Sonia Lilian Blake~ Grifondoro; 6 Anno.Era l' immagine del tormento, ecco quello che era Justin ai miei occhi: come se all' interno di sè avesse due Justin, e non sapesse quale voler far prevalere.
Lo sapevo che amava quella succhiasangue senza cuore, ma lui a sua volta sapeva di amare anche me, e l' aveva ammesso.
Erano due tipi di amori diversi: quello per Alice era veleno, corrosione che si consumava lentamente, senza mostrare velocemente i suoi effetti, ma che alla fine distruggeva ogni cosa.
Mentre quello per me era il sole, che ti scalda, ti fa star bene, stare con me per lui sarebbe stato facile come respirare, io per lui sarei stato ossigeno, la Malfoy invece H2.
Alle sue parole chiusi gli occhi come per assorbire l' intensità della notizia che, in realtà, già sapevo: lui amava Alice.
Tutti hanno una parte cattiva, basta riuscire a liberarsene. dissi distaccata riferendomi a lei.
Avrei potuto resistere se pensavo a lui, a non farlo soffrire... Ma quando mi parlò degli effetti dell' amore!
Una parte di me, che conivolge ogni mia azione, vive in sola funzione di Lei. Perchè sa che se per lei conta qualcosa, vale la pena soddisfarla.Scossi la testa sorridendo amaramente e quando mi accorsi che se ne stava andando finalmente mi alzai in piedi, lo sguardo orgoglioso fisso sul ragazzo che amavo, senza tuttavia muovere un passo in sua direzione.
Dev' essermi capitato? Tu dici? Vivere in funzione di qualcun altro, tenersi tutto dentro, dolore, gioia e paura, persino amore pur di non turbare l' altra persona? Passare le giornate con sbadataggine pensando al suo sorriso? Escogitare stupidi piani per poterlo incontrare in biblioteca e studiare cura delle creature magiche mentre di soppiatto lo guardo?Mi ravviai i capelli sorridendo stavolta sincera, ripensando ai nostri momenti insieme.
Hai ragione, forse mi è capitato Justin.In realtà non feci nessuna mossa per trattenerlo nella Sala Comune, ma nel mio cuore sapevo che sarebbe rimasto, e lo avrebbe fatto per me, perchè anche se ammetterlo faceva paura, distruggeva tutte le sue certezze, Justin Mark Lovegood mi amava.
«Perché sei viva, viva, cosi come sei, quanta vita mi hai passato e non la chiedi indietro mai!
Perché sei viva, viva, per quella che sei, sempre pronta, sempre ingorda, sempre viva come vuoi.»