Olivia Natalie Rushman
• Nome: Olivia. Deriva dal celtico All e Wer "tutta ardente". Natalie. Rappresenta il femminile del nome medievale Natale, attribuito originariamente alle bambine nate il giorno di Natale o anche solo durante le feste natalizie (per una spiegazione più approfondita, v. Natale).
Curiosamente, la pronuncia di questo nome è diffusa in un due diverse varianti, ovvero Natália e Natalía. A proposito dei suoi alterati, va detto che la forma Natala è più tipica della Sicilia, mentre la forma Natascia tradisce un'evidente origine slava, riconducibile a un ipocoristico dell'originale Natalya o Natal'ja (l'italiano Natalia).
• Cognome: Rushman. Tipico cognome russo. E' l'ultima discendente dello zar Romanov. Questa, dunque, è una nobile ed antichissima dinastia del diciottesimo secolo.
• Data e luogo di nascita: 11 Febbraio 1990. Mosca.
• Orientamento sessuale: Eterosessuale!!
• Satus sociale: Essendo l'ultima discendente di una antica dinastia, è ovvio che è ricchissima!
• Famiglia: Olivia è la figlia di Draco Rushman, famoso ingegnere ed impreditore russo e di Natasha Kerr, modella e scrittrice in carriera. La madre sta molto spesso a casa, quindi Olivia non può dire che è i genitori la trascurano molto. Il padre è più assente, ma lo stesso cerca di non farle mancare niente.
descrizione fisica ~
• peso: Pesa appena 63 chili.
• altezza: E' molto alta. Quasi 1,79.
Ho i tipici capelli castani dei Rushman, dopo tutto sia madre che padre hanno i capelli castani e stessa cosa vale per nonno e nonna paterni! Di solito li porto piuttosto lunghi e li pettino con un ciuffo piuttosto ribelle, oppure semplicemente lisci che mi ricadono morbidi a contornare il viso angelico.
Ho gli occhi color nocciola ereditati dal nonno, che sono quasi una fusione tra quelli della madre e quelli del padre. Con lo sguardo solitamente conquisto le persone di cui voglio avere la fiducia e l'amore, anche se quest'ultima parola per me non ha un vero significato è più che altro un qualcosa di piacevole a sentirsi.
Se sono arrabbiata il suo sguardo diventa decisamente glaciale e non faccio trasparire alcuna emozione preponderante.
Sono particolarmente bella. Fisico perfetto grazie a parecchio sport. Il mio fisico è sexy, intrigante e dall'indiscutibile charme intellettuale. Sono una ragazza molto atletico, dal viso d'angelo.
descrizione caratteriale ~
• ama: Ama la danza. Soprattutto la danza classica. Ballerebbe per ore sulle sue punte e nel suo tutù. Inoltre, adora cavalcare. E' una patita dell'equitazione. Come ogni donna, ama lo shopping. Non potrebbe fare a meno della sua carta di credito. Adora leggere.
• odia: Odia il poker e il basket. Odia gli uomini stronzi e bastardi. Odia il gioco d'azzardo, la verdura e la frutta. Non le piace il rossetto scuro o la matita viola per gli occhi. Odia la falsità, la noncuranza della madre e il suo patrigno.
E' una pacifista e cerca in tutti i modi di avere attorno a sé situazioni rassicuranti ed armoniose, che la facciano sentire più che bene... beata! A volte è un po' prepotente ed aggressiva, soprattutto quando si sente trascurata dai suoi più cari amici o quando vuole affermare le sue idee. Sempre in movimento e a caccia di nuove amicizie, è una persona che ama sperimentare e conoscere orizzonti diversi. E' disinvolta, allegra e spensierata: difficile non rimanere contagiati dalla sua voglia di vivere! Musa ispiratrice, abitudinaria, ricerca la perfezione e la delicatezza. Portata a riflettere e ad approfondire pochi e limitati concetti, ha un linguaggio colto e preciso, una voce allegra e canterina ma in certi momenti molto dura. Comunica con fermezza le sue idee al mondo, non preoccupandosi minimamente del buon senso comune, ma l'apparente anticonformismo è soltanto vitalità e coraggio delle proprie opinioni. Le piacciono un po' tutti purché non siano deboli e pantofolai.
storia del personaggio ~
Il giorno prima che io nascessi, mio padre e mia madre avevano litigato. Lei furiosa, aveva pronunciato la fatidica frase "Vai via da questa casa!!", mio padre, scocciato, aveva fatto le valigie ed era andato via. Avevano litigato per una stupidaggine. Per il nome da darmi. Voleva chiamarmi Taylor. Mio padre voleva un maschietto. Voleva un erede. Ma ahimè, ero una donna,
Quando nacqui io,comunque, erano tutti lì. Mio padre sorreggeva mia madre e la incitava. Poi quando un pianto si diffuse nella sala, il primo che mi prese in braccio fu mio padre. Aveva assistito al parto. Lui mi voleva bene.
Comunque, i miei genitori mi fecero crescere nello sfarzo e non mi fecero mai mancare niente. Mi viziarono molto, anzi moltissimo. Chiedevo qualcosa e subito l'avevo.
Ricordo la prima volta che feci una magia. Avevo appena sei anni. Mia madre mi aveva appena messo in punizione perchè avevo buttato dal secondo piano il gatto dalla finestra. Io ero arrabbiata con lei. Non avevo fatto nulla di male, tanto il gatto era ancora vivo. Mentre lei mi sgridava dicendomi di non farlo più mi concentrai sul suo vaso preferito e lo feci esplodere. Poi mi misi a ridere e scappai. Allora non ebbe il coraggio di punirmi. Avevo fatto la mia prima magia, era emozionata. Ovviamente, quel vaso orrendo a cui era tanto affezionata tornò intatto grazie ad un incantesimo.
Ad undici anni, mi arrivò la lettera da Hogwarts. Che entusiasmo!! Finalmente anche io avrei avuto una bacchetta e avrei potuto fare le magie. Fui smistata tra i Grifondoro. Andavo davvero molto bene a scuola. Non ero una so-tutto-io ma ero molto intelligente ed astuta. Al terzo anno, diventai Battitrice della squadra di Quidditch.
La prima volta che feci l'amore avevo quattordici anni. Era sesso, però. Non amore. Lo feci durante l'estate, in una Porsce di un ventenne. Lui aveva quasi venti anni ed io, appunto, solo quattordici. Anche se era poco romantico quella notte fu una delle più belle della mia vita. Comunque, quel ragazzo dopo quella notte non lo vidi più anche se era davvero bello.
Continuai gli studi fin quando, al settimo anno, presi i miei M.A.G.O. con voti altissimi. Ufficialmente, ero una Guaritrice. Però, prima di cominciare a lavorare volevo divertirmi un po'. Viaggiai molto: Parigi, New York, Roma, Sidney, Washington, Berlino, Londra e poi, tornai a casa, a Mosca. Non passavo un po' di tempo a casa da una vita, da quando avevo otto anni. Con mia madre, a nove anni, c'eravamo trasferiti a Londra. Qui ripresi a suonare il pianoforte ed a sciare, ma soprattutto a ballare, dopo che erano anni che non mettevo un paio di punte. Però, ormai, stavo oziando troppo, quindi decisi di tornare a Londra per lavorare al San Mungo.
starring Ashley Greene
