The other side of me.

Ero di nuovo preso dai miei pensieri: mi capita
va spesso di perdermici, estraniarmi dalla realtà, era parte di me.
D' un tratto sentii dei passi veloci e mi voltai, notando una ragazzina mora correre verso la balaustra e sedervisi con le gambe a penzoloni: l' avevo già vista per la scuola, ma non ricordavo con precisione chi fosse.
Ehi gattina, spero che tu sappia atterrare sulle zampe, rischi molto lì.

Si voltò e mi fulminò con lo sguardo, e fu in quel momento che notai gli occhi. Fantastici occhi viola, ipnotici.
Sogghignando appena mi ripresi e arrosii leggermente alle sue parole: aveva la battuta pronta, doveva essere una serpe.
Oh scusami gattina.

La fissai stranito e mi alzai, prendendo la sua mano ma non utilizzandola affatto come leva: non mi serviva affatto, ma l' educazione era stata la prima cosa insegnatami.
Una volta in piedi mi battei le mani sui pantaloni scuri della divisa e poi le alzai in segno di resa, mettendomi a sedere su un basso muretto.
Ok, ho capito l' antifona Diane. dissi rimarcando bene sul nome.
Non mi andava di finire un' altra volta a terra.
Ti trovo più carina con gli occhi viola, ma mi spieghi come cavolo fai a cambiare? chiesi sinceramente curioso.
Io ero solo un mago. Un buon mago, ma sempre un comune mago.

Mi portai la mano al cuore e dissi in tono solenne:
Aleksander Riley Drake, semplice mago mediocre.
Feci una piccola pausa imbarazzato e mi passai una mano tra i capelli biondi, ridacchiando alla fine.
Beh, affiancato ad una mezza demone e mezza Regina di nonsochè non faccio una bella figura, ma ti assicuro che tra le persone normali spicco per vivacità e intelligenza!

Sorrisi sorpreso: Malfoy! Doveva essere...
Non dirmi che tu sei una delle Sisters! Ne ho sentite di cose su du voi...
Mi passai una mano sul mento, percependo appena sotto le dita la barba corta.
E dimmi Diane, cosa si aspettano da te? E chi si aspetta cosa da te?
Per un momento mi pentii di aver parlato, forse ero stato troppo invadente.

Ascoltai senza fiatare le parole di Diane, un vero e proprio sfogo, ecco cos' erano. A dire la verità di lei avevo sentito che era fredda, molto, e per questo non le si avvicinavano, ma decisi di tacere su questo particolare.
Mentre parlava tenni lo sguardo fisso sui suoi occhi violetti, e quando li vidi bagnarsi di lacrime automaticamente le passai un braccio attorno alle spalle e la attirai a me,senza pensarci troppo.
Io ero molto impulsivo, sia in positivo che in negativo.
Non credo che tu parli obbiettivamente. Conosco Eden di vista, e tu non hai assolutamente nulla da invidiarle, anzi. Di Alice ne ho sentite, i triangoli con Justin e Sonia... Troppo Beautiful, preferisco le ragazze tranquille!
Le feci l' occhiolino, per sdrammatizzare.