• what does "solitude" mean?

« Older   Newer »
  Share  
liliac wine;
TOPIC_ICON2  view post Posted on 17/7/2010, 14:03




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Quel giorno Marlène si era ritrovata a vagare chissà per quale motivo per le vie affollate di Diagon Alley.
Odiava quel posto con tutta sè stessa: non v'era ragione di sostarvi più a lungo del dovuto, se non in caso di stretta attinenza a delle urgenti necesità da sbrigare. In realtà, non avrebbe neppure saputo dire con certezza come vi fosse arrivata.
Quella mattina si era alazata che il castello ancora dormiva, come ogni giorno - i suoi incubi non le lasciavano respiro durante la notte, e al meglio riusciva a chiudere occhio per quattro ore di fila; il resto del tempo, lo impegnava leggendo o esercitandosi con i suoi poteri - .
Il suo corpo, in completa autonomia dalla sua mente, l'aveva trascinata fin nelle strade del villaggio più vicino, probabilmente supponendo che del calore umano l'avrebbe sollevata dei suoi immensi dolori.
Si sbagliava.
Tutta quella gente che si muoveva come un flusso inarrestabile e nocivo, le creava un fastidio incommensurabile. Si sentiva mancare il respiro, le gambe stavano per cedere sotto il trascurabile peso del suo corpo. Madida di sudore in viso, andò ad appoggiarsi ad un muro, con il fiatone e la mano destra poggiata sul petto che si gonfiava nel tentativo di trarre qualche respiro in più.
Marlène puntò i suoi occhi verdoni sulla vetrina che le stava dinanzi e per un istante le parve di scorgere una figura conosciuta: profilo francese, corpo scolpito, spalle larghe, capelli castani, sigaretta tra le lbbra...
Luis...
Luis..

La vista si faceva sempre più appannata, mentre la ragazza arrancava in quel mare di voci e corpi informi, nel tentativo di raggiungere l'unico corpo che davvero le interessasse.
Quando fu abbastanza vicina al fratello, allungò timidamente una mano per farlo voltare e questa andò a sferzare il vuoto, ricadendo sul suo fianco, lentamente.
None esisteva nessun Luis, nessuno che fosse lì con lei.
Nessuno che la proteggesse più.
Nessuno che passasse ore e ore ad addestrarla alla vita.
Era sola.
E su quell'ultimo pensiero basò la sua riflessione di quell'attimo,
rimanendo imbambolata in uno spazio immaginario, al confine tra il mondo conosciuto e quello da scoprire.
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 09:05
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
Avevo sempre amato scorrazzare per i magici negozi di Diagon Alley. Erano così luminosi, piccoli e magici. Passando da una viuzza e l'altra guardavo e mi perdevo nella bellezza di quel luogo. Arrivata in una via, piccola e buia, notai una ragazza. Non riuscivo a capire se stava bene o no. Mi avvicinai e la misi una mano sulla spalla. -Ciao, tutto bene?- le chiesi, timida.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 09:16




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Con le braccia ancora avvinghiate alla sua stessa vita a mò di un abbraccio mai arrivato da nessuno, la giovane e bellissima Serpeverde era fortemente tentata dall'idea di piangere. O forse pregava perchè ciò accadesse. Troppi anni erano passati dall'ultima volta che aveva liberato il proprio dolore, che ora se ne stava sepolto nel più profondo di lei, logorandola a poco a poco.
Una lacrima, Marlène.
Cosa ti costa? E' solo una piccola lacrima... Nessuno ti può vedere, qui. Nessuno ti riconoscerebbe.
Tu non sei nessuno per queste persone...

E proprio mentre agiva sulla propria persona in un disperato tentativo di autoconvincimento, subì un improvviso e brusco risveglio dai propri malinconici pensieri. Con lo sguardo felino e tagliente, pieno d'odio e disprezzo, si voltò di scatto, seguendo la direzione della mano estranea che sei era permessa di toccarla.
Allibita dal ritrovare una studentessa al suo fianco, e per di più Grifondoro, rimase qualche attimo senza fiato. Quindi, si ricompose al meglio che potè e scrollando via la mano della ragazza dalla sua veste, rispose a tono alla domanda della stessa
E tu saresti?
Scusami, non credo sia molto educato disturbare le persone in questa maniera, tu? Cosa ti hanno insegnato i tuoi genitori all'ora del thè in salotto, piccolina?
Con la sua rinomata propensione alla recitazione, riprese le sue solite vesti da Serpeverde impertinente. Finalmente aveva un'opportunità per distrarsi da tutte le sue preoccupazioni, quella mattina, e non se la sarebbe certo lasciata sfuggire.
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 09:21
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
Alzai un elengante e finemente curato sopracciglio, mentre incrociavo le braccia al petto e osservavo l'impertinente ragazza che mi stava davanti.-Dopo il tuo atteggiamento decisamente poco educato, mi passa quasi la voglia di dirti chi sono.- le risposi. -Per la cronaca rimettiti a posto il trucco, hai la matita rovinata. Eper la lacrima cha hai tra le ciglia.- l'avvertì, mentre mi facevo indietro, allontanandomi da lei.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 09:40




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
La giovane Serpeverde decise di non dare troppo peso alle parole di quella sciocca ragazza che la importunava: era il suo trastullo, non la sua tortura. Con un ghigno sofisticato, poggiò la schiena contro il muro che aveva alle sue spalle e rimase ad osservarla così, a braccia conserte, con il volto decisamente rasserenato rispetto a qualche istante prima. L'immagine di Luis non aveva più spazio nella sua mente, in quel momento, e ciò poteva solo rivelarsi un bene. Era inutile rimanere aggrappati ad un'illusione, ad un ricordo evanescente. Chissà, magari un giorno lo avrebbe incontrato di nuovo; molto probabilmente, si sarebbe fatto vivo lui, prima o poi. Era sempre stato responsabile di sè e non sarebbe di certo mancato questa volta.
Puntò i suoi occhi smeraldini in quelli della Grifondoro, inchiodandola con lo sguardo alla sola prospettiva dei loro visi. Era come se vi fossero loro due e nient'altro.
Mi piace il tuo modo di affrontare le cose. Mi ricordi tanto una di quelle bambole di porcellana vestite e acconciate con cura, a cui si dà un doppio nome e che si fanno prtatrici delle buone maniere inglesi. Una specie di istitutrice in miniatura ghignò adorabilmente, per poi riprendere Ti svelerò un segreto, perchè mi ispiri allegria lentamente si avvicinò al suo viso contornato da una folta capigliatura bionda, perchè solo lei potesse udire i suoi sussurri Sarei tentata di sapere chi sei, ma a che scopo? Rovineremmo questo meraviglioso gioco. Sorrise divertita e assai fittizia.


SPOILER (click to view)
Se non l'avessi capito, Marlène è un po' pazza xDD
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 09:52
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
Capìm che era pazza...e completamente sola. -Oh, tranquilla. Non roviniamoci il gioco.-
Si era avvicinata sussurandomi nell'orecchio. Ero una tenera grifondoro, lo sapevo, Il cappello mi aveva smistata in quella nobile casata, ma chissà come mai ogni volta che qualcuno mi faceva qualche torto o mi rispondeva male, l'animo di slytherin di mia madre usciva prendendo il sopravvento. Il ghigno che mi spuntò sul viso, era assolutamente fuori luogo sul mio etereo viso.
Non la lasciai allontanare da me, perchè le sussura anche io qualcosa all'orecchio. -Dimmi un po', piccola serpe. Com'è essere attaccati ai ricordi, eh? Com'è sentirsi soli? - le bisbigliai mentre soddisfatta osservai il suo volto, leggermente stupito. Adoravo il dono di capire i sentimenti delle persone.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 10:03




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Mentre la Grifondoro le bisbigliava nell'orecchio, Marlène provò un gran desiderio di estrarre la bacchetta e puntargliela al collo. La sua sete di vendetta sul mondo per il dolore a lei causato era sempre più viva e persuasiva. Tuttavia, non fece nulla, si limitò a spingerla via ghignando Oh, "tuscè", lo ammetto Grifondoro. E lo ripeto: non sei proprio niente male. Il mio dubbio, ora, è uno soltanto: come mai uno spirito cattivello e peperino come il tuo è finito in una casata tanto mollacciona? I suoi occhi la tenevano ancora imprigionata nella loro morsa infrangibile. Marlène lasciò scivolare una mano in tasca e ne estrasse una sigaretta, che accese senza alcuno sforzo particolare, con la sola forza del pensiero. Il fumo ora traspirava a poco a poco dalle sue labbra rosso fuoco, che stavano socchiuse, in attesa di una parola o di un affetto mai ricevuti.
Erano pure e vergini, sotto quel punto di vista.
Acutamente, aveva già studiato a fondo la figura della sua interlocutrice, tanto da comprendere che le sue abilità magiche dovevano essere tutt'altro che scarse o restie ad apparire. Capì istantaneamente che doveva esserci qualcosa di... speciale, in lei. Qualcosa che le permetteva di muoversi con troppa facilità neimenadri dei suoi pensieri.
Aspirò una boccata di fumo, con una passione mirevole e davero pittoresca a guardarsi - certamente data dall'influenza dell'amore per il cinema e per il teatro-. Magari potresti insegnarlo anche a me, questo trucchetto. Voglio dire: cos è troppo facile spaziare nei pensieri altrui, nelle emozioni altrui... il suo ghigno si spezò, l'espressione del viso divenne fredda e marmorea Ma ti è andata male, temo. E' da tempo che non provo più tali sconvolgenti emozioni, cara.

 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 10:17
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
-Ogniuno ha i suoi segreti, serpe.- le risposi mentre, tornavo al mio posto. Non avrei mai detto a nessuno che io avevo chiesto esplicitamente al cappello di essere smistata tra i teneri Griffyndor. Non volevo avere mio fratello tra i piedi e neppure essere perfida come la persona che avevo davanti. Scoppiai a ridere mentre sentivo le parole che uscivano dalla sua bocca.-Potrei anche crederti, peccato che i tuoi sentimenti dicano tutt'altro.- le risposi mentre il riflesso del vetro dietro di lei, mi rimandava l'immagine dell'animo Slytherin dentro di me. Ero una serpe l'avevo sempre saputo, ora dovevo solo rinnegare la parte Slytherin dentro di me. Ghigno sul viso perfetto, di porcellana. E una sicurezza che molto spesso prendeva sempre, troppo spesso, il sopravvento.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 13:17




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Oh, beh. I segreti sono segreti, bambolina sorrise beffarda alludendo all'aspetto fragile e delicato della Gryffindor. Come si permetteva di parlarle con quel tono? L'astio tra le due casate arrivava davvero sino a quel punto? P vi era qualcosa di più, un motivo più profondo per disprezzare a tal punto i Serpeverde... magari una ragione che aveva radici nel profondo del suo animo e che la ragazza si curava di celare al resto del mondo, come il suo più prezioso segreto. La cosa la incuriosiva alquanto: era abbastanza brava a capire le persone, come a confonderle del resto. La sua era una dote innata, che con tempo e pazienza aveva affinato, al pari della propensione alla recitazione e al dramma in particolare. Marlène era così: un blocco di ghiaccio capace di riflettere mille colori diversi contenuti della luce - ovvero di cambiare volto, espressione, storia, comportamento, a seconda delle circostanze. Tutto a suo comodo, questo era ovvio.
Eppure c'è qualcosa in quella tua divisa che proprio non mi convince... Intendo, milady, è un po' strano che i Gryffindor si spingano a giocare agli stessi giochetti di noi serpi, o sbaglio? E ancora più strano è che siano capaci di tagliare in questo modo con le parole. Sgranò gli occhi, affascinata, mentre aspirava l'ennesima boccata di fumo dalla sigaretta Dico sul serio, sono totalmente ai tuoi piedi... Commentò, ridacchiando con sarcasmo e una punta di piacere amaro sulla lingua Oh, ma perdona piuttosto la mia scortesia... Gradisci una sigaretta? Concluse porgendole il suo pacchetto mezzo vuoto.
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 13:33
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
Sapevo che era tutta una finta. Una serpe, rimaneva sempre una serpe. Ascoltai quello che disse, mettendo in dubbio la mia divisa da grifondoro. Sapevo che mi stavo scoprendo troppo, che poteva capire quello che io cercavo di tenere all'oscuro praticamente da tutta la vita. Scossì la testa, sorridendo.-Si, ammetto, mia cara, che il rosso non mi dona, però io sono una grifondoro. Mi ha smistata il cappello.- incominciai.-Cos'è solamente voi infide serpi sapete essere taglienti e cattivi? Ti sbagli. Basta essere senza sentimenti, o per lo meno far finta di non avere sentimenti, essere stronzi con tutti, credere di essere superiori. Ecco un serpeverde. Curioso invece come tu sia assolutamente la più strana, tra le serpeverdi che io conosco. Sei..sei...- non riuscivo a trovare la parola per definire quella strana ragazza. Sospirai, mentre scuotevo la testa rifiutando la sigaretta. -Ho smesso da un po'.- commentai.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 14:13




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Con tutta la pacatezza di cui era capce, Marlène si spostò una ciocca di caoelli dalla fronte, portndola elegantemente dietro l'orecchio. Un gesto, il suo, eseguito con una raffinatezza ed un'eleganza degne di una regina. Ancora una volta, l'amore per l'arte e la sua passione sfrenzata per la vita, l'avevano spinta in un gioco di ruoli a cui non sarebbe mai dovuta sottostare. E invece, proprio in quello consisteva il suo divertimento: nel punzecchiare, nell'affascinare, nel soggiogare, nel ferire, nell'attrarre, nell'ingannare, nell'essere mille persone, mille cose, mille luoghi tutti insieme.
Marlène, Marlène. Dov'è la tua Parigi? Dove tuo fratello?
Conosci l'amore, Marlène - dovresti.
In realtà il rosso ti dona: sei un bel peperino, questo mi pare di avertelo già detto. E' il giallo a contrastare sgradevolmente con il tuo viso. E poi, bambolina, il Cappello non è legge e non è per sempre: si è in tempo in ogni momento per cambiare idea, e soprattutto, è facile che alle volte la nostra volontà sovrasti ciò che il destino ha predetto per noi. Le fece l'occhiolino, mentre le gote si dipingevano pinano piano di un piacevole color pesca.
assolutamente la più strana a quelle parole, Marlène non potè far altro che ringraziare ed annuire Oh, ma cìest magnifique! Questo vuol dire che mi ricorderai più a lungo degli altri. Anche se non so fino a che punto possa essere un bene... ghignò glaciale per te. concluse, gettando il mozzicone spento per terra e scrollando le spalle.
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 14:23
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
Mi appoggiai al muro, parallelo a quello della Slytherin. ormai l'aria da brava ragazza che mi ero costriuta in tanti anni era scomparsa, lasciando spazio alla mia vera natura. Maledizione a mia madre! I miei riccioli, si mossero per il vento, facendo cadere un ricciolo completamente biondo sul mio occhio destro. Lo tolsi con nauralezza. -Hai fatto un corso accellerato per essere così, oppure sei così di natura? credo proprio di no. Perchè qualcosa mi dice che il nome che continua a tormentare i tuoi pensieri e le tue emozioni è la ragione di tutto.- le dissi tranquillamente.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 14:38




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
Si fece un po' più a sinistra, lasciando spazio alla ragazza di accomodarsi accanto a sè. Non era male, in fondo, per essere una Grifondoro. Ma è semplice: lei non dovrebbe esserlo, e basta. Annuì a sè stessa e alla forza del suo intuito che non l'aveva tradita neppure quella volta. QUindi restò con lo sguardo fisso sul nulla, in attesa che il vuoto la sommergesse, e il vento la schiaffeggiasse in pieno viso. Era così, Marlène. Lei voleva sentire tutto, per non sentire il nulla.
Non capisco cosa tu intenda. "Così" in che senso? Così insopportabile, meravigliosa, strana, fuori di testa, affascinante..? Affascinante, suppongo. Ridacchiò cin naturalezza, lasciando che tutto il peso del suo corpo poggiasse su quella sola parete murata alle sue spalle.
Continuando ad ascoltare il soffio gentile del vento, le parole pronunciate subito dopo dalla Grifondoro giunsero alle sue orecchie una per una, scendite e mdodulate da un ritmo insondabile. Sgranò i suoi occhi smeraldini, d'un tratto. Eppure, non mutò l'espressione rilassata del suo viso e trattenne ogni sorta di pensiero che poteva balenarle per la testa in quella frazione di secondo
Santo cielo, sei davvero brava. Me lo devi proprio dire. E' una dote innata o affinata con il tempo?
 
Top
view post Posted on 19/7/2010, 14:52
Avatar

Advanced Member

Group:
Prefetto Serpeverde
Posts:
8,662

Status:


«Piangere di gioia.Oh sì, penso sia la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Mi è successa così poche volte che oramai è diventata rara. Sì, è una rarità piangere di gioia.»
:duc:

Duchessa Edith Spingles
. ~Griffindor; 6° anno
Avevo colpito. La vidi sgranare i suoi perfetti e luminosi occhi smeraldini. -Oh, io avevo pensato a fuori di testa, in realtà.- commentai, mentre incrociavo una gamba davanti all'altra.
-Chiamalo intuito.- le risposi, sogghignando. -Luis, eh? Chi sarebbe? Il tuo fidanzato?- le domandai con naturalezza, mentre vedevo da lontano il suo corpo irrigidirsi. Ok, io non ero così. Dovevo calmarmi, mi stavo comportando come lei. Il suo carattere serpeverde, stava risvegliando il mio. Sospirai cercando di rilassarmi.
 
Top
liliac wine;
view post Posted on 19/7/2010, 15:01




«Sulla tua schiena ho scritto poesie, usando i tuoi nei come punteggiatura;»
:marlene:

Marlène Edith Toluse
. ~Serpeverde; 6° anno
La faccenda si faceva alquanto scottante, non sapeva per quanto ancora avrebbe retto il peso della tensione. Doveva cercare di rimanere calma, concentrari su qualcos'altro. I passanti, le strade, le luci, i negozi, la pietra fredda che le sfiorava la schiena, i propri piedi sottili ed insicuri.
Fuori di testa, mia cara, purtroppo non lo sono. E ti dico purtroppo perchè essere pazzi guarisce dal mondo. Dalla cattiveria con cui il mondo ci tratta, dico bene bambolina? Se poi parliamo di fuori dalla norma, questo è un altro paio di maniche Ghignò tranquillamente Di certo non sono una che ama confondersi tra la massa, ma casomai spiccare su di essa. Ancora sorrise, un'ultima volta, prima di accennare a ciò che la sua interlocutrice cercava di sapere ormai dall'inizio di quella malsana conversazione. Senza dubbio, mentire anche su quell'ultimo punto non avrebbe avuto senso e sarebbe stato nocivo per lei stessa. Parlare di Luis con tranquillità e soprattutto con qualcuno che non la conoscesse e a cui non importasse nulla di lei, forse era la migliore soluzione che avrebbe potuto trovare in quel momento alla sua infelicità.
"Lui" si chiama Luis. Un gran pezzo di ragazzo, sono sicura che cadresti ai suoi piedi in men che non si dica. Tutte, prima o poi, si innamorano di lui; tutte quelle che hanno l'occasione di incontrarlo, per lo meno Sorrise lasciandosi andare ad un'espressione decisamente più serena di prima. persino i suoi lineamenti freddi e pungenti, si addolcirono nel rossore confortevole di quel ricordo E... No, non è il mio ragazzo. Di un ragazzo non si sente la mancanza a tal punto E' molto di più: Luis è mio fratello, ma anche tutto ciò che vale in questa vita. Queste ultime parole, dette da lei, risuonarono come la cosa più scontata e leggera del mondo, quando in realtò trattavano un argomento ben al di fuori della portata di semplici studentesse.
 
Top
31 replies since 17/7/2010, 14:03   185 views
  Share