..Saranno le ultime notizie..

Kau era appena andata via dai giardini, dove aveva avuto modo di incontrare la sua migliore amica Ginny e sua sorella..
erano mesi che non si parlavano, non perchè fosse successo qualcosa, ma perchè Kau era stata costretta ad assentarsi e tornare a casa.
Strinse a se il mantello..l'aria fredda le pizzicava il viso..
..vorrei vedere la neve qui a Hogwarts,non l'ho mai vista..ce ne rimangono sempre solo alcuni cumoletti, bah..
Correva veloce su per le scale della guferia ancora ghiacciate rischiando una scivolata..
Arrivata in cima entrò, una decina di gufi erano appolliatai tranquilli.
Appena sentirono i suoi passi, alzarono la testa da sotto l' ala a mezz'aria, come interrotti. Alcuni si voltarono con la testa altri emisero dei suoni striduli.
Kau che un momento prima era ferma sulla porta ad ammirarli, si avvicinò a un muretto, vi posò lo zaino, e poi si guardò intorno..rivolta ai gufetti disse..
..mi dispiace avervi interrotto, magari facevate sogni belli però....si da il caso che io devo fare cose più importanti..
..e sfoderò un sorrisetto..
Aprì il suo zaino adorato, ovviamente tutto pieno di scritte e tirò fuori una pergamena e una penna, poi iniziò a scrivere appoggiata ad una pietra abbastanza levigata..

"Caro Papà,
ti scrivo questa lettera per informarti del mio ritorno ad Hogwarts.
E' andato tutto bene. Saluta mamma. Come noterai non ti invio questa lettera con il nostro gufo, è troppo riconoscibile e il Ministero ultimamente rintraccia sempre più gufi..e di conseguenza se ci scoprissero andrebbe tutto in fumo.
Il motivo principale per cui ti scrivo, che infondo è ciò che ci interessa; Frankie ha ricominciato ad avere visioni. Non è una buona cosa, dobbiamo fermarle al più presto e metterla al corrente del rischio che sta correndo. Papà non voglio perdere una sorella.
Per nessun motivo, e ciò che sta affrontando è troppo grande per lei, se la sta prendendo con me, oggi ho letto i suoi pensieri e da quello che ho dedotto è così.
Lei non sa del mio "dono";
Saranno le ultime notizie queste che ti scriverò, è probabile che Frankie abbia visioni sulle nostre lettere.
Rispondimi e dimmi cosa fare al più presto.
Ti voglio bene.

Kau

Finito di scrivere Kau si alzò mise via la penna e poi si rivolse ai gufi che la guardavano abbastanza stizziti..
Adesso, a chi di voi toccherà questo duro compito?? Mmmmh..vediamo..tu o..ecco tu!
Una volta scelto l'animale legò la lettera alla sua zampa.
Sul retro della busta scintillava ancora l'inchiostro fresco con cui era scritto: Drao Malfoy, Malfoy Manror.
Vai bello..
Disse Kau dando un biscottino al gufo, quello partì e lei si affrettò ad andare al lago, dalle amiche..

Mattew stava salendo le scale della Guferia per inviare una lettera alla sua famiglia.
Era molto stanco quel giorno e si promise che spedita la lettera sarebbe andato a letto per un po'.
Arrivò in cima quando sentì un rumore familiare.
Una penna graffiava sulla pergamena: qualcuno stava spedendo una lettera.
Mattew andò oltre la porta..era una ragazza, aveva i capelli scuri, con una banda sull'occhio che penzolava in avanti. Era a cavalcioni sul mretto e, a quanto pareva era una serpe.
Mattew non odiava le serpe come gli altri Grifondoro, se erano simpatici, bè allora ci parlava volentieri.
Rimase nascosto ancora un po' a guardarla. Era bella.
Si era alzata, stava dicendo qualcosa a un gufetto.
Vai bello..
Disse con la voce interrotta.
A quel punto decise di farsi avanti.
Ciao, emh, si può?
Disse un po' timoroso.

Ciao, emh, si può?
Kau sussultò al suono di quella voce.
Un po'spaventata si grò e si trovò davanti un bel ragazzo. Prima di parlare però scrutò bene la sua divisa..
..Grifone..vabbè facciamo uno sgarro alla regola..
Ciao..mamma mia mi hai fatto prendere un colpo! Non ti avevo sentito!!
Disse Kau..
Il ragazzo sorrise e abbassò la testa allargando le braccia.
Anche Kau rise.
Ma sei nuovo? Non ti ho mai visto qui!
Chiese infine.

La ragazza si voltò.
Ciao..mamma mia mi hai fatto prendere un colpo! Non ti avevo sentito!!
Mattew sorrise.
Poi sempre imbarazzato abbassò la testa e allargò le braccia, sempre ridendo.
Ma sei nuovo? Non ti ho mai visto qui!
Disse la ragazza.
Mattew si avvicinò e si sedette sul muretto.
Si, sono arivato da poco! Piacere io sono Mattew Baston.
La ragazza spalancò la bocca e strabuzzò gli occhi
Il ragazzo invece scosse la testa.
Si, si, sono il figlio di Oliver Baston..ma tu non farci caso ok?
..e sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori.
Tu invece? Mi vuoi dire il tuo nome o devo identificarti come la ragazza che scriveva una lettera?
Risero insieme.

Caspita! E' il figlio di Baston!!
Pensò Kau un po'agitata; ma lui la "zittì".
Tu invece? Mi vuoi dire il tuo nome o devo identificarti come la ragazza che scriveva una lettera?
Che bel sorriso che ha...
Pensò lei scrutandolo attentamente.
Come? Ah...si scusa...io sono Kau, Kau Malfoy molto piacere!
E lo guardò obliqua. Prese un po' di coraggio e si andò a sedere affianco a lui.
Il muretto che li "accoglieva" era gelido.
Quando fu seduta lui si rivolse verso di lei, mentre Kau alzò una gamba e la mise sul muretto per appoggarsi meglio
Bè, dai raccontami di te.

Kau si avvicinò e si sedette sul muretto accanto a Mattew.
Bè, dai raccontami di te.
Domanda dolente.
Mattew fece una smorfia, ma Kau non lo notò, era girata con gli occhi persi nella campagna, a cercare qualche spruzzo di neve.
Il ragazzo sosprò, poi iniziò..
Bè, sai la mia non è una bella storia..
Kau si voltò di scatto e lo guardò dritto negli occhi.
Hai dei bei occhi comunque..
Kau era arrossita.
Io sono vissuto nella Londra babbana fin da piccolino perchè papà aveva sposato mia mdre che era babbana di nascita.. filava tutto liscio, ma un giorno, la mamma ha fatto le valigie e se ne è andata, con.. un altro uomo..
Mattew chiuse gli occhi..gli faceva ancora male dopo tanti anni..molto male..
.. sono circa 6 anni che lei non si fa più sentire, i miei hanno tagliato i ponti completamente,ma... io ho deciso di stare con papà, insomma,lei...le volevo bene, ma lei, lo tradva, e io lo sapevo.. ma..diciamo che ho sempre subito in silenzio.
Una lacrima salì ai suoi occhi.
Mattew non piangeva.
Ma questa volta i suoi occhi lo tradirono, gonfi.
Alzò la testa e fissò fuori.
Scusa, io non volevo annoiarti..

Scusa, io non volevo annoiarti..
Disse Mattew d'improvviso.
Kau si afrettò a rispondere.
Ehi, non mi annoi! ..anzi se hai da sfogarti, sappi che io ci sono.. ok? ..anche io ho una stora difficile, ma magari te la racconto un altro giorno.. è troppo lunga dammi retta..
.. con un po' di coraggio mise la sua mano su quela del ragazzo che alzò la testa e la fissò negli occhi.
..è..magnetico..

Lei appoggiò la mano sulla sua,timida , poi si incontrarono.
Si guardarono negli occhi. Lei era di ghiaccio, come suo padre, lui era d'oro, come il suo.
Mattew tentennava.
Non sapeva che dire quindi sorrise..restò lì e aspett una risposta di lei.

au era molto impacciata, non sapeva che fare.
Lui non parlava, quindi decise di prendee la palla al balzo.
Bè, io..non so cosa,dire..
Poi abbassò la testà e rise.
..allora, io devo andare al Lago che mi aspettano, ci conto nel vederti in giro Baston..
Disse lei alzandosi e sfilando via la mano.
Uì dalla guferia e fece l'occhiolino al ragazzo che sorrideva, ma nei suoi occhi si notava un velo di tristezza.

Kau si alzò e face scivolare via la sua mano da quella di Mattew;
eranoentrambi imbarazzati, non sapevano più che dirsi.
Si era messa a ridere.
..allora, io devo andare al Lago che mi aspettano, ci conto nel vederti in giro Baston..
Mattew alzò la testa e la seguì con lo sguardo mentre si allontanava.
Gli fece un "ciao" molto imbarazzato con la mano.
Lei gli fece l'occhiolino e sparì dietro la porta.
Matte una volta solo, prese la pergamena che aveva in tasca e la riarrotolò per bene.
La rilessee poi chiamò un gufo.
Ehi, bello, vieni qui..
Un gufo nero, come il carbone, planò accanto a lui.
Braaavo...tieni il biscotto..
Gli porse un biscottino e poi legò la lettera alla zampa.
Oliver Baston, vai..
Sussurrò..e guardò sognanteil gufo che si allontanava...

Salì le scale che portavano alla guferia, era da tanto tempo che non scriveva alla sua famiglia e voleva tornare in contatto.
Quando Stefania aprì la porta vide un ragazzo, e allora bussò e disse:
Ciao, chi sei?
la ragazza era molto timida e allora arossì subito quando lui si girò...