Sorry seems to be the hardest word.

Ormai l' estate era finita, passata fin troppo velocemente, e il rientro a scuola era imminente.
Faith, Elly e lei stavano organizzando una festa per la fine delle vacanze e l' inizio della scuola, e quello, sommato a tutti gli eventi degli ultimi mesi, l' avevano parecchio stancata.
Così quel pomeriggio caldo di inizio settembre Chanel Nicole Montague camminava per la foresta proibita, in cerca di un po' di calma e relax: indossava un abito estivo azzurro, senza spalline e con una leggera cucitura sotto il seno, che arrivava a metà coscia, e abbinato ad esso un paio di ballerine.
Sbuffando spense con una mossa decisa e precisa del piede la sigaretta ormai finita, e se ne accese subito un' altra: andando avanti di quel passo sarebbe morta prima dei trent' anni.
Si sedette su una roccia e, prendendo la bacchetta, si mise a fare disegni astratti sulla terra scura, pensando a tutto e a nulla: era passato fin troppo tempo da quando lei e Faith avevano lasciato la scuola ed erano andate in vacanza insieme, fin troppo tempo dall' ultima volta che aveva visto i compagni di scuola, troppo tempo che non vedeva nemmeno lui.
A parte la toccata e fuga a Nocturn Alley, Andrew sembrava ben deciso a ignorarla, sia lei che Faith.
Sospirò pesantemente e fece un altro tiro alla sigaretta, aspirandone profondamente il fumo.

E' finita l'estate, ormai..
Pensò Kin, immersa nei suoi pensieri mentre varcava la soglia del portone.
Si mise a camminare verso la foresta, attenta a non sciupare i suoi stivaletti bianchi.
Il leggero venticello le scompigliava i capelli boccolosi.
Indossava una minigonna di jeans e una maglietta bianca a scollo v.
La sua maglietta..
Sorrise, immersa nei suoi pensieri.
Era arrivata all'entrata della foresta, e si accinse a entrare.
Poco più in là, scorse una figura, avvolta in un alone azzurro.
Chanel!
-Ehi biondina!-
La chiamò, sventolando la mano e aumetando il passo verso di lei.

Chanel era immersa nei suoi pensieri, quando si sentì chiamare e si voltò con cipiglio alzato.
Sorrise leggermente nel vedere Kin che le veniva incontro, i boccoli biondi così simili ai suoi mossi dal vento.
-Ciau Kin.- spense la sigaretta e le andò incontro: erano passati un paio di giorni da quando lei e Faith erano andati nella camera uno del dormitorio maschile per un preciso motivo e l' avevano trovata dormiente nel letto di Andrew.
-Come stai?-

-Benone-
La osservò negli occhi.
Aveva lo sguardo perso in chissà quale penisero.
E Kin sapeva quale.
Spero niente rancore..
Abbassò poi lo sguardo, si mise a fissare il terreno.
L'erba si muoveva mossa dal vento, dolcemente.
-Tu invece?-
Chiese.

-Non c' è male...-
Sorrise sentendo quello che pensava la ragazza.
-Tranquilla, nessun rancore. Non è colpa tua.-
Si risedette sul masso lisciandosi sulle gambe il vestitino: beh, dopo tutto era vero, Kin non aveva fatto niente di male, e neppure And stando a pensare... Nulla che lei e Faith non avessero già fatto almeno.

La guardò con sguardo interrogativo.
-Ah già..
Dimenticavo che leggevi nel pensiero-
Che stupida..
Pensò di se stessa, sorridendo malinconica.
-Come mai qui?-
Chiese guardandosi in giro.
Intanto si accese una sigaretta.

Imitò la ragazza.
-Mi tranquillizza questo posto, ci vengo spesso...-
Aspirò il fumo profondamente.
-è il mio luogo magico.-
Sorrise leggermente guardando gli spiragli di cielo visibile attraverso gli alberi cupi.
-Tu invece?-

-Beh..
Diciamo che sono qui perchè ti ho vista da lontano-
Ammise passandosi una mano tra i capelli.
-Posso farti una domanda Chanel?-
Chiese l'amica, guardando prima lei e poi il vuoto.

Chanel fece un altro tiro alla sigaretta, l' ultimo, poi la spense con un movimento secco e preciso del piede.
-Prego.-
Spostò lo sguardo argentato su Kin, in attesa della domanda.

-E' da stamani che me lo chiedo..-
Ammise spostando una ciocca di capelli dal viso.
-Ma Faith, non se l'è presa quando ha saputo che Andrew è stato con un'altra?-
Sbuffò
-Nel senso..
Quando si sono lasciati loro due?-
Troppe domande..
Forse!

Chanel sorrise amaramente.
-Oh no. Oppure si.-
Ghignò.
-Diciamo che ormai se n' è fatta una ragione.-
Parli di Faith o di te?
Oh, zitto, stupido omino del cervello!
Non puoi ignorarmi!
...
Sospirò appena.
-Ormai è da un po' di mesi che si sono lasciati...-

Guardò la ragazza sorridere.
-Capito..
Prima ho sentito tutto comunque, volevo tu lo sapessi.
Ho solo fatto finta di dormire-
Disse sorridendo malinconicamente.
-Come sta Faith?-

Alzò le spalle.
-Come potrebbe stare una qualsiasi adolescente incinta che ha trovato il padre del bambino a letto con un altra e ci ha litigato furiosamente.-
Sorrise appena.
-Un bijou, insomma!-

Contraccambiò il sorriso, che rese amaro.
-Oh mi dispiace..
Ma d'altronde non sono l'unica amica che l'ha tradita-
La guardò.
-Anzi, fino a stamattina io non sapevo, e di certo non potevo immaginare, che lei fosse incinta di lui-
Alzò un sopracciglio, era una cosa ovvia.