~ Con le nuvole posso farcela, ma non posso cavarmela contro un'eclissi., Sonia ~ Justin ~ Alice -Best Topic of July 2010

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‚evil'
view post Posted on 18/7/2010, 16:12




:sonia:

Sonia Lilian Blake
~ Grifondoro; 6 Anno.
Ero appena tornata nella Sala Comune dopo la discussione con la Malfoy nella foresta: come sapevo fin dall' inizio, non avevo ottenuto nulla, se non maggiore odio da parte della vampira e qualche dubbio su sè stessa e la storia con Justin.
Io avrei continuato a battermi per lui finchè avrei potuto, ma a tutto c' era un limite, ed il mio era vedere il ragazzo che amavo privato di un'anima e di un cuore.
Sospirai e mi raccolsi al petto le gambe, mentre lo sguardo vivo per la decisione rimirava distrattamente il fuoco che scoppiettava nella sala comune.


«Perché sei viva, viva, cosi come sei, quanta vita mi hai passato e non la chiedi indietro mai!
Perché sei viva, viva, per quella che sei, sempre pronta, sempre ingorda, sempre viva come vuoi.»



Edited by ‚evil' - 18/7/2010, 22:50
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 18/7/2010, 16:52





J
ustin Mark Lovegood

~ Grifondoro; 7 Anno.
Justin si era trattenuto - forse un po' a lungo - Nella guferia. Amava soffermarsi in quel luogo, quando non aveva troppo da fare, per riflettere, sai com'è, non fa mai male. E soprattutto aiuta a capire quello che si vuole Davvero, e diciamo che in quel momento, era proprio ciò che avrebbe dovuto capire. - Oddio, questi dubbi neanche dovrebbero sorgermi, ma allora perchè? - Si chiedeva, mentre guardava i volatili innalzarsi a turno e spiccare il volo liberamente. - Io amo Alice, non ho dubbi. Ma allora perchè? Perchè quando vedo Sonia non riesco a negarle affetto, e quando non la vedo la penso, anche se per tutti gli altri non è normale? - Tutte quelle domande lo avevano torturato per ore. - Ma quello avrebbe dovuto essere il suo momento di relax! - Penserete. Invece per Justin rilassarsi voleva dire osservare senza dover giudicare, e non pensare a nulla voleva dire pensare a quello a cui più teneva. Solo l'imbrunire lo aveva riportato con la mente a quello che avrebbe dovuto fare. E così, riafferrata la sua tracolla, dalla quale non si separava neppure per un istante, si diresse verso il castello, dove avrebbe dovuto effettivamente essere. Per strada incontrava tutti i suoi amici, ma il suo sguardo era basso, e la considerazione verso l'esterno tendeva asintoticamente verso lo zero assoluto. La sua mente era piena. Neppure le scale, però, vollero permettergli di arrivare così in fretta, si mossero, proprio nel momento in cui il suo piede stava teso sul primo scalino di ognuna. Vai a capirle certe volte, queste coincidenze. con la testa bassa continuava a salire, fino a ritrovarsi davanti al ritratto davanti alla Sala comune della sua adorata casata. Siccome era ormai prefetto, la grassa signora non gli chiedeva nemmeno più la parola d'ordine, la porta si apriva magicamente al suo arrivo. Si era trattenuto più del dovuto, ma qualcuno lì dentro, o forse è meglio dire. qualcuna, lì dentro, si era appena appostata a riflettere, proprio come faceva lui. Entrò, poggiò la borsa sul divanetto in Sala comune, e la torsione cerebrale, portò le sue iridi a riflettere quel che meno si aspettava: Sonia. Gli occhi di lei erano molto meno allegri, e riflettevano la luce tremante delle fiamme nel camino. A primo impatto, avrebbe voluto fingere di non vederla; ma poi si rese conto della codardia che poteva essere letta in un gesto così spregiativo. Le si avvicinò, dunque, portando la mano sul sul viso, e le disse: - Cosa c'è? - Con tono pacato e distaccato, anche se lei sapeva benissimo che non era indifferente quanto voleva dare a vedere.

«Non stai mentendo se ti fanno mentire;
Se la sola realtà che accettano è la loro.
Quel ragazzino dolcissimo e cocciuto in qualche
modo ha fatto breccia nella tua armatura.
»


Edited by RubeusHagrid* - 19/7/2010, 23:52
 
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‚evil'
view post Posted on 18/7/2010, 18:15




:sonia:

Sonia Lilian Blake
~ Grifondoro; 6 Anno.
Ero ancora presa dai miei pensieri quando dei passi ed una voce conosciuta mi costrinsero ad alzare lo sguardo: i capelli biondi, gli occhi spenti e stanchi... Quella situazione stava facendo soffrire anche lui, ma io non potevo farci niente. Era per il suo bene.
Il primo impeto fu quello di alzarmi e gettargli le braccia al collo, consolarlo e dirgli che lo amavo, che con me tutto sarebbe stato più facile, che io ero la scelta giusta, ma non lo trovai giusto, non volevo che stesse ancora peggio: per quanto amassi me stessa, amavo di più lui.
Così restai seduta guardandolo semplicemente e mormorai:
Nulla... mentendo più a me stessa che a lui.
Ma cos' altro potevo fare? Conosceva la situazione, eppure non aveva fatto nulla per cambiarla. Ma come potevo pretendere qualcosa di diverso?

«Perché sei viva, viva, cosi come sei, quanta vita mi hai passato e non la chiedi indietro mai!
Perché sei viva, viva, per quella che sei, sempre pronta, sempre ingorda, sempre viva come vuoi.»

 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 18/7/2010, 21:40





J
ustin Mark Lovegood

~ Grifondoro; 7 Anno.
Justin era molto imbarazzaato. Ormai era così raramente se stesso che quasi non sapeva più come comportarsi con lei, e poi non sapeva neanche più cosa provasse. Si alternavano i momenti in cui era convinto di Amare Alice, e quelli in cui vedeva Sonia, in cui non sapeva cosa pensare. Non si faceva coinvolgere troppo, diceva, ma tutti lo dicono, per non far sentire i propri partner troppo importanti. Con gli occhi alzati, poi, tirò un forte sospiro, che si concluse con lo sguardo incrociato di entrambi. Non amava quelle circostanze, di solito amava la persona con cui condivideva quei momenti; ma forse non era questo il punto. Dentro la loro sala comune potevano cullarsi quanto volevano, ma fuori da lì non avrebbero portato nulla, e questo non doveva accadere. - Anche perchè le voci circolanò, e se ne arrivasse voce ad Alice, non so come reagirebbe. - Di colpo, poi, squotè la testa, si sedette a terra, accanto a lei, poggiò la testa sul bracciolo del divano, e stava per portare una mano verso di lei, quando: -Justin! Cosa diamine fai? Mio Dio, ma! - Pensava, mentre fingeva di aggiustarsi la camicetta, per evitare di essere visto da Sonia. - Ma cosa cavolo sto facendo? Io ho... pensato anche per un istante di portare avanti questa cosa, all'insaputa di... Alice? - Continuava a squotere la testa, e a sbatterla contro il divano. - Sono un tiranno per i cuori in cui trovo posto. - Continuava ad affligersi, guardando di tanto in tanto Sonia, che, le si leggeva negli occhi, sperava con tutti il cuore che quella sera lui, ecco, come dire... non avesse pensato ad Alice. Le cose, però, non sembrarono andare così, presto Justin si alzò, si sedette composto sul divano, e guardava incantato le fiamme che si agitavano veloci nel camino. - Sonia, io lo so cosa stai pensando. Cosa stai sperando aggiungerei. - Sonia fremeva nel sentirlo parlare, ma sapeva la condizione in cui si trovava. - Io... - Sollevò il busto dallo schienale per guardarla in faccia, poi aggiunse: - Lo sai che amo Alice. E che una parte di me non può tenersi lontano da lei neanche un solo istante. - Lei guardava con sguardo di sufficienza, perchè forse non erano le parole che si aspettava di sentire. - Lo so, tu puoi capire. Una parte di me, che conivolge ogni mia azione, vive in sola funzione di Lei. Perchè sa che se per lei conta qualcosa, vale la pena soddisfarla. - Con gli occhi dolci che si ritrovava, la guardò dritto, - Dev'esserti capitato, no? - E mentre la osservava, però continuava a pensare che magari Sonia avesse centrato il suo cuore a sua volta, magari con una intensità diversa. Non riusciva a guardarla troppo a lungo, sentiva che stava offendendo il suo animo, e che se si stesse formando una ferita, quello che la stava infliggendo era lui. Senza la piena coscenza di quel gesto, poi, si alzò, la guardò più da vicino, poi afferrò la tracolla e fece capire che stava per salire nel suo dormitorio, ponendo fine al dialogo che avrebbe potuto esserci quella sera.

«Non stai mentendo se ti fanno mentire;
Se la sola realtà che accettano è la loro.
Quel ragazzino dolcissimo e cocciuto in qualche
modo ha fatto breccia nella tua armatura.
»


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CITAZIONE (‚evil' @ 18/7/2010, 19:15)
per quanto amassi me stessa, amavo di più lui.

Mio Dio Soniaaaaaa... :rolleyes:


Edited by RubeusHagrid* - 19/7/2010, 23:52
 
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‚evil'
view post Posted on 18/7/2010, 22:33




:sonia:

Sonia Lilian Blake
~ Grifondoro; 6 Anno.
Era l' immagine del tormento, ecco quello che era Justin ai miei occhi: come se all' interno di sè avesse due Justin, e non sapesse quale voler far prevalere.
Lo sapevo che amava quella succhiasangue senza cuore, ma lui a sua volta sapeva di amare anche me, e l' aveva ammesso.
Erano due tipi di amori diversi: quello per Alice era veleno, corrosione che si consumava lentamente, senza mostrare velocemente i suoi effetti, ma che alla fine distruggeva ogni cosa.
Mentre quello per me era il sole, che ti scalda, ti fa star bene, stare con me per lui sarebbe stato facile come respirare, io per lui sarei stato ossigeno, la Malfoy invece H2.
Alle sue parole chiusi gli occhi come per assorbire l' intensità della notizia che, in realtà, già sapevo: lui amava Alice.
Tutti hanno una parte cattiva, basta riuscire a liberarsene. dissi distaccata riferendomi a lei.
Avrei potuto resistere se pensavo a lui, a non farlo soffrire... Ma quando mi parlò degli effetti dell' amore!
Una parte di me, che conivolge ogni mia azione, vive in sola funzione di Lei. Perchè sa che se per lei conta qualcosa, vale la pena soddisfarla.
Scossi la testa sorridendo amaramente e quando mi accorsi che se ne stava andando finalmente mi alzai in piedi, lo sguardo orgoglioso fisso sul ragazzo che amavo, senza tuttavia muovere un passo in sua direzione.
Dev' essermi capitato? Tu dici? Vivere in funzione di qualcun altro, tenersi tutto dentro, dolore, gioia e paura, persino amore pur di non turbare l' altra persona? Passare le giornate con sbadataggine pensando al suo sorriso? Escogitare stupidi piani per poterlo incontrare in biblioteca e studiare cura delle creature magiche mentre di soppiatto lo guardo?
Mi ravviai i capelli sorridendo stavolta sincera, ripensando ai nostri momenti insieme.
Hai ragione, forse mi è capitato Justin.
In realtà non feci nessuna mossa per trattenerlo nella Sala Comune, ma nel mio cuore sapevo che sarebbe rimasto, e lo avrebbe fatto per me, perchè anche se ammetterlo faceva paura, distruggeva tutte le sue certezze, Justin Mark Lovegood mi amava.

«Perché sei viva, viva, cosi come sei, quanta vita mi hai passato e non la chiedi indietro mai!
Perché sei viva, viva, per quella che sei, sempre pronta, sempre ingorda, sempre viva come vuoi.»

 
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RubeusHagrid*
view post Posted on 18/7/2010, 22:44




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Oh Dio ma... :wub: Kel, ma è BELLISSIMO!

Perchè mi ricorda questa scena??


:wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
 
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‚evil'
view post Posted on 19/7/2010, 09:19




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ohhh grazie *-*
beh, perchè anche sonia e justin come jake e bella sarebbero perfetti insieme! :wub:
 
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view post Posted on 19/7/2010, 21:02
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Scusate se mi intrometto, ma perchè c'è scritto: Sonia Justin Alice? O.o Non dovrebbe essere Sonia e Justin?
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 19/7/2010, 21:27





J
ustin Mark Lovegood

~ Grifondoro; 7 Anno.
Non appena mosse il primo passo lungo la direzione che lo avrebbe portato verso i Dormitori, pensò: - Eppure non è questo quello che credo giusto. - Con lo sguardo basso, poi, si avvicinò a lei, le porgeva la mano, e la guardava fissa negli occhi per qualche istante. Poi, finalmente lei si alzò, e la cosa più evidente che potè notare fu: - Però, sei alta quanto me. - Ok, un'altra affermazione senza senso, di quelle che faccio quando sono imbarazzato. - Con sguardo profondo, poi, mi persi nel suo dolce sguardo, immergendomi nella sua sovente speranza che per lei ci fosse ancora spazio tra i miei pensieri. - Beh, indubbiamente, le dedico dello spazio, ma questo non implica che è mio volere farlo. - Pensò Justin tra le sue ramificate meningi. Dolcemente, poi, portò la fronte vicino alla sua, le prese le mani, e con un nodo alla gola, avrebbe voluto parlarle. Ma passarono dei minuti prima che riuscisse ad affrontare quasiasi tipo di discorso, perchè era incondizionatamente e inevitabilmente coinvolto dal suo fremere d'amore. Le frasi che aveva scandito in precedenza, si erano scagliate direttamente nel suo cuore, che era troppo tenero per non ferirsi. - Lo sai, a te sembrerà che il mio cuore abbia una corazza. - Lei sembrava stupita da quella affermazione burbera, che non verteva poi così tanto sulla sua decisione, anzi, sembrava quasi deviarla. - Vedi, in molte cose ho saputo tenere a bada quello che sentivo, ma... poi sei arrivata tu. E con te... ecco... non lo so. - Portava intanto la sua mano destra sul fianco della giovane Grifondoro, che ancora ascoltava, senza muovere un muscolo, sapeva che una sua provocazione sarebbe potuta essere compromettente. - Ecco, io... a te non ho mai celato nulla. Neppure quando avrei dovuto. Neppure quando c'era... - A quel punto si sentì il suo nodo alla gola, mentre deglutiva. - L'altra. Anzi no, lei non è l'altra, mi spiace. Hum.. - Abbassò lo sguardo, poi, non riusciva a dirle che per lui era Alice la sola, ma che non sapeva perchè c'era qualcosa che non riusciva a tenerlo lontano da lei. Poi, quasi in lacrime, portò anche l'altra mano sul fianco di Sonia, poggiando la testa sulla sua spalla dicendo: - Vedi, il mio cuore ce l'avrà pure una corazza, ma... è talmente fragile che è difficile crederlo. Sarà di... cristallo. - E con tutta la dolcezza che sentiva, - vi assicuro che trovare qualcuno che gli competeva, era una storia lunga - la stringeva forte e diceva: - Ti prego, non prendertela con me, se qualcuno mi ha condotto a scegliere. - Con gli occhi rossi, poi, continuava ad osservare il fuoco, e a tremare non erano solo le fiamme, questa volta.

«Non stai mentendo se ti fanno mentire;
Se la sola realtà che accettano è la loro.
Quel ragazzino dolcissimo e cocciuto in qualche
modo ha fatto breccia nella tua armatura.
»


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tesoro ma non vedi che Justin non fa altro che predicare Alice? xD


Edited by RubeusHagrid* - 19/7/2010, 23:54
 
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‚evil'
view post Posted on 19/7/2010, 22:18




:sonia:

Sonia Lilian Blake
~ Grifondoro; 6 Anno.
Ascoltai imperterrita il suo discorso, senza muovere un muscolo, senza quasi respirare, semplicemente lo guardavo negli occhi inerte, senza riuscire a nascondere i brividi lungo la schiena provocati dalle sue mani sui miei fianchi.
Non mi disse nulla che già non sapevo, ma era la prima volta che le sentivo dalle sue labbra e non da quelle di Alice, e faceva male, come se centinaia di spilli mi fossero stati conficcati simultaneamente nel cuore, come se una lama ghiacciata mi avesse perforato lo stomaco mozzandomi il respiro.
Lui amava Alice, ma non riusciva a staccarsi da me.
Io ero la ruota di scorta, la spalla su cui piangere quando non c' era lei... Ero io l' altra.
Mi allontanai bruscamente da Justin quando finito il discorso poggiò il capo sulla mia spalla, e parlai a testa bassa tenendo le braccia inerti lungo i fianchi coperti dal vestitino rosso fuoco.
Se è così Justin, allora smettila. Smettila di cercarmi, di sorridermi, di parlarmi, di farmi morire dentro.
Alzai lo sguardo deciso su di lui.
Non ti sto obbligando a scegliere, perchè so che sceglieresti lei, tu avresti sempre scelto lei... La cosa triste è che lo fai solo perchè ormai sei abituato così, ormai Alice è routine, e ammettere che mi ami fa paura.
Sorrisi amaramente avanzando di qualche passo verso di lui.
Allora smettila Justin. Se è così, se davvero lei per te è l' unica, eliminami, dimenticati di me, tagliami fuori dalla tua vita.
Oramai eravamo a soli pochi centimetri l' uno dall' altro, ma non me ne importava: il momento era troppo denso di emozioni per poter pensare a doppi fini.
Rapido e indolore... Starò male all' inizio, ma almeno smetterò di marcire dentro.


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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 20/7/2010, 01:10





J
ustin Mark Lovegood

~ Grifondoro; 7°Anno.
Justin a quel punto non sapeva più come comportarsi. Sentiva dentro di sè che era l'occasione giusta per allontanarsi da lei, perchè alla fine sapeva di amare Alice, ma allora perchè non lo diceva? - No. Lei per me non è una quidoqua qualunque, lei non merita niente di tutto questo. Se la sua sola colpa è quella di amarmi, perchè ne deve soffrire? - Ma quel che c'era di peggio, era che Justin neppure la stava illudendo, perchè le cose che diceva, le aveva sentite, sempre. - Io credo che solo chi è causa dei suoi guai, debba pianger se stesso. - Avvicinandosi, continuava a guardarla a fondo. Lei non si lasciava impressionare dai toni profondi che gli venivano usati contro, perchè sapeva benissimo che a parlare son bravi tutti, i maschi forse ne avevano la specializzazione. Con il cuore in gola, quasi non riusciva a spiegarsi, forse perchè in fondo neanche lui sapeva cosa voleva veramente. Sospirava affaticato, di tanto in tanto doveva soffermarsi, era tutto un complesso di cose che lo coinvolgeva troppo. - Ma io non so più cosa pensare. Non potrei pensare a lei disperata e affranta perchè io devo avere i miei spazi, o peggio, perchè ho qualcun altra a cui dedicare il mio tempo. - E così le si avvicinò ancora, e le chiese umilmente di ascoltarlo, per poi esprimersi finalmente: - Sonia, per me sei... importante. E' solo che non... - Ecco, non riesco ad esprimermi. - Senza pensarci troppo, poi, la riabbracciò, sussurrandole all'orecchio: - Non so se sto facendo la cosa giusta, ma dentro di me, è quello che voglio. - Lei sembrava molto distaccata, perchè sentiva che quella storia la avrebbe condotta solo alla sofferenza. Si sedette, poi, sul bracciolo del divano e abbassò la testa. Per quanto potesse essere teso, non riusciva ad essere oggettivo, né a tirar fuori quello che avrebbe deciso, perchè infine sarebbe stato comunque condizionato dalla imminente reazione di Sonia. Ancora con la testa bassa, poi esclamò: - No, no, no. Ho deciso. - Lei, quasi allarmata, si avvicinò con sguardo perplesso, mentre lui alzava lo sguardo e scandiva lentamente: - Devo capire quello che c'è dentro me, e non è quello che dico a te, né a lei. Quello che c'è, c'è a prescindere, e se c'è adesso, ci sarà per sempre. Perchè se amo lo faccio per sempre; se mi dovessi un giorno accorcere di non amare più, allora realizzerei di non aver mai amato. - Guardandola esattamente nelle pupille, dal momento che lui era seduto, però, lei era più in alto rispetto a lui, quindi doveva alzare leggermente la testa per fissarla. In quel momento gli passarono per la mente così tanti pensieri, che non ne fissò uno per soffermarvisi, e renderlo oggetto di una sua riflessione. - Per questo non affermo mai di amare, se prima non lo dico a me stesso. - La guardava ancora, ma non si stavano guardando allo stesso modo. - Non mi sei indifferente, Sonia. - Affermò, poi, poggiando la testa sullo schienale del divano.

«Non stai mentendo se ti fanno mentire;
Se la sola realtà che accettano è la loro.
Quel ragazzino dolcissimo e cocciuto in qualche
modo ha fatto breccia nella tua armatura.
»


Edited by Justin Mark Lovegood - 21/7/2010, 10:00
 
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‚evil'
view post Posted on 20/7/2010, 09:04




:sonia:

Sonia Lilian Blake
~ Grifondoro; 6 Anno.
Ancora una volta ascoltai le sue parole, incapace di voltarmi ed andarmene, lasciandomi tutto alle spalle, amore, amicizia e sofferenza.
Non sapeva nemmeno lui cosa fare, si vedeva, aveva gli occhi lucidi e la voce tremante, parlava a scatti... E questo uccideva anche me. Con la mia ostinazione lo stavo facendo soffrire.
Quando mi abbracciò e mi parlò all' orecchio sussultai, ma non reagii, restando semplicemente ferma, con le braccia abbandonate lungo i fianchi.
Alla sua ultima affermazione scoppiai a ridere nervosa, come a cercare di scaricare la tensione.
Non ti sono indifferente! Oh questo lo so bene, sei tu che l' hai capito tardi...
Mi sedetti accanto a lui sul poggia braccio del divano e posai stancamente la testa sulla sua spalla.
Ora mi domando quando capirai di amarmi, e cosa farai quando lo capirai.
Risollevai la testa, guardandolo seria negli occhi così caldi ed espressivi.
Vedi, tu non puoi fare a meno di me. Avresti potuto semplicemente lasciarmi andare poco fa, e tornare dalla tua serpe, ma non vuoi e non puoi perchè... sorrisi tra il soddifatto e l' innamorato ...volendo o no, che tu lo accetti o meno, io sono una parte di te, così come lo è lei.
Scivolai a terra stancamente poggiando la testa al bracciolo e chiudendo gli occhi, in attesa di una risposta.

«Perché sei viva, viva, cosi come sei, quanta vita mi hai passato e non la chiedi indietro mai!
Perché sei viva, viva, per quella che sei, sempre pronta, sempre ingorda, sempre viva come vuoi.»

 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 21/7/2010, 09:24





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ustin Mark Lovegood

~ Grifondoro; 7°Anno.
A Justin piaceva l'idea di amare, ma non avrebbe mai pensato, che lo avrebbe condotto a provare delle emozioni così forti. Aveva il cuore che gli batteva forte, tanto da sentirsi la vena pulsare sulla tempia, e la mente ormai non sapeva più come pensarla. Sonia era così dolce e perspicace, - E' pur sempre una Grifondoro - continuava a pensare, orgoglioso della sua casata. Ma poi, inevitabilmente, la sua psiche astratta lo coniugava ad Alice, dalla quale non poteva tenersi lontano mai troppo a lungo. Con lo sguardo fisso verso Sonia, mentre si accasciava vicino a lui, tirava un sospiro di sofferenza, perchè davvero non sapeva più come prenderla. Quando, poi, finalmente, si sentì pronto disse: - Io so che in fondo io... cioè, per me non sei l'alternativa. -Esclamava, a bassa voce, quasi parlando tra sè e sè. Si poggiò a lei, poi, e le teneva la mano, dicendole: - Lo sai che un posto per te ci sarà sempre nel mio cuore. E' brutto da sentir dire, e poi sa molto di consolazione, ma sai benissimo quello che intendo. - E poi, senza fiatare, chiuse le palpebre e si lasciò andare, poggiando la testa su quella di Sonia, che si reggeva sul suo collo.

«Non stai mentendo se ti fanno mentire;
Se la sola realtà che accettano è la loro.
Quel ragazzino dolcissimo e cocciuto in qualche
modo ha fatto breccia nella tua armatura.
»




Edited by Justin Mark Lovegood - 21/7/2010, 10:38
 
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‚evil'
view post Posted on 21/7/2010, 09:31




SPOILER (click to view)
io adesso aspetterei l' entrata di alice ^^
 
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Justin Mark Lovegood
view post Posted on 21/7/2010, 09:39




SPOILER (click to view)
ti prego voglio la citazione di minuetto:
- Rinnegare una passione, no. Ma lo so che non puoi dirmi sempre si, e sentirmi piccola così, tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te. Troppo cara la felicità, per la mia ingenuità, continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore, sono sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai, dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi, tanto sai, che quassù, male che ti vada avrai, tutta me, se ti andrà, per una notte. -

No Alice nella nostra sala comune, noo!
La notte passerà, e la mattina seguente andremo a camminare in giardino,dove troveremo Alice! :wub:
 
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75 replies since 18/7/2010, 16:12   487 views
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