Rubeus Hagrid ~ Capo Auror; Custode.Hagrid, non sapendo come, si voltò velocemente, sentiva dei
movimenti affaticati verso la riva del lago. Vide che effettivamente
doveva esservci qualcosa, o...
qualcuno. Si appostò sulle punte dei
piedi, con le mai che toccavano il suolo, cercando di spiare senza farsi vedere. -
Non si
sa mai se si è prudenti abbastanza. - Pensava, mentre restava - s b a l o r d i t o -
alla
inaspettata vista di John. -
Dannazione! Ma è lui! - esclamava tra se e se,
mentre lo guardava tenere qualcosa tra le mani. -
Questo spiegherebbe alcune cose. -
Si alzò, poi, deciso, e gli andò incontro, portando per un attimo la mano al capezzolo,
nel taschino, dove teneva la bacchetta. Alzò lo sguardo, poi, e arrivato alla riva del lago,
lo rivolse a lui. Era diventato un po' più rancoroso, ma non si era alterato poi così tanto.
-
L'ultima volta che l'ho visto stavamo l'uno contro l'altro, faccia a faccia, o forse no? -
Hagrid cercava di ricordare l'ultima volta che si erano visti, anche se con scarsi risultati.
Non appena lo vide in faccia, poi, la cicatrice sul mento, e il sopracciglio tagliato,
ricondussero la sua memoria a quasi tredici anni prima, quando erano in guerra aperta.
-
Aspetta, non eravamo faccia a faccia, lui portava quella odiosa pesante maschera
in argento, ed il bastone con la testa di serpe. - Come i una cascata di foto, riaffiorarono
alla sua mente i ricordi della epica battaglia in cui dovette affrontare dapprima i servitori,
poi il signore oscuro in abiti e ossa. -
Stavamo l'uno vicino l'altro, entrambi a guardare il
lugubre volto di quello scatenato lanciatore di anatemi. con occhi diversi, certo, ma
ci son stati momenti in cui entrambe le nostre vite son dipese dal suo fatidico "volere" -Ricostruiva i ricordi velocemente, mentre ancora lo osservava, mentre lui fingeva di non
avvertirlo, continuando ad ammirare ciò che gelosamente brandiva in quelle avide mani.
-
Le nostre vite? Appunto... ma... le nostre? suona così strano. La sua vita deve
averla vissuta come un elfo, anzi no. Gli elfi obbediscono, ma nei gesti di buona fede,
non nei progetti loschi in cui si pensa così in grande. Come un cane, dunque, ma neppure.
Ho sempre visto in lui la parte umana, ed ora paragonarlo ad una bestia. Oddio, il suo
animo magari è anche nobile rispetto a quello di una bestia. Come definirlo, dunque?
Oltre che come il fantasma che mi riconduce al passato, rivederlo qui mi fa pensare ad
uno di quegli spettri malvagi che falciano le anime spietatamente. Giusto, uno spettro. -
John si era voltato, intanto, di colpo, e dal suo collo pendeva una pietra dalle colorazioni
rossastre. Il flash di Hagrid a quel punto fu rivelante, quella pietra chiarì ogni dubbio.
-
Quando l'incantesimo di disarmo lanciato dal capo auror, durante la penultima fase
della battaglia, quella in cui non si era ancora rivelato il signore oscuro, Hagrid aveva
colpito quella pietra. L'incantesimo non ebbe alcun effetto. Questo aveva permesso a John
di scatenare il terzo degli anatemi senza perdono, mettendo a dormire per l'eternità
chi lo avesse incassato. Di certo non ebbe effeto, ma non ricordava dove avesse
trovato sfogo. - Nei suoi lineamenti si leggeva ancora la malvagità di un tempo, ma i
suoi movimenti aggraziati e lussureggianti, facevano capire che qualcosa era cambiato.
-
Certo! Come ho fatto a non ricordarmene prima! Quell'incantesimo mi avrebbe colpito,
se non fosse stato per la prontezza di Francis, il mio collaboratore, studente Grifondoro.
Egli, solo, riuscì ad avvertirmi del pericolo che correvo, e mi permise di rinviare l'attacco
su chi lo aveva scagliato. Ecco perchè non mi sarei mai aspettato che lui stesse ancora
qui, perchè io ero convinto che lui fosse ormai morto E' dunque lui il famoso mangiamorte
che rapì la studentessa Serpeverde, quando accadde? Oddio sono passati più di dieci anni.
In dieci anni ne succedono di cose, e chissà se mai è stata ritro... ma certo! La studentessa che
fu rapita è Stella Lovegood, attratta dal fascino del male, e dai serpenti. Almeno così
dicevano. Hey ma... Stella! Non è lei la madre di... Justin? Oh Mio Dio. - In quell'istante
Hagrid si sentì pervaso da un senso di colpa non indifferente, ma allo stesso tempo, era
curioso di
sapere, e non poteva nenache dar troppo nell'occhio. E così, John alzò
finalmente lo sguardo, realizzando di non essere il solo ad aver avuto la brillante idea di
rilassarsi in riva al lago. -
John? - Esclamò Hagrid, fingendo di essere sorpreso
nel rincontrarlo, perchè ormai lo stupore giaceva dentro di lui. John, però, si comportò in modo
piuttosto strano, forse perchè dentro di lui qualcosa era cambiato, o forse perchè era
soltanto un
codardo e agiva solo sotto la protezione di chi era più forte di lui.
Ad ogni modo, gli strinse la mano, formalmente, come se lui non avesse mai saputo del
suo passato. -
In effetti la maschera la portava anche per questo, e quando ha duellato
contro noi Auror, non l'ha mai tolta.Deve essere convinto che io non conosca l'oscuro
passeggero che si aggira per i meandri della sua anima. Bene, quale occasione meglio di questa?-
Hagrid ne avrebbe approfittato per chiedergli più informazioni possibili, o meglio, nel fingere
di non sapere nulla, e nel fingere di voler sapere. Può essere più interessante di quanto sembra.
«Non è forte colui che controlla le proprie emozioni. I desideri insoddisfatti col tempo si trasformano in sogni che poi smettono di esserlo. »