Hagrid non rispose, con occhi attenti, era occupato dalla materializzazione.
Poi lei lo baciò, e lui stesso cercò di trattenere la concentrazione,
la baciò ad occhi aperti, lentamente, con una passione notevole.
Per un istante, però, sembrava si stesse lasciando andare.
Non era la sua psiche a dominare, ma i suoi dannatissimi
ormoni.
Con uno scatto, poi, riaprì gli occhi, accortosi che il fascio di luce bianca
si era dissolto, nell'istante in cui si era fatto dominare dal testosterone.
Pose per un istante la sua mano sul petto della intrigante serpeverde,
per riacquisire il controllo della materializzazione.
Lei lo guardò con occhi rabbiosi, poi gli morse la guancia destra.
-
Aspetta, Diamine! -
Esclamò il custode istintivamente, poi si coprì la bocca,
tenendo gli occhi sgranati, tentando di concentrarsi.
-
Non vedi quello che ci circonda? -
Stella annuì, e ancora una volta tentò di baciarlo.
Fu un bacio veloce, dagli occhi fervidi di ansia.
-
Se perdo la concentrazione, la luce che ci avvolge
scomparirà, e tutti vedranno ciò che ci sta accandendo. -
-
E diciamo che non è la cosa a cui ambisco particolarmente. -
Con una mano alla nuca, poi, le diede un bacio sul collo.
-
Presto potrò sorprenderti per il luogo dove ti porterò. -
Qualche istante dopo, il custode battè le ciglia,
le prese le mani, la guardò felice negli occhi, e con un cenno,
le fece capire che doveva seguirlo. Sembrava interessante,
anche se... erano giunti esattamente davanti alla casa del custode.
-
E' proprio qui la sopresa. Heheheh, sono sicuro che non se lo sarebbe mai aspettato.Si na pazz, e s'cond me si pur cazzimmosa... però o' ttien! E quann una o' tten, o dà a tutt quanr!