A volte ritornano...

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Elizabeth Hayden Lovegood
view post Posted on 6/8/2010, 17:55




«Non puoi costringere la gente ad amarti, ma puoi farti temere per quello che fai.»


Elizabeth Hayden Lovegood
. ~ Serpeverde; 5 anno

Ma che stò facendo?! pensò più volte schifata mentre si avviava verso il sentiero instabile che portava a casa di Hagrid.
Quella giornata Elizabeth indossava una tuta nera corta sulle gambe che le copriva a mala pena l'inguine e un cappuccio che le copriva interamente il volto, la camminata era più tosto difficile dato che portava delle scarpe coi tacchi vertiginosi non adatti ne alla sua età ne al luogo dove viveva.
Credeva di non essere scoperta ma ci sono poche ragazze se non nessuno che sfoggiano delle scarpe così comode e un pantaloncino così consono.
Arrivata alla porta della capanna si guardò in torno e diede un colpo secco col tacco sulla porta, facendo così inevitabilmente si scorse qualcosa al di sotto dei pantaloncini, fortunatamente non c'era nessuno che potesse assistere allo spettacolo.
Che catapecchia! pensava mentre aspettava che il custode l'aprisse

 
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RubeusHagrid*
view post Posted on 6/8/2010, 18:10






Rubeus Hagrid
~ Capo Auror; Custode.
Hagrid si era poggiato sul divano, era pomeriggio e si facena una sonnecchiata, ormai lavorava alle sue ricerche Auror per giornate intere. Si sentì bussare, e stupefatto si alzò, si avvincò alla porta, la aprì, e vedendo la piccola Elizabeth disse: - Che ci fai qua? - Con lei non aveva mai dialogato a lungo, ma quelle rare poche volte che era capitato, i toni non erano stati così pacati. Diciamo che non godevano di una bella relazione.

«Non è forte colui che controlla le proprie emozioni.
I desideri insoddisfatti col tempo si trasformano
in sogni che poi smettono di esserlo. »
 
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Elizabeth Hayden Lovegood
view post Posted on 6/8/2010, 18:36




«Non puoi costringere la gente ad amarti, ma puoi farti temere per quello che fai.»


Elizabeth Hayden Lovegood
. ~ Serpeverde; 5 anno

Elizabeth poggiò un dito sulla spalla del custode e lo fece indietreggiare per entrare.
Appena entrata si calò il cappuccio e si direziono verso le poche finestre e le chiuse con quei pezzi di legno inchiodati che fungevano da tendine.
-Hagrid, mi sono resa conto che non abbiamo mai parlato!- disse con voce chiara con un sottile tono di perfidia, fece sedere il custode sul divano sudicio di qualsiasi cosa e lei rimase impedii a fissarlo per poi portare le mani nelle tasche della felpa e a camminare avanti e dietro vicino al divano.
 
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RubeusHagrid*
view post Posted on 6/8/2010, 19:21






Rubeus Hagrid
~ Capo Auror; Custode.
Hagrid la aveva salutata gentilmente, e lei invece sembrava veramente agguerrita. - Di cosa vuoi parlare? - diceva, mentre lei lo trascinava per la mano, spingendolo verso il divano, dove si sedette. Convinto che lei non avesse rifiutato, poi, batteva con la mano al fianco cercando di farla accomodare. La sua reazione di disgusto, poi, chiarì tutto. Si stese con le mani sul poggia schiena, guardandola in viso tranquillamente. Non riusciva a togliere lo sguardo dallo stemma Serpeverde che portava sul petto.

«Non è forte colui che controlla le proprie emozioni.
I desideri insoddisfatti col tempo si trasformano
in sogni che poi smettono di esserlo. »
 
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Elizabeth Hayden Lovegood
view post Posted on 6/8/2010, 20:42




«Non puoi costringere la gente ad amarti, ma puoi farti temere per quello che fai.»


Elizabeth Hayden Lovegood
. ~ Serpeverde; 5 anno

Elizabeth sorrise e poi si fermo parallelamente al custode -Beh, sappiamo tutti come mi sono sentita quando ho scoperto che tu...- lo guardò con aria schifata -eri mio padre.- prese un respiro -E sappiamo tutti che quando hai saputo che io ero tua figlia, beh... sei stato onorato- finì alzando i sopraccigli.
Cammino fino alla finestra e la aprì un pò per vedere cosa succedeva fuori -Ti chiedo di essere più presente!- disse senza degnarlo di un sguardo ma prima che potesse proferire parola il custode aggiunse -ti chiedo di essere più presente economicamente ciòè la mamma è ricca io ho una decina di carte di credito al di fuori di conti in banca e assegni e molto contante, ma voglio di più insomma...- prese un respirò aprì la sua borsetta rigorosamente della chanel e la aprì, estrasse fuori il suo portafoglio della burberry e fece cadere una fila di carte di credito ma verso la fine c'erano tre spazi vuoti. -Questo portafoglio è per tredici carte di credito ci rendiamo conto.- disse indicandolo poi mostrò l'interno della borsetta precisamente una tasca in cui c'erano libretti di assegni -Questa tasca è semivuota- disse con tono quasi catastrofico.
Poi poso tutto e lo guardo -Insomma, voglio che tu rimedi a questi vuoti, sai c'è ne sono tanti, anche nel mio cuore il fatto di non avere un padre mi ha particolarmente sconvolta...- disse facendo una smorfia tra piacere e finto dolore.
-E poi non è colpa mia se...- disse guardando le parti intime del custode -se non riuscivi a tenerlo a freno!- disse pungente.

SPOILER (click to view)
ma che puttana xD
 
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RubeusHagrid*
view post Posted on 7/8/2010, 07:57






Rubeus Hagrid
~ Capo Auror; Custode.
Hagrid la guardava ribattendo le ciglia, incredulo di quello che stava vedendo, sentendo, percependo. Elizabeth era arrivata lesta come un proiettile a indignarlo, solo perchè non era il padre ricco e magnanimo che diceva lei. - Questa qui non può avere i miei cromosomi; non è possibile. - Pensava, mentre la guardava negli occhi, quando lei gesticolava e mostrava i suoi averi. Continuava a sbraitare e lamentarsi perchè lui non era il papà premuroso e batuffoloso che lei avrebbe voluto: - Ma io non posso farlo, non con te almeno. - Proprio non riusciva a tollerare l'idea che quella fosse sua figlia, e che in quell'istante era arrivata lì solo perchè le servivano soldi, e si copriva con la scusante di essere sconvolta per non avere un padre. - Ma se l'unica cosa che può sconvologerti è il posto libero per una carta di credito nel portafogli. - Ascolta: Io posso tollerare a fatica l'idea di accettare che tu porti in giro i miei geni; Figuriamoci se ora ti permetterei di andartene girando a mie spese. - Diceva annuendo, mentre la guardava fisso. - E poi tu sei già tutta sfarzosa e lussureggiante: non credo abbia bisogno di compatirmi per renderti più indispondente nei confronti di chi, a differenza tua, si accontenta. - Diceva, calcando bene l'ultima parola, lasciando intendere che suo fratello viveva praticamente con lui e a sue spese, ma mai si era permesso di chiedere né un solo penny. - Piuttosto ti consiglierei di badare alle cose che contano. Che ne dici degli studi? Come vanno le cose? - Chiedeva, indifferente, come se quella che aveva davanti non fosse sua figlia. Ma perchè non si sentiva suo padre, non poteva avere una figlia del genere uno come lui.

«Non è forte colui che controlla le proprie emozioni.
I desideri insoddisfatti col tempo si trasformano
in sogni che poi smettono di esserlo. »


SPOILER (click to view)
io la sbatto fuori di casa: non me ne frega che è praticamente mia figlia


Edited by RubeusHagrid* - 7/8/2010, 09:14
 
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Elizabeth Hayden Lovegood
view post Posted on 7/8/2010, 13:08




«Non puoi costringere la gente ad amarti, ma puoi farti temere per quello che fai.»


Elizabeth Hayden Lovegood
. ~ Serpeverde; 5 anno

Elizabeth lo guardo alzando un sopracciglio, -Sai papà, io non ho mai detto niente sulla tua lontananza, ma ora ti voglio...presente...!- disse accentuando il papà in modo malvagio -Ovviamente mi basterebbe quello richiesto per accontentarmi, per farmi dimenticare tutti i giorni in cuoi non ti ho mai visto, tutti i giorni in cui ho pensato chi fosse il mio padre, TUTTI I GIORNI A PENSARE AL MIO POVERO PORTAFOGLIO!- disse per poi urlarlo in faccia al custode piangendo di una finzione da oscar.
-Il mio cuore e come se non batte più come prima- disse prendendo la mano del custode e portandola verso il suo cuore -Solo tre carte di credito, si solo questo per farlo tornare come prima!- disse con tono da compravendita televisiva -Io non mi accontento sia ben chiaro, ma io sono solo una povera ragazza col cuore infranto perché non ha avuto un padre!- disse continuando la falsa.
-Badare alle cose che contano? lo stò facendo papà sei tu che conti per me!- finì con un espressione finta sofferta.
-Sai, la scuola non è più la stessa visto che mi manca un padre, non riesco a impegnarmi!- finì per poi avvicinarsi alla finestra per sbirciare fuori -Quindi, tutto quello che ti chiedo fai sorridere il mio portafoglio non me perché io oramai non potrò più sorridere- finì per scoppiare in lacrime.
 
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RubeusHagrid*
view post Posted on 7/8/2010, 13:34






Rubeus Hagrid
~ Capo Auror; Custode.
Hagrid trattenne una sclerata di quelle epiche. Sorreggeva le palpebre e storceva la bocca incredulo. -Vi prego, non fatemi ridere. Non posso pensare che mia figlia sia più interessata al mio portafogli che a me. Non perchè dubito che esistano persone così, ma perchè una persona così non può essere mia figlia. - Pensava, mentre lei continuava a sparare parole a raffica, convinta che questo la avrebbe portata a dei risultati. -Non ho intenzione di contribuire in alcun modo al tuo consumismo e disinteresse. - Disse, di colpo, a voce alta. Non aveva mai urlato, specie contro i suoi figli, ma quella volta non ci vedeva più dall'ira. - E non farmi urlare, che se mi arrabbio non finisce così lietamente. - Nervoso, perchè lo era, si alzò di colpo, e sbattè il polso sul tavolo. - Ma lo capiamo o no che tu per essere felice non hai bisogno dei soldi? - E lei nervosa rispondeva di getto. - ASCOLTAMI! - Lei continuava a parlare. - Se ti dico ascoltami devi ascoltarmi! - Si zittì, perchè il tono del custode era diventato stranamente minaccioso. - Non ti dico che ti voglio bene e tutte quelle cose che un padre farebbe, perchè so di non essere un padre per te. Ma sappi che se per te essere padre vuol dire finanziatore tu un padre non lo avrai mai. - Battè di nuovo il polso sul tavolo, arrabbiato. - Non può essere mia figlia, non può essere mia figlia, non può essere mia figlia. -

«Non è forte colui che controlla le proprie emozioni.
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Elizabeth Hayden Lovegood
view post Posted on 8/8/2010, 10:24




«Non puoi costringere la gente ad amarti, ma puoi farti temere per quello che fai.»


Elizabeth Hayden Lovegood
. ~ Serpeverde; 5 anno

Elizbeth sorrideva come faceva sempre in modo maligna sicuramente un piano le era passato per la mente.
Si avvicinò al custode in un modo felino solo come la madre sapeva fare, lo guardò negli occhi e sorrisi -Sei hai bisogno di una carta di credito, fammi un squillo!- disse con voce perfida alche il custode la guardo stranita.
Elizabeth si avviò verso la porta e la apri lentamente verso l'uscita, si avviò verso la pianura dov'è c'erano pochi alberi ed estrasse la bacchetta -Incendio!- esclamò puntando la bacchetta sul tetto in paglia, e quest'ultimo prese fuoco, Elizabeth incominciò a correre verso Hogwarts togliendosi la felpa e appendendola su un albero.
 
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