RubeusHagrid* |
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| Accennò un ghigno, il custode, mentre lei era seriamente preoccupata da quello che volesse fare. - Legilimens - pensò intensamente lui, e senza che dalla bacchetta venisse fuori alcunché, rimase fissi con gli occhi sgranati a scrutare nella mente di Stella. _____________________________________________________________ - «Jooohn! Non con lui! » - «Liz, non può essere così! » - «Cosa ne penserà tuo padre! » - «Ragazzi, è una scelta, ma lo sapremo solo noi. » - «Piccolino, mi raccomando. » - «Vuoi parlarle?, presto, prima che gliene giunga voce. » - __________________________________________________________________________________ E l'ultima scena si sfocava come una nube, e quando si ritrovò la punta della bacchetta di Stella davanti agli occhi. Rimembrando la prima scena, in cui lei camminava per strada con un altro uomo, tenendolo per mano era venuta fuori quella esclamazione, nervoso afferrò la sua bacchetta e schizzò: - «Che... cosa?» - buttò giù la bacchetta, e le si avvicinò con la bacchetta tra le dita ed esclamò: - «Non mi avari mai più come mi conoscevi.» - poi chinò la testa e la osservò, aspettando che lei parlasse, ma non sentiva nulla di tutto quello che lei diceva. Rimembrando quel che aveva visto nella sua mente, rivide tutti i suoi figli, che erano gli unici a dover sapere quello che era accaduto . - Ma è ovvio, cosa può essere accaduto, la sua relazione con quell'uomo, per forza. - mentre si rivedeva tutte le scene come dei flash, lei continuava a parlare. Nella mente di lui, poi balzo la voce di lei che diceva: - «Che cosa ne penserà tuo padre?» - e si rivide Elizabeth che con il naso arricciato rispondeva male a sua madre. - «Piccolino, mi raccomando.» - con gli occhi sgranati esclamò: - «E JUSTIN!» - la guardò in faccia riemergendo verso la realtà, iniziando a sentire le sue giustifiacazioni, ma deluso scuoteva la testa, non doveva proprio succedere. «Non è forte colui che controlla le proprie emozioni; i desideri insoddisfatti, col tempo si trasformano in sogni che poi smettono di esserlo.»
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