Sister' s love.

Era una giornata piuttosto calda, di inizio settembre, il sole splendeva e riscaldava i cortili di Hogwarts, dove una bimbetta di non più di quattro anni vagava indisturbata.
Eden Malfoy fin da piccola non aveva mai amato le regole e i divieti impostigli dalla madre, così ignorando Chanel che dormiva nella sua stanza era uscita di nascosto.
Indossava un vestitino azzurro pastello con le spalline fini, sandali argentati e i lunghi capelli biondi erano intrecciati ai lati della testa, in modo che il vento che soffiava leggero non glieli mandasse sul viso.
L' espressione furba sul volto dolce della bimba era resa tale soprattutto dalle labbra sottili, increspate da un piccolo ghigno identico a quello del padre.
La bimba si sedette all' ombra di un albero e, prendendo una margherita, si mise a strapparne i petali assorta nei suoi pensieri.

C'era un caldo afoso quel pomeriggio di settembre a Hogwarts.
Il sole era molto forte e risplendeva in cielo, caldo e luminoso.
Alice Malfoy è sempre stata ribelle, peggio di sua madre, e subbidendole ogni santissima volta, ovviamente.
Infatti la bambina era uscita di nuovo senza permesso.
I capelli mossi dal vento erano lunghi, neri e liscissimi. L'unica cosa che non glieli faceva andare davanti al viso era un cerchietto dorato, come i suoi occhi.
Indossava un paio di jeans che le fasciava bene le gambe piccole e sottili. Una maglietta con un ranocchia( monella vagabonda), a maniche corte, dorata anch'essa.
Ai piedi un paio di ballerine oro, con i brillantini.
Quando da lontano vide Eden Lilith Malfoy, sua sorella, corse felice, verso un'albero.
In un'attimo si trovò davanti alla bellissima bambina dai boccoli Biondi.
-Ciao sorellina.- disse con un sorriso.

Eden finì di strappare l' ultimo petalo all' ennesima margherita, poi alzò lo sguardo sulla bellissima bimba che l' aveva appena chiamata "sorellina".
-Ciao sorellina!-
Si alzò e l' abbracciò con entusiasmo, negli occhi di un verde chiarissimo di potevano notare le leggere venature dorate.
Si separò da Alice, guardandola, e le disse:
-Non dovresti disobbedire a zia Faith, lo sai?-
Il sorriso dolce che era spuntato sul volto della bimba fu rimpiazzato subito dal sorrisetto furbo che la caratterizzava.

Alice Scoppiò a ridere cristallina.
-Non dovresti dispobbidire a zia Chanel, lo sai?- rimandò la domanda Alice.
Si sedette per terra vicino alla sorella.
-Come mai qui, Ed? Avresti potuto chiamare me e Dì! Lo sai che non disdenniamo le uscite senza permesso. Anche se il più delle volte il papì ci becca.- disse Alice un po' seccata.
Odiava quando il padre le beccava e si metteva a soggnignare, ricordando alle bambine quanto fosse uguali alle loro creatrici.

La piccola Eden alzò le mani in segno di resa.
-Ok ok, mi arrendo, hai ragione!-
Poi scoppiò a ridere, con quella sua risata così squillante, contagiata dalla sorella.
-Beh Ice, sai che preferisco essere colta sul fatto da papà da sola, non mi va di coinvolgervi!-
Sorrise.
-Anche perchè so che mi raggiungete comunque!-

Alice la fissò. Adorava la risata di sua sorella, era allegra e contagiosa.
-Siamo sorelle...Qui a Hogwarts in futuro ci conosceranno come le " Slytherin Sister's", fai te, Dey! Siamo unite, siamo sorelle. E' ovvio che se poi facciamo casino finiamo nei guai in tre. Igeni di papà spesso si fanno sentire!-
Alice ridacchiò.
-Ho ragione eccome! odio quando papà ci scopre! Uffa anche Damon è un demone, ma non mi riesce mai a beccarmi quando faccio macello!-sbuffò la piccola Alice, soprannominata da tutti, Icy.
Si perchè la piccola Malfoy, adorava il telefilm babbano Grey's Anantomy e le piaceva molto Isy, quindi da li era partito il nomignolo.

La bimba ascoltava attentamente Icy, annuendo vigorosamente.
-Già, però papà è bravo. Non ha mai detto nè alla mamma nè alle zie delle nostre scappatelle.-
Rabbrividì leggermente.
-Mi mette i brividi solo immaginare mamma incavolata!-

Alice rabbrividì con lei.
-Zia Chanel quando si arrabbia fa veramente paura!-disse Alice.
Poi ridacchiò.
-Credo che io abbia visto la mia mamma arrabbiata solo con papà. lui ha questa prediscosizione a farle perdere i nervi!-

Dey annuì divertita.
-Già, è terrorizzante.-
Assunse per qualche secondo un espressione pensante.
-Mmhh, non ho mai visto zia Faith arrabbiate, in effetti, ma triste si...-
Sorrise leggermente.
-Mentre zia Elyon è sempre serena...-

Alice annuì.
-Zia Elyon è sempre allegra e serena, al contrario di mamma, che in questo periodo sembra un zombie che cammina.-
Icy sospirò.
-Dì e come la zia Elyon. Secondo te Dey io sono come la mia mamma?-

La piccola Eden guardò Icy dolcemente.
-Sotto molti punti di vista si. Sei dolce, come lei. Ma tu sei forte. Fuori sembri una bimba fragile, ma hai la forza di un uragano.-
Fece una smorfia.
-Oddio, spero di non divetare come mamma!-

-Ancora a sgattaiolare?-chiese una voce roca quasi all'orecchio di entrambe
Andrew era arrivato silenzioso ed aveva chinato solo il busto a 90°
Vedendole quasi sobbalzare ghignò senza cattiveria
I suoi occhi....subirono una trasformazione;le scheggie verso il centro si spezzarono letteralmente,lasciando nero per poco,per poi essere sostituito all'oro fuso,questo fino a metà iride

Alice annuì.
-Saresti una persona fantastica! Zia Chanel è fenomenale! -annuì Alice.
Si stiracchiò.
-Pensa te..siamo qui per rimediare agli errori del nostri genitori! Mi sento un po' usata.-
-Ancora a sgattaiolare?-chiese una voce roca quasi all'orecchio di entrambe.
Le due bambine saltarono spaventate.
Alice si girò con lentezza.
-Dey...-la bimba deglutì.-Il papi ci ha beccate di nuovo.-

-Già, proprio stupenda!-
Eden si voltò molto lentamente sentendo la voce familiare di Andrew, con un espressione a metà tra il colpevole e il divertito.
-Ciao papino bello!-
Accennò un debole sorrisino, guardando il padre con i suoi occhioni.

Andrew ghignò ancora divertito
-Gli occhioni non attaccano peste-le disse frizionando i capelli di entrambe
Si a gambe larghe in mezzo alle due bambine,portandosi le braccia dietro la testa