Front of a mirror

Vanity Desideria Lancaster ♥
«Hate me, Darlin.»
«Te l'ho detto, Alice. E' stato solo un mancamento. E' tutto nella norma.»
«Nella norma o no, devi richiamarmi quando i medici ti hanno detto qualcosa.» Allontano, infastidita, il cellulare dall'orecchio, per non sentire la paternale di Alice Haley Malfoy.
«Mi stai ascoltando? Vanity sei incinta di cinque mesi, per Dio! Cerca di essere prudente!»
«Sì, Sì, va bene d'accordo.»
«Vuoi che ti raggiunga? Che chiami Sirius?»
Deglutisco a vuoto. Mi sento così fuori posto al San Mungo.
«No, Alice, non ti preoccupare me la cavo perfettamente da sola.»
«Sei sicura? E metti caso che i Mangiamorte attaccano il San Mungo, sapendoti da sola, incinta per di più?»
«In effetti due chiacchiere con la Grayback me farei volentieri...», sibilo stringendo nel pugno il lenzuolo bianco dell'ospedale.
«Vanity! »
«Ok, ok...scusa. Hai ragione. Sono in uno stato interessante. Non devo affaticarmi, non devo combattere, non devo uscire la notte a cacciare: devo starmene chiusa in casa a fare la mogliettina, che non sono, perfetta, aspettando di sfornare il pargolo.»
«Esattamente» dice Alice dall'altra parte del cellulare.
«Alice», sibilo calcando bene il suo nome di battesimo.
Sento la sua risata, un "ti voglio bene" praticamente urlato poi il tu tu tu del cellulare. Mi ha chiuso il telefono in faccia.
«Odiosa vampira.»
Odio stare in questo posto. E' tutto così, così...bianco.
Odorava di disinfettante e di medicinali. Per non parlare dei camici dei pazienti!
Sospiro sfrustata. Maledizione al mio cavolo di mancamento!
Soph e Halley mi hanno praticamente costretta a venire al San Mungo.
«Signorina?»
Mi giro veso la porta della mia camera bianca.
«Signorina è stato riscontrato un affaticamento dagli esami...fa esercizio fisico?»
Se cacciare anime vuol dire esercizio fisico, allora...
«Assolutamente no.»
L'infermiera aggrotta la fronta, confusa.
«Ne è sicura?»
«Certamente.»
«Comunque il medico a detto che vuole tenerla ancora un paio d'ora sotto osservazione per vedere se cambia qualcosa, se a bisogno chiami pure.»
Sbigottita la vedo uscire...devo rimanere ancora un paio d'ore qui dentro? Ma dio, no!


« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }

Vanity Desideria Lancaster ♥
«Hate me, Darlin.»
La porta sbatte con violenza e Sirius entra nella stanza. Noto subito che è pallido. Il suosguardo vaga nella stanza prima di trovarmi. Gli leggo il sollievo sul volto quando mi vede. Le sue mani sono bollenti quando si posano rispettivamente sul mio polso e sulla mia fronte. «Sì, sto bene. Ho avuto solamente un mancamento, Sir.» Non gli dissi chein realtà mi ero affaticata.
Lo osservai minuziosamente vedendolo ancora un po' agitato. «Sei tornato a casa e non mi hai trovata, vero?», domando tranquillamente fissandolo negli occhi, «Hai pensato che fossi scappata di nuovo.»


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«Hate me, Darlin.»
«Lo sai che non potrei andare via» sussurro. Un raggio di sole entra dalla finestra colpendo i miei capelli biondissimi.
«Non è stato un mancamento,secondo i medici, è stato un affaticamento. » borbotto poi offesa incrociando le braccia al seno, ormai prosperoso.
«E' ridicolo. Non ho fatto nessun affaticamento.»
Sospiro e tiro giù le gambe dal letto, scendendo. A piccoli passi, un passo, raggiungo Sirius e mi accocolo in braccio a lui.
«Mi sei mancato» sussurrò, mentre mi inebrio del suo profumo.


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«Hate me, Darlin.»
Il bacio leggero che mi diede mi fece battere il cuore più veloce del solito. Un minimo contatto con Sirius aveva il potere di mandare in tilt il mio corpo. Le sue mani calde sulla mia pancia mi donarono sollievo.
«La mamma non combina niente cerca solo di mandare lontano i cattivi che rompono mentre lei cerca di riposare.»
dico passando una mano tra i capelli biondi di lui.
«Hai trovato la Grayback?»



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«Hate me, Darlin.»
«Se potessi partecipare anche io alle ricerche...»borbotto,« Sicuramente la troverei.»
Mi sposto i capelli su una sola spalla, e poi mi preparai a sganciare la bomba. «Magari potrei fare da cavia... sicuramente verrebbe correndo se mi sapesse da sola e vulnerabile.»
Osservo Sirius che sembra non guardare me, ma è completamente cncentrato sulla mia pancia che accarezza ipnotizzato. Sapevo che amava quel bambino più di qualsiasi altra cosa al mondo. Lo vedevo nei suoi e nei suoi gesti. Non era ancora nato ed era già amato.


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«Hate me, Darlin.»
«Ok, ok calmati!» dico prendendo il volto di Sirius tra le mani. «Sei un fascio di nervi! Lo so che sei preoccupato per me e il bambino, ma noi stiamo bene. Lui protegge me e lui. Devi stare tranquillo Sir. Nessuno ci porterà via di te, nessuno.»
Era da quando Melissa Grayback ci aveva attaccato che Sirius era diventato così nervoso. Aveva il terrore che potesse attaccarmi senza lui nei paraggi.


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«Hate me, Darlin.»
«Signorina...Oh è arrivato suo marito!» esclama l'infermiera di prima entrare nella stanza. Sorrise, vedendo Sirius. Mi stacco leggermente dall' abbraccio di Sir, osservando la giovane e bella infermiera. «Il medico arriverà tra poco con il risultato dettagliati degli esami. signori. Non dovete attandere molto.» Andò alla finestra spalancandola, e facendo entrare un sole che per un momento mi acceca.
«Maledizione» bisbiglio portandomi una mano davanti agli occhi e altra stringe la camicia di Sirius.
«Non mi aveva detto di essere sposata!» dice ancora l'infermiera del tutto incurante del fatto che mi ha praticamente accecata.


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Vanity Desideria Lancaster ♥
«Hate me, Darlin.»
Ora la uccido, semplice, veloce, le frego l'anima e tanti saluti all'infermiera impicciona. La suddetta infermiera sentendo le parole di Sirius si portò una mano alla bocca, sconvolta. La fissai senza capire. «Un figlio fuori dal matrimonio?» domandò sconvolta con gli occhi sgranati e le mani che stringevano una catenina dove c'era una croce d'oro. La strinse forte e fece il segno della croce.
«Che Dio abbia pietà di voi.»
Osservai quella giovane donna indecisa se ucciderla lentamente o velocemente.
«Io la uccido » setenziai, alzandomi.



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