Passeggiando...

Hogwarts

Di nuovo quella scuola... Lui, Simon, era di nuovo li, dopo tanto tempo.. Non si era accortoche il tempo passasse cosi velocemente. Alzò lo sguardo e vide il lago nero, piu bello che mai. Vide alcuni elfi in lontananza, che iniziavano a preparare tutto il necessario per la festa. La festa...Un altro anno di scuola stava per iniziare, doveva prepararsi come ogni anno. Pulizie, pulizie pulizie... Un sorriso sbocciò dalla sua bocca. Doveva di sicuro aumentare la paga agli elfi domestici per tutto il lavoro che li attendeva. Vide un masso...si avvicinò e si sedette. Inizio a pensare alla festa che sarebbe avvenuta poche ore dopo la sua passeggiata. Tirò fuori la bacchetta e iniziòa fare piccole scie di fumo. Poi appoggiò la testa sull'erba e si addormentò.

Si alzò di colpo, svegliato dal rumore di una ragazza che era caduta. Aveva l'aria di una un pò impaurita...-Posso sapere come ti chiami ragazza...E soprattutto perche mi guardi con quell'aria cosi buffa??-.

Guardò la ragazza mentre lo salutava... Era una serpeverde... -Buongiorno mia cara... Sai, stavo rriflettendo sulla festa di fine estate, e pensavo che effettivamente necessito di una dama. Mi chiedevo, gia che eri qua, se hai voglia di accompagnarmi...-.

-Ok- Con un piccolo inchino rivolse a Stella un ultimo saluto... Poi si girò e iniziò a marciare fino al suo ufficio dove finalmente si sarebbe potuto cambiare per la festa... Chissa quante cose buone avevano preparato i suoi elfi. Si era dimenticato di dire alla ragazza dove si sarebbero trovati, quindi estrasse la bacchetta e fece apparire un pezzo di pergamena. Iniciò a incidere il messaggio, che diceva chiaramente che si sarebbero trovati alla festa. Con un gesto pigro spedi il messaggio nella direzione della ragazza, si rigirò e se ne andò.

Ritornò correndo dall'infermeria. Aveva chiesto un secondo alle ragazze di aspettare. Doveva assolutamente gettare le protezioni sul castello. Estrasse la bacchetta e iniziò a cantare...Una canzone in una lingua antica usci dalla bocca del preside. Le sue parole ballavano al ritmo e alla melodia della sua voce. Erano incantesimi di difesa. Sembrava che un campo di energia si stesse creando. La sua luce era luminosa e allo stesso tempo trasparente. Solo chi fosse stato veramente corrotto dall'odio aveva il potere di rompere quella barriera. Questo fermerà tutti i mali... Nessun mangiamorte entrerà in questo castello!! e cosi dicendo si rigirò, e di corsa sali verso il castello.

Un altra volta...

Un altra volta, era di nuovo li. Il suo vestito di seta fina frusciava nell'erbetta del castello. Si sentiva che stava per arrivare l'inverno, il clima si era raffreddato e il sole calava piu in fretta. Questo non voleva dire che il castello era al sicuro. Doveva gettare le protezioni sul castello, insieme a quella degli Auror, cosi che da poter creare una difesa a dir poco impenetrabile. Si sedette, evocò una luce intensa sopra di lui, e con un semplice colpo di bacchetta creò intorno a se una barriera che lo proteggesse da qualsiasi rumore. Poi iniziò a cantare. Dalla sua bocca usci la melodica canzone di protezione che usava ogni sera per proteggere la scuola. Ogni volta che finiva una strofa sentiva che la barriera si rafforzava sempre di piu. Dopo mezz'ora, di ininterroto canto apri gli occhi. Vide che l'erba intorno a lui era cresciuta, facendo sbocciare bellissimi fiori dalle mille tonalità. Tolve lo scudo intorno a lui e si rialzò. Era incredibile come la magia poteva fare certe cose. Soddisfatto del lavoro di protezione si diresse verso le cucine del castello... La magia l'aveva affamato!