All I Want For Christmas is you, Justin Alice

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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 23/12/2009, 18:33




All i want for Christmas il you



Il Natale nel mondo magico era sempre un pretesto per fare grande festa.
I negozi facevano a gara su chi aveva gli addobbi più belli e costosi.Le persone andavano da un negozio all'altro per trovare i regali migliori.
Le signore e le signorine stavamo ore dentro le beauty, i negozi di abbigliamento per trovare l'abito perfetto,per la notte di Natale.
Era così, ogni anno ad Hogsmeade.
Grandi addobbi ornavano le strade. Sorrisi sinceri da persone sconosciute. Regali fantasiosi.
E poi, l'oggetto principale, la neve.
Bella, candida e fredda.
Grandi, enormi fiocchi di neve scendevano dal cielo.
La piccola cittadina era completamente bianca.
Imbiancata. Meraviglioso!
Alice Haley Malfoy amava il Natale. Fin da quando era una bambina aveva sempre adorato questa festa che ogni anno andava a bussare alle porte delle cose di tutto il mondo.
Era il ventitre di dicembre, quel pomeriggio.
Le persone entravano e uscivano in tutta fretta dai negozi per ultimare gli ultimi regali.
Alice Malfoy camminava tranquilla per la vie di Hogsmeade per fare tutti i regali.
Si, perchè la dolce malfoy era sempre stata una ritardataria cronica.
Per lei arrivare in ritardo su qualunque cosa ormai era un divertimento, quasi.
Passeggiava per le vie con il suo fedele cappotto a ripararla dal freddo pungente.
I capelli neri, come sua madre, le svolazzavano allegri sulla schiena e intorno al viso.
I jeans, dal taglio maschile, un po' grandi per la sua piccola figura.
I moontoot ai piedi per ripararsi dal freddo, ovviamente neri.
Guanti, borsa grande, enorme, bianca come la neve, penzolante attaccata al braccio.
Gli occhi d'oro brillanti, frizzanti, pieni di vita.
Forse. Se si guardavano bene avevano una nota di tristezza.

I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true...
All I want for Christmas
Is you...



-Alice! Alice! Icy!-
Una voce, inconfondibile, urlò il suo nome.
La ragazza si girò, sentendosi chiamare.
Merydym Malfoy correva verso di lei, sbracciandosi per farsi vedere.
-Dym, ti prego non correre, rischi di inciampare con il ghiaccio che c'è!- le urlò di rimando Alice.
Dym sorrise, l'aveva quasi raggiunta.
-Tranquilla Alice,io ho un'equi...AAAH!-
Detto e fatto.
Dym era caduta con il sedere all'aria, proprio davanti a Alice, che rideva come una pazza.
-Ohi, che dolore. Alice ti prego al posto di sganasciarti dal ridere, potresti auitarmi?-
Alice ridendo ancora, porse una mano all'amica che la prese cercando di alzarsi.
-Ok perfetto. ora va meglio. - disse Dym cercando di ricomporsi.-Ero venuta a dirti che tua madre mi ha detto di dirti che per la sera di Natale devi,assolutamente, trovarti un abito adatto e che se ti presenti come l'anno scorso il jeans e maglione la sera di Natale ti lascia fuori al freddo.-
Alice sorrise.
-Papà non lo permetterebbe mai.-
Dym rise con lei, poi la fisso seriamente.
Alice cerco di sviare lo sguardo della ragazza.
-Non ti ha cercata vero?-sussurrò, osservandola.
Alice abbassò il capo e scosse la testa.
Un nome solo nella mente.
Justin. Il suo Justin che da tre mesi a quella parte era sparito senza lasciare tracce. Lsciando lei nell'angoscia più totale.
-Mi dispiace, tesoro.-
Alice scosse la testa, un sorriso, anche se triste era riafforato sul suo viso.
-Non ti preoccupare.-

I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about presents
Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy
With a toy on Christmas day
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you...
You baby


Dym sorrise anch'essa.
-Ora devo proprio andare o Logan mi uccide. Devo aiutarlo con il regalo di Callie.-
Detto questo Merydym sparì.
Alice sospirò e s'incamminò di nuovo verso il Ghirigoro.
Le commesse l'accolserò con gioia.
Alice ritrovò il sorriso che la contraddistingueva dalle altre.
CI perse due ore lì dentro.
Comprò quattro libri, tre per lei, uno per ragalo alla sua mamma.
Aveva già troppi pacchetti.
Decise di entrare al paiolo magico per una cioccolata calda.
Si sedette in un angolo lontano. Un camerie arrivò subito.
-Desidera, signorina?-
-Una cioccolata,grazie.-
Alice chiuse gli occhi, rilassandosi al caldo.
-Ti amo, amore mio-
-No io ti amo di più.-
Sul volto di Alice una smorfia. Triste arrabbiata.

I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting
Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake to
Hear those magic reindeer click
'Cause I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do
Baby all I want for Christmas is you
You...


Alice non rovinarti la giornata! Maledizione!
Il cameriere arrivò con la sua cioccolata calda.
Alice l'avrebbe abbracciato se avesse potuto.
Era arrivato nel momento giusto, priam che sarebbe scoppiata in lacrime in mezzo al pub, sentendo i due ragazzi dietro di lei che si scambiavano regali ed effusioni.
Era troppo.
Bevvè con calma. Assaporandola piano.
Pagò ed uscì, ora più calda.
S'incamminò verso l'ultimo negozio. Zonko.
Mentre passeggia, le arrivò una palla di neve in faccia.
-Oddio, scusami tanto!-una voce femminile.
Alice fissò la ragazzina davanti a lei, con un cipiglio incavolato.
-Ti do esattamente tre secondi per sparire dalla mia visuale prima che ti schianti.-
La ragazzina la fissò.
-Uh, cosa vuoi che sia. Una palla di neve.-
-Desi! Forza andiamo! Ci aspettano per andare al ristorante! Forza!-
Un ragazzo la richiamava.
Desi, così si chiamava fissò ancora una volta Alice.
-Sai dovresti fare qualcosa per il tuo caratteraccio. Avrsti bisogno di un ragazzo.-
Alice chiuse gli occhi, per controllare la rabbia.
Quando gli riaprì la ragazzina era sparita.


All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of children's
Laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me the one I really need
Won't you please bring my baby to me


Alice si lasciò cadere su una panchina, esausta.
Tutto.Tutto le ricordava Lui.
Chiuse gli occhi.La testa tra le mani.
Un lacrima le solcò il viso, poi successivamente seguita da altre.
La schiena delicata e piccola scossa da tremiti.
-Dove sei, dove sei....- continuava a ripetere come una cantilena.
Ormai Hogsmeade era vuota.
Lei era rimasta l'unica.
La ritardataria.


Oh I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just want to see baby
Standing right outside my door
Oh I just want him for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
Baby all I want for Christmas is
You


In un moto di rabbia, lanciò un grido verso il cielo.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 23/12/2009, 19:40




Justin, appena tornato ad Hogwarts, si aggirava per Hogsmeade,
Sorridente e pimpante, sperava di trovare quello che stava cercando.
-Mi hanno mandato qui, e qui devo trovarla.
dopo qualche passo, il freddo si faceva sentire un po' meno,
malgrado il naso colante e la gola irritata, si schiarì un po' la voce e proseguì.
Puntato il dito verso uno dei tetti innevati delle graziose botteghine del luogo.
Con lo sguardo fisso, proseguì per qualche passo, con la testa alta e lo sguardo deciso.
Sebbene i suoi passi fossero decisi, d'improvviso un piede gli slittò sulla neve;
come se lo avesse previsto, si ristabilì presto, e riacquisì l'equilibrio.
Proseguì ancora, sentiva voci allegre e vedeva volti allegri,
c'era la dolce armonie delle anime, ed il cuore, leggero, gli trasmetteva
una dolce sensazione di buona accoglienza e buon umore.
Una folata di vento distrasse il suo attento sguardo, un rumore netto si sentì alle sue spalle.
Si voltò, dal tetto di una bottega era caduta della neve, ma faceva parte dell'armonia del luogo.
Le lucine e la musichetta dolce allietavano l'atmosfera, e quasi sembrava farsi prendere.
Era una delle poche volte nella sua vita in cui si sentiva allegro...
per tutta una serie di ragioni familiari, la vita non gli aveva sorriso, soprattutto nell'infanzia.
Vide poi un gentiluomo, tutto ben vestito, la sua serietà gli permise di ricordare della sua missione.
Aguzzò lo sguardo, un riflesso di luce concentrò la sua attenzione sull'anello che portava quell'uomo.
Lo guardò ancora un po', poi gli atteggiamenti non lo insospettirono particolarmente.
Un altro lampo di luce, questa volta proveniva da una vetrina.
Aguzzò ancora lo sguardo, si voltò subito, afferrò il maniglione e spinse il portone, la aprì.
Entrò, dopo due passi, si fece incantare dalla bellezza di quel luogo.
Circondato da ogetti preziosi e particolari, con la bocca immobile e gli occhi spallottati, osservò la vetrina.
Una catenina sottilissima, con un punto di luce che incantava il suo sguardo.
-Incantevole... Ops, è il mio turno, devo affrettarmi!
Pensando fra sé e sé, si voltò, e si rivolse alla commessa, affacciandosi al bancone in punta di piedi.
Buongiorno, mi servirebbe... della polvere di squama di drago,
è un elemento siliceo, polveroso, luccicante, dalle sfumature rossicce, trasparenti.

La signora aggrottò la fronte, sembrava non capire.
Justin la guardò bene fisso nei suoi occhi dubbiosi, con uno sguardo deciso.
Infilò la mano nel taschino interno della giacchettina Gryffindor affidatale da Hagrid.
Tirò fuori un foglietto, vi era la completa descrizione del prodotto che cercava.
Era ovviamente opera degli Auror, e lui era entrato completamente nella loro cerchia.
La signora lesse il tutto, mentre Justin la guardava con lo sguardo dubbioso,
-E se... non volesse darmelo? E se... lei dovesse pensare che non so cosa farmene?
La signora prese la manina del giovanotto, lo guardò negli occhi e disse:
Ma lei è sicuro di volerla? No, perchè è un oggetto raro, e poi... insomma costa molto!
-Questa non ha capito con chi ha a che fare, devo dichiararmi... Ma Gli Aurors me lo hanno permesso
Tirò fuori dal taschino un oggetto di cristallo, dalla forma di una A.
Tutta elaborata, decorata, era la scultura su cristallo del logo degli Aurors.
Appena la estrasse, era rinchiusa in una fodera nera, per evitare che la sua luce venisse fuori.
Una volta scoperta, un lampo di luce abbagliò la vista della commessa, poi la luce si soffuse,
e si potè vedere la forma dell'oggetto. La mandibola della signora dietro il bancone venne giù di colpo,
stupita, non osò toccare quell'oggeto, che seppure fosse piccolo, doveva essere preziosissimo.
Dopo poco tempo, stupita dal tutto, si voltò, tirò fuori una ampollina rotonda.
Dal colore rossiccio, sembrava liquido il suo contenuto, ma era una sabbia trasparente, dalla luce rossiccia.
Riavvolto il gioiello Auror e l'ampollina, Justin ringraziò la signora, le porse la mano, e le fece gli auguri per il Natale.
Si voltò, guardando ancora il laccetto in vetrina, che aveva colpito la sua attenzione,
e uscendo continuò ad osservarlo, ininterrottamente.

Uscendo, pimpante e orgoglioso della sua missione, chiuse la porta, e un flashback invase la sua mente.
Un bagliore di luce e l'immagine sfocata del passato gli balzò in mente.
Si voltò, il colore dell'oro gli permise di avere un flash più chiaro. Occhi: chiari, dolci, luminosi...
Era lei, Alice... e non la vedeva da tempo, tanto tempo.
In effetti con lei era addirittura "sparito" nel nulla, ma sperava che avesse saputo giustificarsi.
Si ricordò della panchina dove sedevano insieme, dove osservavano il sole, e ascoltavano gli uccellini...
Si girò due tre volte, poi mise a fuoco quella panchina...
-Incredibile, lei è li! e continuando a pensare, si nascose dietro un albero innevato.
-Chissà quanto tempo mi ha aspettato, e chissà da quanto tempo lei è lì...
-Sarà arrabbiatissima, e non mi perdonerà mai...
Si mosse un po', dall'albero cadde un po' di neve, insospettendo l'attenzione di lei.
Lui si avvicinò alla panchina senza farsi vedere, di albero in albero.
Lei aveva poggiato la schiena allo schienale della panchina.
Da dietro alla panchina, si avvicinò, facendo il minimo rumore possibile.
Gli pose le mani sugli occhi, e con la tenerezza di un giovanotto le chiese:
Secondo te chi è?
Preoccupato più che mai, aspettò che lei rispondesse al più presto possibile.
 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 23/12/2009, 20:00




Alice dopo aver urlato in quel modo, poco idoneo a una signorina dell'alta nobiltà, si era ributtata sulla panchina. Gli occhi di nuovo chiusi.
Si rilassò sentendo il vento freddo abbattarsi contro la pelle, arrossata.
Un sospirò, poi improvvisamente qualcuno che la tocca. Le mette le mani sugli occhi e con voce dolce le sussura:
-Secondo te chi è?-
Alice non crede alle sue orecchie.
Alice, rilassati. Non è lui non può essere lui. Respira, ragazza.Respira!
Prende le mani della persona e lentamente le toglie dagli occhi, mostrando l'oro più brillante.
Si alza dalla panchina ancora dando le spalle allo sconosciuto.
Lentamente di gira, in preda alle emozioni più impensabili.
E lì, lo vede.
E' lui. E il suo Justin.
Il cuore di ALice esplode di gioia, ma la mente la spinge per urlargli di tutto.
-Justin...?- sussurra timorosa, per paura che sia una visione.
Poi la rabbia. Fredda, ceca e calcolatrice.
-Tu- gli urla puntandogli un dito contro, mentre si avvicina.
-Tu, bastardo!...Tu..tu...- non riesce a dire niente, si avvicina solo al corpo del ragazzo, e sentendo il suo profumo, la mente si annebbia.
Però non demorde, con tutta la forza che ha scaglia pugni sul petto che ragazzo, che la fissa.
Continua a tirargli pugni e pugni, urlando insulti, poi insieme agli insulti le lacrime.
Calde, traditrici...
-Tu...tu...-
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 26/12/2009, 16:17




Al contatto con la morbida pelle di Alice, la mente fu offuscata da un acceso desiderio,
ricordando il passato, aspettò che rispondesse. Poi un tocco gelido sulle sue mani,
le sue mani sulle sue, non era così contrastante, era profondo e pieno di dolcezza.
Afferrò le sue dita, si voltò... sgranò la vista. I suoi occhi profondi erano avvolti in un
misto di infinite passioni, tanto che Justin si perse nel buio delle sue pupille, tanto
da non badare più alla sua espressione che si faceva sempre meno permissiva.
Si avvicinò con le braccia, avrebbe voluto abbracciarla, ma un suo brusco movimento
gli fece notare l'indisponenza ben visibile sul viso della piccola nobildonna.
Abbassò subito le braccia, una espressione di disagio sul suo viso, seguita da un sopracciglio alzato...
non immaginava che lei potesse essere così arrabbiata, o meglio, lo era più di quanto
potesse aspettarsi. Chiuse gli occhi e chinò leggermente il capo.
Non Parlare, ti prego... Non hai bisogno di mortificarmi, lo sono già abbastanza...
Riaprì gli occhi e provò a prendere la sua mano... lei non ci stette.
I suoi dolci occhi divennero ramati, dal dolce dorato assunsero tonalità accese.
Minacciosi erano inoltre i suoi aguzzi canini, anche se il suo portamento gentile non li metteva in evidenza.
Ascolta, se vuoi posso raccontarti... Però aspetta, voglio almeno sperare che
esista una motivazione per la quale tu possa perdonare,
poi alla speranza ed ai dettagli ci penserò io. Ascoltami...

sussurrò l'ultima parola come per imprecarla a prestargli attenzione, ma sapeva benissimo
di cosa era stato la causa, e in cuor suo non avrebbe mai voluto...
Osservando la sua bocca si rifiutò di ascoltare, si estraneava dai suoni, stava osservando
lei, e avrebbe capito la risposta osservandola, è così che accadeva quando doveva scusarsi.

 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 26/12/2009, 16:29




Alice smise di lanciargli i pugni.
Lo fissò. Gli occhi rigati di lacrime.
-Va bene, parla. Ti ascolto.-
Incrociò le braccia sotto al seno e aspetto che lui si spiegasse.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 26/12/2009, 16:54




Justin vide la disperazione negli occhi di lei. Una lacrima era scesa,
e lei era troppo presa dall'orgoglio per asciugarsela. Tese il braccio,
passò la falange dell'indice destro sulla sua guancia... era un momento particolarmente
strano... lei soffriva per lui, lui cercava di spiegarsi... ma era triste a sua volta.
Schiarita la voce, poi, con il palmo della mano sul suo braccio, chiudendo la mano,
iniziò a parlare, guardandola negli occhi, per farle notare la sincerità con cui si esponeva:
Ascolta, io non mi sono allontanato per piacere. Io non l'ho fatto di spontanea volontà.
Ho promesso ad Hagrid che lo avrei seguito ed aiutato nel raggiungimento dei suoi
obbiettivi e delle sue missioni, perchè sai bene della mia vocazione da Auror.

Lei lo guardò ancor più inferocita, come gelosa di qualcosa che lui riteneva più importante.
Lui avvicinò lo sguardo e alzò il braccio, con la mano tesa, come per indicarle di aspettare.
Però... non ho fatto nulla di tutto questo... è stato qualcosa di più...
Lei a questo punto, ancor più inferocita sgranò gli occhi, un'altra lacrima scese,
Stava per cadere libera, quando incontrò il palmo di Justin.
Nulla vale una delle tue lacrime. Non voglio.
Aggiunse Justin aprendo il palmo e mostrando la parte lucente dove era caduta la gocciolina.
Lei si voltò, indisponentemente, arrabbiata, forse si sentiva addirittura presa per i fondelli.
Ascoltami caspita! Non pensare che tutto questo sia straziante solo per te!
Disse con voce tremante e disperata il biondo Grifondoro.
Sono stato rapito. Non nego che prima o poi sarebbe dovuto accadere,
ma nessuno sospettava che sarebbe accaduto esattamente adesso.

La guardò ancora, con gli occhi lucidi ed una sensazione di tenera lacerazione,
come un taglio sul cuore, quando ancora il cuore appartiene ad un pre-adolescente.
 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 26/12/2009, 17:10




Alice sbattè gli occhioni dorati.
-Rapito? Chi ti ha rapito?-
La ragazza senza accorgersene le si era avvicinata e si era messa a osservarlo.
-Ti hanno fatto del male? Ti hanno torturato?-
Negli occhi di lei, si poteva leggere chiaramente la preoccupazione.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 26/12/2009, 17:21




Justin alzò lo sguardo e la guardò negli occhi.
-Così mi piace devisamente di più...
Lo so, non è una giustificazione valida, forse... però...
abbassò la testa di nuovo e dopo un po' di secondi proferì:
Dai Mangiamorte. Lo hanno fatto per attirare l'attenzione,
e per portare Hagrid sul campo di battaglia, ma papà è stato molto più
furbo e attento di loro. O per lo meno, mi ha dato modo di parlarne bene,
per quello che gli ho visto fare, forse perchè è il capo degli Auror,
ma è in grado di fare cose degne di lode, anche se purtroppo i Mangiamorte
sono molto più malvagi di lui, e nell'essere malvagi è tutto più facile.

Alice rimase un tantino allibita, poi aveva appena sentito chiamare Hagrid
"papà" da Justin, questo avrebbe dovuto rincuorarla.
Un po' astratto il suo sguardo, Justin contintò a parlare:
Ecco, in effetti me la son cercata anche io... voglio dire, tutta questa
ostinazione per diventare Auror, è mia. Però mi ha permesso di imparare molto.
E quel che c'è di più bello, è il sentirsi amati. Questo dovrebbe farti riflettere,
anche se questa esperienza mi ha portato ed essere amato da un padre.

Con lo sguardo preoccupato guardò di nuovo in faccia Alice, che adesso assumeva una espressione
particolarmente compiaciuta, ma questo non decretava l'esito della sua rabbia.
 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 26/12/2009, 17:29




Justin riuscì a far scappare un sorrisino a Alice.
Un sorrisino compiaciuto.
Alice lo notò subito e ritornò fredda.
-per quanto io sia contenta che tu pensi a Hagrid come a un padre, questo non giustifica le intere notti a piangere nel tuo letto al Gryffindor! intere notti!- sibilò.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 26/12/2009, 17:50




Justin, senza muovere la testa alzò le pupille verso l'alto, come se stesse riflettendo.
Non so come tu sappia di tutto questo, ma di sicuro ne conoscerai anche la effettiva
causa. Ad ogni modo, per me sta essendo un vero padre, e ti dirò di più, forse il mio vecchio
padre non lo avrei mai amato quanto lui. Ma non siamo qui per parlare di questo, o no?

Con sguardo compiaciuto la guardò in faccia, lei chiuse gli occhi per misericordia,
e Justin si avvicinava, come per riaccendere il desiderio che li aveva legati in passato.
Non so se è nelle mie possibilità quella di essere visto di nuovo come prima,
ma se lo fosse, vorrei che tu la prendessi in considerazione, e che mi indicassi il percorso.
Ho avuto tante sfide più pericolose, anzi forse no, perchè lì rischiavo la vita, non te...
che vali più della mia stessa vita, perchè vali più di qualsiasi cosa che io possa immaginare.

Addolcitosi la bocca con quelle parole, poi, gli venne spontaneo da continuare:
Io ti amo ancora, per la precisione: non ho mai smesso di amarti.
Si avvicinò ancora, ma lei non sembrava così decisa a farsi coinvolgere dalle sue emozioni.
 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 26/12/2009, 18:01




Mancò poco che Alice svenne.
Si dovette appoggiare alla panchina per non crollare per terra come una pera cotta.
Deglutì rumorosamente.
Alzò lo sguardo verso di lui che continuava ad avvicinarsi. Alice ebbe paura.
Lui eri lì. Era tornato. L'amava, glielo aveva appena detto. Come ogni ragazza innamorata avrebbe dovuto saltargli in braccio felice di rivederlo.
Invece era lì a tenersi a una maledetta panchina perchè la sua stupida paura aveva la prevalenza.
Paura di soffrire di nuovo.
-Ti amo anche io, Justin. Lo sai che ti amo più della mia stessa vita. Sei la mia vita. Ma prova a capire come mi sono sentita quando sono venuta da te e un primino mi ha detto che eri completamente sparito.-
Le lacrime calde scesero di nuovo.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 26/12/2009, 18:15




Justin abbassò la testa e gli si avvicinò ancora, con la bocca presso le sue orecchie disse:
Mi dispiace tanto. Non avrei dovuto, ma l'ho voluto con tutto me stesso, e se mi fossi
tirato indietro così mi sarei sentito male comunque, ma non di certo peggio,
perchè il rischio di perdere qualsiasi cosa è vano rispetto a quello di allontanarmi da te.

Molto vicino, parlò a bassa voce, poi le prese la mano e aggiunse:
Sai benissimo che non posso prometterti che non accada mai più,
però posso promettere, come faccio, di non allontanarmi da te per così tanto tempo,
nè volontariamente, nè involontariamente, e se dovesse succedere qualcosa, tu sarai la prima
ad essere avvisata. In modo che non possa sparire definitivamente, ma che almeno
tu sappia quello per cui non sono con te. E sai benissimo che mi dispiacerebbe tantissimo,
se mai dovesse accadere. Io ti ho amata il più che ho potuto, e prometto di farlo,
al massimo delle mie possibilità, se tu me ne darai modo.
Vuoi tu assumerti questo rischio? Se pensi che ne valga la pena... basta dirlo.

Ancor più vicini, ma stavolta lui si sentiva sull'orlo di un burrone, se avesse rifiutato,
sarebbe precipitato, e quel che è peggio, è che non sapeva se questa avrebbe potuto essere la peggiore ipotesi.
 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 26/12/2009, 18:24




Alice scosse la testa, lacrime che s'infrangevano per terra.
I capelli le coprivano il viso. Le spalle scosse da tremiti.
Singhiozzava, Alice Haley Malfoy.
Singhiozzava senza sosta.
Erano talmente vicini che quando Alice mise la testa più avanti incrontro il petto di Justin.
E' lì si lasciò andare.
-Abbracciami.- bisbigliò, supplicandolo quasi.
In cerca di quel calore che non provava da tanto.
Di sentire di nuovo il corpo caldo di Justin contro il suo.
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 26/12/2009, 19:19




Justin, non appena lei si appoggiò al suo petto ebbe un fremito di felicità.
Alla sua richiesta non poteva che assecondare, con un forte e dolce abbraccio.
La sua ghiacchetta Grifondoro, il magliocino rosso di Hagrid, la persona che più amava,
e poi tutto quello che gli stava accadendo nelle sue avventure Auror, non poteva essere più felice.
-Scendono lacrime di felicità...
Non sai quanto vorrei che questo durasse per sempre.
Disse, stringendola forte, perchè a lei teneva davvero tanto.
 
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[°Alice Haley Malfoy°]
view post Posted on 26/12/2009, 23:55




Alice non disse niente.
Si avvicinò di più a lui, fino a quando i loro corpi non furono a stretto contatto.
Alice circondò la vita di Justin con le braccia, stringendolo.
Assaporò quel momento, godendone fino all'ultimo micro secondo.
-Mi sei mancato. Mi sei mancato terribilmente.-
 
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35 replies since 23/12/2009, 18:33   293 views
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