Attaccando il punto debole.

Quel pomeriggio di metà luglio era soleggiato ed afoso, solo una lieve brezza estiva cercava di placare inutilmente il caldo.
Una ragazza camminava per la Foresta Nera indossando un vestitino leggero, azzurro pastello, ed un paio di sandali a tacco basso argento, come il cerchietto che le portava indietro i boccoli dorati.
Accanto a lei camminava a passo spedito una bimba di si e no quattro anni, con dei lunghi capelli castani e degli incredibili occhioni dorati.
Quel pomeriggio di metà luglio era soleggiato ed afoso, e Chanel Nicole Montague passeggiava per la Foresta Nera con Alice Haley Malfoy, la figlia della sua migliore amica.
La risata cristallina della bimba si diffondeva rapida per la grande foresta, mentre ascoltava la bionda raccontarle aneddoti della vita di sua madre.
-... e quando ho detto alla commessa che tua madre avrebbe dovuto sposare il principe Harry ha iniziato a riverirci, avresti dovuto vedere tua madre, che ottima attrice era! Ci siamo fatte tante di quelle risate...-

Alice ra letteralmente piagata in due dal ridere.
Ripensare a sua madre, ora, giovane e bella, forse cresciuta troppo in fretta, le dava un senso di malinconia.
-Ma zia zia! Tu e la mamma come vi siete conosciute? Eravate nemiche? Oppur avete fatto a botte per papà? Come siete diventate migliori amiche?- domando Alice mentre muoveva i boccoli neri, saltellando per evitare i tronchi caduti.
Alice indossava un paio di sandali, senza tacco, bianchi, comodi per una bambina giocherellona.
Un pantaloncino corto leggero, verde e una maglietta a bretelle bianca.

Chanel rise spensierata, con gli occhi argentati persi completamente in quelli oro fuso di Alice.
-Oddio, non ricordo bene... Non siamo mai state nemiche, ma ci siamo conosciute poco per volta...-
Si sedette su un masso lì vicino e si mise a scutare il cielo azzurro, coperto dagli alberi.
-E no, non abbiamo mai neppure litigato per papà...-
Sospirò.

Alice si mise vicino allazia e la oervò intensamente.
-Come non avete litigato per papà?-
La piccola Alice era veramente confusa.
Si grattò la testa.
-Credo di essermi persa un bel pezzo.-sussurrò, con lo sguardo pensieroso.

-Anche io piccola, anche io...- spostò lo sguardo sulla bimba scompigliandole i lunghi capelli castani.
-Prometto che quando sarai più grande te lo spiegheremo, ok?-

Alice si girò sorridendo verso la zia.
-Grazie zia! Mi faresti un favore, anche perchè mamma in questo periodo non è proprio al massimo...per...per spiegarmi queste cose.- dise la bambina abbassando lo sguardo tristemente.

La bionda osservò la reazione della bimba.
La sollevò e se la portò sulle ginocchia, accarezzandole dolcemente i capelli boccolosi.
-Tesoro, lo so, la cosa che devi fare adesso è stare vicino alla mamma.
Le fece l' occhiolino.
-Sei o no una bimba indipendente?-

Alice fece un ghigno degno di suo padre.
-Certo zia! -
Poi però lo perse di nuovo.
-Sai zia, in realtà mi manca la mia vita nel futuro. La mia mamma bela dolce e felice. Papà va beh papà non cambia mai, e poi il mio fratellone Damon...Chissà cosa starà facendo ora. Lo vorrei qui con me. -disse la bambina tormentandosi le mani.

Chanel le sorrise abbracciandola.
Le ricordava un sacco la madre.
-Forza tesoro, vedrai che tutto tornerà come prima.-
Sospirando si spostò i capelli dietro la spalla.
-Allora? Mi racconti com' è la vita nel futuro?-

Alice ricordando le scorribande che lei e le sue sorelle combinano rise, felice.
-Cosa vuoi sapere esattamete, zia? Avrei talmente tante cose da raccontarti. A proposito quel griffyndor che andava dietro a mamma è ancora vivo?-domando Alice.

Lei si mise l' indice sul mento, alzando gli occhi al cielo.
-Non ne sono sicura piccola, non ne sono sicura!-
Rise cristallina.
-Beh, dove viviamo, cosa facciamo... Non so, vedi tu.-

Alice alzò le spalle.
-Tanto poi mamma lo uccide.-disse la piccola con nonchalance.
Alzò gli occhi d'oro fuso al cieo e si mise a pensare.
-Noi abitiamo a Malfoy Manor, teoricamente tu e Eden, sempre a Malfoy Manor e lo stesso per zia Elly e Di. Tutti lì abitiamo!-disse Alice ridendo.
-Mamma fa la stilista, papà il menager, tu zia sei un'alchimista molto famosa! Sisi! E invece zia Elly lavora come ambienalista. Ha comprato un enorme prato.-disse la piccola aprendo le braccia per far vedere quanto era grande il prato.-Noi siamo sempre insieme, io e le mie sorelline. Invece Damon un po' si e un po' no. Lui è quasicome papà, ma ringraziando il cielo non così freddo, come lo è con la mamma adesso. Nel futuro, sembra un marito coi fiocchi. Qui invece sempre che la odia.- concluse la bambina aggrottando le sopracciglia cercando di capire perchè fosse così la situazione.

La bionda scoppiò a ridere sentendo la battuta della nipotina.
-Oddio, uccide addirittura...-
Poi stette in silenzio, ascoltando interessata il racconto della piccola.
Lei, un alchimista? Oddio.
-Mamma mia vorrei proprio vivere un giorno nel futuro, per vedere com' è essere adulti.-
Ghignò.
-E poi vorrei rifarmi l' armadio con gli abiti della stilista del momento.-

A quella donamda Chanel si gelò.
Sapeva che la bimba, fin troppo sveglia, prima o poi avrebbe fatto quella domanda.
Fece un sospiro e la prese in braccio, asciugandole le lacrime.
-Ma certo che si vogliono bene tesoro... Hanno solo avuto delle divergenze.-
Fece una smorfia a metà tra uno sbuffo e una risata.
-Sai com' è il tuo papà Alice, ama talmente tanto la mamma che quando l' ha vista con quel grifondoro si è arrabbiato un sacco.-
Le sorrise cercando di essere rassicurante:
-Tranquilla, magari in questo momento stanno facendo pace.-
Sperava di esserci riuscita, anche se sapeva benissimo che era l' ultima cosa che voleva.