se sei pronto a correre il rischio, la vita dall'altra parte è spettacolare.

Vanity Desideria Lancaster ♥
«But Darlin, you are only exception.»
Accasciata contro Marcus arrivai al San Mungo con le doglie ormai dolorosissime. Sudavo e cercavo di respirare con lentezza cercando anche di frenare la paura che mi era presa. Volevo Sirius, avevo bisogno di lui. Mi vennero le lacrime agli occhi. Lui mi avrebbe tranquillizzata, mi avrebbe baciata e mi avrebbe detto che avremmo avuto due splendidi bambini. Respirai cercando di sciogliere il groppo in gola, senza successo. Marcus mi posò su un letto, mentre medici ed infermieri mi accerchiavano.
Un'infermiera mi si affiancò e mi poggiò un panno fresco sulla fronte e mi accarezzò i capelli biondi. Era anziana, notai, ed aveva uno sguardo dolce.
« Andrà tutto bene, cara. Tutto bene. tra poco starai meglio devi solo spingere. » mi disse con dolcezza.
Per tutta risposta sussurrai solamente il nome di Sirius, supplicando con gli occhi Marcus di rintracciarlo.
Una doglia più forte delle altre mi fece urlare. Oddio, oddio, oddio non c'è la faccio.
« Non c'è la faccio. Non posso farcela. » dissi tra i singhiozzi. L'infermiera anziana mi accarezzava i capelli e mi spronava.
Sentì lo sguardo dell'ostetrica e la guardai. Mi sorrise.
«Ora Vanity, devi solo spingere. Spingi!» mi ordinò. Con le lacrime agli occhi, incominciai a spingere. In mente l'immagine di Sirius impresso anche sulle mie retine.


« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }

Vanity Desideria Lancaster ♥
«But Darlin, you are only exception.»
Spingevo e spingevo e sentivo le incitazioni, ma non sentivo la voce che volevo io. POi una mano caldissima strinse la mia e la voce che tanto amavo mi sussurrò all'orecchio che era arrivato.
Alzai lo sguardo incontrando quello azzurro cielo di Sirius e sorrisi, finalmente sollevata.
«Sir... » bisbigliai. Strinsi la sua mano e poi spinsi. Spinsi con tutta la forza che avevo. L'ostetrica mi incitava, diceva che mancava ormai poco.
Dieci una spinta più forte delle altre poi sentì un pianto. Osservai quel fagotto coperto di sangue, era così piccolo!
L'anziana infermiera mi metteva sempre un panno bagnato e continuava a dirmi brava bambina continua così. Io annuivo e spingevo per far uscire Victoria.
Spinsi due o tre volte, poi anche il secondo pianto. L'entusiasmo si propago per la sala e io sorrisi debolemente poggiando la mia fronte contro quella di Sirius, piangendo e ridendo. Tutto era più luminoso ora: la stanza, Sirius. Tutto.
Poi il buio. Non vidi più niente e non sentì più l'ossigeno riempire i miei polmoni. La fronte calda di Sirius non c'era più e la sua mano contro la mia ormai era debole.
La linea del cuore era completamente piatta.


« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }

Vanity Desideria Lancaster ♥
«But Darlin, you are only exception.»

« Che cosa succede? » domandò l'ostetrica, allarmata.
« Chiamate Jeb, ora! » continuò, mentre si avvicinò a me. Io osservato tutto dal di fuori, ero al fianco di Sirius, ma quando cercai di sfiorargli la spalla non ci riuscì. Vidi il mio corpo sdraiato sul letto lettino, inerme e pallido.
Scossi il capo desolata. Lo sapevo cosa mi era successo, i miei poteri si erano ribellati a me stessa, essendo che per nove mesi erano stati assopiti dai poteri di Victoria e Axel.
Mi avvicinai a Sirius e lo guardavo piangere. I medici cercavano di rianimarmi, senza successo. Vidi zio Jeb entrare nella stanza trafelato.
« Cosa succede? » domandò, avvicinandosi al mio corpo e esaminandolo.
« I suoi poteri le si sono rivoltati contro. » sussurrò, allarmato.
«Com'è possibile? » domandò l'anziana signora, che continuava ad accarezzarmi i capelli. « I poteri dei due bambini bloccavano i suoi. » rispose semplicemente.
Sentì il pianto di due bambini e mi avvicinai alle due culle improvvisate nella stanza. Il mio spirito, penso che in quel momento io fossi uno spirito, si avvicinò alle culle e le osservo. Le due piccole creature piangevano disperate, notando il fatto che non erano in braccio alla loro mamma. Cercai di accarezzarli e ci riuscì. Axel e Victoria smisero di agitarsi e piangere e mi osservavano. Mi vedevano. Sorrisi, e li accarezzai ancora un po', mentre dietro di me il mio corpo moriva. Osservai quei due piccoli pulcini e capì che non potevo lasciarli. Mi diressi verso il lettino dove il mio corpo riposava. Sembrava che stessi dormendo se non fosse per il fatto che avevo tutti i dottori intorno.
« Svegliati! Svegliati, maledizione! » urlai contro me stessa, avvicinandosi al mio corpo. «Svegliati, non vedi che i tuoi figli hanno bisogno di te? Sirius ha bisogno di te! Devi svegliarti! » Era strano urlare contro me stessa, ma non mi arrendevo. Dovevo tornare nel mio corpo al più presto. « Hai lottato per avere questa vita. Per avere una famiglia e adesso muori! Non essere ridicola!»
Le lacrime ormai sgorgavano. Come potevo guardare il mio corpo morire, come?
Come potevo vedere Sirius piangere in quel modo e sentire il pianto dei miei bambini? Non potevo.
« SVEGLIATI!» urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
Chiusi gli occhi e vidi una luce.

Sentì il respiro tornare e il mio corpo freddo. Lo sentivo.
Aprì gli occhi azzurro chiaro e guardai il bianco. Il soffitto bianco.
In lontananza sentivo il rumore della linea del cuore. Sentivo il mio cuore.



« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }

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«But Darlin, you are only exception.»
Respirai con fatica per i primi minuti. Mi guardai freneticamente in giro. I medici mi accerchiarono. Era tutto così bianco che dovetti chiudere gli occhi ripeturamente prima di riuscire ad riabituare la mia vista.
Cercai ripetutamente, con lentezza, perchè i miei muscoli si erano fermati durante la mia quasi morte, la mano di Sirius. Appena la presi la strinsi forte, li feci capire che ero tornata. « I bambini... » dissi con voce bassa e con fatica. « Voglio i miei bambini. » dissi con voce più sicura. Respiravo con estrema fatica e i miei poteri erano ancora indeboliti, ma ero tornata. Non mi diedero ascolto e mi fecero delle analisi e controllarono se rispondevo agli stimoli. Mi fecero domande in modo da appurare che non avevo danni celebrali.


« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }

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Sirius sparì dalla mia vista, mentre io mi sedevo, poggiando la schiena sui cuscini. Zio Jeb mi controllò minuziosamente, facendomi provare a rapire un' anima. Lo guardai storto e mi rifiutai. « Voglio vedere i miei figli. » ribadì. ZioJeb sospirò e annuì uscendo. Tutti gli altri medici lo seguirono. L'infermiera anziana mi accarezzòi capelli ancora una volta e mi sorrise. « Sei stata bravissima, cara. I tuoi bambini sono molto fortunati, sai? Sarai un'ottima mamma.»
Sorrisi, con le lacrime agli occhi, e nnuì. Mimai un grazie, mentre usciva.
Il pianto di Victoria mi fece sobbalzare, e riservai tutta la mia attenzione su di loro. Sirius aveva ancora le lacrime, ma sorrideva.
Alzai le braccia invintando la mia nuova vita, la mia famiglia, a venire.


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Finalmente, Sirius si avvicinò a me, con i nostri bambini. Mi misi comoda nell'enorme letto bianco, ignorando il fatto che ero morta e rinata in meno di dieci minuti. Presi Axel tra le braccia del padre, per poi stringerlo al petto. Ero incantata completamente dai bambini. Non avevo mai visto cosa più bella al mondo. Sorrisi e gli accarezzai la testolina. Sorrisi raggiante a Sirius, che stringeva Victoria come se fosse creta. In effetti, lo erano...due piccoli cristalli che dovevano essere protetti.
« Sono meravigliosi. » dissi, correggendo il suo bellissimi.
Accarezzai anche, Victoria, che però rimase tra le braccia del padre. Una manina che stringeva la sua camicia. Sembrava che si fosse innamorata di lui, dal primo momento.



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Vanity Desideria Lancaster ♥
«But Darlin, you are only exception.»
Ora capisco cosa si prova ad amare quelle creature che sono i figli. Avevo sempre pensato che in vita mia non avrei mai avuto figli, invece ora ne ho due. Avevo pensato anche che non mi sarei mai innamorata e invece...il mio cuore era stato rapito da Sirius.
Chiusi gli occhi beandomi del profumo di neonato di mio figlio, del profumo di neonata di mia figlia e del profumo di muschio mischiato a terra di Sirius.
Appoggiai il viso sulla mano di Sirius e lo guardai.
« Sto bene. Scusami se ti ho spaventato.» mormorai sentendomi in colpa. L'avevo visto il viso stravolto di Sir quando aveva pensato che io fossi morta. Era impresso nelle retine.


« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }

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«But Darlin, you are only exception.»
Abbozzai un sorriso e alzai la mano per poggiarla sul viso di Sirius. « Io torno e tornerò sempre: ricordi?» gli domandai, ricordando le parole che avevo detto quando l'avevo rincontrato con Melissa Grayback.
Axel aprì gli occhi lentamente e ci osservo divertito, poi gorgoglio e ci fece un sorriso enorme, completamente sdentato.
Risi, divertita, accarezzandogli la testa...la manina di victoria, invece, incontrò la manica della mia casacca bianca da ospedale e la strinse.
Eravamo uniti.
L'infermiera entrò, dicendo che ora doveva prendere i bambini e portarli nelle loro culle e fare ancora dei controlli. Strinsi di più a me Axel: perchè dovevano dividerci?
Guardai, con il terrore negli occhi Sirius. Mi prese Axel dalla braccia e il bambino aprì gli occhi, piagnucolando.
Lo stesso fece Victoria, prima di sparire dietro la porta con l'infermiera.
Osservai la porta chiusa, con le lacrime agli occhi. « Me li ha portati via...me li ha... » balbettai guardandolo. Buttai le braccia al collo di Sirius, stringendolo.


« Farei qualsiasi cosa per lui: e questo mi terrorizza. »{ I love you ♥ }