Soulless, Ed ecco a voi, signori.. l'Apocalisse.

Since 1400
L'inzio e la fine di tutto.
La nascita di uno dei gruppi più temibili e potenti del mondo magico.
Un gruppo composto da poche persone che raccoglievano anime.
Quel freddo 16 Fabbraio del 2010, Londra era tetra e buia. Nuovoloni neri e carichi di pioggia, occupavano il cielo.
Era in arrivo un tempesta.
Piccole goccie d'acqua incominciarono a cadere giù dal cielo.
Prima, poche gocce, poi sempre di più.
Un tuono proruppe sul profilo della città.
Una cosa strana che si poteva notare. Sul palazzo più alto di London city, un gruppetto di persone, nascoste da mantelli neri era raccolta sul tetto.
-Salve signori. Vi ho riunito oggi perchè ho deciso i nuovi Angeli- disse un uomo nascosto dal mantello dove l'unica cosa che si vedeva, erano gli occhi.
Le tre persone annuirono.
-Però, prima di dirvelo dovremmo aspettare gli ultimi possibili angeli.-
Basta che ci diamo una mossa, che ho un uomo da sedurre.
Il pensiero era arrivato dalla figura al centro.
Una figura di media statura, osservava con i suoi occhi quasi completamente bianchi il cielo.
Vestita completamente di nero, solo i capelli biondo chiarissimo uscivano dal cappuccio. Lunghissimi.
Stivali in pelle, rigorosamente neri, e tacchi alti.
Le uniche cose che si notavano.
-Mancano alla nostra riunione Sophia Lust Blackmore e Haley Keira Renoire-
La ragazza al centro alzò improvvisamente gli occhi verso l'uomo che aveva parlato.
Sentendo quei due nomi, una strana sensazione le aveva attraversato il corpo.
Ghignò, ci sarebbe stato veramente da ridere, quell'anno.

Edited by ~Mou - 16/2/2010, 12:36

-Ben arrivate, mie care.-
Sotto il mantello si potè notare distintamente un sorrisino.
-Ora che ci siamo tutti, possiamo incominciare la riunione.-
La figura al centro, incominciò a battere un piede per terra, innervosità.
La cosa stava andando troppo per le lunghe.
-Ora chiamerò i vostri nomi con qualche caratteristica e voi dovrete dirmi se è giusto.-
Tutte e cinque le teste annuirono.

Edited by ;purepoison - 16/2/2010, 12:40

-Presente.- sibilò la ragazza dai lunghi boccoli biondi quasi bianchi.
Il sibilo di un serpente.
L'uomo la fissò.
-Tesoro un po' di entusiasmo, suvvia.-
La ragazza, non si tolse il cappuccio, ma si pote vedere distintamente il ghigno sulle sue labbra, rosse.
-Zio Jeb, sono un po' di fretta.- sibilò con voce fintamente melensa.
L'uomo sospirò poi andò avanti.
-Sonia Lust Blackmore, unica erede e discendente di Lilith L'oscura.-

-Donne.- sibilò bisbigliando il povero uomo.
Vanity Desideria Lancaster rise cristallina. Era una risata perfetta. Se non fosse per il fatto che era fredda e senza vita.
-Zio Jeb, non sfidarmi.- sussurrò zuccherosa.
Incrociò le braccia la seno.
-Quindi arriviamo al dunque. Chi sono i malcapitati che si prendono l'ardue compito di prendere anime?-
Vanity si lecco le labbra sotto il cappuccio, ricondandosi la deliziosa senzazione di avere un'anma tra le mani.

Edited by ~Vanity - 17/2/2010, 21:16

Vanity ridacchiò, sentendo L'incubo darle della ragazzina.
Non si tolse neanche il mantello. Non ne valeva neanche la pena.
-Vorrei farti notare, pivello, che la ragazzina, come dici tu, oltre ad avere un cervello decisamente più sviluppato del tuo e anche più brava a letto, di te.-
Graystock si voltò verso Vanity, diventò un'incubo e si scaglio contro la giovane donna.
Un vento improvviso si alzò. Il cappuccio di Vanity Desideria Lancaster calo sul viso.
Vanity alzò lo sguardo completamente bianco, come anche i capelli.
Ghignò, vedendo il giovane demone venire verso di lei.
Alzò una mano aperta contro il giovane. Poi al chiuse improvvisamente a pugno e sposto il braccio a destra.
Un urlo disumano si propagò per il cielo londinese.
Il corpo di Graystock andò a schiantarsi contro una grattacielo, fortunatamente disabitato in quel momento perchè era domenica.
Vanity si portò la mano guantata davanti alla bocca e vi soffiò sopra.
-VANITY DESIDERIA LANCASTER!- Jeb urlò, fissandola rabbioso.
Vanity lo guardò con uno sguardo innocente e diabolico al tempo stesso.
-Mi ha sfidato. Io accetto sempre le sfide.-