IV LEZIONE DI ERBOLOGIA, Compito della IV lezione (Serra numero 7)

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Recel
view post Posted on 28/7/2008, 12:41




Ecco a voi ragazzi...La serra numero 7...
Magari a vederla così vi senbra un grande giardino inglese, tranquillo, dove si può benissimo fare un rilassante pic-nic... No no... Se questo è quello che pensate, vi sbagliate di grosso! Tra queste gigantesche piante, in questa immensa giungla dovrete affrontare pericoli più o meno difficili da superare, per questo vi consiglio di entrare nella serra solo dopo esservi preparati a tutto...solo dopo aver preso con voi ciò che vi può essere utile...perchè non sapete a cosa andate incontro, e dovete essere pronti ad ogni evenienza... Buona fortuna...
 
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perazz94
view post Posted on 28/7/2008, 19:44




Simone entro nella serra numero 7...
Era tutto tranquillo...
Sembrava la prof gli avesse fatto uno scherzo...Ma non lo era
Vide una pianta muoversi ed aprire una bocca allora simone caccio la bacchetta si mise le cuffie ed era pronto per la lezione aveva una lista con le cose da prendere ed era ancora vuota ancora niente era stato preso cosi lui si avvio ...
Ando avanti...Cammino e vide tante mandragole ma ancora niente di pericoloso ma ad un certo punto le radici di una piante si chiusero e lui ne rimase incastrato non aveva molto fiato allora mormoro ma subito dopo non sappe che fare non sapeva un incantesimo...
FLAGRAMUS
una x fiammeggante apparve sulla pianta lui furbo furbo disse:
Accio Firebolt
li venne e comincio a volare a 300 all'ora arrivo subito alla fine dove vide due porte apri una e c'era un tavolino con delle cose strane lui le osservo e capi che erano baccelli dal tronco del Pugnacio poi apri l'altra e c'era una mini serra...
Ando sempre avanti con la firebolt e prese alla fine del Dittamo e cosi usci dalla serra...
 
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°-° [...KiNNy...] °-°
view post Posted on 28/7/2008, 20:11




Kinny si diresse verso la serra numero sette, dove quel giorno avrebbero dovuto svolgere un compito per la professoressa.
Kinny, seguendo le precauzioni della prof., si era subito munita di paragengive, guanti e occhiali protettivi.
Pronta per entrare, indugiò un attimo sulla porta, ma poi la aprì tenendo la bacchetta stretta nell'altra mano.
Appena entrata si lasciò sfuggire un sonoro Wow! per la moltitudine di piante, grosse, piccole, velenose e non.
Kinny arricciò il naso.
Sarà dura trovare alcuni baccelli dal tronco del Pugnacio e alcune specie di Dittamo in tutto questo casino!
Pensò Kinny mentre dava un'occhiata in giro.
La ragazza strinse la bacchetta e avanzò nella serra.
Poco dopo udì un leggero urlo provenire da lontano; per vedere di cosa si trattava si avvicinò sempre più, ma quando il suono era molto familiare decise di fermarsi.
Una Mandragora!
Disse quasi tra se e se.
Meglio prendere un'altra strada!
Si guardò intorno e:
Mmm no..
L'unica strada è quella..

Disse rivoltandosi verso l'urlo sempre più forte.
Cominciò a camminare quando dei rami le ostacolarono il percorso.
Basta un semplice REDUCTO!
Disse Kinny puntando la bacchetta contro i rami, che si dissolsero.
L'urlo della Mandragora era ormai così percettibile che Kinny dovette tapparsi le orecchie per non svenire.
Un incatesimo utile, presto presto!!
Pensava mentre cominciava a intravedere la pianta.
Mmm proviamo con questo..
INFLATUS!

Disse puntando la bacchetta contro la Mandragora.
Questa dapprika si ingrossò, ma poi tornò normale poco dopo.
Concentrazione!
Kinny si ripetè la formula nella mente, agitò la bacchetta e colpì:
INFLATUS!
La Mandragora si ingrossò a dismisura, tanto che Kinny si creò una barriera con PROTEGO! per proteggersi dalla pianta, che da lì a due minuti esplose, lanciando in aria parti di essa.
Kinny si alzò soddisfatta, tolse la barriera, e continuò a camminare.
Si guardava intorno e il suo udito era esteso al massimo per cogliere un qualsiasi urlo o fruscio.
All'improvviso si sentì il terreno mancare sotto i suoi piedi e Kinny preicpitò in uno scivolo; alla fine atterrò su vari rami intrecciati.
Balzò in piedi e cercò di appoggiarsi alla parete umida.
Fu uno sforzo immane, perchè nell'istante stesso in cui era atterrata, la cosidetta pianta aveva cominicato ad avvolgerle attrono alle caviglie certi tentacoli simili a serpenti.
Il Tranello Del Diavolo!!
Urlò Kinny mentre cercava di divincolarsi.
Poi si bloccò.
No!
Devo stare ferma, immobile!

Chiuse gli occhi, si immobilizzò e stette calma.
Dopo pochi secondi la pianta cominciò ad allentare la presa e Kinny cadde verso il basso, sotto la pianta, sul pavimento duro.
AHIA!
Urlò quasi vedendo le stelle.
Si alzò da terra, estrasse la bacchetta e la puntò contro la pianta:
LUMOS SOLEM!
Nel giro di pochi istanti la pianta si ritraeva dalla luce e dal calore.
I tentacoli si accartocciarono e la pianta si bloccò.
Kinny si guardò intorno, e imboccò un corridoio che dava su delle scale; prese a salirle fino a trovarsi pochi metri in avanti a dove si trovava prima di sprofondare sotto terra.
Sudata, graffiata e un pò impaurita prese a marciare.
Poco dopo avvertì un leggero pulsare continuo.
Aguzzò lo sguardo e la vide:
simile ad un cactus nano, caratterizzata da un colorito grigiastro e da numerose bolle, che ne ricoprivano l'intero fusto.
La Mimbulus Mimbletonia!
Disse avvicinandosi.
Mi chiedevo quando ti avrei incontrata, bella piantina!
Poi stando attenta a non fare rumore e procedendo con cautela si tenne a debita distanza dalla pianta.
Lungo quel corridoio di piante intravide una maniglia intrappolata da rovi.
La porta!!
Disse Kinny avvicinandosi.
Fissò per un attimo la porta e si guardò intorno, doveva essercene anche un'altra.
Ed eccola là, lontana Chilometri da dove si trovava Kinny.
Proviamo prima con questa!
Disse puntando la bacchetta contro la porta davanti a lei:
BOMBARDA!
La porta esplose, e dopo minuti di fumo, Kinny avanzò.
Si trovò davanti un albero carnivoro dotato di rami pungenti, somiglianti a rovi tentacolari.
Ecco finalmente il Pugnacio!!
Disse quasi sorridendo.
Ora devo procurarmi alcuni baccelli dal tronco!
Ma prima..

Prima ancora di finire la frase estrasse dalla tasca paragengive, guanti e occhiali protettivi, che indossò subito.
Una volta pronta si avvicinò al fusto, e li vide:
in una cavità del tronco c'erano i boccelli, protetti però da rami spinosi.
Fece per toccare i rami e per foruna aveva addosso i guanti, perchè questi si mossero frustando l'aria intorno, compresa la mano di Kinny.
Kinny decisa infilò la mano nella cavità, cercò di afferrare alcuni baccelli, e dopo molti grida e sussuri di Ahia o Cavolo! estrasse la mano che racchiudeva tre baccelli.
Kinny li guardò con disgusto, e li mise nella borsa al sicuro.
Perfetto ora mi mancano alcune specie di Dittamo!
Dovrebbe essere qua sotto!

Disse guardando alla radice dell'albero, dopo vari giri intorno al tronco li vide:
Eccoli!!
Sistemati fra vari altri funghi babbani c'erano loro.
L'obiettivo del giorno.
Kinny avanzò con la mano tesa per afferarli.
Li strappò da terra insieme anche alla radice e li mise nella borsa insieme ai baccelli.
Si girò, c'era un'altra porta, probabilmente quella che portava all'uscita.
La aprì e subito un raggio di luce solare la accecò.
Kinny sorrideva, ce l'aveva fatta!
Era riuscita a prendere tutto l'occorrente che servirà alla professoressa.
Era piena di graffi e ferite, ma l'importante era esserci riusciti!!
 
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LysandraBlack
view post Posted on 2/8/2008, 16:01




Lysandra ascoltò con attenzione tutto quello che diceva la professoressa.
Aveva portato con sè tutto quello che secondo lei sarebbe stato utile, come paraorecchi contro le mandragole, guanti in pelle di drago estremamente resistenti, occhiali protettivi, paragengive, una crema curativa nel caso si fosse ferita e la sua inseparabile bacchetta magica.
Fece un respiro perofondo ed entrò nella serra numero 7. C'era un prato circondato da una moltitudine di piante che si estendeva fin dove gli occhi potevano arrivare e anche oltre. La vegetazione era molto fitta. Cavolo, in tutto questo caos, come farò a trovare l'uscita? pensòun po' preoccupata la Slitheryn, inoltrandosi nella serra.
Strigeva la bacchetta e avanzava lentamente, con l'oracchio teso a captare ogni minimo rumore che annunciasse l'arrivo di qualcosa di pericoloso. Per un po' vagò senza una direzione precisa, ma sempre stando attenta a dove metteva i piedi.
Vide una pianta multicolore, con dei fiori bellissimi e si fermò ad osservarla. E proprio bella! Ma si era distratta. All' improvviso un grosso tentacolo la trascinò in alto, verso una specie di tappeto sospeso ai rami degli alberi più alti. Lo scossone le fece cadere di mano la bacchetta e la borsa. Non poteva fare nulla. Il ramo la sbattè su quella superficie verdastra-marroncina che la ragazza scoprì essere composta da rami intrecciati. oh, no! Era incappata in una delle piante menzionate della professoressa. Intanto la pianta si stava avvolgendo intorno alle sue caviglie, risalendo le gambe... Devo fare qualcosa, ma cosa? Ricordava che la professoressa aveva parlato di come si faceva a sfuggire al tranello del diavolo, perchè di quello si trattava, ma era difficile pensare mentre quei cosi si stringevano rischiando di soffocarla.
tranello del diavolo, tranello del diavolo... Cercò disperatamente di pensare mentre cercava di divincolarsi, ma i rami la stavano quasi strozzando, presto sarebbe soffocata... Ma certo! è sensibile ai movimenti della preda! si ricordò improvvisamente. Allora cercò di stare ferma il più possibile, mentre sentiva che piano piano la pianta allentava la presa.
Cadde da un' altezza di una decina di metri. Sarebbe finita spiaccicata, se all'ultimo momento non si fosse aggrappata ad una specie di liana. Scorticandosi le mani nella discesa arrivò finalmente a terra, dove crollò distrutta.
Passarono alcuni minuti prima che i tirasse su e raccogliesse tutto quello che era caduto dalla borsa. Purtrobbo la bocccetta di crema era andata in pezzi, così come i paragengive. Cavolo che sfortuna! pensò inviperita la bionda. Raccolse la bacchetta e si rimise alla ricerca dell' uscita.
Camminò un po' e ad un certo punto le sembrò di udire una voce. chissà se di lì c'è qualcuno... pensò dirigendosi da quella parte.
Arrivò in una piccola radura, ma di persone nemmeno l'ombra,. C'era peròuna piantina simile ad un neonato che appena la vide si zittì per un secondo, sorpresa da quella strana apparizione. Oddio! Dove sono i paraorecchie? Esclamò Lys frugando disperatamente nella borsa, consapevole del pericolo che avrebbe corso se la mandragora avesse ripreso ad urlare. La professoressa aveva assicurato che erano giovani e per cui non letali, ma lei non aveva proprio intenzione di ritrovarsi ko tra quelle piante e di perdere così la sfida.
Li trovò appena in tempo. La pianta cominciò ad urlare a pieni polmoni, così forte che si sentiva anche con i paraorecchi un urlo incistinto. Ma la sentiranno da chilomenrti se continua così! strinse la bacchetta e puntandola verso la mandragola urlò per sovrastare tutto quel fracasso STUPEFICUIM! Un getto di luce rossa colpì la pianta, che volò a tre metri di distanza, resa totalmente innocua.
bene, un' maltro astacolo superato, speriamo però che l'uscita non sia troppo lontana, perchè potrei non essere così fortunata la prossima volta... disse Lysandra a se stessa.
Camminò ancora per un bel po', e finalmente intravide l'uscita. Corse da quella parte ma non vide una piantina molto bassa, e anche bruttina, simile ad un cactus.
Con uno scoppio una delle bolle su di essa esplose, richiamando l'attenzione della ragazza, che sì girò di scatto.
La mimblus mimbetonia! Devo stare attenta! Con un Protego evocò una barriera che la separasse della pianta, la quale aveva cominciato a far esplodere tutte le bolle. Ma che skifo! esclamò disgustata la Slitheryn quando un po' di quella robaccia verde uscita dalla pianta si spatasciò sulla protezione che aveva evocato. Puzzava terribilmente. Ecco perchè la chiamano "puzzalinfa"!
si allontanò velocemente sempre tenendo in funzione l'incantesimo e arrivò di fronte all' uscita.
Ecco il pugnacio! disse sollevata di aver trovato finalmente quello che cercava. Infilò gli occhiali protettivi e i guanti di pelle di drago e cominciò ad aggredire il ceppo, che tentava in tutti i modi di colpirla. Quando un tentacolo la colpì tra le costole e la sbattè a terra, Lys capì che non poteva continuare così. Ora basta, stupido coso! sono stufa di essere trattata come un pungiball da tutte le piante di questo posto! urlò fuori di sè. Puntò la bacchetta verso la pianta che non sembrava minimamente colpita dalla sfuriata di poco prime, ma che anzi continuava a cercare di colpirla, e pronunciò Diffindo! verso un ramo che si era avvicinato troppo. Adesso si comincia a ragionare... ghignò la bionda. Piano piano tagliò tutti i rami che le davano fastidio, e alla fine immobilizzò la pianta con un impedimenta. ecco i baccelli pensò vedendo in una cavità tra i rami ormai innocui quei frutti verdini. Si chinò per prenderli e ne estrasse cinque o sei in tutto. Erano un po' viscidi, facevano davvero impressione... Meglio questi della puzzalinfa si ritrovò a pensare sollevata.
Poi cominciò a controllare vicino al tronco se c'erano dei funghi di dittamo. Eccoli! disse vedendo tra gli altri funghi velenosi e non alcuni dall' espetto strano e riconoscendoli dalla fotografia che si era portata dietro. Non voleva sbagliare, perciò si era procurata delle immagini per trovarli più facilmente e non confonderli con dei normalissimi funghi.
Li prese quasi tutti, controllando però che ce ne fossero abbastanza per farne ricrescere altri in seguito, e li mise in un sacchetto assieme ai baccelli di pugnacio.
Molto contenta ma anche affaticata si diresse verso la porta e uscì dalla serra. Stringendo il sacchetto andò dalla professoressa per consegnarle gli utili risultati della sua ricerca.

SPOILER (click to view)
Wow! Di nuovo nelle serre! Non vedevo l'ora, è troppo divertente ruolare in erbologia... Bella lezione prof^^
 
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Zac_Amadeus
view post Posted on 2/8/2008, 18:49




Zac entrò in una stanza dove cerano le serre girò per un po di tenpo per trovare la numero 7 però all'inprovviso senti un urlo dalla porta che stava davanti a lui tra se e se disse u forse e la mandragola uff grazie a lei ho trovato la porta se no giravo mattina e sere qua dentro senza trovare la portadopo aver detto tutte quelle parole tra se e se si mise i paraorecchi ed entro nella porta.Zac prese la bacchetta ma all'inprovviso senza accorgersi usci un lungo e grosso tentacolo che gli buttò la bacchetta e con un altro tentacolo gli diede un pugno in faccia Zac sveni con un po di sangue che gocciolava dalla faccia.Dopo un po Zac si sveglio attorciaglieto da quei tentacoli inpaurito disse aiutoooooooooooo
ma nn lo senti nessuno vide la bacchetta che stava vicino a lui con la bocca morse il tentacolo dove gli stringeva il bastro sinistro,gli venne un idea prese la bacchetta con il braccio sinistro e gli fece un incantesimo che per il tranello del diavolo e fastidioso Zac grido a quarciavola Lumos!!!!!!!dopo aver detto non successe niente.Zac penso come e possibile perche non succede nulla cavolo e io come faccio non avro speranza per farcela ma all'inprovviso gli venne un'idea forse ho sbagliato a pronunciarla ok ora riprovoZac disse di nuovo quell'incanto Lumos solem!!!all'inprovviso si accese una luce dalla punta della bacchetta che si fece senpre piu grande,i tentacoli si levaronò da dosso a Zac che caddè con la schiena per terra e senti un grosso dolore allora si alzo paino senza fare appogigio aalla schiena e vide i paraorecchi spezzati in due parti allora si disse o no e come faccio con la mandracula Zac si chiese potrei fare un incanto che me li aggiusta ma quale?quale?mi devo sforzare il cervello dopo un po si ricordo che c'era una magia che li aggiustava all'ora con la bacchetta in mano la disse vicino ai paraorecchi reparo! si aggiustarono i paraorecchi e se li mise poi cammino senpre dritto cercando la mandracula sopo un po senti di nuovo quell'urlo
corse e vide la mandracula.La mandracula urlo senpre piu forte che volarono i paraorecchi Zac non c'è la fece piu a sopportare quel fastidio agli orecchi e si arrabbio cosi tanto che disse un incanto urlando piu che poteva Stupeficium!!!!!!!!!!!la madracula volo lontanissimo che la perse dalla vista pero Zac corse senpre diritto di nuovo e vide in un cespuglio una pianta apri il cespuglio e vide i funghi li prese in mano e corse indientro quando stava per arrivare alla porta vide un orco gigante poggio a terra i funghi prese la bacchetta e disse un incantesimo vingardium leviosa
fece volare il bastone e dopo lo mise sopra la testa del gigante e lo fece cadere sulla tensta del gigante.Il gigante storidito cadde Zac prese la mandracula e con un coltellino gli stappo all'orco un dente per far vedere che ha battuto un orco gigante dopo aver superato un altro ostacolo si avvicino alla porta la apri e si avvicino vicino alla prof dandogli i funghi

Edited by Recel - 3/8/2008, 09:24
 
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o°OoOGiuliet DelacourOoO°o
view post Posted on 3/8/2008, 21:37




Giuliet, dopo la quarta lezione di Erbologia si diresse alle serre, dove la professoressa Spiccy voleva che loro svolgessero una specie di ricerca.
Appena entrata Giuliet prese dal cestino, dove poi avrebbe piazzato l'occorrente, la crema protettiva, in caso di ferite serie, i paraorecchi contro le Mandragole che già urlavano, senza l'aiuto di essere strappate dal terreno, i suoi guanti protettivi, in modo da riuscire a non toccare piante che portassero allergia, e infine la sua fedelissima bacchetta.
Con il cestino in una mano, e la bacchetta nell'altra attese che la professoressa finisse di spiegare...
Voleva cercare di fare la sua ricerca alla perfezione, doveva guadagnare quei punti per la sua casa, avrebbe fatto vedere ai grifi chi era che comandava...
La biondina venne distolta dai suoi pensieri vendicativi, dalla professoressa che disse di partire...
Iniziò un po' titubante..Non era il suo forte erbologia, pero' fortuna che aveva studiato..Sempre con titubanza aprì la porta delle serre, dove vide tutti gli altri studenti darsi da fare per prendere quegli ingredienti.
Iniziò a camminare fermandosi uno o due passi... Non sapeva cosa aspettarsi, forse credeva che ogni passo contato una pianta scattava...
Decise di camminare un pochetto più veloce... Andava senza meta...
Grosso Sbaglio!
Un ramo le avvolse la caviglia a le trascinò verso l'interno della pianta...
-Oh Santo Salazar!!!!!!!!-
Stava morendo soffocata, lo sapeva...
Oddio come penso positivo!
Poi si diede della stupida e si disse:
E' il Tranello del Diavolo!!!!Allora, tranello del diavolo, tranello del diavolo... com'è che faceva la filastrocca??
"è uno spasso mortale, ma il sole gli fa male!"
Ma Certo!Che stupida!La Luce!!
-Lumos!-
Esclamò con voce smorzata visto che la pianta la stava uccidendo...
Perchè non la lasciava la presa???Oddio...
Proviamo con l'altro lumos!
-Lumos Solem!-
Una luce potentissima uscì dalla sua bacchetta, e finalmente la pianta la lasciò andare...
Trasse un sospiro di sollievo...
Riprese il cestino che le era caduto a terra, e la bacchetta che era ancora impigliata tra i rami viscidi del Tranello.
Superato il primo ostacolo, e imparata la lezione che doveva prefiggersi una meta, si diresse verso il posto più veloce per l'uscita...
Stava andando troppo veloce, così senza volerlo buttò a terra un vaso con una mandragola piantata nel terriccio...
Primo, si era sporcata interamente, secondo...
La Mandragola aveva preso a strillare!!!
Si mise i paraorecchi protettivi, e iniziò ad afferrarla per il 'capo'
Appellò a sè un vaso nuovo e cercò del terriccio nelle vicinanze... L'aveva trovato, ma c'era solo un sacchetto, che era sotto al Platano Picchiatore...
Santo Cielo!!
L'unico modo per aggirare il Platano era premere il ramo giusto...Ma qual'era????
Intravide un ramo più piccolo degli altri...Forse era quello!
-Serpensortia!-
Un grosso serpente uscì dalla sua bacchetta, e lei gli sussurrò in serpentese
*Vai sotto al Platano Picchiatore... Vedi quel ramo più piccolo??Mettitici sopra...*
Il Serpente strisciò fino al platano senza il minimo sforzo, e bloccò i rami...
Giuliet tutta sorridente si diresse sotto l'albero e andò a prendere il terriccio..
La Mandragola urlava ancora, ma per fortuna i paraorecchi attutivano un bel po' di urli
Si diresse velocemente vicino alla mandragola, l'afferrò e la mise nel terreno...
-Così impari ad urlare...-
Le disse quasi offesa...
Andò dritta verso l'albero dove doveva andare a prendere i baccelli del Tronco del Pugnacio, quando andò a finire vicino ad una piantina piccola che appena venne toccata spruzzò una sostanza verdastra...
-Che schifo!!..Ops, ma tu mi servi carah!!....-
La prese e la lanciò dritta tra i rami dell'albero
Mentre l'albero se la prendeva con la Mimbulus Mimbletonia la Serpe disse
-Impedimenta-
L'albero si bloccò del tutto in modo da riuscire a far prendere alla biondina l'occorrente...
Riuscì a prendere i baccelli, e nel mentre, si accorse che il dittamo era piantato proprio tra le sue radici, trasse un sospiro di sollievo, quando riuscì a prendere il dittamo senza problemi...
Mise gli ingredienti nel cestino e andò dalla professoressa, per farle vedere ciò che era riuscita a prendere dalle serre...

Edited by o°OoOGiuliet DelacourOoO°o - 4/8/2008, 15:18
 
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view post Posted on 4/8/2008, 10:29

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Quel giorno ci sarebbe stata la prova alla serra n° 7.
Presi una borsa a tracolla non troppo ingombrante e ci misi dentro alcune piccole cosa che mi sarebbero state utili.
- la bacchetta
- il libro di erbologia
- una custodia in pelle nera contente alcune fiale di pozioni curative, oppure contenti pozioni per confondere le piante, e una fiala di pozione per non svenire.
- il mio inseparabile maglione
- guanti magici.
Avevo stregato la borsa in modo che fosse infrangile, così se mi fossi impigliata in qualche ramo, non si sarebbe stracciata.
Presi coraggio ed entrai nella serra.
Dopo due passi sentii un urlo.
Era la voce di Giuliet...mi morsi le labbra per non cedere alla tentazione di aiutarla. Sapevo che questa prova l'avrei dovuta superare da sola, e così anche lei.
Per i primi cinque o sei metri, tutto sembrava normale, anche se questo non poteva escludere certi pericoli, magari nascosti fra i funghi babbani che io conoscevo così bene.
Immersa in questi pensieri non mi accorsi di un piccolo cactus posto proprio in centro al sentierino che stavo percorrendo.
Ci andai a sbattere e mi punsi con le sue spine. Mormorai qualche maledizione a quelle piante "adorabili" e mi prestai a riconoscere quel coso verde che mi stava davanti.
Tirai un sospiro di sollievo, quando mi accorsi che era solo una Mimbulus Mimbletonia.
Mi accorsi dopo due secondi che si stava preparando per espellere quel pus che per la pianta era un ottimo mezzo di difesa.
Non feci in tempo ad afferrare la bacchetta, così tesi una mano in avanti e mormorai PROTEGO!
Uno scudo viola e rosa si materializzò immediatamente davanti a me proteggendomi dal pus.
Quando il getto finì, io scavalcai con cautela in cactus che ora sembrava tranquillo.
Ancora un pochino scossa dall'accaduto non mi accorsi di quel piccolo ramo sottile che si stava attorcigliando intorno alla mia caviglia per poi risalire.
Improvvisamente fui completamente avvolta da rami che si stringevano sempre di più facendomi mancare il respiro.
Avevo la bacchetta in mano, e sapevo cosa fare, ma ero troppo spaventata per farlo.
Mi sentii mancare e tutto divenne nero.
Rinvenni subito dopo, ma ormai la bacchetta era caduta a terra.
Non potevo parlare poichè la pianta mi copriva la bocca, ma potevo ancora pensare e ciò bastò per evocare un incantesimo:
LUMOS SOLEM!. Lo pensai disperatamente sperando che potesse liberarmi.
Un fascio di luce accecante scaturì dalla mia bacchetta, che si trovava a terra, colpendo la pianta che mi intrappolava.
Mi trovavo ad almeno due metri di altezza, ma sono sempre stata abbastanza agile, così poggiai i piedi suli rami e mi calai giù per poi saltare ed atterrare come un gatto sul terreno.
Recuperai la mia bacchetta e proseguii verso l'uscita della serra.
Avevo incontrato il cactus, il Tranello del Diavolo...mancavano ancora la Mandragora e i Bobotuberi. Ma non ci volle molto tempo prima che li incontrassi...infatti dopo pochi metri ecco davanti a me un ciuffo d'erba e due occhietti neri che mi guardavano. Se avessi fatto un altro passo avrebbe iniziato ad urlare...entrassi la bacchetta e pronunciai ad alta voce
SILENCIO!
sperai che avesse funzionato, ma non ne ero certa, così entrassi anche la fiala con la pozione per non svenire e ne bevvi tre sorsi.
Poi feci quel passo...
La Mandragora iniziò a piangere con tutto il fiato che avevo in gola e io iniziai a correre...la pozione mi impediva di svenire, ma ero sempre più stanca ogni passo che facevo.
Quando raggiunsi un luogo in cui il pianto non poteva più nuocermi, ero stravolta.
A fatica riuscii ad entrarre un' altra fiala contenente una pozione che mi ridiede almeno in parte le forze.
Mi alzai e respirando piano mi passò anche il fiatone.
Vedevo l'uscita, ormai mancava eramente pochissimo.
Ma davanti a me trovai una stranissima pianta...per fortuna non mi diede problemi e la oltrapassai tranquillamente.
I Bobotuberi non mi avevano attaccata e non riuscivo a capirne il motivo.
Ma non me ne preoccupi più di tanto.
Ecco l'uscita pensai, ma non sapevo ancora quanto mi sbagliavo.
L'uscita era quella di sicuro, ma appena fuori dalla porta si ergeva in tutto la grandezza e potenza, il Platano Picchiatore.
Sapevo che c'erano due modi per bloccare i rami pericolosi di quell'albero supendo, decisi di provare il meno impegnativo.
Strinsi nella mano la bacchetta e puntandola veroso i rami pronunciai:
IMMOBILUS!
Per fortuna i rami si fermarono e io potei passare ed uscire finalmente da quel luogo maledetto.
Raggiusi quello che doveva essere l'albero di Pugnacio.
Vidi i Bacelli, ma non sapevo come prenderli. Indossai gli occhiali e misi i guanti magici.
Provai ad infilare una mano nella cavità, ma mi accorsi che la mano sbatteva contro una barriera invisibile.
Osservando meglio si poteva notare che la barriere era di ghiaccio, così pensai
FUOCO!
ed una palla di fuoco viola apparve sul palmodella mia mano...lo avvicinai alla barriera che si sciolse dopo circa un minuto.
A quel punto infilai la mano ed entrassi i Bacelli.
Mancava solo il Dittamo, perciò mi accucciai e lo vidi.
Un senso di gioia mi invase.
Ero riuscita nel compito...sorrisi e riposi i preziosi ingredienti nella borsa.
Poi feci il giro largo intorno alla serra e raggiunsi la professoressa.

 
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view post Posted on 6/8/2008, 13:07
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Faith dopo che la lezione di erbologia, si era diressa direttamente in infermeria, chiedendo alla carissima Poppy l'occorente per ogni evenienza, riguardanti la erbe ecc.

Così dopo aver riempito il suo zaino di tutte le cure possibili e inimmaginabili si era diretta verso la serra.
Prima di entrare nella serra, Faith si distese a terra, sull'erba e incominciò a controllare di avere tutto.
-Allora incominciamo: bacchetta, guanti di ogni tipo, (un tipo di quanto per ogni evenienza!), una crema per bruciature e ogni altra ferita che poteva farsi, un paio di grosse cuffie per le mandragore, un po' di cibo per le piante, concime, non si sa mai magari mi imbatto in qualche animale!Poi continuiamo: Miele, poi un po' di pozioni nel caso che mi succedesse qualcosa, un maglione per proteggermi dal freddo o qualunque cosa ci sia la dentro! Un libro di erbologia per conoscere meglio i mei avversari, una merendina e infine una buona dose di coraggio!- disse Faith dopo aver fatto l'elenco di tutto il necessario.
-Ok! Forza! Andiamo all'avventura!- esclamò Faith.
Poi si inoltrò nella serra, con i sensi all'erta,bacchetta alla mano e concentratissima.


La serra era lunghissima e enorme. Faith non riusciva ancora a distinguere l'uscita.
Oh! Mamma! pensò, deglutendo rumorosamente.
Stava camminando ormai da venti minuti quando butto un urlo.
-Ahhhhhhhhh! - urlò Faith.
Era caduta. Si! Era caduta. c'era un enorme buco in mezzo alla serra e lei non s'e n'era accorta per niente!
-Merda!! Possibile che io sia così imbranata!- disse insultandosi da sola.
Provo, con la forza delle braccia a uscire dal buco, ma niente.
Provo e riprovo. Ma non ci riuscì!
Cavolo! pensò.
Strinse di più la mano, con cui teneva la bacchetta.
Aspetta un attimo.... bacchetta?
Faith si risvegliò subito.
-Ma certo!- esclamò.- La mia bacchetta come ho fatto ad essere così stupida!- disse.
Poi ritorno seria e si concentro al massimo.
-Accio Firebolt!- proclamò.
Dopo pochi minuti una splendida firebolt si fermò davanti a Faith.
-Ciau Bella!- disse verso la scopa.- Mi dovresti aiutare!- Così gli spiegò il suo piano. Dopo quindici minuti le sue mani erano ben strette alla coda della scopa.
-Ok! Al mio tre tirami!- disse rivolta alla scopa.
Uno... due...
-Tre!- urlò Faith.
In men che no si dica la scopa parti veloce e la liberò.
La scopa volo in alto, così Faith si ritrovo sospesa per aria.
-Fiu! Sono riuscita a liberarmi!- esclamò. -Ok ora puoi mettermi giù.- disse poi rivolta alla scopa.
La Firebolt seguì il suo ordine e la poso graziosamente a terra.
Faith rimase in ginocchio prendendo un po' di fiato, poi con un Accio richiamò a se il suo zaino e vi ripose la scopa un po' rimpicciolita.
Faith si rimise lo zaino in spalle, la bachetta alla mano e ricominciò a camminare.
Stava tranquillamente camminando quando il pavimento tremò.
Faith cadde a terra.
-Oddio e ora che succede!?- domandò al terreno più che a se stessa!
Dal terreno uscì un enorme... vespa gigante!
Faith rimase assolutamente senza fiato!
Oh Santissimo Salazard! pensò indiettreggiando velocemente.
Si mise in posizione di Difesa con la bacchetta pronta a invocare incantesimi e con i sensi pronti.
La cosa che la lascio veramente stupita fu che la Vespa parlò.
-Tu umana! Ti faccio i miei complimenti sei arrivata fino a qui! Ora essendo che io sono il guardianodi questa serra dovrai risolvere un indivonello per me!- disse la vespa.
A Faith faceva un po' senso, però annuì.
-Va bene!- disse.-Parla guardiano!- disse parlando con voce imperiosa e decisa. Come una regina.
-hai 9 palline di piombo.
sono tutte e 9 di uguale dimensione e colore.
però 1 di queste pesa meno delle altre.
hai una bilancia, e puoi utilizzarla solo 2 volte, ciò significa che puoi effettuare solo 2 pesate.
come fai a trovare la pallina più leggera???
-
Faith prese dal suo zaino un quaderno e una penna e si era annotata tutto.
-Ok!Ora aspetta fammi ragionare e poi ti dico!-
Mi mise sotto provo tutte le varie cose possibili, poi quando ormai pensava di non farcela più le venne l'illuminazione.
Ma certo!
-Ok guardiano ho la risposta!- disse compiaciuta Faith.
-Allora prima divido le 9 palline in gruppi da 3....a questo punto individuo quale gruppo pesa di meno rispetto agli altri 2......(se metto sulla bilancia 3 palline da una parte e 3 palline dall'altra e sono perfettamente dello stesso peso significa che il gruppetto contenente la pallina leggermente più leggera delle altre è quello che nn sto misurando)....Dopo aer fatto ciò....ripeto l'operazione appena fatta applicandolo al gruppetto di palline che pesa di meno...quindi 2 le metto sulla bilancia, 1 la conservo in mano...in questo modo se entrambe le palline sulla bilancia hanno egual peso significa che la pallina + leggera è quella che ho in mano....altrimenti se una è + leggera di un'altra quella sarà sicuramente la pallina tanto cercata.- disse Faith.
Il guardiano la guardò con i suoi occhietti e poi sembro annuire.
-Perfetto bravissima! Puoi passare.- disse la vespa facendosi da parte.
-Grazie mille!- esclamò Faith, poi superò la vespa e si inoltrò ancora di più in profondita!

Stava camminando da ormai un'ora quando imporvvisamente sentì caldo.
Camminò ancora un po' poi quando non c'è la fece più si tolse la maglietta rimanendo in reggiseno.
-Ok! Sto me...- ma non riuscì a finire la frase che una salamandra, avete capito bene una salamandra, usci da dietro le piante.
-Oh ma che cavolo!- disse Faith poi imprecò i serpentese.
Almeno questa non parlava.
la salamandra si avvicinò pericolosamente a Faith , allora lei con i riflessi pronti tiro fuori la sua Firebolt, la ingrandì e prese il volo.
però non poteva lasciarla lì, libera, allora le venne un idea.
-Muro evoco ora!- esclamò puntando la bacchetta tutto intorno alla salamandra. Tutto intorno alla creatura apparve un muro.
Era in trappola!
E per finire Faith riempì la enorme " piscina" d'acqua.
-AquaEructo!-urlò.
Così anche la Salamandra fu sistemata.
Faith tirò un sospiro si sollievo poi in sella alla sua firebolt continuò il suo cammino.
Stava volando da un po' rilassata , quando un enorme ramo le blocco il passaggio. Faith riusci a frenare di colpo.
Lo superò ma poi vide molti altri uscirne davanti a lei, così sorrise, anzi ghigno e disse:
-Lo slalon? la mia specialità!- e così dicendo incominciò a fare lo slalon tra i rami.
Riuscì a uscire da quel tunnel per grazia divina. Era piena di bruciature!
Così si sedett per terra prese la sua crema per la bruciature e incominciò a spalmarla sopra le varie bruciature.
Dopo che ebbe finito vide che poco più avanti c'era un sasso circondato da piante e fiori.
Così sorrise e decise di andare a sedersi lì e riposarsi un po'.
Dopo che si fu seduta tiro fuori un bel panino al salame e formaggio e prese a mangiarlo.
-Ah! Pancia mia fatti capanna!- disse estasiata.
Dopo che ebbe finito tiro fuori la bottiglietta d'acqua e bevve dei lunghi sorsi.
Poi era magica la bottiglia si riempiva automaticamente.
Stava per posare tutto, quando vide delle strane creature tutte intorno a lei.
Non si spaventò poi tanto non sembrava che volesserò farle del male.
Così tiro fuori il suo libro di erbologia e incominciò a cercare quella creature, e visto che non conosceva il loro nome dovette cercare una foto.
-Eccola l'ho trovata!- esultò, prendendo un occhiata dalle strane creature.
-DOXY:Creature simili a fate, ma completamente ricoperte di peli neri, classificate come XXX.( pericolosi mago esperto!)Dispongono di ali di coleottero, braccia e gambe, e i loro morsi risultano essere velenosi.- Faith sbiancò completamente. Oltre a non esserci scritto un emerito tubo, quei così lì erano pure velenosi!
Faith li guardò un attimo poi cerco di allontanarsi.
-Ok! Calma e sangue freddo!- disse piano.
Ma a quanto pare loro non badarono molto a lei, puntavano ai suoi piedi, precisamente sulla sua cavigliera d'oro bianco.
Senza neanche accorgesene a Faith venne rubata la cavigliera.
Dopo che quelle piccole creature stronzette gliel'avevo fatta molleggiare davanti al naso n'erano andate facendo uno strano rumore simile a una risata.
-Potevano scendere a un compromesso senza che mi prendevate la mia fantastica cavigliera d'oro!-urlò ,verso quelle creature, anche se ormai in vano.
-Stupide creature idiote!- sibilò.
Così s'incammino tranquilla di nuovo.
Sentendo un enorme vuoto sulla sua caviglia sinistra.


Stava camminado tranquilla quando si ritrovo in mezzo a... un enorme gruppo di madragole.
Erano dormienti ringraziando il cielo.
Faith allora passo non facendo rumore.
Soltando poverina non s era accorta del rametto maledetto posto proprio davanti ai suoi piedi.
Era intenta a capire come mai le mandragole erano appese ala soffitto, e questo le basto caro.
Schiacciò il rametto, e fu la fine.
Le mandragore incominciarono a urlare.
Faith tiro fuori subito le sue cuffie se le mise in fretta, ma essendo stata troppo lenta cadde, svenuta.


Si risvegliò un po' stordita, ma ci sentiva ancora.
Si alzò un po' traballando.
Si rimise in piedi. C'era il silenzio assoluto nella serra.
Guardò in alto le manragole dormivano, di nuovo.
Allora Faith stavolta attenta come pochi, riprese il suo cammino, fino a riuscire a fuggire da lì.

Incominciava a vedere l'uscita!
-Oh! Dio, Voldemort e Sfregiato! Vi ringrazio!- disse sorridendo e congiungendo le mani come se pregasse.
Faith sorrise e si diresse verso la porta.
Stava per uscire quando incominciò e sentire qualcosa dietro di lei che si muoveva.
Si girò abbastanza preoccupata e li vide.
Dissennatori. No! Non era possibile!
Si nascose dietro una pianta il prima possibile tiro fuori il libro di erbologia e si mise a cercare la foto di quelle creature.
La trovò.
-LETHIFOLD:
I Lethifold sono creature carnivore di aspetto simile a quello dei Dissennatori. Si nutrono di prede anche umane (indiscriminatamente babbani e maghi), e sembra possano essere respinte solo con l'incanto patronus, altra similarità che condividono con i Dissennatori. Alcuni fan hanno ipotizzato che il velo dietro cui scompare Sirius Black nell'Ufficio Misteri sia un Lethifold. Il Ministero li ritiene, a quanto pare, più pericolosi dei dissennatori, sono infatti classificati come XXXXX. (pericolo mortale!)
- sussurrò Faith spavetata.
Oddio cosa ci facevano lì! Come erano riusciti a entrare nelle serre.
Si possono respingere solo col patronus! si ricordò Faith, quello che aveva letto pochi secondi fa.
Si sporse un po' per vederli.
Non si erano accorti di lei.
Allora prese coraggio è uscì dal suo nascondiglio.
-Expecto Patro...- urlò.
Ma non riuscì a finire l'incantesimo che quelle creture l'attaccarono.
Faith scappò appena in tempo.
Andò a rifugiarsi dietro varie piante grandissime,in modo che la nascondesserò tutta.
Aspetto che essi si calmasserò, poi cogliendoli di sorpresa gli attaccò.
-Expecto Patronus!- disse urlando e uscendo dal nascondiglio.
Questa volta ci riuscì.
Dalla sua bacchetta scaturì una luce bianca. Candida a chiarissima.
E da essa ne usci un ghepardo che non grazia e allo stesso tempo ferocia, scacciò via gli Lethifold.
Faith si buttò a terra riprendendo fiato.
Era stanchissima non c'è la faceva più.
Poi però si ricordò che mancava poco poteva vedere la luce in fondo alla serra. Una porta, per precisare.
Così prese di nuovo il suo zaino e la sua bacchetta e si diresse verso la luce.
Solo che a bloccare il passaggio c'era... il tranello del diavolo.
Faith conocendo questa pianta, visto che l'aveva studiata, non si preoccupò più di tanto.
-Lumos Sole Maxima!- proferì puntando e muovendo sinuosamente la mano contro il Tranello del Diavolo.
La pianta si ritirò terrorizzata.
Faith passò in fretta il passaggio e fu fuori.
La ragazza si ritrovo davanti a un enorme albero.
Faith allora prese la sua scopa e si diresse verso l'albero.
Fece un giro di perlustrazione e quando stava per scendere un ramo colpi la sua scopa e lei cadde per terra, facendosi molto male.
-Hey stupida pianta ma ti o fatto qualcosa?- disse Faith rabbiosa verso la pianta.
La pianta per tutta risposta incominciò a far sbattere i rami per terra per colpire Faith.
In realtà la pianta non voleva colpirla ma intrappolarla. E infatti ci riuscì.
La intrappolò in una specie di gabbia fatta solo di rami, resistentissimi.
Faith imprecò ad alta voce per essere stata così stupida da cascarci.
Stava pensando a come riuscire ad arrivare alla sua bacchetta troppo lontana quando le venne un idea.
prese un sassolino e lo tiro fuori dalla gabbia.
La pianta pensando che fosse lei o qualcun'altro butto un ramo sfrustando l'aria.
E con questo movimento le bacchetta fece un salto in aria enorme avvicinandosi a Faith sempre di più.
La ragazza ripetè l'esercizio per un bel po' fino a che non ebbe in mano la sua amata bacchetta.
Poi si fece un icantesimo per non bruciarsi poi punto contro uno degli alberi la bacchetta e proclamò.
-Incarcero- la pianta-trappola prese fuoco e Faith fu libera.
Poi Faith decisamente arrabbiata punto la bacchetta contro la pianta e proferi:- Impedimenta!- e la painta si blocco.
Faith si avvicinò alla pianta e prese l'occorente che la professoressa le aveva chiesto.
Faith fece un piccolo forellino con la bacchetta sul fusto della pianta per prendere i bocelli.
Prese dalla sua borsa un sacchettino incominciò a mettere dentro i bocelli, fino a riempire la busta.
Poi dovette trovare un modo per prendere i tipi di dittamo, che l'unico problema era che erano nelle radici degli alberi.
Si mise per terra a pensare.
Poi le venne un idea.
Bastava evocarli!
-Accio Dittami!- non funzionò.
Allora decise di facilitare il compito.
Punto la bacchetta contro il fondo dell'albero e proferì:- Bombarda maxima!-
Si formò un buco nel terreno.
Era perfetto!
Così Faith si mise a prendere i Dittami.
Stava quasi finendo quando un ramo le tocco la spalla.
Si giro pronta a immobilizzare di nuovo l'albero, ma poi si accorse che sul ramo era appoggiata la sua cavigliera.
Sembrav che l'albero gliela porgava.
Sorrise e la prese. Fini di prendere i Dittami, poi si infilò la cavigliera alla caviglia sinistra e col sorriso sulle labbra tono dalla professoressa con tutto l'occorente.

SPOILER (click to view)
Chiedo scusa per il ritardo e per la troppa fantasia, e soprattutto per l'enorme monologo! :) Scusa Rachele!!

 
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•·´¯°·Hermione Malfoy·°¯`·•
view post Posted on 6/8/2008, 13:29




Alex entrò nella serra numero 7
-Forza e coraggio, Alex. Puoi farcela!-
Disse la bella serpeverde cercando di tranquillizzarsi.
Prese tutto ciò che e poteva essere utile: paraorecchi contro le mandragole, guanti in pelle di drago estremamente resistenti, paragengive, occhiali protettivi, paragengive, una crema curativa per ferite.
Con il suo cestin tr le mni, aprì la porta della serra.
-Santo Salazar!!-
Esclamò vedendo quella foresta davanti a lei.
-Non c'è la posso fare!-
Disse
-Ah, ma certo che posso.. sono Alexia Sophia Grant, una serpeverde... posso fare tutto!-
Pensando che probabilmente la modestia non era la sua qualità migliore entrò nella serra.
Vide le altre ragazze molto più avanti rispetto a lei.
Dai.. devo farcela
Cominciò a camminare. Nessun rumure a farle compagnia e proprio quel silenzio la stava tranquillizzando.
-Ah... non è poi cosi male... AHHHHHHHH-
non potè finire la frase perchè fu improvvisamente trascinata a terra.
Il trenello del diavolo!
-Maledetta pianta!-
Sibbilò la ragazza mentre la pianta continuava a stringerle la gamba.
E adesso che faccio???
Pensò cercando di liberarsi dalla presa del tranello del diavolo
-Ma certo.. la luce-
Concluse cercando la bacchetta.
-Ma dov....Porca miseria-
Esclamò la ragazza vedendo la sua bacchetta a qualche metro di distanza da lei
Deve essermi caduta quando questa cosa mi ha tirata giu
pensò sconsolata.
Sbuffò sonoramente e cominciò a pensare a una possibile via di fuga.
Ok... adesso mi devo calmare altrimenti non troverò mai il modo di uscire viva da questa serra.. allora non ho la bacchetta, mi sono persa in mezzo alla giungla e urlare sarebbe inutile perchè nessuno mi sentirebbe e poi...
I pensieri della veela furono interrotti dal cambio di sensazione che avertì sul suo corpo. La presa della pianta si stava via via allentando.
Ma certo.. come ho fatto a non pensarci prima??
Ci si può liberare dalla presa del tranello del diavolo anche restando immobili e questo era proprio quello che Alex, inconsapevolmente, aveva fatto quando aveva cominciato a pensare a come poter uscire da quella brutta, bruttissima situazione.
Completamente liberata dalla presa della pianta la serpeverde corse a riprendere la sua bacchetta.
-Uf.. è anche questa è andata-
Ricominciò a camminare finchè non fu travolta dalle urla incessanti di una mandragola.
I paraorecchie????? Dove li ho messi??? Oh eccoli!
Alex indosso i paraorecchie appena in tempo!
-Odiosa anche tu! STUPEFICIUM!-
Urlò forte la veela scagliando la pianta lontano da se.
Cosi la smette di urlare!
pensò togliendo i paraorecchie.
Alex riprese a camminare e finalmente vide il Pugnacio.
Ci siamo
Pensò avvicinandosi all'albero che in risposta cominciò a muovere i rami pungenti.
-Petrificus Totalus-
Disse puntando la bacchetta verso l'albero.
Bloccato l'albero e munita di paragengive, guanti e occhiali protettivi, Alex si avvicinò ancora di più cosi da prendere i baccelli verdi che la Professoressa aveva detto di prendere.
Li mise nel suo cestito e cominciò a cercare tra le radici dell'albero il dittamo.
-Eccoti qui.. sai da quanto tempo ti cerco???-
Chiese al fungo come se quello fosse in grado di risponderle.
Delicatamente ne prese uno e lo mise nel suo cestino
-Finalmente ho finito...-
Sorridendo si avvicinò all'uscita della serra. La felicità per aver concluso il compito, però la distrasse cosi nel giro di un secondo si ritrovò nuovamente a terra.
-Nooo.. ancora!-
Disse alzandosi leggermente.
-Ma cos'è questa puzza????-
Si domandò la ragazza schifata. Quando si accorse di essere caduta su una Mimbulus Mimbletonia si senti quasi male. Quella pianta, siile ad un piccolo cactus in difesa aveva comincato a far esplodere tutte le bolle contenti una sostanza verde, densa e puzzolente, chiamata Puzzalinfa.
La ragazza velocemente si alzò e cominciò a correre verso la porta.
Rapidamente uscì dalla serra e con un gesto tutt'altro che elegante si chiuse la porta alle spalle.
Tirò un sospirò di sollievo e si avvicinò alla professoressa.
-Questo e il mio cestino-
Disse porgendolo alla donna.
-Chi ha finito può ritornare a scuola???-
Chiese esausta
-Ho avuto un incontro con una mimblus mimbetonia... Credo che rimmarrò chiusa nella doccia fino al compimento del mio quarantesimo compleanno-
Disse dirigendosi lentamente verso la scuola.
Che fatica!
 
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