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| Aeneas Ade Knite «I duri hanno due cuori.»
Ade sperava che durante il tragitto fino alla torre di Astronomia, Helena Lithium Grayback non se ne andasse via.
Se ne stava seduto sul letto del suo dormitorio al settimo piano completamente da solo, distaccato dal resto della casata in quanto non aveva alcun amico di particolar importanza all'interno di essa. Con la bacchetta in mano si esercitava nell'incantesimo appreso durante la lezione di quel pomeriggio di Difesa contro le Arti Oscure. Un incantesimo piuttosto semplice ma di estrema utilità in territorio nemico. L'incantesimo che permetteva di rivelare la presenza di un qualunque essere umano. Hominum Revelio pronunciò agitando leggermente la bacchetta. Piccole sfere di luce comparvero a indicare, appunto, la presenza dei suoi camerati; ma qualcosa lo fece girare verso la finestra. Era una sfera identica a tutte le altre ma si trovava fuori da essa, sulla stessa traiettoria della Torre d'Astronomia. Scese dal letto e s'incamminò verso la finestra, tentando di scorgere una qualche sagoma e aspettandosi di trovare un professore. Scosse la bacchetta e spalancò le ante e, affacciandosi, scorse una sagoma il cui apice era di un biondo spettrale. Non riuscì a cogliere di chi si trattasse nell'immediato momento; solo qualche secondo dopo, il chiarore della luna rivelò una tunica nera bordata dai colori che contraddistinguono la sua tanto odiata Casata. Era Helena. La ragazza snob che aveva fatto alterare sulle sponde del Lago Nero. Colei che in parte deluse le sue aspettative di quel giorno soleggiato e che dall'altra era riuscita a fargli provare rabbia misto a quel sentimento di sofferenza. Decise di riproporsi un altro incontro con la serpe e si avviò a passo svelto verso la Torre di Astronomia, nella speranza di trovarla ancora lì. Non sapeva cos'era, ma c'era qualcosa di quella ragazza che l'aveva fortemente colpito, gli aveva lasciato il segno, forse erano le radici simili e le scelte opposte ad aver creato intorno a quella ragazza una sorta di aura sublime. Arrivò all'ingresso della Torre, aprì cautamente la porta e avanzò verso l'esterno cercando , nel frattempo, di far cessare il fiatone che aveva accumulato durante il tragitto. Decise di farle uno scherzo, per cui si avviò con passo felpato verso la porta che dava all'esterno, pronunciò, bacchetta in mano, particolarmente sottovoce: Serpensortia. Un serpente comparve sulla soglia della porta dirigendosi sulla balconata della Torre. Vide la chioma lucente sobbalzare, cosa che lo compiacque ancora una volta.
« The world is not divided into good people and Death Eaters. » [there are both the good side and the dark side within each of us.] Code •emma Modifiche » Padfoot
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