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| | ✖ Holive Tiffany Golightly ✖ Nome: Holive, ecco qual'è il mio primo nome. Non ho mai capito per quale strano motivo mi hanno chiamata così, ecco, con un nome così strambo: chissà, forse fin dal giorno della mia nascita i miei genitori avevano previsto il mio futuro e hanno deciso di cucirmi sopra un nome adatto. Beh io non amo il mio nome, o almeno, non per intero, s'intende, quindi preferisco farmi chiamare Holly. Per quanto riguarda il secondo nome.. Tiffany. Quello ce l'ho fatto aggiungere io quando ho compiuto diciott'anni. Che spasso, non credo dimenticherò mai la segretaria che c'era al municipio quella mattina di settembre, deve avermi creduta una matta dalla richiesta e dalla spiegazione! Il fatto è che fin da piccola ho sempre amato quel negozio, mi trasmette una tale tranquillità.. E' come se da Tiffany non potesse accaderti nulla di male, e quindi perchè non averlo come secondo nome? Così non potrà accadermi nulla di male!
Cognome: Golightly, e si legge Golaitly, badate bene! Non è molto conosciuto nè diffuso come cognome, il fatto è che l'ho preso da mio marito, quando mi ha adottata a dodici anni, e lui è del Tennessee, quindi no, qui non si vedono spesso cognomi del Tennessee. Il mio vero cognome a dire la verità non lo ricordo, oppure nessuno me l'ha mai detto.. Questa si che è bella, vero?
Data di nascita/ età: A quanto stava scritto sui documenti che ha firmato Doc per adottarmi, sono nata il 19 settembre di ventitre anni fa. Bizzarro, io non ricordo nulla di tutta questa faccenda, ma se l'ha detto Doc, dev'essere vero per forza!
Orientamento sessuale: Mi piacciono gli uomini, i bei uomini s'intende. Non faccio molta distinzione tra ricco, povero, moro, biondo, alto, basso.. D'altronde mio marito era un sessantenne basso e spelacchiato, ma l'ho amato moltissimo lo stesso.
Status di sangue: Oh chi lo sa? Fino agli undici anni persino ignoravo si essere una strega! Ho provato a fare qualche indagine appena arrivata ad Hogwarts, ma nulla! Come se la mia famiglia non fosse mai esistita!
Famiglia: Beh io non ho una vera e propria famiglia: sono libera come il vento, siamo solamente io e Gatto! L'ho trovato per strada, tempo dopo che Doc morì, e appena ci siamo visti ci siamo capiti: però penso che non ho il diritto di dargli un nome, infondo noi due non ci apparteniamo, siamo due randagi che condividono un piccolo tratto di strada!
Descrizione fisica: Non sono una brutta donna, affatto, altrimenti non credo gli uomini sborserebbero un cinquantone ogni volta che mi portano a cena, solo per mandarmi alla toilette! Sono minuta, Doc diceva sempre che ero tutta ossa e che avrei dovuto mangiare di più per rimpolparmi un po', ma io mi trovo giusta così. La carnagione è molto chiara, quasi porcellana, e io ne vado così fiera! Perfettamente intatta, liscia e vellutata.. Fa contrasto con gli occhi verdi scuri. Molto definiscono i miei occhi 'a cerbiatto' e devo dire che questo paragone proprio non lo capisco! Sono molto grandi e sinceri, hanno molte sfumature del verde, cambiano a seconda del tempo.. Veramente particolari! Per quanto riguarda i capelli, sono liscissimi e castani scuri scuri, li porto lunghi fino alle spalle tagliati pari, con una frangetta corta che mi copre leggermente la fronte.. Sono tutti dei particolari bizzarri, ma che nell'insieme mi rendono una persona gradevole alla vista, o almeno spero!
Carattere: Di solito mi definiscono matta. Una matta autentica, per essere precisi! Ammetto di essere una persona un po' particolare, ma ognuno è diverso dall'altro no? Mi reputo una libertina, una che va controcorrente e che se ne frega del giudizio delle altre persone. Credo che tutto in questa vita sia di passaggio e che noi siamo solo una piccola pedina in un grandissimo puzzle dove solamente pochi pezzi combaciano tra loro, ed è veramente difficile trovare quelli giusti! Io per ora ne ho trovato solo uno, Doc, ma l'ho anche già perso, quindi a rigor di logica me ne mancano tre.. Non credo che Gatto faccia parte della rosa degli eletti, in fondo è solo un randagio che ha trovato una compagna nella sua ricerca per i suoi pezzi mancanti!
Ama/ Odia:Amare, odiare.. Che parole complicate! Diciamo che cerco di farmi andare a genio tutto, e se non ci riesco, mi cucio un bel sorriso sulle labbra e fingo di esserci riuscita! Ah si, però amo Tiffany, d'intende. Non tanto per i gioielli, tranne i diamanti, che però prima dei quarant'anni trovo facciamo un po' cafona, ma più che altro per l'atmosfera che vi si respira dentro.. Se trovassi un posto che mi facesse star bene come Tiffany credo darei persino un nome al gatto! «Non sono capace di leggere un messaggio triste senza prima mettermi il rossetto. » Casata: Sono stata una Grifondoro piuttosto sbadata. Quel cappellaccio era indeciso in effetti, tra Grifondoro e Tassorosso, ma visto il mio orgoglio e la mia determinazione si è deciso per la prima.
Impiego: Sono stata presa come insegnante ad Hogwarts, insegno Astronomia.
Bacchetta: Legno di Biancospino, 12 pollici, rigida, con peli di coda di Unicorno.
Oggetti di proprietà: Non posseggo molto di mio, non me ne farei un granchè, viaggio molto spesso, e l'unica cosa oltre ai vestiti, i cappelli, gli occhiali, le borse e le scarpe, l'unica altra cosa sempre con me è un ciondolo donatomi da Doc: è come una piccola lacrima di giada, contornata da un piccolo filo d'oro bianco, che mi ha regalato in occasione del nostro fidanzamento ufficiale. Ogni volta che la guardo mi ricordo chi sono, da dove vengo, e di non cambiare mai.
Storia: Non ricordo un granchè da prima di venire adottata da Doc: a quanto ne so mia madre è morta di parto e mio padre se l'è defilata, quel brutto ubriacone! Lui fa parte di quella categoria di uomini che odio, i supervermi! Fatto sta che Doc mi ha adottata a 12 anni e, avendo capito subito le mie capacità, ha messo il mondo manico al corrente della mia esistenza, facendo si che mi accettassero ad Hogwarts: lì fui smistata tra i Grifondoro, conobbi tutti e nessuno, sono pochi quelli che ancor oggi ricordo, ma passai dei gran begli anni! Durante le vacanze invernali ed estive tornavo a casa da Doc, durante le vacanze invernali del mio quarto anno mi chiese di sposarlo e durante l'estate prima del quinto anno ero la quindicenne signora Golightly. Ho amato moltissimo Doc, come può amare un'adolescente sperduta che non sa cos'è una famiglia, e mi si è spezzato il cuore quando è morto. Mi sono ritrovata vedova a soli diciannove anni, con una casa piena di debiti tra capo e collo, così vendetti tutto e sparii a New York, fino all'anno scorso.
Una volta tornata sono andata nell'unica casa che ricordassi di avere, Hogwarts, e lì ho iniziato la mia nuova vita, solo io, i miei ricordi e Gatto. | | | |
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