✖ Melissa Discordia Grayback✖
Nome: Melissa.Deriva dal greco melissa che proviene dal termine meli, "miele". Il suo significato è dunque "colei che dà miele", cioè l'"ape". Nella mitologia greca era il nome di una ninfa che si prese cura del giovane Zeus. Amo il mio primo nome, è decisamente più per me. Sembra dolce, invece non lo è. Discordia, anche il mio secondo credo sia adattissimo a me. E' perfetto non trovate? Io porto solamente caos.
Cognome:Greyback. Avete letto bene? Boh, forse, perchè due non fa tre, chissà. Comunque ringraziando Dio, sono la figlia sana del lupomannaro cattivo.
Data di nascita/ età:trentuno ottobre.Ho ventitre anni. In fondo sono ancora una ragazzina
Orientamento sessuale: Eterosessuali
Status di sangue: Purosangue.
Famiglia: Beh direi che dal cognome, si capisce subito che io provengo dalla stirpe dei lupi mannari, ringraziando il cielo non sono come quei pulciosi lupacchiotti.
Descrizione fisica:
Occhi: Azzurri, verdi, marroni, neri...Ha importanza? E' decisamente meglio non guardarmi negli occhi perchè mi da molto fastidio. Gli occhi sono troppo importanti. Solo le persone importarti dovrebbero avere il privilegio di guardare.
Capelli:Neri. Black.. Noir. Il colore dell'oblio, del buio, dell oscuro. Infondo sono sempre la figlia del mago più temibile del mondo, no? I miei capelli cambiamo spesso e sempre pattinatura. Mi piace cambiare il mio aspetto.
Aspetto fisico: Sono alta 1.75, e peso cinquanta chili. Anoressica? Può essere. In effetti non mangio molto. Se vuoi contarmi le ossa non credo che avrai problemi, si vedono tutte perfettamente. La mia pelle è di un color pesca. Vellutata, profuma e delicata. Il mio povero seno è piccolo, ma c'è. Insomma, qui si rasenta l'anoressia, va bene?!
Carattere:Come posso descrivere la mia psicologia e il mio carattere se non conosco me stessa? Ma dai, andiamo signori, coome pensate che possa essere la figlia di un lupo mannaro, eh? Dolce, carina e simpatica? A fanculo. Io sono assolutamente la persona più indifferente, chiusa e inutile del mondo. Sono solamente un piccolo granello di sabbia in una spiaggia infinita. Infida, furba e stronza, io mi muovo nell'ombra. Io sono L'ombra.
Ama/ Odia:Amo la solituridine. Trovo che una persone per essere veramente felice non debba avere nessuno con sè. Gli esseri umano sono solamente della continue distrazioni. Da soli è tutto molto più semplice. Il silenzio. Oh si, il silenzio. Niente rumori, parole, gemiti. Niente. Nada. Tabula Rasa. Amo i fiori, in particolare le rose rosse. Non sembrerebbe che a me piacciano i fiori, ma mi infondo hanno un che di letale. La cosa che odio di più al mondo sono le persone. Oh si, la razza umana. L'unica cosa di orribile al mondo siamo proprio noi umani.
« Fumami come se fossi ultima sigeratta della tua vita »
Casata: Ex Slytherin
Bacchetta: Capello di Demone. 12 pollici. Flessibile
Oggetti di proprietà: Un anello con un diamante nero.
Storia: Non augurerei di avere la mia vita a nessuno. Per quanto io sia la figlia di un uomo senza un principio sano nella sua vita,e di conseguenza dovrei essere anche io come lui, io non augurerei neanche a Lucifero la mia vita. Anzi sicuramente sta più al sicuro e al caldo lui che io sulla terra in mezzo ai mangiamorte. Sono nata una notte dove dei fiocchi bianchi scendevano dal cielo. Neve. Bianca, pura , candida. Tutto il contrario mio. Nata il 24 dicembre 1987, Io, Melissa Discordia Greyback scrissi la mia fottuta condanna. Buffo non trovate? Sono nata il giorno di Natale. A mezzanotte precisa. Si solito quei giorni sono pieni di gioia e di pace. In un certo senso fu un giorno di festa per mio padre e i suoi leccapiedi. Io ero la nuova erede, quella che avrebbe mandato avanti la baracca. Ma anche no. A me di questa guerra non me ne fotte niente. Che si ammazzino tra di loro, io non voglio entrarci. Mia madre, Claire Bottonlis, mangiamorte per scelta, si fece trombare molto galantemente da Greyback giusto perchè non aveva veramente un cazzo da fare. Solo una notte e mia madre poi rimase incinta. Bella storia, eh? Aspettate, mica è finita. Dopo che mia madre mi diede alla luce, decise bene di darmi in pasto a Bellatrix Lestrange. Una donna folle e pazza. Crebbi con lei fin all'età di quattro anni. Al che credo di essere diventata pazza anche io. Non solo il suo caro maritino, essendo che sua moglie non riusciva a soddisfarlo abbastanza, pensò bene di soddisfare i suoi bassi istinti con la sottoscritta di solo tre anni. Passai un anno tra abusi e violenza. Poi mi ridiedero ai miei genitori, all'età di cinque anni. Ma non restai con i miei genitori...e no! Vuoi mettere che una bambina non può stare con i suoi genitori?! Mi mandarono dalla famiglia Malfoy, e lì, Lucius Malfoy diede il via al circolo vizioso del " giochiamo ad abusare di Mel". Riuscì a scappare quando avevo undici anni da quella casa infernale. Scappai da mia madre che nel mentre era diventata un pezzo grosso tra i Mangiamorte. Solo che per me ormai era troppo tardi. Ero stata talmente shoccata nella mia stupida ed inutile vita che mi chiusi in me stessa, a tal punto da diventare muta. Oh si, per essere precisi Mutismo Selettivo. L'unica persona con cui parlavo era mia madre, le altre persone le guardavo e basta. Poi quando raggiunsi la maggiore età, iniziai a fare, dire, disfare come, quando e dove volevo io. Entrai tra i mangiamorte ma solamente per avere una protezione non seguivo per niente le idee folli del vecchio pazzo. Il mio primo incarico fu anche l'ultimo in pratica. Rubare a Eden Lilith Malfoy, la cosa che amava di più. Sua figlia. Helena Lithium Grayback. La rubai quando era ancora dentro la pancia materna e poi la facemmo crescere con un incubatrice artificiale. Le diedi il nome che avevo sentito nei pensieri di Eden Malfoy. Helena. All'inizio le lasciai il mio cognome, quando poi ebbe abbastanza intelligenza da decidere da sola, le feci scegliere e lei tenne il mio.
Sono una specie di figura materna per lei, però ha sempre avuto il buon senso di chiamarmi zia Mel, e non mamma. Il punto è che lei è una Malfoy ma anche una Lovegood, ergo è una forza della natura. In fondo mi sono affezionata a quella piccola cagnaglia che mi gironzola intorno da quando era una neonata. Eppure un giorno sò, che dovrà conoscere la sua vera madre e lì sarà la fine. E l'inizio. Pochi mesi dopo, Lord Voldemort comandò al nostro branco di cercare una Demone che aveva intralciato sia i suoi piani sia quelli dei demoni. Mio padre capì subito di chi si trattava. Vanity Desideria Lancaster, colei che aveva fregato il bocconcino a tre due sette diverse. Non ci fu difficile trovarla. Casualmente era tornata a Londra. La rapimmo e la torturammo per giorni e giorni senza darle pace. Il terzo giorno scesi io da lei per controllarla, e la vidi riversa al suolo con un fiume di sangue fuori uscire proprio in mezzo alle sue cosce. All'inzio non capì, poi mi fu chiaro. Era incinta. Ed a rigor di logica aveva perso il bambino. Era svenuta e io mi avvicinai con cautela alla ragazza. Osservai le sue condizioni e anche se non ero un medico, era palese che aveva perso il suo bambino, ormai. Me ne andai senza tornare più dentro quella cella. Per quanto fossi crudele e spietata, i bambini in questa guerra non dovevano entrarci. Anche se io stessa una bambina c'è l'ho fatta entrare.
