.:the dreamer:. |
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| Queen McDarcy
Nome:Queen
Cognome: McDarcy
Età: 17
Carattere: Sono una ragazza sveglia. Ma il mio carattere è sempre stato confuso e quasi folle. C’è chi dice che sia una persona tranquilla. Dovrei essere con quello che faccio. Ma il mio “mestiere” mi eccita talmente tanto da rendermi quasi perversa in quello che faccio. Osservare le creature antiche.. Sentirne l’odore.. Mi rende sempre più vogliosa di scoperte.
C’è chi si droga di sostanze stupefacenti oppure ci sono io.. Drogata si sapere.
Sono sempre stata messa da parte in famiglia. Le mie ambigue movenze mi rendevano strane agli occhi delle persone comuni. Mi affascinano le cose che molti ritengono superflue. Ma io sono un osservatrice. Il mio compito è “osservare”. Annoto tutto ciò che vedo in un diario personale. Ogni persona da me conosciuta è schedata. È una mia mania quella di catalogare tutto ciò che mi circonda. Mi attribuisce un controllo che mi dona una sensazione di potere personale molto elevata.
Adoro fare lunghe camminate. Il mondo che mi circonda aspetta solo di essere scoperto e io sono qui per questo. Nella mia cantina vi sono foto di tutto ciò che vedo. Tutti i miei studi sono racchiusi li. Il mio piccolo mondo. Al mio sguardo non sfugge nulla. Ogni informazione da me ricevuta viene rielaborata dal mio cervello. Dopo la mia trasformazione sono diventata più sicura e molto più suscettibile.. Questo mi rende pericolosa e non poco.
Aspetto Fisico: Sono sempre stata abbastanza macabra da esser messa da parte in ogni scuola io fossi stata spedita. La mia carnagione pallida non contribuiva a rendere il mio aspetto “normale”. Ero dotata di una bellezza inquietante. Capelli biondissimi e lunghi con occhi a dir poco agghiaccianti di color verde chiaro. Ero un piccolo folletto pallido. Non molto alta ed estremamente magra. Ma il mio fisico non ero un problema. Era quello che avevo dentro la mia arma più forte.
Cosa ama:Ama la Ricerca. È una continua mangia libri, le sue ricerche e i suoi esperimenti sono folli ma dannatamente giusti.
Cosa odia:Non odia nulla in particolare. È pacata in tutto ciò che fa..
Allineamento:Neutrale
Storia Pg: Avevo cinque anni quando un fitto fumo nero avvolse la mia stanza da letto. Era notte fonda e tutti dormivano, tranne io. Fin da piccola dormivo raramente, il mio corpo non aveva grosse necessità d’energia. In effetti non ero mai stata del tutto normale. Non perché fossi “speciale”, ma perché ero una bambina che per la sua età giocava troppo poco con le bambole ma si divertiva a leggere libri sull’occulto. Scoprì il paranormale durante una perlustrazione della villa di campagna di mio nonno. Da bambina amavo giocare alla piccola esploratrice, così mi addentrai nella sua soffitta scoprendo così un enorme studio. Vi trovai documenti di ogni tipo, su creature pazzesche che fino ad allora per me avevano solamente rappresentato protagonisti di favole infantili. A quella tenere età non attribuì alle mie scoperte il giusto significato. Ero solamente una bambina. Quelle carte avevano lo stesso valore delle favole che leggevo prima di addormentarmi. Tornai più volte a rovistare nella soffitta di mio nonno. La mia famiglia era sempre stata piuttosto normale, oserei dire che l’unico pezzo del puzzle che rendeva la figura dissonante ero io. Una bambina pallida come la neve con dei lunghi capelli neri che le incorniciavano il viso. I miei genitori erano fisicamente due tipi strettamente britannici, molto chiari. Nella mia famiglia ero l’unica ad avere colori così diversi. Ma questo non fu un problema, almeno per la mia infanzia. Non mi ero mai posta il problema. Con il tempo iniziai ad apprendere tutto ciò che leggevo con rapidità. Ero sempre pronta a saperne di più e in poco, con il passare degli anni la biblioteca di mio nonno non mi fu più sufficiente. Dieci anni dopo la mia scoperta ero un adolescente emancipata dall’ambiente scolastico con una psicologa alle calcagne. Secondo la scuola ero una ragazzina mentalmente disturbata. Non socializzavo poi molto, era poca la gente che attirava il mio interesse. Amavo studiare i comportamenti bizzarri dei miei coetanei, gli osservavo come fossero cavie da laboratorio, in breve fu noto a tutti la mia intelligenza superiore, il mio interesse verso nuovi orizzonti spaventò i miei genitori. All’età di diciassette anni venni espulsa da scuola. Il mio interesse per il soprannaturale e l’occulto era diventato quasi un’ossessione talmente forte da costringermi a rubare continuamente libri dalla biblioteca della scuola. Ma come io stessa sapevo, in una scuola come Hogwarts la mia voglia di sapere non poteva essere colmata, così mi spinsi sempre più oltre. Mi sentivo in gabbia, il mio enorme sapere non poteva essere sprecato vivendo una vita da me non voluta. In oltre era giunto il momento di scoprire il perché mio nonno avesse una biblioteca interamente dedicata all’occulto. Una notte di Dicembre durante le vacanze di Natale riuscì ad intrufolarmi nel suo studio. Sapevo sarebbe venuto. Come avevo fatto per ogni persona che conoscevo avevo studiato ogni comportamento catalogandolo in fascicoli, sapevo a che ora sarebbe giunto nel suo studio. E così fu.. dopo poca attesa la porta in legno massiccio si spalancò lentamente. Il mio viso era illuminato dalla luce prodotta dal lumino, le persone della mia famiglia sembravano aver paura di me, era così da un po’, da quando avevo tentato di sezionare il povero bambino dei vicini, lo avevo scambiato per un licantropo.. Non ero poi così esperta e per i miei genitori ero semplicemente pazza. Forse lo ero davvero. Mio nonno sospirò nel incrociare il mio sguardo. Non poteva far altro che raccontarmi tutto. Mi raccontò di come era diventato un Licantropo e di come la sua vita fosse cambiata. Nessuno avrebbe dovuto saperlo eppure la sua nipotina lo aveva scoperto con poco. Avrei voluto divulgare la notizia ma non potevo. Quell’informazione era così spettacolare che mi spinse in seguito ad effettuare più studi sull’argomento.
Edited by .:the dreamer:. - 12/9/2011, 14:35 |
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