Fissato lo sguardo su Stella, la vide preoccupata ed intenta a parlare. Non era così abituato a sentirla nelle situazioni di disagio, ma restava lì, ad ascoltarla. - Secondo me non è poi una così buona idea, quella di lasciarla qui da sola ad attendere Elizabeth. - pensava il Custode riflettendo sull'osservazione di Stella. - «Non puoi, ascoltami, non puoi restare qui da sola.» - Affermò convinto, notando che lei non gli stava già dando più ascolto, e anzi, porgeva le mani in avanti per convincerlo. - «Quando è stata l'ultima volta che ti sei ritrovata da sola contro tre, quattro Mangiamorte?» - esclamò preoccupato per la sua incolumità tirando fuori tutta la sua premura. Stella, intanto ricordava di aver fissato una visita con sua figlia, alla quale non sarebbe di certo mancata, e ricordava pure che di certo non sarebbe arrivata in compagnia, - Il suo passato da Mezzosangue, per caso? - «Quanto è snervante.» - affermava pensando che lui era stato causa di tutto, ma nessuno gliene attribuiva. Mentre continuava a tentennare, la strega preoccupata lo spinse a nascondersi, e lui a quel punto preferì farlo, per evitare che l'approccio con lui fosse ostile. Sbattè con le braccia contro il muro, ammortizzando la spinta, per poi voltarsi di profilo, restando tra due materializzatori, di spalle al muro, silenzioso. Più veloce di quanto si aspettasse, l'aria tirava, fredda, convogliandosi davanti a Stella, in una vorticosa sagoma nera. - Per fortuna è da sola, almeno. - pensò, schiacciandosi di nuovo contro la parete, contraendosi per essersi reso conto di aver mosso un passo, facendo del rumore. Agghiacciato aspettò che parlasse, per sentire cosa dicesse, per convincersi che realmente aveva dato alla luce una figlia dalle intenzioni non buone. Aguzzò l'udito quando la sentì parlare, era diventata così perfida e orgogliosa, continuava a pensare che avrebbe incenerito la sua stessa madre se solo avesse pronunciato la parola: "Hagrid". Arrestò completamente le sue funzioni vitali quando le sentì pronunciare la parola "Horcrux", stendendosi con il sedere a terra portando le gambe in avanti e la mano alla fronte. Ancora intento a non farsi vedere, però, restava sconvolto al suolo, raccolse le gambe e si immobilizzò di nuovo: aveva fatto troppo rumore ancora una volta.