ha saputo reagire a quelle evento e si uccisa. Povera, povera la mia padrone, aveva perso il suo figlio prediletto, per lei la vita non aveva più senso.”
“E il medaglione? Che ne è stato del medaglione?” chiese Harry. “Ce l’hai ancora?”
Kreacher annuì, poi si ritirò nella sua stanza. Tornò poco dopo con il medaglione tra le mani. Harry lo prese e lo guardò attentamente; vide la S scintillante che aveva visto per ben due volte nel Pensatoio di Silente. Anche Lory guardava affascinata il medaglione. Sembrava che nei suoi occhi rilucesse un bagliore serpentino, gli era addirittura parso di vederli risplendere di rosso. O forse era la vicinanza con un pezzo dell’anima di Voldemort a fargli quell’effetto?
Harry allungò la mano e prese il medaglione. Era caldo e lo sentiva pulsare, come se dentro ci fosse un cuore.
“E adesso? Come facciamo per distruggerlo?” chiese Ron, lo sguardo fisso sul medaglione.
“Ho letto che il veleno di Basilisco distrugge gli Horcrux.” disse Hermione.
“Anche la Magia Elfica.” disse Lory. Michael annuì.
“Magia Elfica?” esclamarono gli altri in coro.
“Vuoi dire la magia degli elfi domestici?” domandò Ron allibito.
Lory proruppe in una risata argentina. “No, Ron!” esclamo divertita. “Non la magia degli elfi domestici. Io intendevo la magia degli Elfi dei Boschi, la magia naturale, la magia degli elementi naturali!” Lory stava ridendo di gusto. Quando si fu calmata si legò i capelli, rivelando due orecchie un po’ appuntite. “Vedete, io e Michael, non siamo umani! Siamo Elfi dei Boschi! E Lory e Michael sono i nomi che utilizziamo con voi, perché i nomi Elfici non possono essere pronunciati con questo idioma! Quindi non c’è bisogno di andare chissà dove per cercare un Basilisco. Bastiamo io e Michael.” Disse fissando il medaglione a mani aperte. Anche Michael assunse la stessa posizione di Lory e le loro mani iniziarono a risplendere.

Capitolo 2
Lory, Emma e Tom



“State indietro!” disse Lory. Harry prese la bacchetta e fece lievitare l’Horcrux. Lory e Michael si scambiarono un cenno di intesa e iniziarono a mormorare starne parole nello stesso momento. I loro palmi erano sempre più lucenti, mentre l’aria intorno a loro si era fatta carica di energia positiva. Chiusero entrambi gli occhi, continuando a parlare in quella starna lingua. Ad un certo punto, Lory aprì gli occhi e l’energia positiva divenne energia negativa. Una risata proruppe dall’Horcrux, la risata di Voldemort. Harry si guardò intorno spaventato e vide che dall’Horocrux si stava sollevando un’immagine di Voldemort, come era successo per il diario. Neville e Ginny urlarono di paura, Luna fissò stupefatta l’immagine e Lory si accasciò a terra , con la testa fra le mani. Voldemort continuò a ridere uscendo dal medaglione. Quando ne fu uscito completamente, Harry si accorse che non era proprio il Voldemort che conosceva. Sembrava il Voldemort che era andato da Silente per chiedergli di insegnare ad Hogwarts, il volto incavato che non donava al suo aspetto.
Voldemort ghignava, lo sguardo fisso su Lory. Sembrava provasse piacere nel vederla in quello stato. Si mosse lentamente verso Lory, sussurrando: “Non sei ancora pronta per affrontarmi, Lory, e lo sai. Perché ci hai provato?” Allungò la mano che teneva la bacchetta e Harry chiuse gli occhi…stava per uccidere un’altra volta.
“Non la toccare!” urlò Michael, mettendosi fra Lory e Voldemort, le braccia larghe.
Voldemort scosse la testa, divertito e disgustato da quella scena. “Ah, l’amore!” sospirò. “Così effimero… Ricordi cosa è successo all’ultima persona che si è sacrificata al posto tuo? Ricordi cosa è successo a tua madre?”
Voldemort rise e poi iniziò a mormorare strane parole, che suonavano molto simili a quelle pronunciate da Lory e Michael poco prima.
In un attimo sembrò che il tempo stesse scorrendo all’indietro, come se qualcuno avesse usato una GiraTempo…Una foresta apparve, come proiettata da un invisibile videoproiettore.
Una donna stava correndo in una foresta inseguita da uomini incappucciati. Lory gridò di puro terrore.
Le grida di Lory fecero ridere un'altra volta Voldemort mentre guardava estasiato la scena.
Anche Harry guardò la donna e gli parve che assomigliasse moltissimo a Lory. La donna si fermò, nascosta dietro un albero. Forse pensò di essersi salvata, perché tirò un sospiro di sollievo e si mise a camminare lentamente.
“No…no…ti…ti prego…no-non farmelo rivivere un’altra volta!” balbettò Lory, tremando e guardando Voldemort supplichevole. A quelle parole, Voldemort rise ancora di più.
La donna intanto si era fermata, aveva sentito un fruscio alle sue spalle. Non vedendo niente dietro di lei, si voltò e riprese a camminare.
Non aveva fatto nemmeno un passo quando qualcuno si Materializzò di fronte a lei. Lei si fermò, con la bacchetta puntata.
“Dove vai, amore mio?” chiese l’uomo. Harry rabbrividì sentendo quelle parole…non era possibile che fosse lui.
L’uomo entrò nel fascio di luce della donna e tutti videro il volto di Voldemort. I tatti quasi animaleschi non lasciavano più intravedere la sua bellezza. Harry sapeva cosa voleva dire: aveva già creato quasi tutti i suoi Horcrux.
“Ti prego, Tom!” supplicò la donna. “Se mi ami davvero, lasciami andare…ti prego!”
“Perché dovrei?” le rispose Voldemort, un sorriso beffardo sulle labbra. “Dimmi perché dovrei lasciarti andare.”
“Tom ti prego…ti scongiuro…Lory ha bisogno di me…ti prego…almeno per lei…” la donna si era accasciata a terra ed era sull’orlo delle lacrime.
Il Voldemort più giovane rise. “Emma, sei una stolta se pensi che io ti lasci andare per un motivo così…futile.” esclamò. Poi, facendo un cenno a qualcuno che era nascosto nell’ombra, disse: “Portami la bambina, Lucius!”
“NO!” urlò la donna piangendo. “No, ti scongiuro, non fare del male a Lory!”
Anche Lory si mise a singhiozzare più forte di prima, mentre Michael si inginocchiava al suo fianco e la cingeva con le braccia, sussurrandole dolci parole nell’orecchio. Harry era come immobilizzato con gli occhi fissi su quella scena e sapeva che era così anche per gli altri.
Lucius arrivò portando una bambina in braccio, che lasciò a terra vicino a Voldemort. La ragazzina, sui quattro o cinque anni, corse verso la donna chiamata Emma, ma un incantesimo di Voldemort la bloccò a metà strada fra i due.
“Mamma…papà…” mormorò la ragazzina.
A quelle parole Voldemort e i Mangiamorte li intorno risero. Harry guardò meglio la ragazzina. Gli occhi enormi, ricolmi di lacrime, le orecchie a punta, i riccioli castani.
Non è possibile! Non può essere Lory! pensò Harry.
Voldemort alzò la bacchetta e la puntò contro la ragazzina, che si mise a piangere.
“No, Tom, ti prego, non farlo!” esclamò Emma.
“ZITTA, DONNA!” esclamò Voldemort, furioso. Con un unico gesto della bacchetta, lanciò un incantesimo su Emma, che si zittì.
“Ed ora a noi due, Lory!” Voldemort puntò di nuovo la bacchetta sulla bambina. Harry non poteva crederci…non poteva aver ucciso Lory…Lory era li, con loro, in quella stanza.
“Avada Kedavra!” disse Voldemort. Emma spalancò gli occhi verdi, e la bambina sparì. L’Anatema che Uccide colpì la donna che guardò per l’ultima volta Voldemort sorridendo.
Sembrò che qualcuno li stesse portando nell’acqua gelata…il tempo che tornava indietro e la visione che spariva.
Lory era a terra che piangeva con la testa tra le braccia e Voldemort rideva, rideva di gusto.
“Allora, Lory…vuoi che qualcun altro faccia la fine della tua adorata mamma?Eh, dimmelo, così ti accontento subito!” disse con fare beffardo, la bacchetta puntata su Michael.
A quelle parole, Lory si riscosse. Si alzò, tremante e guardò Voldemort con aria di sfida. “Come puoi dire che l’amavi, se non hai fatto niente per salvarla, quando mi ha fatto sparire?” chiese, la voce carica d’odio.
“Io non l’amavo!” rispose Voldemort. “Le ho fatto credere di amarla perché avevo bisogno di lei.”
“Bastardo! Sei un bastardo!” urlò Lory.
“Ehi, ragazzina! Porta un po’ di rispetto a tuo padre!” sussurrò Voldemort. A quelle parole Harry sussultò. Voldemort notò subito il loro stupore e chiese: “Oh, non lo sapevi, Harry Potter? Non sapevi che Lory fosse mia figlia? Ah, è vero! Lei raccontata a tutti che è figlia di Sirius Black, giusto, giusto, me ne ero dimenticato.” aggiunse con finto tono meditabondo. “Dopo la scena che vi ho fatto vedere Sirius Black si prese cura di mia figlia, nascondendola, diventando il custode segreto della famiglia di Michael, il suo futuro migliore amico, il suo amante.” Aggiunse in tono di scherno.
Lory si arrabbiò. “Non parlare così delle persone che amano!” urlò spostando quasi di peso Michael. Padre e figlia si squadrarono da capo a piedi. Lory disse: “Tu non puoi capire cosa voglia dire amare veramente una persona!”
Harry sentì la mano di Ginny stringere la sua. Ricambiò la stretta, mentre la voce di Lory risuonava nella sua testa dicendo: Ragazzi vi prego! Ho bisogno del vostro aiuto! State sempre il più vicino possibile gli uni alle altre! Aiutatevi a vicenda, e aiutate me!
Harry strinse a se Ginny e nello stesso momento vide Ron e Neville fare lo stesso con Hermione e Luna.
Michael si era avvicinato a Lory e la stava abbracciando da dietro. Un dolce sorriso apparve sul volto di Lory, ancora rigato dalle lacrime. Voldemort fissò esterrefatto la scena. Poi tornò a guardare Lory, che era più risolta che mai. Si guardarono negli occhi e, nello stesso momento, si misero a mormorare nella stessa strana lingua.
Tutto si confuse in una massa di luce bianca e una di luce nera. L’unica cosa che riuscivano a sentire erano le voci di Lory e Voldemort, che ora urlavano parole incomprensibili.
Harry ormai non riusciva capire dove finisse il suo corpo e dove iniziasse quello di Ginny. Poi sentì Michael mormorare qualcosa e all’improvviso si trovò tutt’uno con i suoi amici., riuniti in un’unica, potente creatura alimentata dall’amore.
Sentì la bocca dell’entità muoversi come se fosse la propria continuare a dire parole incomprensibili, a lanciarle contro Voldemort.
Poi all’improvviso, un rumore di vetri rotti e la presenza di Voldemort sparì dalla stanza.
Harry ritornò nel proprio corpo, ancora abbracciando Ginny. Lasciò andare Ginny e vide Lory e Michael avvicinarsi al medaglione.
“L’avete distrutto?” chiese con la voce roca.
“L’abbiamo distrutto, tutti insieme.” disse Lory, prendendo il medaglione e chiudendolo.
“Quindi…quindi quel pezzo di anima è…è morto?” chiese Ron, ancora abbracciando Hermione.
Michael annuì, mentre Lory si passava il medaglione intorno al collo. Al vedere la ‘S’ scintillante e l’anello che Lory portava, qualcosa balenò in mente a Harry. Si ricordava dove aveva visto quell’anello e a chi: nel Pensatoio di Silente, al dito di Voldemort.
Una rabbia innaturale si impadronì di lui. Balzò addosso a Lory come fa una belva con la preda e urlò: “Perché non ci hai detto che sei sua figlia? Eh, rispondi!”
Le puntò la bacchetta addosso, ma Lory non si fece intimorire. “Harry non fare il bambino! Te vorresti far sapere a tutto il mondo magico di essere il figlio del più grande mago Oscuro?”
Harry lasciò andare Lory. “Scusami. Hai perfettamente ragione.” mormorò dispiaciuto.
Lory sorrise e disse: “Non ti preoccupare Harry! Sono cose che…”
Non terminò la frase perché si accasciò a terra, svenuta. Michael accorse e la sostenne per evitare che battesse la testa. Le appoggiò una mano sulla fronte e disse: “Come immaginavo, ha la febbre!”
La prese in braccio e si avviò verso la porta. “La porto a letto su in una delle camere di sopra.” disse voltandosi verso di loro. “Fareste meglio ad andare a dormire anche voi.” E uscì dalla porta.
Gli altri si avviarono lentamente verso la porta. Quando Ginny gli passò accanto, Harry la prese per un braccio. Lei lo guardò, ma lui le chiese di aspettare.
Quando furono usciti tutti, Harry la attirò a se e l’abbracciò, come se fosse l’ultima volta che poteva farlo.
“Ginny, non lasciarmi solo, stanotte.” le sussurrò nell’orecchio. A quelle parole Ginny non rispose, ma lo prese per mano e lo porto nella stanza che aveva occupato la prima volta che erano stati Grimmauld Place. Una volta arrivati, Harry puntò la bacchetta sulla porta e la chiuse. Si avvicinò a Ginny e la baciò. Continuarono a baciarsi per un bel po’. Poi Ginny si staccò e disse: “Sei pronto?”
Harry annuì. Ginny si distese sul letto, Harry la raggiunse e si amarono per tutta la notte.




Capitolo 3
Il Ritorno


“No…no…no…NO!”
Harry si mise a sedere sul letto. Ansimava. Si passò le mani sul volto e guardò Ginny. Stava ancora dormendo. Lo sguardo di Harry si fermò sull’orologio da polso della ragazza. Le 7 in punto del 31 Luglio. Aveva ufficialmente 17 anni.
Scese dal letto e cominciò a vestirsi. Ginny si svegliò e disse, sorridendo: “Auguri, Harry!” Harry si girò, le sorrise e le diede un bacio leggero su una guancia. Ginny si mise a sedere accanto a lui, gli appoggiò la testa su una spalla e disse: “Ti ho sentito urlare, è successo qualcosa?”
Harry sospirò, poi disse: “I miei incubi sono tornati, Ginny. Da quando abbiamo distrutto l’Horcrux non faccio che pensare a quello che è successo a Lory. Anche lei sta vivendo il mio stesso destino. Anche lei è condannata a nascondersi per salvarsi.”
“Non ti preoccupare, Harry!” disse Ginny, rassicurandolo. “Non vi accadrà nulla! Riuscirai a sconfiggerlo.”
Harry annuì, poi finì di vestirsi ed entrambi scersero per la colazione. In cucina trovarono Lory e Michael che parlavano fitto fitto nella strana lingua, la Gazzetta del Profeta aperta di fronte a loro.
Quando Harry e Ginny entrarono in cucina, i due smisero all’improvviso di parlare. Si voltarono entrambi a guardarlo, con due facce tristi.
Poi Lory si riscosse e disse: “Auguri, Harry!” mentre Michael prendeva la Gazzetta del Profeta e la chiudeva.
“Cos’è successo?” chiese Harry accennando alla Gazzetta, mentre arrivavano tutti gli altri. Michael la prese e la tenne stretta, dicendo: “Niente, Harry!”
Lory lo guardò malissimo e gli strappo il giornale di mano. “Ha il diritto di saperlo, sono la sua unica famiglia!” esclamò aprendo il giornale a passandolo a Harry.
Harry prese la Gazzetta dalle mani di Lory e guardò la prima pagina. Si sentì mancare. Una foto campeggiava sulla pagina e ritraeva i Dursley. Harry conosceva fin troppo bene quella foto. Era immobile, segno che era una foto Babbana. Harry ricordò il soggiorno del numero 4 di Privet Drive, la foto sopra il caminetto. Sotto la foto, il titolo: FAMIGLIA BABBANA TROVATA MORTA QUESTA MATTINA
Harry non voleva continuare a leggere ma si sentì in dovere di farlo.

Questa mattina, intorno alle 5, è arrivato un gufo al Ministero che informava il Ministro della morte di una famiglia Babbana, residente al n° 4 di Privet Drive, Little Whinging, Surrey. Le autorità Babbane sono state le prime a raggiungere il luogo del delitto, ma non sono riusciti a spiegarsi il perché dell’improvvisa morte della famiglia Dursley. Quando invece gli Auror e gli Oblinatori del Ministero sono giunti sul luogo del fatto, hanno notato subito il marchi Nero che campeggiava sulla casa. Hanno preso subito il controllo della situazione, facendo allontanare tutti e procedendo con le indagini.
“Pensiamo che dietro questo fatto ci sia Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nomintato, in quanto è noto che la famiglia in questione fossero gli unici parenti di Harry Potter.” ha dichiarato Kinglesy Shakelbolt, noto Auror e Membro dell’Ordine della Fenice, accorso sul posto.
“Per fortuna di tutta la comunità magica, Harry non era in casa in quel momento dell’uccisione dei Dursley.” ha dichiarato Ninfadora Tonks, un’altra Auror. Tutto il mondo Babbano è sgomento per questa morte apparentemente senza motivo.
“Consigliamo a tutti i maghi di cercare di proteggere il loro vicini e i loro amici Babbani. Qualsiasi mezzo potrà essere utile, anche se probabilmente riuscirà a trattenere Lord Voldemort per poco tempo. Ma è essenziale che chiunque avvisti Lord Voldemort vicino casa propria, avverta immediatamente l’Ufficio degli Auror, che interverranno il prima possibile.” ha dichiarato... (continua a pagina 2)

A quel punto Harry si fermò. Sentì che stava per svenire e si avvicinò ad una sedia, mentre le lacrime iniziavano a scendergli lungo le guance. Sentì Ginny avvicinarsi a lui e abbracciarlo. Lei disse qualcosa a Lory, ma Harry non sentiva più le voci degli amici. A quello non aveva pensato...non aveva pensato che Voldemort sarebbe potuto andare a cercarlo appena lui avesse compiuto diciassette anni...e lui aveva causato la morte di tre persone, la cui colpa era solo quella di esse la sua unica famiglia.
“Ok, direi anche che potete smettere di litigare!” disse qualcuno in quella stanza. Harry sobbalzò. Vide che anche gli altri erano stupiti quanto lui. Non poteva essere vero...Lui, Harry, aveva visto il suo corpo cadere dalla Torre più alta del castello, aveva visto il suo corpo inglobato da una tomba bianca. Si voltò lentamente, come se temesse di essere ingannato. Sulla porta della cucina c’era Albus Silente, in carme e ossa, e con la mano destra completamente sana.
“Albus...” sentì Lory sussurrare.
Ma non era la presenza del Preside a meravigliarlo, bensì quello di tre persone poco dietro di lui. Un uomo dalla bellezza trascurata scrutava la stanza con evidente noia, le mani nelle tasche dei pantaloni. Al suo fianco, una donna dai capelli rossicci e grandi occhi verdi e un uomo con gli occhiali guardavano Harry. Lily e James Potter. Insieme a Sirius. Sentì Lory trattenere il respiro, per poi sussurrare, meravigliata: “Ha funzionato...non ci posso credere...ha funzionato!”
Harry non capì di cosa stava parlando. Era semplicemente attratto dai suoi genitori. Si alzò in piedi e allungo timoroso una mano verso sua madre, come se temesse che potesse svanire se lui la toccava. Lei gli sorrise e prese la mano di Harry con la sua.
“Mamma...Papà...” sussurrò, ricordando lo Specchio delle Brame, che aveva sperimentato al primo anno ad Hogwarts.
“Si, Harry!” esclamò James, guardandolo. “Stavolta resteremo per sempre.”
Lily lasciò la mano di Harry e lui la abbracciò. James posò una mano sulla spalla di Lily e l’altra sulla schiena di Harry. Un movimento lì vicino gli fece alzare lo sguardo su Lory, che stava abbracciando Sirius, piangendo e sussurrando nella sua lingua nativa. Vide Sirius sorriderle e risponderle nella stessa lingua, abbracciandola stretta. Poi nel medesimo istante, sia Harry che Lory si allontanarono un po’ rimanendo a guardare i nuovi venuti.
“Come è possibile?” chiese Harry .
Lory rise a quella domanda. “Si tratta di un incantesimo elfico...Io e Michael lo abbiamo eseguito subito dopo il tuo funerale, Albus,” disse rivolgendosi al Preside. Harry rimase stupito della confidenza tra i due. “Quindi è per questo che siete riapparsi qui, perché io e Michael siamo qui insieme. E abbiamo pensato di riportare in vita tutte le persone morte per causa di papà negli ultimi sedici anni, escludendo quelli Babbani.” concluse guardando Michael, che aveva annuito.
“Il che spiega perché sei qui, Bertha!” disse Sirius, rivolgendosi ad una quinta persona che Harry non aveva notato.
Lily e James scoppiarono a ridere. Bertha li guardo con aria confusa. Poi Silente disse: “Sarà meglio modificarti la memoria, Bertha!” Le puntò la bacchetta addosso e disse: “Oblivion!”
“Io vado a lavoro. Ci vediamo a cena, mamma.” disse Bertha, con lo sguardo perso nel vuoto. Si voltò e uscì dalla cucina.
Lily, James e Sirius scoppiarono di nuovo a ridere. Anche Silente accennò ad un sorrisino prima di rivolgersi a Lory e Ginny. “Allora mi pare che voi due stavate litigando, o sbaglio? Cosa è successo, signorina Weasley? O forse me lo vuole dire lei, signorina Riddle?” disse con un tono tranquillo, il tono di uno a cui è stato chiesto l’ora.
Rispose Lory: “Bhè, Albus, si tratta di qualcosa avvenuto stanotte.”
Si chinò a raccogliere il giornale e lo passò a Silente che lo prese e lesse tutto l’articolo con una profonda tristezza in volto. Al di sopra della sua spalla, Lily, James e Sirius leggevano l’articolo a loro volta. Arrivata alla fine, Lily sospirò: “Petunia...Perchè proprio loro, Albus?”
Silente non rispose, ma guardò Lory. Dopo un po’ disse: “Tuo padre non ha perso tempo, Lory. Spero che neanche voi l’abbiate fatto.”
“No, ne abbiamo già distrutto uno.” disse Harry. Si avvicinò a Lory e le chiese il medaglione. Lei se lo sfilò dal collo e glielo passò. Harry portò il medaglione a Silente, che lo esaminò.
Dopo un po’ chiese: “L’avete distrutto con la magia elfica, vero?”
I ragazzi annuirono. Silente sospirò: “Bene, perché il veleno di Basilisco non è efficace quanto speravo.”
Lory guardò il medaglione fare il giro da Sirius fino a Lily e James, poi a quel punto chiese: “Posso riaverlo?”
Silente la guardò meravigliato e disse: “Pensavo che non volessi aver niente a che fare con Tom...”
“Non è per lui, che voglio il medaglione...è per lei...non voglio dimenticarla!” disse guardando il pavimento. Silente le sorrise e le ridiede il medaglione.
Poi si sfregò le mani e disse: “Bene ragazzi, siete pronti ad un po’ di avventura?”
 
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°-° [...KiNNy...] °-°
view post Posted on 23/7/2008, 20:20




E' bellissima complimenti!!!
sei davvero brava..aspetto il continuo!!! ^^
 
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hagriddd
view post Posted on 23/7/2008, 21:44




è bello si.. quoto kinny.. BRAVA EMOGIRL!
 
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.:°ç_ç.:Federic Mcgranit.:ç_ç.:
view post Posted on 23/7/2008, 21:48




Ho appena finito di leggere l' ultima parte dell' ultimo capitolo, ohhi l' avevo lasciato a metà e fremevo dalla voglia di finirlo a leggere!!! Comunque bellissimo!!!
 
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°°°EmoGirl'91°°°
view post Posted on 23/7/2008, 22:24




Grazie a tutti^.^
Appena trovo gli altri capitoli li posto...ho il pc un po' incasinato^.^''''''''''''''''
 
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Simon Elbert
view post Posted on 25/7/2008, 11:17




io voglio subito gli altri capitoliiii
 
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°°°EmoGirl'91°°°
view post Posted on 25/7/2008, 12:47




Eheheheheh...penso ci vorrà un po' di tempo!!!
 
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°AnToneLLa°tbest
view post Posted on 25/7/2008, 16:00




complimenti_emogirl^^
6_davvero_brava_
 
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perazz94
view post Posted on 25/7/2008, 19:53




mai quanto me! ^_^
 
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°°°EmoGirl'91°°°
view post Posted on 26/7/2008, 20:47




U.U
Cosa vorresti dire???
 
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°-° [...KiNNy...] °-°
view post Posted on 26/7/2008, 21:46




Ehm..Lascialo Perdere EmoGirl!!
 
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.:°ç_ç.:Federic Mcgranit.:ç_ç.:
view post Posted on 26/7/2008, 22:14




O è impazzito o è il fratello...
 
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.:°ç_ç.:Federic Mcgranit.:ç_ç.:
view post Posted on 26/7/2008, 22:57




comunque... ritrova i capitoli sto morendo di voglia di leggere il continuo!!
 
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view post Posted on 27/7/2008, 11:12
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Wow!!
Emo!! Ma sei una grandeee!! E' assolutamente fantastica questa storia.
Ti ordino di ritrovare i capitoli! Voglio leggere il seguito!!!
Bello bello!! Brava!!!
Anzi che dico megasuperextrafantastica!!^^
Aspetto il seguito!^^
 
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°°°EmoGirl'91°°°
view post Posted on 29/7/2008, 12:09




*arrossisce a scappa nascondersi*
Rox...così mi fai arrossire!!!
Grazie!!!
 
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18 replies since 23/7/2008, 12:53   265 views
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