My Skin

Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»
Era una notte serena, con la luna piena che splendeva alta nel cielo sopra Hogwarts. Non si vedevano le stelle, solo la fioca luce della luna illuminava la figura di una giovane ragazza ferma sulla riva del Lago Nero, intenta ad osservare il castello.
Non si poteva scorgere il suo viso, poichè coperto dal cappuccio del mantello di velluto blu scuro. Nessuno si accorge di lei, ferma nell'oscurità, ma la ragazza vede gli studenti ignari che si affrettano a tornare al castello, dopo il coprifuoco.
E' ad uno di questi ragazzi che lei si avvicina, camminando aggrazziatamente, come un felino. Parlano per qualche istante e poi lei si cala il cappuccio e viene rivelato il suo viso, dalla carnagione lattea, e gli occhi color tempesta che brillano grazie alla luce lunare. Sorride, e sembra un angelo.
Basta un attimo, si può scorgere il lampo nero che le attraversa le iridi e in pochi secondi, sulle sue mani fluttua una luce argentea, che ipnotizza quasi, mentre il giovane giace a terra. E' la sua anima che la giovane tiene fra le mani, giocandoci divertita, anima che dopo poco le entra dentro, all'altezza del cuore, donandole forza.
La sua è una Magia antica, potente...lei non ruba solo l'anima, la l'energia, i dolori, le gioie, lei si prende tutto. Forse non è corretto, forse si, ma la natura di una persona non si controlla giusto? Sei tu a decidere chi diventare fino ad un certo punto, quando avvenimenti e situazioni ti cambiano radicalmente e tu diventi un'altra persona.
Sorride, ma è freddo quel sorriso, quasi un ghigno.
Chiunque le fosse stato vicino in quel momento, avrebbe sentito una brezza calda avvolgerla e stringerla in un abbraccio, poi avrebbe udito la sua voce melodica.
Ti sono mancata Hogwarts? Hai visto? Sono tornata...
Un sussurro, ma che nel silenzio che circonda il Lago, risuona come un grido.
Il cappuccio torna a nascondere il viso angelico della giovane, che lentamente si avvia verso il castello.


« be whoever you want to be. »{Soul Hunter}
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Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»
Fu sotto ad una quercia in mezzo ad un prato che circondava il Lago che mi fermai, sedendomi su una panchina di legno nero., dai decori di ferro battuto. Era su quella panchina che io, Van e Soph si sedevano a chiacchierare e a studiare durante i lori anni a Hogwarts. Di solito, io sedevo in un angolo, Van sdraiata con la testa appoggiata sulle mie gambe e Soph seduta a gambe incrociate per terra, sull'erba. E ridevamo, sempre.
Ci erano state scattate moltissime foto in quella esatta posizione, e, essendo foto magiche, nel primo istante eravamo concentrate su qualcosa e un attimo dopo ci giravamo sorridendo felici a chi ci scattava la foto.
Eravamo giovani e decisamente spensierate, senza problemi gravi da risolvere e responsabilità da accettare.
Un incantesimo mi distrasse e percepii una presenza avvicinarsi.
Mi preparai a difendermi in caso si fosse trattata di una minaccia, ma sapevo anche che non avevo nulla da temere, ero potente, molto potente.
Sospettavo che qualcuno avesse trovato il corpo del giovane a cui avevo rubato l'anima pochi minuti prima, ma mi preoccupai poco della questione.
Avevo perso quasi ogni traccia di coscienza, non mi importava più di niente e nessuno.


« be whoever you want to be. »{Soul Hunter}
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Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»
Alla fine lo vidi arrivare, un lumos poco potente alla bacchetta e uno sguardo poco severo. Mi disse di tornare al castello, pensando fossi una studentessa, ma alla fine si corresse, forse iniziando a capire e puntò la bacchetta verso di me.
Ghignai leggermente, ma no tolsi il cappuccio.
Sai, se volevi vedermi in viso non serviva puntarmi una luce contro, bastava chiedere... dissi con voce dolce e gentile.
Con un gesto lento tolsi il cappuccio e sorriso al ragazzo.
Fa freddino stasera, non trovi? osservai sempre guardandolo negli occhi e un lampo azzurro chiaro attraverso i miei occhi; poco dopo una brezza tiepida si levò, avvolgendo noi e il Lago.


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Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»
Il ragazzo era leggermente in imbarazzo, ma molto affabile, quasi sicuramente un Tasso o un Grifone molto timido.
Continuava a sorridere, come me, solo che i miei sorrisi sapevo che erano falsi, ma lui...lui mi regalava sorrisi veri.
Conosceva la Magia Elementale, che era di per sè una grande cosa per uno studente che ancora frequentava Hogwarts. I Maghi entravano in contatto con quella Magia solo durante l'addestramento Auror solitamente.
Lo osservai attentamente, non mi curai affatto di fissarlo, ero abituata a non badare a ciò che la gente pensava di me.
Alto, capelli scuri lunghi, pcchi chiari, muscoloso, non palestrato. Un ragazzo comune, dai lineamenti dolci e dal cuore puro a quanto potevo sentire. Se avessi appena catturato un'anima, sicuramente la sua sarebbe stata interessante da catturare.
Ancora di ronda a quest'ora Prefetto? chiesi notando che era molto tardi. Da quanto ricordi di Hogwarts, i Prefetti non girano molto dopo il coprifuoco... a quell'ora tocca ai Caposcuola...
Ricordai per un attimo il suo accenno alla mio controllo sulla magia e alla mia età.
In quanto alla mia età...non sottovalutarmi, ho più anni di quanto tu possa credere... gli dissi surridendo, per la prima volta veramente, con un velo di malinconia forse.


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Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»Si sedette vicino a me e sorrise timidamente. Mi sembrava strano che un Prefetto si intrattenesse così a lungo con una sconosciuta senza terminare la ronda, ma me ne preoccupai poco.
Molto sfacciatamente mi chiese l'età e io ghignai.
Ahi ahi ragazzino, non lo sai che non si chiede mai l'età ad una donna? risposi guardandolo. Per di più senza nemmeno presentarsi...è da maleducati non trovi? aggiusi poi.
Cominciai a pensare che stesse cercando qualcosa o qualcuno, perchè sembrava cercare risposte.
Ripenzai al ragazzino a cui avevo rubato l'anima. Avevo fatto la brava quella volta, non gliela avevo rubata tutta...in teoria ancora un paio di minuti e avrebbe dovuto riprendersi e tornare più o meno normale. Avrebbe avuto solo un gran mal di testa ed un'amnesia totale per un paio di giorni. Silente mi aveva insegnato come controllare i miei poteri in modo da non uccidere le persone innocenti, ma da sfruttare i loro poteri per aumentare i miei, lasciando però che queste continuassero a vivere.
Non mi piace uccidere...mi piace cacciare. Quel ragazzino era stata solo una voglia improvvisa, di solito mi piaceva guadagnarmele le anime che raccoglievo.
Hogwarts non cambia mai sai? Cambiano i professori, gli studenti, ma nessuno potrà mai cambiare queste mura o quello che rinchiudono...Hogwarts ha ospitato maghi e streghe potenti, ma anche molto altro...creature molto più potenti. dissi guardandolo negli occhi.


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Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»Si scurò, leggermente infastidito dal fatto che gli avessi fatto notare che non si era presentato, ma non me ne curai. Si presentò e il suo nome si rivelò essere Kuma Nicolas Jobs. Non conoscevo nessuno di quella famiglia e mentre ci riflettevo vidi la sua mano tesa verso la mia in attesa.
Dopo qualche attimo, posai la mia mano destra sulla sua e lo vidi avere un brivido. La mia pelle era fredda come il ghiaccio, ma morbida e vellutata. Alison Eileen Renoire replicai stringendo leggermente la sua mano e poi lasciandola andare, posando la mia in grembo.
Mi accorsi dopo poco che mi stava fissando, alla ricerca di chissà che cosa, quando il ragazzo a cui avevo rubato l'anima apparve, camminando verso il castello e Kuma assunse un'aria alquanto perplessa.
Tutto a posto? chiesi senza però preoccuparmi davvero.

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Alison Eileen Renoire ;
«There's no time limit...»Disse di aver avuto una strana sensazione, ma non me ne curai più di tanto. Gli dissi che non era saggio ignorare le sensazioni, e poi lo vidi appoggiarsi alla panchina, rilassandosi.
Mi sorrise facendomi notare il cielo e io sollevai i miei occhi color tempesta verso il nero della notte.
Lo è davvero... sussurrai.
In quel momento avvertii una presenza dietro di me e mi abbassai di scatto, per poi voltarmi e alzare una barriera protettiva, ma un incantesimo non fu bloccato e andò a schiantarsi sull'albero poco sopra la testa di Kuma.
Non riconobbi l'aggressore, ma non poteva essere sicuramente lì per me, nessuno sapeva che ero a Hogwarts.
Mi voltai leggermente verso il ragazzo cercando di capire se lui avesse riconosciuto l'uomo che ci aveva attaccati.
Nel frattempo delle radici andarono a intrappolare i piedi e le gambe dell'uomo incappucciato, controllate dai miei poteri e i miei occhi divennero verde smeraldo, paragonabili a quelli del bambino sopravvissuto.


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