Fallen Stars

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view post Posted on 25/8/2013, 20:29

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Camminava svelta lungo i corridoi, avvolta nel lungo mantello nero che strisciava per terra con un corto strascico. Il cappuccio calato sul viso, da cui spuntavano solo i lunghi capelli intrecciati in un paio di trecce che la facevano sembrare una ragazzina un po' infantile, ma le davano l'innocenza che voleva gli altri vedessero.
Mentre saliva le scale per la Torre pensava a quello che le era successo nelle ultime settimane. La sua trasformazione aveva cambiato la sua vita, ma non l'aveva resa troppo difficile. Stava imparando a controllarsi, con l'aiuto di Jason e dei professori. Si nutriva del sangue sintetico perché ancora non riusciva a fermarsi prima di uccidere la vittima ed un episodio di un paio di settimane prima lo dimostrava ampiamente.

Camminava per strade della Londra Babbana, cercando la persona che avrebbe costituito la sua cena e finalmente, davanti ad un bar lo adocchiò. Un giovane di poco più grande di lei, doveva aver appena finito il liceo, che stava seduto ad un tavolo con un paio di amici, ma squadrava ogni ragazza che gli passasse accanto con uno sguardo famelico.
Fece sparire il mantello, rivelando un mini abito blu oltremare che la fasciava perfettamente. Si stampò sulle labbra un sorriso enigmatico ed entrò nel bar.
Il ragazzo la vide immediatamente e Amelya gli rivolse uno sguardo penetrante e con un leggero cenno del capo lo invitò a raggiungerla.
Quando le fu vicino, le sfiorò leggermente il braccio.
Come ti chiami? gli chiese sorridendo dolcemente e percependo il dolce profumo del suo sangue.
Mike e tu? rispose.
Amelya. disse prendendolo per mano e guidandolo verso l'uscita.
Scusa, non si sentiva niente lì dentro. disse ridacchiando leggermente e scostandosi i capelli dal viso.
Dopo qualche altra chiacchiera inutile, se ne erano andati insieme, apparentemente diretti all'appartamento di lui.
Amelya percepiva la sete aumentare. Aveva preso Mike per mano e lo aveva trascinato in un vicolo, dove nessuno li avrebbe visti e l'aveva baciato di colpo. Non le importava di provare qualcosa, scese quasi subito al collo, baciandolo e sentendo il sangue pulsare. Diede un morso leggero alla pelle morbida del ragazzo, per poi sollevare il viso e guardarlo negli occhi.
Non urlerai e non farai alcun rumore, sono stata chiara? ordinò ammaliandolo.
Lo vide annuire, per poi affondare velocemente i denti nel collo di lui e iniziare a succhiare.
Mentre il liquido caldo e denso le scorreva in gola, non si rese conto di nulla. Non pensava più a lui come ad un essere umano, ma solo a cibo.
Ad un tratto, si sentì strattonare all'indietro e si voltò con un basso ringhio verso chi l'aveva interrotta.
Vide Jason chino su Mike e si rese conto che lo aveva quasi ucciso.
Sei un'idiota! le disse lui guardandola severamente.


Cacciando i pensieri dalla testa, raggiunse la cima della Torre e togliendosi il cappuccio, chiuse gli occhi godendosi la sensazione del vento sulla pelle.
Era notte fonda e nessuno l'aveva vista salire, quindi decise di fare una cosa che non faceva da tempo perché era stata sempre impegnata.
Evocò un flauto traverso e dopo averlo controllato, prese un respiro profondo e iniziò a suonare.
Con gli occhi chiusi si fece trasportare dalla musica.

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Edited by ciaradh - 27/11/2013, 16:37
 
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view post Posted on 27/11/2013, 16:54

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Si cambia, si cresce ed Amelya lo sapeva bene. Aveva fatto Evanescere il flauto e ora sedeva sulla balaustra della Torre e osservava la notte. La fredda brezza che le accarezzava il viso le ricordava sè stessa: senza calore, insidiosa, quasi...fastidiosa. Si chiedeva a volte che cosa le persone pensassero di lei, di quella ragazzina che camminava per i corridoi di Hogwarts regalando sguardi di ghiaccio e mai n sorriso.
Jason era stato l'unico, in quei momenti di allenamento quando era stata appena mutata, a farla sentire viva. Ridacchiò al pensiero, considerando che di vivo aveva gran poco. Era morta a causa di non ben identificato vampiro e ora aveva l'eternità davanti a sé...una lunga vita, in solitudine.
Emelyn, la sua dolce sorellina, prima di andarsene la sera si rannicchiava vicino a lei nel letto e le faceva ogni volta la stessa domanda: Mel, secondo te cosa si proverebbe a vivere senza paura di morire? A vivere per sempre come le principesse? . Al tempo Amelya rispondeva sempre che nessuno può vivere in eterno, che le principesse vivono nel mondo delle fiabe e lì tutto è possibile. Ora, dopo anni e in possesso di quell'eternità che aveva sempre negato, cosa le avrebbe risposto? Forse che l'idea di attraversare i secoli faceva paura, ma faceva nascere un desiderio profondo di scoprire cosa sarebbe successo dopo? O che anno dopo anno avrebbe visto tutte le persone conosciute invecchiare e poi lentamente spegnersi intorno a lei? Cosa ti regala il vivere per sempre?
Sollevò lo sguardo verso il cielo e la vide...una stella cadente. Era così bella. Amelya ne aveva viste poche in quegli anni, ma ne avrebbe viste molte e molte altre. Decise che la sua vita sarebbe stata piena di quei momenti...certo, sarebbe sempre stata sola, non era diventata improvvisamente una ragazzina tutta cuoricini e fiocchetti, in cerca del grande amore, ma aveva capito che era ora di iniziare a vivere sul serio.
In quel momento le venne in mente una sera di qualche settimana prima, quando, girovagando per i giardini del castello aveva scorto in lontananza Jason. Era in piedi sulla riva del Lago Nero e le dava la schiena, ma era sicuro fosse lui.
Non si era avvicinata, ma era rimasta a guardarlo, nemmeno lei sapeva per quale motivo.
Il ragazzo era immobile, guardava l'orizzonte perso nei suoi pensieri.
Sono bei pensieri o pensieri brutti? Cosa lo sta tenendo così occupato? Perché era sempre solo e sembrava allontanare gli altri? Cosa lo ha reso così?
Milioni di domande per la piccola Amelya che era curiosa per natura, ma non lo avrebbe mai ammesso. Si era seduta sul prato, il mantello ad avvolgerla, un libro tra le mani e aveva dimenticato: la sua vita, Emelyn, Jason, l'essere una vampira...in quell'istante aveva chiuso gli occhi e non c'era più niente intorno.
Amelya smise di pensare a quel giorno lontano e decise che forse era arriva l'ora di rientrare. Con un saltello agile, scese dalla balaustra e diede un ultimo sguardo alla notte.

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Edited by ciaradh - 30/11/2013, 12:14
 
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view post Posted on 30/11/2013, 12:50




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Jason Von Wolfburg
Era da alcuni minuti che la osservava pensare,a braccia conserte appoggiato allo stipite del portone di accesso alla torre,talmente concentrata da non avere sentito il suo odore,o la sua puzza come diceva lei
La sua mente tornò indietro di alcuni giorni....

Era nell'ufficio del preside,in piedi davanti alla cattedra dietro alla quale c'era il preside che lo osservava con aria concentrata
-Mi addolora chiedertelo Jason,ma credo di doverti chiedere di più-disse con aria severa
Jason assunse un'aria confusa e sospettosa
-Cosa mi sta chiedendo di preciso signore?-chiese con tono cauto
Il preside s'incrociò le mani sotto il naso e dopo alcuni secondi rispose
-Purtoppo noi del corpo insegnati non siamo in grado di seguire la signorina Lancaster al di fuori dei confini scolastici,per il semplice motivo che corre decisamente più veloce di noi-
Le spalle di Jason si abbassarono mentre assumeva una vaga aria di sconforto
-Mi sta chiedendo di pedinarla in sostanza-disse con aria stanca
Il preside annuì-Esattamente-
Jason si passò una mano fra i capelli mentre l'anziano aggiunse-Ci rendiamo conto di chiederti molto quindi noi del corpo insegnati abbiamo deciso di darti una mano...-gli occhi del ragazzo tornarno su quelli del preside-...togliendoti l'insufficienza in Storia della Magia,materia che mi risulta esserti molto poco interessante-
Jason fece un mezzo ghigno-credo che "molto poco" non renda l'idea signore -
Il preside fece un mezzo sorriso-Molti sudenti condividono questo scarso fascino per quella materia-ammise con aria leggermente divertita,mentre Jason stendeva un sorriso a mò di scuse poco sincere-Abbiamo un patto allora?-chiese il preside
Jason annuì-Per me può andare,almeno finchè i miei nervi reggeranno-il preside annuì e gli indicò la porta col braccio
-Buona notte signore-
-Anche a lei-lo congedò il preside


Da allora aveva cominciato controvoglia a marcarla più stretto e i sospetti del preside non si erano mostrati infondati...Ritornò alla realtà quando la vide scendere dalla balaustra
-Allora,hai trovato il tuo nuovo pasto?-chiese con tono di scherno

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view post Posted on 30/11/2013, 12:58

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Sobbalzò al suono della sua voce.
Da quanto era lì? L'aveva seguita o era una semplice coicidenza?
Sorrise, tirando su il cappuccio e nascondendo quindi il viso nell'ombra.
Non riesci proprio a starmi lontano Lupetto. disse guardandolo negli occhi. Se lo ritrovava intorno abbastanza spesso, ma non ci aveva mai fatto troppo caso. La scuola alla fine non è infinita, era facile incontrare più volte al giorno la stessa persona.
Cosa ti porta fuori dal tuo letto caldo a quest'ora della notte? chiese inclinando leggermente la testa per osservarlo.

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view post Posted on 30/11/2013, 13:07




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Jason Von Wolfburg
Jason alzò un sopracciglio
-Si,come no,ti piacerebbe-disse con tono sprezzante
Con un colpo di spalla si alzò dallo stipite ed estrasse una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca,accendendosela
-Magari dovevo controllare che un certa vampira non prosciugasse qualcuno a caso o semplicemente volevo starmente per i fatti miei ma la suddetta vampira a caso mi ha fregato il mio posto di tranquillità-disse con tono falsamente casuale


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view post Posted on 30/11/2013, 13:13

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Sfiorò la bacchetta teneva in tasca e sussurrò un incantesimo di Appello. Si ritrovò una delle sigarette di Jason in mano e la accese.
Ridacchiò alle parole del ragazzo. Ti hanno obbligato a fare da baby-sitter, Jason? Che cosa dolce. lo prende leggermente in giro ghignando.
Poi aggiunse, E quanta probabilità c'è che i nostri posti di tranquillità coincidano?
Si voltò a guardare il cielo, poi con un salto, era di nuovo seduta sulla balaustra, dandogli la schiena.

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view post Posted on 30/11/2013, 13:16




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Jason Von Wolfburg
Jason storse la bocca
-Prego comunque...educazione,questa sconosciuta-fece alcune boccate osservando con aria assente il lago nero,vedere nell'oscurità non era un problema per lui
-Un posto tranquillo è tranquillo a prescindere dal tipo di persona che ci va-
"Pedinatori inclusi"
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view post Posted on 30/11/2013, 13:21

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda

Amelya non rispose alla provocazione. Non avrebbe ringraziato per la sigaretta e il ragazzo avrebbe dovuto saperlo.
Si voltò un istante e lo vide mentre fissava il Lago, di nuovo.
Cosa c'è in quel Lago che ti affascina così tanto? sussurrò, essendo più una curiosità personale piuttosto che un'effettiva domanda a Jason.
Alla seconda affermazione del Corvonero non rispose. Era convinta che ogni persona avesse bisogno di un posto speciale in cui rifugiarsi quando le cose diventavano troppo complicate, ma non doveva essere per forza un posto sperduto o tranquillo. Poteva essere una torre in mezzo al bosco o il punto centrale di Times Square quando è piena di gente, poteva essere in fondo al mare o in una stazione, non ha importanza.

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view post Posted on 30/11/2013, 13:24




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Jason Von Wolfburg
Jason fece spallucce
-L'acqua del lago,con la sua calma piatta,mi calma,cosa che mi rende più proprenso a rilassarmi o meditare-disse con aria distratta
"Ma la faccenda non si sta facendo un pò troppo personale?"si chiese

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view post Posted on 30/11/2013, 13:30

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Si girò di colpo, non pensava l'avrebbe sentita, aveva sussurrato.
Jason sembrava distratto. Sei così agitato che hai bisogno di qualcosa che ti aiuti a rilassarti? Non dirmi che ti faccio diventare nervoso io con il tuo compito da baby sitter...mi sentirei estremamente in colpa. disse iniziando seria e terminando con un tono e un sorriso sarcastico stampato sulle labbra rosse.

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view post Posted on 30/11/2013, 13:34




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Jason Von Wolfburg
Jason sbuffò dal naso,mentre un vago ghigno si stendeva sulle sue labbra
-Mi spiace deluderti principessina,ma non sei minimamente centrale nella mia vita...-le lanciò uno sguardo sardonico per poi tornare a guardare il lago ed aggiunse-...una seccatura tuttal'più-concluse fra il divertito e lo scocciato

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view post Posted on 30/11/2013, 13:41

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Tirò giù il cappuccio, e iniziò con calma a sciogliere le lunghe trecce. Le parole del ragazzo non l'avevano minimamente toccata.
Eppure...sei ancora qui con me. Non sto facendo del male a nessuno, non ho particolarmente sete e sicuramente non mi infilerei nel dormitorio di qualche ragazzo per una bevuta in questo momento...quindi non hai niente da controllare. disse voltandosi e guardandolo. I capelli mossi dal vento le incorniciavano il viso, facendola sembrare una bambola di porcellana.

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view post Posted on 30/11/2013, 14:25




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Jason Von Wolfburg
La guardò con fare serio
-Come no,sono certo che il ragazzo di Londra sarebbe d'accordo-le disse serio e sarcastico
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view post Posted on 30/11/2013, 14:29

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Amelya Eloise Lancaster → .Link Scheda
Strinse leggermente le labbra, guardandolo fisso negli occhi così seri.
Il ragazzo di Londra è stato un incidente di percorso, ma lì avevi un motivo per essermi vicino, ora qui non c'è nessun ragazzo di Londra o qualunque altra città. Ci siamo io e te...non hai motivo di stare qui. disse quasi sibilando.
Sapeva che quel giorno a Londra aveva perso il controllo, ma quella sera non avrebbe attaccato nessuno perché non era affamata.

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view post Posted on 30/11/2013, 14:37




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Jason Von Wolfburg
Abbassò ed inclinò la testa ed alzò un sopracciglio
-Quindi in sostanza mi stai dicendo di fidarmi di una vampira che non sa limitarsi? Mi sembra un leggero controsenso...-

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