| Justin ascoltò ogni parola di Hagrid. L'espressione di insofferenza sul viso, gli ricordò quella serata alla capanna, in cui aveva bisogno di aiuto. Abbassato lo sguardo, poi, si contentrò su quello che gli disse. Parlò di suo padre, lui sapeva tutto della sua storia, inaspettatamente. Mentre il custode parlava, gli occhi gli si fecero lucidi, e la gola gli si annodò dalla tristezza, però era la verità, lui era figlio di Marck. Hagrid gli spiegò che suo padre e lui non avevano un buon rapporto, erano in contrapposizione sempre, in ogni caso ed in ogni luogo. Il povero ragazzino biondo si sentì dire che suo padre aveva condotto la persona che più stimava, alla morte. Lo aveva condotto con l'inganno verso il signore oscuro, e in una battaglia all'ultimo sangue, lo aveva portato ad egli per condurlo alla morte. Il signore oscuro, spietatatamente deve averlo condannato, ma lui è stato più sveglio di entrambi. Capì dalle parole del custode, che egli si era scansato dalle possenti braccia e dalla stretta letale di suo padre Marck, per farlo colpire dall'anatema che uccide. Gesto di gran coraggio, ma che addirittura porta queste conseguenze. Ritrovarsi a dover spiegare perchè lo si è fatto. Pensò poi che Hagrid non lo avesse fatto con malignità, ma che lo avesse fatto comunque. Senza esitare troppo, strinse le labbra, aggrottò la fronte, e come per opposizione guardò il custode incattivito. Non posso far finta di nulla. Disse. Poi Stella impietosita dall'espressione di Hagrid si alzò, chiese a Justin di permettergli di parlare. Justin annuì, curioso di vederli parlare.
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