‚evil' |
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| Sonia Lilian Blake
Seduta sul letto di camera mia fissavo a vuoto il baule ormai colmo e stracolmo, senza in realtà interessarmici davvero. Ultimo sesto anno ad Hogwarts, sesto anno da Grifondoro, sesto anno con Just. Se mi mettevo a pensare che erano davvero passati sei anni da quando avevo salutato mamma e papà a King Cross ed ero salita sul treno dei miei sogni, mi venivano le lacrime agli occhi: il tuempo passa velocemente, troppo velocemente. Che paura avevo una volta arrivata al castello! Quando la McGranitt fece il mio nome mi alzai e camminai lesta ed orgogliosa fino allo sgabello, nonostante la paura che mi montava dentro, continuai a tenere lo sguardo alto e fiero sulla sala ghermita di persone, che in quel momento aspettava la sentenza del cappello. Grifondoro! Un salto di gioia e subito mi sono catapultata al tavolo dove avevo sognato di essere per i primi undici anni della mia vita: tutti si congratulavano con me, mi si presentavano, e io ero sicura che mi sarei dimenticata i loro nomi dopo pochi minuti. Tutti tranne il suo. Sguardo timido ma deciso, capelli biondi... Oh si, ricorderò sempre la prima volta che vidi Justin Lovegood. Da quella stretta di mano è nata un amicizia che dura da sei lunghi anni, che è sopravvissuta a mille avventure e, perchè no, anche liti. E' sopravvissuta persino alla sua ragazza vampira. A quel pensiero strinsi con forza il lenzuolo tra le dita, assumendo un aria cupa. Alice Haley Mafoy, ecco il mio problema principale. Quella dannata serpeverde vampira che ha in progetto di succhiare la vita al ragazzo che amo. Si, avete capito bene, io amo Justin. Anni di amicizia me l' hanno fatto capire, e l' hanno fatto capire anche a lui, solo che non vuole ammetterlo a sè stesso e al mondo. Ma io sono una Grifondoro, sono decisa, leale, orgogliosa, e combatterò per lui finchè il suo cuore non cesserà di battere, e fosse l' ultima cosa che faccio, finchè ci sono io nei paraggi il suo cuore non cesserà di battere. Sonia, scendi, o faremo tardi! Sbuffai a mi alzai in piedi, facendo levitare il baule dietro di me: passando davanti allo specchio mi fermai passandomi una mano tra i capelli color caramello, ravviandomi il ciuffo: avevo un aria stanca, distrutta nonostante la scuola non fosse ancora iniziata. Gli occhi castani chiari avevano perso il loro consueto bagliore dorato, ora vi si poteva scorgere solamente qualche venatura verde chiara. Scuotendo la testa avanzai lasciando dietro di me l' immagine di quello che era diventata Sonia Lilian Blake per colpa di una dannata vampira. Ma quello era il mio anno. Il nostro anno. L' anno in cui Justin Mark Lovegool avrebbe capito che non poteva stare senza di me, senza il suo sole personale, così come io non potevo stare senza il mio ossigeno.Edited by ‚evil' - 16/7/2010, 10:50
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