Londra era famosa per le sue giornate uggiose e tetre.
La città sembrava in un film, quel tardo pomeriggio di metà ottobre. Gli inglesi camminava coperti dai loro ombrelli piccoli e privi di vita.
Tutti imbacuccati con
vecchi, scuri e logori cappotti lunghi e corti.
Le persone correvano veloci, senza soffermarsi sulle bellezze della loro città.
Chi con sguardo basso e triste, chi immerso nei suoi pensieri e chi invece aveva una sguardo rabbioso.
In mezzo alla folla, una figura spiccava come un'angelo, nel gelo e tetro ambiente di Londra.
Una donna, camminava sicura e con sguardo alto per le vie di Londra.
I lunghi capelli neri erano lasciati sciolti.
Un cappello, nero enorme le inconicava il viso.
Gli occhi di un blu scuro intenso erano illuminati da una luce diversa rispetto a quella della popolazione londinese.
Indossava un cappotto lungo, di pelle nero.
Un paio di stivali Jimmy Choo e un abito s'intravedeva dal cappotto.
Angelica Faith McCollyns, diciasettenne, non dimostrava per niente la sua età.
Sembrava una perfetta donna in carriera, in quel momento.
Bella, ricca e angelica.
Ma non era così.
In realtà era madre, senza genitori e per niente angelica.
Camminava sicura sui suoi tacchi.
Era piena di borse,di qualsiasi marca, grandi e piccole.
Era appena andata a fare un giretto innocente. Il che era un grand bel problema. Si sa che quando uan donna va a fare un po' di giri per Londra...era perchè in realtà il richiamo allo shopping estremo era irrefrenabile.
Faith si stava dirigendo verso la passaporta che l'avrebbe portata a Hogwarts.
S'infilo in un vicolo poco illuminato e deserto.
Era uno di quei vicoli nei grandi e lussuosi quartieri di Londra.
Faith sorrideva felice per gli acquisti.
Un
crack di materializzazione, le fece scattare le difese.
Al quel crack ne seguirono altri cinque.
Faith era circondata dai mangiamorte.
Per ennesima volta.Li guardò tutti, poi alzò gli occhi al cielo.
Non si difese, sapeva che non aveva speranze. La sua bacchetta era nascosta nella tasca interna del cappotto, se l'avesse presa, l'avrebbero uccisa.
-
Signori, vorrei dire che è un piacere vedervi, ma non è così-
La voce di Faith uscì stranamente calma e controllata.
I mangiamorte si tolsero la maschera mostrando i loro volti.
C'erano Lestrange, McNair, Nott, i fratelli Carrows, Greyback e un giovane, che Faith non conosceva.
Sui loro visi un ghigno compiaciuto.
-
Vi piace vincere facile eh? Tutte e sei contro una sola donna. Ma non vi vergognate?-
I loro ghigni con sparivano.
-
Angelica McCollyns quanto tempo...o forse dovremmo chiamarti Angelica Malfoy!?-
Scherzavano pure. Ghignarono tutti.
Faith rialzò gli occhi al cielo.
-
Che cosa volete da me?- domandò neutra.
Il giovane che non conosceva si fece avanti.
Era bellissimo, notò Faith.
Alto, biondo castano, occhi indescrivibili.
Assomigliava a Nathan. A Faith mancò un battito del cuore.
Le arrivò da dietro, le fece cadere le borse, stringendole i polsi forte.
Faith strizzò gli occhi per il dolore.
-
E così tu sei Angelica. Mi hanno parlato di te. Di te, del tuo ex...di tuo figlio. Delle tue migliori amiche.- Le sussurrava all'orecchio lo sconosciuto.
Faith ascoltava stretta contro il suo corpo.
-
Con chi ho il piacere di parlare?- sibilò lei.
Una risata roca proruppe dietro di lei.
-
Hayden Lex Van Bard, piacere di conoscerti, Faith-
Faith ghignò, amaramente.
-
Oh dolcezza cosa ridi? Sai sono venuto qui apposta solo per conoscerti, per avrei uan cosetta da dirti.- Le accarezzò il collo.
Faith fece una faccia disguastata.
-
Sai odio quando la roba mia viene toccata da qualcun'altro -
Faith si girò per guardarlo negli occhi, e confusamente lo fissò.
Lui le sorrise freddo.
-
Cosa vuoi dire?-
Lui la strinse ancora di più a sè.
La strisne così forte le fece male.
-
Ti spiego meglio, cheriè. la mia futura moglie non dev'essere toccata. Sono stato abbastanza chiaro? - Le disse all'orecchio, mentre con la mano scendeva ad accarezzare il seno, mentre con l'altro braccio la stringeva a sè, possessivo.
Faith srabuzzò gli occhi.
Amore, non potrai vievere una vita felice, perchè io il tuo caro paparino ti ha già promessa in sposa.Faith ricordo le parole del padre.
-
Sorpresa, dolcezza?-
La sua mano era all'ombellico.
Faith era parallizzata. Non si muoveva.
-
Sono molto geloso, sai? E mi da molto fastidio che tu abbia intorno un Malfoy...per non parlare che hai anche avuto un figlio da lui. Il piccolo Damon, giusto? -
Faith assottigliò gli occhi girandosi nel suo "abbraccio".
Lo fissò negli occhi, fredda.
-
Non azzardarti a toccarli.-sibilò Faith, a pochi centimetri dalle sue labbra.
Lui ghignò cattivo.
-
Finche ci sono loro, e soprattutto lui -assotigliò gli occhi-
Tu non verrai con me.-
Faith lo fissò inespressiva.
-
Ti ripeto: Non toc...-non finì la frase che
Hayden, le prese le labbra in un bacio possessivo e prepotente.
Faith cerco di staccarsi, tirando pugni sul suo petto invano.
Si dibatteva, ma lui era più forte...ma non essendo vampira non potè fare molto per salvarsi.